Legenda
In carattere grassetto: termini presenti nella BD CARG. In coda alla definizione sono riportati il codice e la tabella della BD cui il termine si riferisce.
In carattere sottolineato: termini per i quali è previsto il link a definizioni specifiche e/o a voci di bibliografia.
In carattere corsivo: termini comunemente utilizzati in lingua straniera o in latino.
A composizione acida
Termine descrittivo per rocce ignee e/o frammenti juvenili che presentano contenuto in SiO2 > 63 % in peso (Le Maitre et alii, 2002).
A composizione basica
Termine descrittivo per rocce ignee e/o frammenti juvenili che presentano contenuto in SiO2 compreso tra il 45 e 52 % in peso (Le Maitre et alii, 2002).
A composizione intermedia
Termine descrittivo per rocce ignee e/o frammenti juvenili che presentano contenuto in SiO2 compreso tra il 52 e 63 % in peso (Le Maitre et alii, 2002).
A composizione ultrabasica
Termine descrittivo per rocce ignee e/o frammenti juvenili che presentano contenuto in SiO2 < 45 % in peso (Le Maitre et alii, 2002).
A corde
Struttura alla mesoscala rappresentata da una serie di strette pieghe di lava simili a corde ancorate ai bordi e/o intrecciate che si formano sulla superficie fluida e ancora duttile di una lava pahoehoe per effetto di movimenti differenziali durante lo scorrimento al suolo.
A corona
Sinonimo di tessitura coronitica.
A covoni
A cuscino
Assetto in blocchi rotondeggianti (pillow) di dimensioni che variano da pochi centimetri fino a 1 metro, caratterizzati da una superficie liscia e vetrosa e da fratture concentriche e radiali da raffreddamento. È caratteristico di colate di lava deposte in acqua.
Codice Banca Dati: ASSETTO = CU in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
A feltro
Tipo di tessitura isotropa, usata per descrivere le rocce ignee, in cui si ha una disposizione casuale di microliti feldspatici nella pasta di fondo (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = a feltro in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
A fiamme
Sinonimo di tessitura eutassitica.
A grana fine
Termine con il quale si indica che la dimensione dei cristalli, che costituiscono le rocce ignee o metamorfiche, sono inferiori ad 1 mm (Best, 2003; Vernon, 2018). Molti autori usano la definizione di grana molto fine per cristalli di dimensioni inferiori a 0,05 mm.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = a grana fine in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
A grana grossa
Termine con il quale si indica che la dimensione dei cristalli, che costituiscono le rocce ignee o metamorfiche, sono superiori a 5 mm (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = a grana grossa in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
A grana media
Termine con il quale si indica che la dimensione dei cristalli, che costituiscono le rocce ignee o metamorfiche, sono compresi tra 1 e 5 mm (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = a grana media in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
A lacinie
A setaccio
Tessitura di riassorbimento magmatico caratteristica di fenocristalli di plagioclasio e pirosseno, presenti in rocce vulcaniche. I fenocristalli caratterizzati da questa tessitura sono costituiti da zone, spesso concentriche, ad aspetto cribroso (bucherellato o a spugna) dove le piccole vescicole sono riempite da materiale vetroso. Questa tessitura viene interpretata da alcuni autori come il risultato di fenomeni di mixing magmatico (e.g., Nixon & Pearce, 1987; Nelson & Montana, 1992) e sostenuta da prove sperimentali effettuate da Tsuchiyama (1985). In alcuni casi la tessitura a setaccio viene ritenuta sinonimo di tessitura pecilitica (Best, 2003).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = a setaccio in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Abiogenico
Che ha origine da materiale inorganico o non derivante da attività biologica.
Aceiti
Rocce metasomatiche ed “idrotermali” alcaline di bassa temperatura, principalmente composte da albite con subordinati carbonati ed ematite (Fettes & Desmons, 2007). Apatiti ricche in uranio sono minerali accessori comuni.
Codice Banca Dati: RM-MI0800 in T0180805000-ST018.pat.
Adcumulitica
Tessitura magmatica in cui i grandi cristalli di cumulo (accresciuti anche in situ), generalmente anedrali e privi (o quasi) di zonatura, sono caratterizzate dall’abbondanza di giunti tripli a 120°. Il liquido interstiziale residuo, cristallizzato tra le fasi di cumulo, costituisce al massimo il 5% della roccia (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = adcumulitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Afanitica
Tessitura di una roccia in cui nessun cristallo risulta visibile a occhio nudo (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = afanitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Affioramento
Porzione della superficie terrestre dove una o più unità geologiche interferiscono direttamente con la topografia, senza essere coperte da suolo, detrito, vegetazione, etc. Il luogo dove è possibile osservare direttamente la roccia che compone una data unità geologica.
Affioramento di interesse sedimentologico
Affioramento nel quale risultano ben esposte le caratteristiche tessiturali, sedimentologiche e strutturali delle unità che costituiscono una data porzione di territorio.
Codice Banca Dati: TIPO = 1200 in ST019.pat.
Affioramento di interesse stratigrafico
Affioramento nel quale risultano ben esposte le caratteristiche e/o i rapporti reciproci tra le diverse unità stratigrafiche che costituiscono quella porzione di territorio.
Codice Banca Dati: TIPO = 1100 in ST019.pat.
Affioramento di interesse strutturale
Affioramento dove è possibile osservare direttamente strutture deformative esemplificative, che coinvolgono ammassi rocciosi e/o depositi non litificati.
Codice Banca Dati: TIPO = 1300 in ST019.pat.
Affioramento geologico o elemento geomorfologico di particolare interesse
Affioramento le cui caratteristiche di assieme si prestano allo studio dell’interpretazione, dell’origine, della distribuzione e dei rapporti reciproci delle forme che compongono il rilievo terrestre.
Codice Banca Dati: TIPO = 1000 in ST019.pat.
Affioramento/località di interesse mineralogico petrografico
Affioramento nel quale risultano esposte una o più unità geologiche, i cui elementi costitutivi presentano una rilevanza particolare dal punto di vista mineralogico petrografico.
Codice Banca Dati: TIPO = 1400 in ST019.pat.
Afirica
Tessitura di una roccia caratterizzata dall’assenza di fenocristalli (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = afirica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Alcaliandesiti
Termine talora usato come sinonimo di trachiandesiti.
Alcalitrachiti
Trachiti-trachidaciti costituite da abbondante sanidino, clinopirosseno e/o biotite e/o anfibolo e/o Fe-olivina in quantità variabili e possibile plagioclasio in quantità ridottissima (<10% sul totale dei feldspati). La composizione su base modale cade nel campo 6* del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002), la composizione su base normativa è espressa da un valore dell’indice di differenziazione normativo (DI) > di 87,5 e da Qnorm tra 0 e 5 (Innocenti et alii, 1999). Inoltre, se presenti uno o più minerali peralcalini come pirosseni alcalini o anfiboli alcalini o, tra i minerali normativi, acmite e/o metasilicato di sodio, la roccia prende il nome di alcalitrachite peralcalina, in tali rocce il valore dell’indice agpaitico (IA) è superiore a 1.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0405 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Alkali feldspar trachyte) Trachytoid that has a plagioclase to total feldspar ratio less than 0.1, between 0 and 5 percent quartz in the QAPF fraction, and no feldspathoid minerals. QAPF field 6.
Alcalitrachiti a foidi
Alcalitrachiti costituite da abbondante sanidino, feldspatoide, clinopirosseno e/o biotite e/o anfibolo e/o Fe-olivina in quantità variabili e possibile plagioclasio in quantità ridottissima (<10% sul totale dei feldspati). La composizione su base modale cade nel campo 6' del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002), la composizione su base normativa è espressa da un valore dell’indice di differenziazione normativo (DI) > di 87,5 e da Nenorm tra 0 e 10 (Innocenti et alii, 1999). Inoltre, se presenti uno o più minerali peralcalini come pirosseni alcalini o anfiboli alcalini o, tra i minerali normativi, acmite e/o metasilicato di sodio, la roccia prende il nome di alcalitrachite a foidi peralcalina, in tali rocce il valore dell’indice agpaitico (IA) è superiore a 1.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0406 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Foid bearing alkali feldspar trachyte) Alkali feldspar trachytic rock that contains no quartz and between 0 and 10 percent feldspathoid mineral in the QAPF fraction. QAPF field 6'.
Allineamento di dune
Insieme di dune parallele organizzate in modo da formare una struttura allungata.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 7010 in ST012.aat.
Alloctono
Unità tettonica o sedimentaria che, mediante piani di scivolamento basali, ha subito elevato trasporto (decine o centinaia di chilometri), tanto da non permettere una diretta correlazione tra le rocce che la costituiscono e il substrato. Generalmente utilizzato per le “nappes” (vedi “nappe” - Fossen, 2016), ma masse alloctone di sedimenti caratterizzano anche successioni di bacini di avanfossa, messe in posto durante le fasi orogeniche a causa di scivolamenti gravitazionali di ingenti porzioni di sedimenti alimentate dal prisma in accrezione (Twiss & Moores, 2007).
Alloskarn
Sinonimo di esoskarn (Fettes & Desmons, 2007).
Allotrioblastica
Sinonimo di tessitura xenoblastica.
Allotriomorfa
Tessitura granulare, usata per descrivere le rocce ignee, in cui la totalità dei cristalli presenta forma anedrale (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = allotriomorfa in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Alterata
Caratteristica di un corpo roccioso che ha subito processi di alterazione fisica (e.g., crioclastismo, termoclastismo, disgregazione meccanica, etc.) e chimica (dissoluzione, ossidazione, idratazione, deidratazione, etc.) attivi sulla superficie terrestre o in prossimità di essa.
Codice Banca Dati: CARATTERISTICHE in T0180805000-ST018.pat.
Alterazione idrotermale
Cambiamento delle proprietà chimiche e fisiche di rocce in seguito all’azione di fluidi idrotermali in grado di indurre trasformazioni nelle specie minerali presenti.
Alto strutturale
Area relativamente poco o per nulla subsidente come un anticlinale, o i blocchi di letto di faglie (o zone di faglia) estensionali (horst) o con cinematica prevalentemente estensionale.
Alveo fluviale abbandonato
Insieme delle evidenze morfologiche e geologiche che permettono di riconoscere le tracce di un alveo fluviale nel quale non si ha più flusso di acqua. L’insieme degli elementi risulta meglio riconoscibile tramite l’analisi delle immagini da remoto (foto aeree, lidar, dem), nelle quali è possibile riunire in un quadro di assieme logico evidenze oggi presenti in tracce e variamente distribuite sul territorio (cosiddetto “paleo alveo”).
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (abandoned channel) A drainage channel along which runoff no longer occurs, as on an alluvial fan.
Ambiente
Insieme dei caratteri fisici, chimici e biologici che intervengono nel processo di formazione e di trasformazione delle rocce (https://www.treccani.it/vocabolario/ambiente/).
Ambiente continentale
Ambiente la cui evoluzione dipende dall’interazione dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione: nel caso specifico i primi due manifestano la loro azione in maniera estesa e diffusa, mentre la sedimentazione risulta confinata in ambienti specifici e localizzati (glaciale, fluviale, gravitativo, vulcanico ed eolico).
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 5510 in T0230104000-ST023.pat.
Ambiente deltizio
Ambiente alla foce di un corso d’acqua che si immette in una massa d’acqua stazionaria (mare o lago), dando luogo alla formazione di un delta.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Deltaic system setting) Environments at the mouth of a river or stream that enters a standing body of water (ocean or lake). The delta forms a triangular or fan-shaped plain of considerable area. Subaerial parts of the delta are crossed by many distributaries of the main river, and commonly extend beyond the general trend of the coast. Subaqueous parts of the delta merge with the adjacent basin floor, and are progressively influenced by non-fluvial processes. Deltas result from the accumulation of sediment supplied by the river in such quantities that it is not removed by tides, waves, and currents. Adapted from the Glossary of Geology definition for delta (Jackson, 1997, p. 167).
Ambiente deposizionale
Ambiente di estensione variabile che, per caratteristiche morfologiche, controlla le modalità di accumulo dei sedimenti, applicato sia in sistemi moderni che ad ambienti antichi, testimoniati da rocce sedimentarie.
Ambiente di piattaforma continentale
Ambiente marino di pertinenza della piattaforma continentale, la cui evoluzione dipende dall’interazione dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 5530 in T0230104000-ST023.pat.
Ambiente di scarpata continentale
Ambiente marino di pertinenza della scarpata continentale, la cui evoluzione dipende dall’interazione dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione. Nello specifico risulta caratterizzato da una parte alta, prossima al margine della piattaforma continentale, nella quale prevalgono i processi di erosione e trasporto ed una zona prossima alla piana batiale dove la sedimentazione diventa preponderante.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 5540 in T0230104000-ST023.pat.
Ambiente emipelagico
Ambiente intermedio di mare aperto ubicato tra l’ambiente costiero e l’ambiente pelagico, caratterizzato da prevalente sedimentazione di particelle fini, riferibili sia a fanghi pelagici che a materiale terrigeno. In particolare, il 5-75% del volume totale è costituito da materiale biogenico, mentre più del 40% del restante volume di componente terrigena è composto da silt.
Ambiente intertidale
Ambiente compreso tra il limite di alta e bassa marea, la cui evoluzione è strettamente legata all’azione delle onde e delle correnti.
Definizione INSPIRE: (Intertidal setting) Pertaining to the benthic ocean environment or depth zone between high water and low water; also, pertaining to the organisms of that environment.
Ambiente lacustre
Ambiente continentale associato a un lago, dove si accumulano depositi clastici e/o di origine chimica e organogena.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (lacustrine environment) Setting associated with a lake. Always overlaps with terrestrial, may overlap with subaerial, subaqueous, or shoreline.
Ambiente litorale
Ambiente compreso fra le aree emerse e sommerse (piana costiera, spiaggia, falesia), caratterizzato da diversi tipi di energia dominante (vento, moto ondoso e correnti di marea) di intensità e distribuzione variabili che, attraverso i processi di erosione, trasporto e sedimentazione, ne determinano il modellamento e l’evoluzione.
Codice Banca Dati: AMBIENTE= 6700 in T0180804000-ST018.pat.
Ambiente marino
Ambiente ubicato in aree sommerse dal mare e include l’acqua del mare e gli estuari/delta, il fondale marino e il suo substrato, e tutte le specie marine con i loro habitat.
Definizione Commissione Europea: The marine environment includes the waters of seas and estuaries, the seabed and its subsoils, and all marine wildlife and its sea and coastal habitats.
Definizione INSPIRE: (Marine setting) Setting characterized by location under the surface of the sea.
Ambiente marino profondo
Ambiente marino che si sviluppa tra il limite inferiore della scarpata continentale e la zona batiale, caratterizzato da bassi gradienti di pendio, che determinano da un lato la formazione di una morfologia sub pianeggiante, e dall’altro condizioni di bassa energia.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 5550 in T0230104000-ST023.pat.
Definizione INSPIRE: (Basin plain setting) Near flat areas of ocean floor, slope less than 1:1000; generally receive only distal turbidite and pelagic sediments.
Ambiente neritico
Ambiente compreso tra 0 e 200 m di profondità.
Ambiente palustre
Ambiente saturo in acqua dolce o salmastra, periodicamente umido o continuamente inondato con acque poco profonde, caratterizzato da vegetazione ad alto e basso fusto.
Definizione INSPIRE: (Swamp or marsh setting) A water-saturated, periodically wet or continually flooded area with the surface not deeply submerged, essentially without the formation of peat. Marshes are characterized by sedges, cattails, rushes, or other aquatic and grasslike vegetation. Swamps are characterized by tree and brush vegetation.
Definizione INSPIRE: (Bog setting) Waterlogged, spongy ground, consisting primarily of mosses, containing acidic, decaying vegetation that may develop into peat.
Ambiente paralico
Ambiente deposizionale del sistema costiero di bassa energia, golfo caratterizzato da influenze di acque continentali e marine (includendo e.g., ambiente umido, laguna, ambiente palustre, ambiente salmastro) con accumulo di depositi rispettivamente marini, salmastri e/o continentali.
Ambiente paralico e costiero
Termine comprensivo dell’ambiente litorale e dell’ambiente paralico, all’interno del quale l’interazione dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione determinano la formazione di un sistema deposizionale caratterizzato da una grande varietà morfologica e di stile deposizionale, dipendente dalla quantità e dal tipo dei sedimenti disponibili, dalla morfologia e dal regime oceanografico.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 5520 in T0230104000-ST023.pat.
Ambiente pelagico
Ambiente marino che si estende dalla superficie del mare fino al fondale. All’aumentare della profondità si può suddividere in zona epipelagica, mesopelagica, batipelagica, abissopelagica e adopelagica (Violante, 2015).
Ambiente salmastro
Ambiente caratterizzato da particolari condizioni chimiche, fisiche e biologiche, all’interno del quale prevale l’interazione tra acqua salina marina e acqua dolce proveniente da fiumi o bacini lacustri.
Ambiente umido
Ambiente caratterizzato da una superficie debolmente inclinata e con intermittente ristagno di acqua, che può essere sia dolce, sia salmastra che salata. Gli ambienti umidi possono essere sia continentali che costieri.
Definizione INSPIRE: (Wetland setting) Setting characterized by gentle surface slope, and at least intermittent presence of standing water, which may be fresh, brackish, or saline. Wetland may be terrestrial setting or shoreline setting.
Amigdaloide
Tessitura usata per descrivere le vescicole di una roccia completamente (o quasi) riempite da materiale di origine secondaria. Il riempimento può essere costituito da: i.) vetro vulcanico; ii.) cristalli di origine ignea; iii.) cristalli secondari precipitati da fluidi durante il raffreddamento immediatamente successivo all'eruzione; iv.) cristalli cresciuti successivamente all'eruzione quando la massa lavica viene coinvolta in un ciclo sedimentario (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = amigdaloide in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Ammasso
Assetto di un corpo geologico senza una specifica forma e di grandi dimensioni, osservabile alla mesoscala.
Codice Banca Dati: ASSETTO = AM in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Anatessiti
Sinonimo di migmatiti (Fettes & Desmons, 2007).
Andesiti
Rocce laviche a composizione intermedia, con % in peso di SiO2 compresa tra 57 e 63, subalcaline, costituite essenzialmente da abbondante plagioclasio (spesso zonato da labradorite a oligoclasio), ortopirosseno, clinopirosseno, orneblenda (solo in fenocristalli) e/o biotite, cui si aggiungono in pasta di fondo anche magnetite e ilmenite. La composizione su base chimica è espressa nel campo O2 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale, cade nei campi 9 e 10 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Sulla base del contenuto in K2O% wt tali rocce sono in letteratura ulteriormente suddivise in andesiti basse in K, andesiti medie in K e andesiti alte in K (Le Maitre et alii, 2002, Fig. 2.17). Inoltre, le andesiti e le andesiti basaltiche ricche in MgO (MgO > 8% in peso, TiO2 < 0,5% in peso) sono note in letteratura con il nome di boniniti (fenocristalli di clinoenstatite, ortopirosseno, clinopirosseno e olivina, in una massa vetrosa piena di cristalliti; scarso o assente plagioclasio modale; bassi tenori di TiO2; caratteri tessiturali da raffreddamento rapido). Tra gli altri tipi particolari di andesiti noti in letteratura si ricordano le andesiti tholeitiche o islanditi (caratterizzate da alti rapporti di FeOtot/MgO e tipiche delle associazioni o serie tholeiitiche), i basalti andesina (andesiti di colore scuro contenenti olivina; M. Etna) e le ortleriti (andesiti e trachiandesiti con abbondanti fenocristalli di orneblenda, minori augite e biotite, in una pasta di fondo con andesina, clorite, pirite, calcite e vetro devetrificato; Ortles, Alto Adige).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0800 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Andesite) Fine-grained igneous rock with less than 20 percent quartz and less than 10 percent feldspathoid minerals in the QAPF fraction, in which the ratio of plagioclase to total feldspar is greater 0.65. Includes rocks defined modally in QAPF fields 9 and 10 or chemically in TAS field O2 as andesite. Basalt and andesite, which share the same QAPF fields, are distinguished chemically based on silica content, with basalt defined to contain less than 52 weight percent silica. If chemical data are not available, the color index is used to distinguish the categories, with basalt defined to contain greater than 35 percent mafic minerals by volume or greater than 40 percent mafic minerals by weight. Typically consists of plagioclase (frequently zoned from labradorite to oligoclase), pyroxene, hornblende and/or biotite. Fine grained equivalent of dioritic rock.
Andesiti basaltiche
Rocce laviche a composizione intermedia, con % in peso di SiO2 compresa tra 52 e 57, subalcaline, costituite essenzialmente da abbondante plagioclasio, ortopirosseno, clinopirosseno e possibile olivina, cui si aggiungono in pasta di fondo anche magnetite e ilmenite. La composizione su base chimica è espressa nel campo O1 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Sulla base del contenuto in K2O% wt tali rocce sono in letteratura ulteriormente suddivise in andesiti basaltiche basse in K, andesiti basaltiche medie in K e andesiti basaltiche alte in K (Le Maitre et alii, 2002, Fig. 2.17). Inoltre, le andesiti basaltiche e le andesiti ricche in MgO (MgO > 8%wt, TiO2 < 0,5%wt) sono note in letteratura con il nome di boniniti (fenocristalli di clinoenstatite, ortopirosseno, clinopirosseno e olivina, in una massa vetrosa piena di cristalliti; scarso o assente plagioclasio modale; bassi tenori di TiO2; caratteri tessiturali da raffreddamento rapido).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0900 in T0180805000-ST018.pat.
Anello
Assetto anulare di un corpo geologico osservabile alla mesoscala.
Codice Banca Dati: ASSETTO = AN in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Anello di cenere
Vulcano monogenetico che presenta le stesse caratteristiche dell'anello di tufo ma costituito prevalentemente da cenere non consolidata.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5036 in ST011.pat.
Anello di tufo
Vulcano monogenetico generato da eruzioni freatomagmatiche in cui il magma interagisce con acqua di falda, composto da materiale piroclastico ben stratificato, consolidato e con granulometria prevalentemente fine. È caratterizzato da un cratere ampio, tipicamente tra 0,1 e 3 km, fianchi interni ed esterni debolmente inclinati (< 10-12°), giacitura quaquaversale. Il rapporto tra diametro e altezza è compreso tra 10 e 50. Il materiale piroclastico che lo costituisce è composto da frammenti juvenili (> 90%) e da rocce preesistenti frantumate dall'esplosione (litici); la messa in posto avviene per surge e in misura minore flusso piroclastico e caduta.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5035 in ST011.pat.
Anfiboliti
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sugli attributi tessiturali) costituite principalmente da anfibolo verde, marrone o nero, e plagioclasio (albite compresa) la cui combinazione forma oltre il 75% del volume della roccia. L’anfibolo costituisce oltre il 50% dei costituenti mafici totali ed è presente con percentuali superiori al 30% (Robertson, 1999; Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Altri minerali comuni sono quarzo, clinopirosseno, granato, minerali del gruppo dell’epidoto, biotite, titanite e scapolite. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di anfiboliti “piuma” (anfiboliti con cristalli aciculari che giacciono con orientazione random all’interno della foliazione principale), kataranskiti (anfiboliti bandate contenenti diallagio, plagioclasio e granato), oleniti (anfiboliti ad epidoto e granato, con l’epidoto concentrato in vene e noduli), sarrazaciti (anfiboliti a clorite, con olivina e anortite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NT0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Amphibolite) Metamorphic rock mainly consisting of green, brown, or black amphibole and plagioclase (including albite), which combined form 75 percent or more of the rock, and both of which are present as major constituents. The amphibole constitutes 50 percent or more of the total mafic constituents and is present in an amount of 30 percent or more; other common minerals include quartz, clinopyroxene, garnet, epidote-group minerals, biotite, titanite and scapolite.
Anidriti
Gessi/anidriti composti in prevalenza da cristalli di anidrite CaSO4. Possono essere presenti componenti accessorie come gesso, salgemma e carbonato di calcio.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-EV0102 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Gypsum or anhydrite) Evaporite composed of at least 50 percent gypsum or anhydrite.
Anisotropa
Tessitura caratterizzata da cristalli che si dispongono secondo piani o direzioni preferenziali (Best, 2003; Vernon, 2018). Le rocce che presentano questo tipo di tessitura sono definite foliate.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = anisotropa in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Anortositi
Rocce intrusive leucocratiche composte prevalentemente da plagioclasio (> 90%), generalmente labradorite o bytownite, e piccole quantità di pirosseno (Streckeisen, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Olivina, anfibolo, ilmenite, magnetite e spinello possono essere comuni accessori. La composizione su base modale cade nel campo 10 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di anortositi sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di bytownititi (anortositi formate quasi esclusivamente da bytownite), calciclasiti (anortositi formate da plagioclasio calcico), kyschtymiti (anortositi con il 40-50% di corindone), labradorititi (anortositi formate quasi esclusivamente da labradorite), routivariti (anortositi formate da labradorite e minore almandino).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Anorthosite) Anorthositic rock that contains between 0 and 5 percent quartz and no feldspathoid mineral in the QAPF fraction. QAPF field 10.
Anortositi a foidi
Rocce intrusive leucocratiche composte prevalentemente da plagioclasio (> 90%), generalmente labradorite o bytownite, feldspatoidi (<10%), e piccole quantità di pirosseno (Streckeisen, 1973, 1976; Le Maitre et alii, 2002). Olivina, anfibolo, ilmenite, magnetite e spinello possono essere comuni accessori. La composizione su base modale cade nel campo 10' del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Foid bearing anorthosite) Anorthositic rock that contains between 0 and 10 percent feldspathoid mineral and no quartz in the QAPF fraction. QAPF field 10'.
Anortositi quarzifere
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (> 90%), generalmente labradorite o bytownite, scarso feldspato alcalino, quarzo (5-20%), pirosseno e/o rara olivina (Streckeisen, 1976; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 10* del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: Anorthositic rock that contains between 5 and 20 percent quartz in the QAPF fraction. QAPF field 10*.
Antica bocca lagunare
Insieme delle evidenze morfologiche e geologiche che permettono di riconoscere la presenza di bocca lagunare non più attiva o relitta.
Anticlinale
Piega, generalmente convessa verso l’alto, al cui nucleo si hanno gli strati più antichi dal punto di vista stratigrafico, e che tendono a divenire più giovani man mano che ci si allontana dal piano assiale della piega. Implica, quindi, la conoscenza dell’età relativa delle rocce coinvolte nella deformazione.
Definizione INSPIRE: (Anticline) A fold, general convex upward, whose core contains the stratigraphically older rocks.
Anticlinale di roll-over
Anticlinale localizzata nel blocco di tetto di una faglia, dove gli strati aumentano progressivamente di inclinazione avvicinandosi alla faglia. Geometrie di roll-over indicano generalmente la presenza di una faglia listrica, ma possono verificarsi anche come uncinature associate ad una faglia inversa planare (Peacock et alii, 2000).
Anticlinale sinforme
Anticlinale preesistente che ha subito una ulteriore e successiva deformazione plicativa, tale da portare ad assumere una geometria sinforme.
Antico canale lagunare
Insieme delle evidenze morfologiche e geologiche che permettono di riconoscere la presenza di un canale lagunare non più attivo o relitto.
Antiforme
Qualsiasi piega convessa verso l’alto e concava verso il basso, senza alcuna implicazione in chiave stratigrafica e da non usare come sinonimo di anticlinale.
Definizione INSPIRE: (Antiform) Any convex-upward, concave downward fold.
Antirapakivi
Caso particolare di tessitura coronitica, usata per descrivere le rocce ignee, in cui grandi cristalli di plagioclasio, generalmente tondeggianti, sono bordati da feldspato potassico (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = antirapakivi in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Apliti
Rocce subvulcaniche leucocratiche equigranulari a grana fine, con cristalli di dimensioni <1-2 mm. Queste rocce sono costituite da feldspato alcalino (generalmente ortoclasio, microclino o albite), quarzo, muscovite, plagioclasio (generalmente oligoclasio) (Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003; Gill, 2010). Come minerali accessori comuni troviamo biotite, riebeckite, tormalina, granato, ilmenite, magnetite, apatite e zircone. Particolari tipi di apliti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di di krageröiti (apliti costituite essenzialmente da plagioclasio sodico, ed una considerevole quantità di rutilo con minore quarzo e ortoclasio), plagiapliti (apliti a composizione dioritica leucocratica).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Aplite) Light coloured crystalline rock, characterized by a fine grained allotriomorphic-granular (aplitic, saccharoidal or xenomorphic) texture; typically, granitic composition, consisting of quartz, alkali feldspar and sodic plagioclase.
Apliti granitiche
Rocce subvulcaniche leucocratiche equigranulari a grana fine costituite da quarzo, feldspato alcalino, plagioclasio. I minerali accessori più comuni sono biotite, orneblenda, ilmenite, magnetite, apatite e zircone.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0301 in T0180805000-ST018.pat.
Apliti granodioritiche
Rocce subvulcaniche leucocratiche equigranulari a grana fine costituite da quarzo, plagioclasio e raro feldspato alcalino. I minerali accessori più comuni sono biotite, orneblenda, raro pirosseno, ilmenite, magnetite, apatite e zircone.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0302 in T0180805000-ST018.pat.
Apliti tonalitiche
Rocce subvulcaniche leucocratiche equigranulari a grana fine costituite da quarzo, plagioclasio, raro feldspato alcalino (generalmente microclino o ortoclasio) e da minerali femici quali biotite e orneblenda. I minerali accessori più comuni sono ilmenite, magnetite, apatite e zircone.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0303 in T0180805000-ST018.pat.
Apparato vulcanico
Termine generico usato per edifici vulcanici centrali compositi di grandi dimensioni, prescindendo dalle caratteristiche dell'edificio vulcanico e dalla natura dei prodotti emessi.
Area a dune sottomarine, sandwaves
Porzione di territorio caratterizzata da dune sottomarine, sandwaves.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9410 in ST011.pat.
Definizione INSPIRE: (Sand waves) area with sand waves (mobile bottom).
Area a increspature di fondo, ripplemarks
Porzione di territorio caratterizzata da increspature di fondo, ripplemarks.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9420 in ST011.pat.
Area a megaripple
Porzione di territorio caratterizzata da megaripple.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9430 in ST011.pat.
Area ad impronte longitudinali da corrente
Forme sommerse, prodotte da circolazione vorticosa secondaria (per intensificazione della turbolenza presso il fondo, dovuta alla presenza di asperità). L’impronta è parallela alla direzione della corrente e può essere negativa (solco) se prodotta dall’impatto diretto dei vortici del fluido, dall’azione abrasiva del sedimento in sospensione o per lo sfregamento di oggetti grossolani (sinonimi: flute marks, current crescents); può invece essere positiva (accumulo) se causata dalla presenza di un ostacolo (sand/mud drifts, comet marks, sand ribbons).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9440 in ST011.pat.
Area di alterazione idrotermale
Porzione di territorio caratterizzata da alterazione idrotermale.
Codice Banca Dati: TIPO =2010 in ST022.pat.
Area di cava
Porzione di territorio soggetta a sbancamenti e/o a modifiche del profilo topografico per la presenza di materiali che, per le loro caratteristiche, possono essere oggetto di coltivazione (cava).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento antropico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8030 in ST011.pat.
Area di interesse archeologico
Porzione di territorio i cui resti archeologici connotano e caratterizzano un preciso momento storico e, pertanto, meritevole di tutela.
Codice Banca Dati: TIPO = 8100 in ST010.pat.
Area interessata da sondaggi per ricerca mineraria
Porzione di territorio all’interno del quale sono stati eseguiti sondaggi finalizzati alla ricerca mineraria, per le peculiari caratteristiche dei depositi presenti.
Codice Banca Dati: TIPO = 3450 in ST013.pat.
Area non rilevabile/non classificabile
Area inaccessibile per motivi antropici (aree militari, aree non accessibili in maniera permanente, riserve) e/o naturali (lago, ghiacciaio, ecc.), e pertanto non è possibile né rilevarla né classificare eventuali depositi affioranti.
Codice Banca Dati: SIGLA = 99 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat.
Arenarie
Areniti costituite da clasti o particelle di composizione prevalentemente silicoclastica.
Areniti
Rocce sedimentarie clastiche derivanti dalla diagenesi di sabbie. In una arenite è presente una frazione sinsedimentaria, costituita da scheletro e matrice, e una postsedimentaria, costituita dal cemento. Una roccia sedimentaria clastica, generalmente costituita da granuli appartenenti a diverse classi granulometriche, può essere classificata come arenite quando nel suo scheletro i clasti costituiscono almeno l’80 % del suo peso.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (arenite) Clastic sandstone that contains less than 10 percent matrix. Matrix is mud-size silicate minerals (clay, feldspar, quartz, rock fragments, and alteration products) of detrital or diagenetic nature.
Definizione INSPIRE: (sandstone) Clastic sedimentary rock in which less than 30 percent of particles are greater than 2 mm in diameter (gravel) and the sand to mud ratio is at least 1.
Areniti da fini a medie
Areniti con classe granulometrica variabile dalle areniti fini alle areniti medie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0202 in T0180805000-ST018.pat.
Areniti da medie a grossolane
Areniti con classe granulometrica variabile dalle areniti medie alle areniti grossolane.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0204 in T0180805000-ST018.pat.
Areniti fini
Areniti composte da clasti riferibili alle classi granulometriche della sabbia finissima (0,125- 0,0625 mm) e sabbia fine (0,25-0,125) della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0201 in T0180805000-ST018.pat.
Areniti grossolane
Areniti composte da clasti riferibili alle classi granulometriche della sabbia grossolana, con intervallo dimensionale 1-0,5 mm, e della sabbia molto grossolana, con intervallo dimensionale 1-2 mm, della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0205 in T0180805000-ST018.pat.
Areniti grossolane-conglomeratiche
Areniti composte da clasti riferibili alle classi granulometriche della sabbia grossolana, con intervallo dimensionale 1-0,5 mm, della sabbia molto grossolana, con intervallo dimensionale 1-2 mm, e della ghiaia con intervallo dimensionale superiore ai 2 mm, della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0206 in T0180805000-ST018.pat.
Areniti medie
Areniti composte da clasti riferibili alla classe granulometrica della sabbia media, con intervallo dimensionale 0,5-0,25 mm, della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0203 in T0180805000-ST018.pat.
Areniti/marne
Rocce sedimentarie a composizione mista e varie granulometrie, acomposizione mista carbonatica/silicoclastica, comprendenti areniti e marne.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-MI0202 in T0180805000-ST018.pat.
Areniti/peliti
Rocce sedimentarie clastiche a varie granulometrie, riferibili a più classi granulometriche, costituite da prevalenti areniti e subordinate peliti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0402 in T0180805000-ST018.pat.
Areniti/ruditi
Rocce sedimentarie clastiche a varie granulometrie, riferibili a due classi granulometriche principali, costituite da prevalenti areniti e subordinate ruditi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0403 in T0180805000-ST018.pat.
Argilla
Classe granulometrica riferita a elementi di dimensioni <0,0039 (1/256) mm.
In geotecnica il termine argilla è utilizzato anche senza connotazione granulometrica per indicare un materiale naturale con proprietà plastiche e una serie di minerali (detti argillosi) a comportamento plastico.
In Banca Dati è utilizzato per definire i caratteri tessiturali dei sedimenti clastici incoerenti.
Codice Banca Dati: A = argilla in T0180803000-ST018.pat /T0230103000-ST023.pat.
Argilla limosa-siltosa
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da argilla e limo-silt secondo la seguente percentuale: argilla>silt> 10%, altri <10% (Wentworth, 1922).
Il termine è indicato in Banca Dati CARG solo come “argilla limosa” e utilizzato per indicare un carattere tessiturale solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mAL = argilla limosa in T0180803000-ST018.pat.
Argilla sabbiosa
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da argilla e sabbia secondo la seguente percentuale: argilla>sabbia> 10%, altri <10% (Wentworth, 1922).
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per definire un carattere tessiturale solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mAS = argilla sabbiosa in T0180803000-ST018.pat.
Argilla/limo-silt
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da argilla e/o limo-silt.
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per indicare un carattere tessiturale solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mP = argilla/limo-silt in T0180803000-ST018.pat.
Argilla/limo-silt con sabbia
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da argilla e/o limo-silt con subordinata sabbia.
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per indicare un carattere tessiturale solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mPS = argilla/limo-silt con sabbia in T0180803000-ST018.pat.
Argille
Sedimenti clastici incoerenti costituiti in gran parte da argilla, cioè fillosilicati (alluminosilicati idrati) indicati complessivamente come minerali argillosi ai quali si uniscono sempre, in quantità variabili, componenti primari stabili diversi, tra i quali fondamentalmente: quarzo, feldspati, ecc. Secondo la classificazione di Udden-Wenthworth (Wentworth, 1922), un deposito può essere riferito alla sola argilla se il contenuto in minerali argillosi > 80% del peso; per percentuali inferiori, ma sempre prevalenti, nella definizione della classe va indicata anche la seconda frazione granulometrica presente (e.g., argilla siltosa). Applicando i criteri della classificazione geotecnica (NTC, 2018) l’argilla deve essere presente in percentuali superiori al 90%, altrimenti nella definizione della classe devono essere indicate le altre frazioni granulometriche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Clay) mud that consists of greater than 50 percent particles with grain size less than 0,004 mm.
Argille/limi-silt
Sedimenti clastici incoerenti composti prevalentemente da argille e subordinatamente da limi-silt.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0101 in T0180805000-ST018.pat.
Argille/limi-silt/sabbie
Sedimenti clastici incoerenti composti da argille, limi-silt e sabbie, in proporzioni variabili.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0601 in T0180805000-ST018.pat.
Argille/sabbie
Sedimenti clastici incoerenti composti prevalentemente da argille e subordinatamente da sabbie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0102 in T0180805000-ST018.pat.
Argillisiti
Rocce metasomatiche ed “idrotermali” di bassa temperatura composte principalmente da minerali argillosi (smectiti, illiti-smectiti, cloriti-smectiti, minerali del gruppo del caolino, idromica), zeoliti, minerali silicei (quarzo, calcedonio, opale), carbonati (calcite, ferro-dolomite, ankerite, magnesiosiderite), alunite, jarosite e solfuri di ferro (pirite, mackinawite, greigite) (Fettes & Desmons, 2007; Bardina & Popov, 2010). Queste rocce si formano dall’alterazione idrotermale di rocce ignee e sedimentarie. Sono spesso associate a queste rocce corpi “stratabound” di solfuri di Cu-Zn, mineralizzazioni ad uranio e un ampio range di depositi epitermali. Sinonimo di rocce argillificate.
Codice Banca Dati: RM-MI0700 in T0180805000-ST018.pat.
Argilliti
Rocce sedimentarie clastiche coerenti, derivanti dalla diagenesi delle argille.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0101 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (claystone) mudstone that contains no detectable silt, inferred to consist virtually entirely of clay-size particles.
Argine-canale
Associazione di un deposito e di un canale di delta o di conoide, di forma allungata nel verso della corrente.
Argine artificiale
Struttura rialzata artificiale costruita parallelamente ad un fiume con lo scopo di confinarlo. Realizzata ai bordi dell’alveo attuale e/o all’interno della piana inondabile, impedisce il (normale) deflusso delle acque nell’alveo di piena e/o in porzioni di esso.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento antropico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8020 in ST012.aat.
Argine detritico di nevaio (protalus rampart)
Cordoni detritici allungati parallelamente alla base di un versante, con una depressione più o meno incisa tra il versante e la cresta del corpo. Essi segnano la parte bassa di un nevaio perenne o semiperenne, esistente o sciolto; diversamente dai rock glacier non sviluppano evidenti strutture da flusso. Dal punto di vista litologico sono costituiti da massi e altri detriti grossolani e in genere sono ubicati ai piedi di falde detritiche. L’argine detritico di nevaio è anche definito nivomorena.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 4021 in ST012.aat.
Argine di colata
Accumulo di frammenti eterometrici di lave scoriacee che si forma sui fianchi di una colata di lava per raffreddamento e conseguenti processi autoclastici.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO =5150 in ST012.aat.
Arteriti
Migmatiti in cui il melanosoma è iniettato da vene di materiale chiaro (leucosoma) introdotto dall’esterno (Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0503 in T0180805000-ST018.pat.
Asimmetria delle pieghe parassite
Termine riferito alla forma ad "S", "Z", "M" (o "W") che possiedono le pieghe parassite osservandole secondo la direzione dell’immersione assiale della piega. Il riconoscimento e la rappresentazione in carta dei diversi sensi di asimmetria è di basilare importanza nella ricostruzione geometrica tridimensionale delle superfici di riferimento geologiche.
Asse di canyon sottomarino
Linea che unisce i punti di massima curvatura di un canyon sottomarino.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9011 in ST012.aat.
Asse di piega
In una piega cilindrica, la linea immaginaria che unisce i punti di massima curvatura nella zona di cerniera, o l’intersezione tra il piano assiale e ciascuna delle superfici piegate che costituiscono la struttura plicativa. L’asse di piega caratterizza le pieghe cilindriche, mentre nel caso di pieghe non cilindriche si utilizza il termine linea di cerniera (Fossen, 2016). L’asse della piega ha una direzione e, nel caso giacesse su un piano inclinato, un’immersione o plunge.
Codice Banca Dati: TIPO = 3450 in ST019.pat.
Asse di piega asimmetrica
Asse di piega di una piega asimmetrica.
Codice Banca Dati: TIPO = 3420 in ST019.pat.
Asse di piega asimmetrica orizzontale
Asse di piega asimmetrica che giace su un piano orizzontale o sub-orizzontale, cioè con angolo di plunge compreso tra 0°-10° o 170°-180°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3421 in ST019.pat.
Asse di piega asimmetrica verticale
Asse di piega asimmetrica che giace su un piano sub-verticale o verticale, cioè con angolo di plunge compreso tra 80° e 100°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3422 in ST019.pat.
Asse di piega orizzontale
Asse di piega giacente su un piano orizzontale o sub-orizzontale, cioè con angolo di plunge compreso tra 0°-10° o 170°-180°. Può caratterizzare pieghe coricate o pieghe orizzontali.
Codice Banca Dati: TIPO = 3451 in ST019.pat.
Asse di piega simmetrica
Asse di piega di una piega simmetrica.
Asse di piega simmetrica (vergenza neutra) con indicazione dell’inclinazione
Asse di piega simmetrica con un angolo di plunge compreso tra 10°-80° o 100°-170°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3410 in ST019.pat.
Asse di piega simmetrica (vergenza neutra) orizzontale
Asse di piega simmetrica giacente su un piano orizzontale o sub-orizzontale, cioè con angolo di plunge compreso tra 0°-10° o 170°-180°. Può caratterizzare pieghe coricate o pieghe orizzontali.
Codice Banca Dati: TIPO = 3411 in ST019.pat.
Asse di piega simmetrica (vergenza neutra) verticale
Asse di piega simmetrica giacente su un piano sub-verticale o verticale, cioè con angolo di plunge compreso tra 80° e 100°. Caratterizza pieghe verticali.
Codice Banca Dati: TIPO = 3412 in ST019.pat.
Asse di piega verticale
Asse di piega giacente su un piano sub-verticale o verticale, cioè con angolo di plunge compreso tra 80° e 100°. Caratterizza pieghe verticali, aventi cioè l’inclinazione del piano assiale verticale.
Codice Banca Dati: TIPO = 3452 in ST019.pat.
Assetto
L’insieme delle caratteristiche litologiche, genetiche e/o strutturali di un corpo geologico osservabili alla scala dell’affioramento.
In Banca Dati CARG il termine viene utilizzato per indicare solo le caratteristiche geometriche e/o strutturali di un corpo geologico osservabili alla scala dell’affioramento, indipendentemente dal materiale che lo costituisce. L’assetto è riferito ai campi LITO1/LITO2/LITO3 della tabella “Caratteri litologici” (T0180805000-ST018.pat) ed è codificato nella tabella 10 “Assetto” ad essa associata.
Associazione di facies
Associazione latero-verticale di due o più facies contigue tra loro, geneticamente correlate e deposte in continuità stratigrafica. Per continuità stratigrafica si intende l’assenza di superfici di inconformità (o superfici di discontinuità), anche se sviluppate all’interno della ciclicità ad alta frequenza. Soprattutto nei sedimenti marini le associazioni di facies sono comunemente riferite ad ambienti deposizionali specifici (associazione di facies di spiaggia, di piana tidale, di barra di foce).
Associazione di pieghe minori
Strutture plicative associate a pieghe con ordine di grandezza maggiore, alle quali sono geometricamente (i.e., hanno piani assiali paralleli) e geneticamente (formate durante lo stesso evento deformativo) legate (Fleuty, 1964).
Codice Banca Dati: TIPO = 3440 in ST019.pat.
Augen
Tessitura tipica di rocce metamorfiche a grana medio-grossa caratterizzata da un fabric planare penetrativo poco sviluppato, o se ben sviluppato si presenta come una foliazione spaziata discontinua sulla quale la roccia può dividersi preferenzialmente soltanto ad una scala più che centimetrica. La foliazione è caratterizzata dalla presenza di grani o aggregati di grani di forma lenticolare di dimensione centimetrica, che si sono sviluppati durante il metamorfismo (porfiroblasti) o sono cristalli relitti (porfiroclasti) sopravvissuti al processo di deformazione. I singoli grani, o aggregati di grani, sono avvolti da una scistosità spaziata marcata da una riorientazione e ricristallizzazione di cristalli che, in alcuni casi, può corrispondere ad un layering litologico o mineralogico (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = augen in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Aureola di contatto
Zona attorno a un corpo magmatico o diapiro (plutonico, subvulcanico, o vulcanico) in cui può essere riconosciuto il metamorfismo di contatto dovuto alla presenza del corpo stesso (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Lo spessore può variare da alcuni centimetri ad alcuni chilometri, e dipende dalle dimensioni e dalla composizione del corpo magmatico, dalle proprietà fisico-chimiche delle rocce incassanti, e dalla profondità di messa in posto del magma. L’effetto del metamorfismo di contatto risulta più pronunciato vicino al corpo magmatico (interna) e diminuisce progressivamente allontanandosi da esso (esterna).
Aureola termometamorfica
Sinonimo di aureola di contatto.
Autobrecciato o autoclastico
Assetto frammentato di corpo geologico, solitamente relativo a una colata di lava, legato a processi sindeposizionali di fratturazione durante il movimento della lava fusa all’interfaccia con la base della colata o con la superficie subaerea. La deformazione fragile produce blocchi da spigolosi a sub-arrotondati.
Codice Banca Dati: ASSETTO = AU in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Autoctono
Estesa unità litologica che non ha subito trasporto tettonico e che si trova ancora nella, o vicino alla, sua posizione originaria, come ad esempio le rocce di basamento al letto dei sovrascorrimenti regionali (Fossen, 2016).
Autoskarn
Sinonimo di endoskarn (Abdullaev, 1947; Fettes & Desmons, 2007).
Avalanche
Movimento di massa di grande volume, estremamente rapido e spesso distruttivo, che coinvolge rocce (rock avalanche) e/o detrito sciolto (debris avalanche - Giardino, 2013).
Bacino
Area di estensione variabile per lo più pianeggiante, di origine strutturale o erosionale, nella quale prevalgono processi deposizionali.
In Geologia strutturale, area con subsidenza tettonica nella quale si ha deposizione di sedimenti (Peacock et alii, 2000). Generalmente controllato da faglie dirette o normali, si ha anche in contesti con faglie con prevalente componente trascorrente (vedi “bacino di pull-apart”) e faglie inverse o sovrascorrimenti (vedi “bacino di avanfossa o avampaese”).
Bacino di avanfossa o avampaese
Bacino formato al passaggio tra una catena orogenica in sollevamento e la piattaforma continentale non o poco deformata. Questo bacino è colmato da successioni clastiche sin-orogeniche alimentate dalla adiacente catena montuosa in sollevamento al tetto di sovrascorrimenti, e può passare lateralmente a depositi carbonatici sulla piattaforma continentale formando una caratteristica successione cuneiforme (Twiss & Moores, 2007).
Bacino di pull-apart
Bacino sviluppato in una zona di sovrapposizione tra due faglie a principale cinematica trascorrente con stesso senso di shear, associato alla formazione di una curvatura estensionale con faglie dirette o transtensive. Questi bacini hanno generalmente geometria romboidale, sono fortemente subsidenti e in sezione formano strutture a fiore negative (Peacock et alii, 2000; Twiss & Moores, 2007).
Backscatter
Segnale di ritorno (eco) degli impulsi acustici rilasciati da una sorgente di onde elastiche. Il segnale ritorna con una angolazione variabile da una superficie acusticamente anisotropa. I diversi toni di grigio corrispondono alla variazione di intensità del segnale, riferibili ad una diversa “rugosità” del fondale marino. È alto backscatter in superfici rugose o poco omogenee, basso backscatter su superfici meno rugose o più omogenee.
In Banca Dati CARG la variazione di intensità del segnale è codificata nella tabella “Facies acustiche” di ST024.pat, con i seguenti codici:
Balistico
Relativo a frammenti piroclastici, in genere di dimensioni maggiori del centimetro, che ricade al suolo seguendo una traiettoria parabolica solo debolmente modificata dall'attrito dell'aria.
Barra sommersa
Accumulo a granulometria variabile (da sabbiosa a ghiaiosa), che si forma per l’azione delle onde e delle correnti presenti nel settore di spiaggia sommersa e che si dispone generalmente parallelo (ma anche con morfologia a festoni) o trasversale alla linea di riva. La barra è sempre al di sotto del livello medio delle basse maree.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9020 in ST012.aat.
Basalti
Rocce laviche a composizione basica, da alcaline a subalcaline, da leggermente sovrassature in silice a sottosature, costituite essenzialmente da plagioclasio calcico, pirosseno (spesso augite) e olivina in quantità variabili, con possibile presenza di orneblenda, biotite, ortopirosseno, feldspatoidi o quarzo interstiziale. La composizione su base chimica è espressa nel campo B del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale, cade nei campi 9 e 10 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Sulla base della composizione chimica normativa i basalti sono qui distinti in basalti tholeiitici, olivin-tholeiiti, basalti calcalcalini, basalti alcalini. Sulla base del contenuto in K2O% wt, i basalti con SiO2 % wt > 48 sono in letteratura ulteriormente suddivisi in basalti bassi in K, basalti medi in K e basalti alti in K (Le Maitre et alii, 2002, Fig. 2.17). Particolari tipi di basalti sono noti in letteratura con diversi nomi, tra questi: basalti alti in allumina (contengono % in peso di Al2O3 > 16 %, generalmente sono a tessitura afirica o subafirica o comunque senza accumuli di plagioclasio, che tuttavia può essere presente in fenocristalli), tipici ma non esclusivi delle associazioni calcalcaline; basalti transizionali (intermedi tra i basalti tholeitiici e i basalti alcalini, contengono olivina, augite ricca in Ca, plagioclasio e Ti-magnetite oltre a piccole quantità di feldspato alcalino). Tra i termini storici: varioliti (rocce basaltiche dall’aspetto butterato per la presenza di aggregati radiali di microliti di feldspato e pirosseno in una pasta di fondo vetrosa devetrificata o microcristallina; la caratteristica tessitura variolitica denota rapido raffreddamento); dorgaliti (termine locale per basalti contenenti esclusivamente olivina in fenocristalli; Dorgali, Sardegna); linosaiti (termine locale per basalti alcalini contenenti piccole quantità di nefelina; Isola di Linosa).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Basalt) Fine-grained or porphyritic igneous rock with less than 20 percent quartz, and less than 10 percent feldspathoid minerals, in which the ratio of plagioclase to total feldspar is greater 0.65. Typically composed of calcic plagioclase and clinopyroxene; phenocrysts typically include one or more of calcic plagioclase, clinopyroxene, orthopyroxene, and olivine. Includes rocks defined modally in QAPF fields 9 and 10 or chemically in TAS field B as basalt. Basalt and andesite are distinguished chemically based on silica content, with basalt defined to contain less than 52 weight percent silica. If chemical data are not available, the color index is used to distinguish the categories, with basalt defined to contain greater than 35 percent mafic minerals by volume or greater than 40 percent mafic minerals by weight.
Basalti alcalini
Basalti la cui composizione chimica su base normativa evidenzia la presenza di nefelina normativa; sono costituiti essenzialmente da fenocristalli di abbondante olivina, clinopirosseno (Ti-augite) e plagioclasio, in una pasta di fondo in cui sono inoltre presenti magnetite ed un possibile feldspatoide. Corrispondono in INSPIRE ai basalti alcalini a olivina.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1004 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Alkali olivine basalt) Alkali olivine basalt is silica-undersaturated, characterized by the absence of orthopyroxene, absence of quartz, presence of olivine, and typically contains some feldspathoid mineral, alkali feldspar or phlogopite in the groundmass. Feldspar phenocrysts typically are labradorite to andesine in composition. Augite is rich in titanium compared to augite in tholeiitic basalt. Alkali olivine basalt is relatively rich in sodium.
Basalti calcalcalini
Basalti subalcalini saturi la cui composizione chimica su base normativa evidenzia la presenza di iperstene e olivina normativi; sono costituiti essenzialmente da fenocristalli di plagioclasio abbondante, olivina e clinopirosseno, raro ortopirosseno o pigeonite, in una pasta di fondo, spesso vetrosa, in cui sono anche presenti magnetite e ilmenite. Possono avere elevate percentuali in peso di Al2O3 (17-18%). Particolari tipi di basalti calcalcalini sono noti in letteratura con i nomi di basalti alti in allumina (Al2O3 > 16 % wt, tessitura afirica o subafirica o comunque senza evidenze di accumuli di plagioclasio, che tuttavia può essere presente in fenocristalli), olivin-basalti (olivina normativa > iperstene normativo). I basalti calcalcalini sono spesso in associazione a rocce della serie basalto-andesite-dacite (lave di serie calcalcalina).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1003 in T0180805000-ST018.pat.
Basalti picritici
Rocce laviche a composizione ultrabasica, con % in peso di SiO2 compresa tra 41 e 45, contenuto in alcali (Na2O+K2O) <3. Contengono generalmente abbondanti fenocristalli di olivina euedrale, in una pasta di fondo a clinopirosseno, plagioclasio, minerali opachi e vetro interstiziale. La composizione è su base chimica e cade nel campo Pc del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Qualora la % in peso di MgO sia >12 i litotipi rientrano tra le lave picritiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1600 in T0180805000-ST018.pat.
Basalti subalcalini
Basalti la cui composizione chimica non contiene nefelina normativa (Le Maitre et alii., 2002).
Basalti tholeiitici
Basalti subalcalini leggermente sovrasaturi (presenza di quarzo normativo), costituiti essenzialmente da fenocristalli di plagioclasio (labradorite), clinopirosseno, ortopirosseno o pigeonite, possibile scarsa olivina con bordi di reazione, in una pasta di fondo, spesso vetrosa, in cui sono anche presenti quarzo (o tridimite) interstiziale, magnetite e ilmenite. Particolari tipi di basalti tholeitiici sono noti in letteratura con i nomi di basalti di dorsale medio oceanica, o MORB (middle oceanic ridge basalt), o tholeiiti abissali (basalti tholeiitici a basso tenore in potassio e titanio, tipici delle dorsali medio-oceaniche, costituiti da Mg-olivina, clinopirosseno ricco in calcio, plagioclasio, Ti-magnetite e quantità variabili di vetro brunastro; possibile presenza di pigeonite ed ilmenite). Sinonimi di basalti tholeiitici possono essere: tholeiiti (sconsigliato in Le Maitre et alii, 2002) e quarzo-tholeiiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1001 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Tholeiitic basalt) Tholeiitic basalt is defined here to contain 2 pyroxene phases and interstitial quartz or tridymite or cristobalite in the groundmass. Pyroxene (augite and orthopyroxene or pigeonite) and calcium-rich plagioclase are common phenocryst minerals. Olivine may also be a phenocryst, and when present, may have rims of pigeonite. Only in tholeiitic basalt is olivine in reaction relationship with melt. Interstitial siliceous residue may be present, and is often glassy. Tholeiitic basalt is relatively poor in sodium. This category includes most basalts of the ocean floor, most large oceanic islands, and continental flood basalts such as the Columbia River Plateau.
Basaniti
Basaniti-tefriti a composizione basica fino a ultrabasica, fortemente alcaline, sottosature in silice, costituite da fenocristalli di clinopirosseno, plagioclasio calcico, feldspatoidi (fino al 60% del totale dei minerali sialici) e abbondante olivina, in una pasta di fondo in cui è inoltre presente magnetite. La composizione su base chimica è espressa nel campo U1 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade nel campo 14 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). La composizione chimica su base normativa evidenzia la presenza di olivina in quantità > 10% in peso. Sulla base del feldspatoide più abbondante presente nella roccia, le basaniti sono note in letteratura con i nomi di basaniti ad analcime, basaniti ad haüyna, basaniti a nefelina, basaniti a noseana, basaniti a leucite (costituite da plagioclasio abbondante, leucite, clinopirosseno, olivina > 10%, sanidino); tra gli altri tipi particolari ricordiamo le limburgiti (particolari basaniti a nefelina con fenocristalli di pirosseno, olivina e minerali opachi, in una pasta di fondo vetrosa contenente gli stessi minerali; feldspati assenti), le fiasconiti (nome locale per particolari basaniti a leucite contenenti plagioclasio ricco in anortite; Montefiascone, distretto vulsino).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1401 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Basanite) Tephritoid that has a plagioclase to total feldspar ratio greater than 0.9, and contains more than 10 percent normative (CIPW) olivine.
Basaniti-tefriti
Rocce laviche a composizione basica fino a ultrabasica, fortemente alcaline, sottosature in silice, costituite da fenocristalli di plagioclasio calcico, feldspatoidi (fino al 60% del totale dei minerali sialici), clinopirosseno sodico e olivina in quantità variabili, in una pasta di fondo in cui è inoltre presente magnetite e possibile feldspato alcalino (<10% del totale dei felspati). La composizione su base chimica è espressa nel campo U1 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade nel campo 14 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Se la composizione chimica su base normativa evidenzia la presenza di olivina in quantità <10%, la roccia si definisce tefrite, se la quantità di olivina è > 10% la roccia si definisce basanite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1400 in T0180805000-ST018.pat.
Basso strutturale
Area tettonicamente subsidente come una sinclinale, un bacino di avanfossa o avanpaese, un bacino di pull-apart, un graben o semigraben.
Bastione
Corpo geologico caratterizzato da assetto a dorsale allungata osservabile alla mesoscala.
Codice Banca Dati: ASSETTO = BA in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Bastione di scorie
Ammasso di scorie saldate costruito attorno a una frattura eruttiva in seguito a eruzioni moderatamente esplosive, con lancio di scorie lungo direzioni preferenziali che risentono fortemente della geometria superficiale della fessura. Il bastione di scorie può anche avere uno sviluppo longitudinale notevole.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5120 in ST011.pat.
Bauxiti
Rocce residuali di colore da ocra a rossastro composta da diverse specie mineralogiche tra le quali ossidi ed idrossidi di alluminio e ferro (gibbsite, boehmite, diasporo, goethite, ematite). Proviene dall’alterazione di rocce carbonatiche ed è spesso composta da aggregati con grana da media a grossolana o da accumuli pisolitici. Può essere rinvenuta in associazione a minerali o rocce carbonatiche ed evaporitiche, e presentarsi da scarsamente a fortemente cementata.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-RE0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Bauxite) Highly aluminous material containing abundant aluminium hydroxides (gibbsite, less commonly boehmite, diaspore) and aluminium-substituted iron oxides or hydroxides and generally minor or negligible kaolin minerals; may contain up to 20 percent quartz. Commonly has a pisolitic or nodular texture, and may be cemented.
Beach rock
Deposito di ambiente litorale intertidale, cementato, costituito generalmente da granuli della dimensione della sabbia e, subordinatamente, ghiaia. Talora si associano bioclasti, anche in frammenti a luoghi abbondanti, e rari elementi antropici. La cementazione è molto rapida e avviene solitamente in clima temperato caldo e può essere agevolata dall’azione di alghe e batteri.
Nell’attuale, si presentano in bancate debolmente inclinate verso il largo, spesso solcate da una rete di fratture ortogonali, dovute ad assestamenti su un substrato non competente.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile, si riferisce ai soli depositi presenti sotto il livello del mare attuale, sommersi durante la risalita di quest’ultimo successiva all’ultimo massimo glaciale.
In Banca Dati CARG, inoltre, questa voce è indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: SIGLA = g10 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” -ST018.pat / TIPO = 9630 in ST012.aat / DEPOSITI = 9051 in T0180804000-ST018.pat.
Ben classato
Benmoreiti
Trachiandesiti di varietà sodica (Na2O wt% > di K2O wt% + 2), costituite prevalentemente da plagioclasio e feldspato alcalino sodico (anortoclasio o sanidino sodico) in quantità circa equivalenti, clinopirosseno (augite) e Fe-olivina. La composizione su base chimica è espressa nel campo S3 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Se presente nefelina in piccole quantità le rocce possono essere definite nefelin-benmoreiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0502 in T0180805000-ST018.pat.
Bennata
Campionamento di sedimenti con strumento a “ganascia” (benna).
Codice Banca Dati: TIPO = 3640 in ST013.pat.
Beresiti
Rocce metasomatiche ed “idrotermali” di bassa temperatura generate dall’alterazione acida di rocce ultrabasiche, rocce ignee a composizione acida o a protolite sedimentario (Marignac et alii, 1996; Fettes & Desmons, 2007; Bardina & Popov, 2010). Le beresiti sono caratterizzate da quarzo, sericite, carbonati (ankerite) e pirite, e sono spesso associate ad un’ampia varietà di giacimenti minerari ad Au, Au-Ag, Ag-Pb e U. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di listveniti (beresiti derivanti dall’alterazione acida di rocce ultramafiche), doello/duelo (listveniti ricche in manganese e caratterizzate da una paragenesi mineralogica di talco, clorite, magnetite, carbonati ferriferi e magnesiaci).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI1100 in T0180805000-ST018.pat.
Biogenico
Di origine biologica. Termine utilizzato per connotare materiale generato da organismi viventi. Non utilizzare come sinonimo di organogeno.
Bioherma
Deposito sedimentario di natura organogena, costituito in prevalenza da scheletri di organismi costruttori (coralli, alghe, briozoi, ecc.), spesso non stratificato, elevantesi sul fondo marino e talora emergente.
Biostasia
Condizione areale in cui il suolo e/o la roccia sono diffusamente o totalmente interessati da copertura vegetale ed in cui i fenomeni di erosione e/o frantumazione meccanica delle rocce possono essere assenti o poco intensi.
Biotititi
Rocce intrusive ultramafiche costituite quasi esclusivamente da biotite o flogopite (Morel, 1955; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono rutilo e ilmenite, e in alcuni casi sono descritti grafite, spinello, ankerite, pirite, apatite, calcite e dolomite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3825 in T0180805000-ST018.pat.
Biozona o zona biostratigrafica
Unità stratigrafica che indica un corpo roccioso definito o caratterizzato sulla base del suo contenuto fossilifero. Le biozone più usate nel progetto CARG sono: biozona di distribuzione; biozona di distribuzione totale; biozona di distribuzione concomitante; biozona di intervallo; biozona di associazione e biozona di abbondanza.
Blastomiloniti
Miloniti che hanno subito una ricristallizzazione statica di una parte del fabric dopo che la deformazione è cessata (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Fossen, 2016). I minerali che costituiscono la roccia non mostrano orientazioni preferenziali e hanno poca o nulla deformazione interna. Il termine è anche usato per miloniti di alto grado metamorfico con matrice grossolana relativamente ricristallizzata. A causa del carattere genetico del termine, il suo uso non è raccomandato (Passchier & Trouw, 2005).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CS0104 in T0180805000-ST018.pat.
Blocchi
Sedimenti clastici incoerenti costituiti da elementi della dimensione del blocco, della classificazione di Udden-Wenthworth (Wenthworth, 1922), di qualsiasi origine e composizione. Secondo la classificazione, un deposito può essere riferito ai blocchi se questa frazione granulometrica è superiore all’80% del peso, per percentuali inferiori, ma sempre prevalenti, nella definizione della classe va indicata anche la seconda frazione granulometrica presente, ad esempio ghiaia sabbiosa (ghiaia>sabbia> 10%).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0500 in T0180805000-ST018.pat.
Blocchi/bombe
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (più del 75%) da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano >64 mm. In particolare, possono essere distinte in “blocchi”, quando nel deposito prevalgono frammenti litici >64 mm generalmente spigolosi, emessi allo stato solido e derivanti dall'edificio vulcanico o dal basamento, oppure in “bombe” quando nel deposito prevalgono frammenti juvenili > 64 mm, generalmente arrotondati, emessi allo stato fluido o semifluido che solidificano durante il tragitto in aria o durante la ricaduta a terra.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Ash breccia bomb or block tephra) Tephra in which more than 25 percent of particles are greater than 64 mm in largest dimension. Includes ash breccia, bomb tephra and block tephra of Gillespie & Styles (1999).
Blocchi/bombe litici
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano >64 mm, tra i quali i litici risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0403 in T0180805000-ST018.pat.
Blocchi/bombe pomicei
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano >64 mm, tra i quali le pomici risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0402 in T0180805000-ST018.pat.
Blocchi/bombe scoriacee
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano >64 mm, tra i quali le scorie risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0401 in T0180805000-ST018.pat.
Blocchi/sabbie/limi-silt
Sedimenti incoerenti a varia granulometria composti da blocchi, sabbie e limi-silt, in proporzioni variabili.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0602 in T0180805000-ST018.pat.
Blocco
In geologia del sedimentario: classe granulometrica riferita a clasti di dimensioni >256 mm, di qualsiasi origine e composizione.
In vulcanologia: classe granulometrica riferita a clasti di dimensioni >64 mm.
In geologia strutturale: corpo roccioso bordato da faglie o altre fratture (Peacock et alii, 2016).
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per definire un carattere tessiturale dei sedimenti clastici incoerenti solo per le aree emerse.
Codice Banca Dati: B = blocco in T0180803000-ST018.pat.
Blocco di letto
Volume di roccia che si trova al di sotto di una superficie di faglia inclinata.
Blocco di tetto
Volume di roccia che si trova al di sopra di una superficie di faglia inclinata.
Bocca eruttiva
Apertura circolare o fissurale attraverso la quale il magma arriva in superficie (condotto vulcanico, frattura eruttiva).
Bocca lagunare
Varco o canale che interrompe la continuità della barriera litorale, consentendo la comunicazione tra il mare e la laguna; è mantenuto aperto dalle correnti di marea.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9310 in ST010.pat / TIPO =9310 in ST012.aat.
Bomba
Termine usato per indicare frammenti juvenili con dimensioni medie (=diametro medio) >64 mm, generalmente arrotondati, di materiale juvenile emesso allo stato fluido o semifluido che solidifica durante il tragitto in aria o durante la ricaduta a terra. Si riconoscono diversi tipi di bombe principalmente in funzione delle modalità di raffreddamento. Bomba a crosta di pane (bread crust bomb): caratterizzata da una superficie screpolata e fessurata per aumento di volume in seguito all'espansione dei gas nel nucleo ancora fuso. Bomba affusolata (spindle shaped bomb): formata da lava fluida che assume una forma fusiforme (aerodinamica) durante il lancio. Bomba a focaccia (cowdung bomb): bomba che cade al suolo ancora calda e almeno in parte plastica assumendo forme schiacciate. Bomba armata: bomba che ha un nucleo costituito da un frammento litico (cored bomb) o che è formata da frammenti e cenere umida (bomba composita, armoured bomb).
Bordo di acquisizione
Limite dell'area rilevata, costituisce anche il limite spaziale della banca dati georeferenziata appartenente a ciascun foglio della carta geologica.
Codice Banca Dati: TIPO = 999 in ST018.aat / ST023.aat.
Bordo di alveo fluviale abbandonato
Linea inviluppo del limite lungo il quale sono presenti forme e depositi che, a seguito di considerazioni di carattere geomorfologico, possono essere attribuiti a elementi presenti ai margini dell’alveo fluviale, oggi non più modellato dall’azione del corso d’acqua (alveo fluviale abbandonato).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 2063 in ST012.aat.
Bordo di paleoalveo sepolto
Linea inviluppo di elementi che, a seguito di considerazioni di carattere geomorfologico risultanti da indagini geognostiche, possono essere attribuiti a depositi che si formano ai margini dell’alveo fluviale, oggi non più interessata dalla dinamica fluviale in quanto ricoperta da depositi superficiali marini.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO =9013 in ST012.aat.
Box-core
Metodo di campionamento che consente di prelevare quantità precise di campione, conservando la distribuzione spaziale dei sedimenti e degli organismi.
Codice Banca Dati: TIPO = 3650 in ST013.pat.
Brecce
Ruditi costituite da clasti a spigoli vivi. Sono caratterizzate da una bassa maturità tessiturale, poiché i clasti generalmente sono mal classati e possiedono dimensioni molto diverse tra loro. Se la roccia ha una struttura (texture) non classata o poco classata, con un ampio range delle dimensioni delle particelle, può anche essere classificata come diamictite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0305 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (breccia) coarse-grained material composed of angular broken rock fragments; the fragments typically have sharp edges and unworn corners.
Brecce a matrice arenitica/sabbiosa
Ruditi costituite da brecce contenenti una matrice prevalentemente di natura arenitico/sabbiosa.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0307 in T0180805000-ST018.pat.
Brecce a matrice mista
Ruditi costituite da brecce contenenti una matrice mista (argillosa, arenitica/sabbiosa, carbonatica).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0309 in T0180805000-ST018.pat.
Brecce a matrice pelitica
Ruditi costituite da brecce contenenti una matrice prevalentemente di natura argillosa e/o limosa-siltosa.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0306 in T0180805000-ST018.pat.
Brecce a matrice/cemento carbonatico
Ruditi costituite da brecce contenenti matrice e/o cemento di natura carbonatica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0308 in T0180805000-ST018.pat.
Brecce intrusive
Rocce intrusive costituite da brecce con clasti eterometrici spigolosi “cementate” da materiale magmatico intrusivo. Queste rocce si formano attorno ad un'intrusione ignea e sono generate dalla frammentazione della roccia incassante provocata dalla messa in posto del materiale magmatico (Wright & Bowes, 1963; Emeleus & Bell, 2005; Gill, 2010).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3900 in T0180805000-ST018.pat.
Brecce piroclastiche e agglomerati
Piroclastiti consolidate/tufi costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano >64 mm. In particolare, possono essere distinte in “brecce piroclastiche”, quando nel deposito prevalgono frammenti litici con diametro medio >64 mm, oppure in “agglomerati” quando nel deposito risultino prevalenti bombe con diametro medio >64 mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Tuff-breccia, agglomerate, or pyroclastic breccia) Pyroclastic rock in which greater than 25 percent of particles are greater than 64 mm in largest dimension. Includes agglomerate, pyroclastic breccia of Gillespie & Styles (1999).
Brecce piroclastiche litiche e brecce laviche autoclastiche
Piroclastiti consolidate/tufi costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano >64 mm, tra i quali i litici risultino prevalenti. Sono incluse le “brecce laviche autoclastiche”, prodotte per autobrecciazione durante lo scorrimento della lava al contatto con la superficie del suolo o con il mezzo in cui essa scorre, e le “brecce ialoclastiche”.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0403 in T0180805000-ST018.pat.
Brecce piroclastiche/agglomerati pomicei
Piroclastiti consolidate/tufi costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano >64 mm, tra i quali le pomici risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0402 in T0180805000-ST018.pat.
Brecce piroclastiche/agglomerati scoriacei
Piroclastiti consolidate/tufi costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano > 64 mm, tra i quali le scorie risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0401 in T0180805000-ST018.pat.
Breccia di faglia
Rocce di faglia senza coesione primaria a grana medio/grossolana con contenuto in frammenti visibili > 30% (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Fossen, 2016).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-SC0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Breccia gouge series) Fault material with features such as void spaces (filled or unfilled), or unconsolidated matrix material between fragments, indicating loss of cohesion during deformation. Includes fault-related breccia and gouge.
Breccia piroclastica
Buchiti
Hornfels di qualsiasi composizione con contenuto in vetro > 20% del volume, generate dal metamorfismo di contatto in assetti vulcanici o subvulcanici, o generate dal metamorfismo di combustione. Queste rocce sono costituite da una matrice vetrosa in cui possono essere immersi frammenti di roccia parzialmente fusa o non fusa (frammenti di protolite). Nella matrice vetrosa si possono trovare piccoli cristalli formati dal raffreddamento del fuso. Localmente la matrice vetrosa originaria è sostituita da piccoli cristalli di quarzo e K-feldspato rendendo la roccia simile a dei granofiri (Tomkeieff, 1940; Spry & Solomon, 1964; Fettes & Desmons, 2007).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0604 in T0180805000-ST018.pat.
Buttress unconformity
Superficie di inconformità dove gli strati poggianti in onlap su una ripida scarpata topografica (di natura erosiva e/o tettonica) sono troncati contro questa e possono presentare deformazioni sinsedimentarie da carico litostatico e da compattazione differenziale.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (buttress unconformity) An unconformity in which onlapping strata are truncated against a steep topographic scarp.
Cadacristalli
Cristalli di piccole dimensioni orientati casualmente e appartenenti a una o più specie minerali inglobati in cristalli di grandi dimensioni (oicocristalli) (Best, 2003; Vernon, 2018). Questi cristalli sono caratteristici della tessitura pecilitica.
Calcareniti
Calcari compatti a tessitura clastosostenuta a composti prevalentemente da granuli carbonatici di dimensioni comprese tra 0.062 e 2 mm, corrispondente ad una sabbia carbonatica litificata con o senza matrice micritica. L’origine dei granuli può essere abiogenica, biogenica e derivare da processi intraformazionali o extraformazionali includendo sia granuli aggregati, granuli di precipitazione chimica, extraclasti, intraclasti e granuli scheletrici con diversi gradi di classazione ed arrotondamento. Le tessiture comunemente utilizzate per la classificazione delle calcareniti sono di tipo packstone (contenuto di granuli carbonatici superiore al 50% rispetto alla matrice) o grainstone (contenuto di granuli carbonatici fino al 100%) (Dunham, 1962).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0102 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Grainstone) Carbonate sedimentary rock with recognizable depositional fabric that is grain-supported, and constituent particles are of intrabasinal origin; contains little or no mud matrix. Distinction from sandstone is based on interpretation of intrabasinal origin of clasts and grain-supported fabric, but grainstone definition does not include a grain size criterion.
Definizione INSPIRE: (Packstone) Carbonate sedimentary rock with discernible grain supported depositional texture, containing greater than 10 percent grains, and constituent particles are of intrabasinal origin; intergranular spaces are filled by matrix.
Calcari
Rocce carbonatiche con rapporto calcite (o aragonite)/dolomite > 1.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Limestone) Pure carbonate sedimentary rock with a calcite (plus aragonite) to dolomite ratio greater than 1 to 1. Includes limestone and dolomitic limestone.
Calcari bauxitici
Calcari con contenuto in minerali bauxitici, tra cui idrossidi di alluminio o ossidi di ferro, inferiore al 50 % o comunque con contenuto in carbonato di calcio CaCO3 sempre maggiore rispetto al contenuto in minerali bauxitici. I minerali bauxitici possono presentarsi concentrati in accumuli localizzati o dispersi nella matrice carbonatica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0109 in T0180805000-ST018.pat.
Calcari bioclastici
Calcari formati da frammenti, granuli o clasti grossolani di origine biogenica > 50%, anche rimaneggiati o trasportati a carico di processi intra- o extrabacinali. Se presente, la matrice è di tipo micritica, microcristallina o sostituita da cementi carbonatici. Le tessiture comprendono tutti i gruppi citati per i calcari micritici, calcareniti e calciruditi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0105 in T0180805000-ST018.pat.
Calcari bituminosi
calcari ricchi in contenuto di materia organica, spesso rappresentati da calcari marnosi laminati alternati a livelli di argilliti nerastre ricche in sostanza organica, con minerali accessori quali ferro, zolfo e pirite. Impregnazioni bituminose possono inoltre interessare rocce carbonatiche quali calcareniti, calciruditi, calcari organogeni e calcari bioclastici, e comprendere anche calcari micritici finemente laminati.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0110 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Organic bearing mudstone) Mudstone that contains a significant amount of organic carbon, typically kerogen. Commonly finely laminated, brown or black in color.
Calcari con componente terrigena/silicoclastica
Calcari con componente accessoria costituita da granuli della dimensione della sabbia e/o della ghiaia di natura silicoclastica (quarzo o altri minerali non carbonatici) e/o terrigena. Da non utilizzare come sinonimo di “rocce sedimentarie a composizione mista”.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0111 in T0180805000-ST018.pat.
Calcari dolomitici
Calcari con contenuto in carbonato di calcio (CaCO3) maggiore rispetto al contenuto di dolomite CaMg(CO3)2. Le tessiture possono comprendere quelle citate per calcari micritici, calcareniti, calciruditi, calcari organogeni e calcari bioclastici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0106 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Calcareous carbonate sedimentary rock) Carbonate sedimentary rock with a calcite (plus aragonite) to dolomite ratio greater than 1 to 1. Includes limestone and dolomitic limestone.
Definizione INSPIRE: (Limestone) Pure carbonate sedimentary rock with a calcite (plus aragonite) to dolomite ratio greater than 1 to 1. Includes limestone and dolomitic limestone.
Definizione INSPIRE: (Impure limestone) Impure carbonate sedimentary rock with a calcite (plus aragonite) to dolomite ratio greater than 1 to 1.
Calcari marnosi
Calcari con contenuto in minerali argillosi non > 25% Le tessiture comprendono tutti i gruppi citati per i calcari micritici, calcareniti e calciruditi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0108 in T0180805000-ST018.pat.
Calcari micritici
Calcari con matrice a grana molto fine formata da microcristalli o granuli di carbonato di calcio con diametro medio inferiore ai 2 micron. L’origine può essere di tipo abiogenica o biogenica per precipitazione autoctona, per disintegrazione di granuli o parti scheletriche di organismi a scheletro calcitico o per vari processi diagenetici che portano alla formazione di microcristalli di calcite. Il termine tessiturale comunemente utilizzato per la classificazione dei calcari micritici fa riferimento a mudstone (contenuto di matrice micritica superiore al 90%) e wackestone (contenuto di matrice superiore al 50%).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0101 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Carbonate Mudstone) Mudstone that consists of greater than 50 percent carbonate minerals of any origin in the mud size fraction.
Definizione INSPIRE: (Pure Carbonate Mudstone) Mudstone that consists of greater than 90 percent carbonate minerals of intrabasinal origin in the mud fraction, and contains less than 10 percent allochems. The original depositional texture is preserved and fabric is matrix supported. Carbonate mudstone of Dunham (1962).
Definizione INSPIRE: (Carbonate Wackestone) Carbonate sedimentary rock with discernible mud supported depositional texture and containing greater than 10 percent allochems, and constituent particles are of intrabasinal origin. If particles are not intrabasinal, categorization as a mudstone or wackestone should be considered.
Calcari organogeni
Calcari formati in situ per accrescimento e litificazione sin-deposizionale operata da parte di organismi costruttori. Le componenti organiche appaiono saldate tra loro con tendenza di crescita contraria alla gravità o a flussi dominanti. Il termine tessiturale boundstone viene utilizzato per definire genericamente un calcare organogeno prodotto attraverso processi di legamento. Quando possibile, vengono usati ulteriori termini tessiturali per discernere l’origine: i) framestone con struttura massiva tridimensionale costruita da organismi sessili accresciuti in-situ e disposti in posizione fisiologica; ii) bindstone con struttura laminare o concentrica operata in prevalenza da microbialiti o organismi incrostanti che cementano sedimento, granuli carbonatici o colonie di organismi sessili; iii) biocementstone formati da alghe e batteri che producono cemento micritico atto a saldare e stabilizzare fango carbonatico.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0104 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Framestone) Carbonate reef rock consisting of a rigid framework of colonies, shells or skeletons, with internal cavities filled with fine sediment; usually created through the activities of colonial organisms.
Calcari organogeni in formazione
Rocce carbonatiche prodotte in-situ da parte di una fabbrica carbonatica attiva, costituita in parte o nella totalità da organismi sessili vivi a scheletro carbonatico rigido e coeso. Sono rappresentate da tessiture comparabili a quelle dei calcari organogeni. Le componenti carbonatiche appaiono saldate tra loro con tendenza di crescita contraria alla gravità o a flussi dominanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0300 in T0180805000-ST018.pat.
Calcari selciferi
Calcari che contengono quantità variabili di selce SiO2 in strati, lenti o noduli. In fase diagenetica i calcari possono essere sostituiti parzialmente o totalmente da selce (silicizzazione).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0107 in T0180805000-ST018.pat.
Calcescisti
Rocce metamorfiche a grana media che mostrano una scistosità pervasiva marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici. Le fasi mineralogiche principali sono calcite e/o dolomite a cui si associano quantità variabili di mica chiara, clorite, quarzo, mentre minerali accessori comuni sono tremolite, talco, plagioclasio calcico, granato, minerali del gruppo dell’epidoto, titanite, pirite e magnetite (Fettes & Desmons, 2007). Un particolare tipo di queste rocce è noto in letteratura come spilyte.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0104 in T0180805000-ST018.pat.
Calchi di alberi
Impronte lasciate da tronchi e/o rami all’interno di depositi vulcanici (sia lavici che piroclastici). Se il materiale inglobante era ad alta temperatura, spesso all'interno dell'impronta si rinvengono resti vegetali carbonizzati.
Calciruditi
Calcari composti da frammenti carbonatici o clasti grossolani della dimensione variabile tra ghiaia e blocco. Comprendono brecce e conglomerati calcarei, o un insieme di essi, con o senza matrice micritica, debriti, pebbly mudstone. L’origine dei clasti può essere biogenica o abiogenica, per erosione e rimaneggiamento di rocce carbonatiche preesistenti, per processi gravitativi, per processi ad opera di correnti sottomarine. Le calciruditi includono tessiture di tipo floatstone e rudstone.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0103 in T0180805000-ST018.pat.
Calcrete
Deposito legato ad un processo pedogenetico su carbonati in climi aridi e semiaridi per precipitazione di carbonato presente in soluzione. Si presenta con aspetto laminato, colonnare o in forma di un fitto reticolo di noduli di dimensioni varie immersi in una matrice residuale relativa alla litologia di partenza. Il colore varia da un grigio molto chiaro, arancione, beige fino a bianco.
Codice Banca Dati: TIPO = 2060 in ST022.pat.
Caldera
Ampia depressione di origine vulcanica, a contorno subcircolare o ellittico, di diametro generalmente superiore al chilometro. È caratterizzata da pareti subverticali e risulta dal collasso di una parte più o meno cospicua del tetto di una camera magmatica superficiale che si è svuotata in seguito ad una grossa eruzione.
Caldera da collasso laterale (avalanche caldera)
Caldera concava verso l’alto, con il fondo immergente verso l’esterno del vulcano, che interrompe la continuità laterale del cono vulcanico. In pianta presenta tipicamente una forma a ferro di cavallo data da una scarpata curvilinea aperta verso l'esterno del vulcano. Questo tipo di morfologia è dovuta ad instabilità e conseguente scivolamento gravitativo verso valle del fianco del cono ed eventualmente anche della sua parte sommitale (vedi collasso laterale di fianco e collasso laterale di settore).
Caliche
Sinonimo di calcrete.
Campo di fumarole
Area interessata da emissioni naturali di miscele aeriformi a prevalenza di vapore d’acqua (fumarole). La temperatura delle fumarole che emettono vapore secco può raggiungere valori di diverse centinaia di gradi centigradi. La temperatura delle fumarole a vapore saturo è invece prossima alla temperatura di ebollizione dell'acqua alla quota dell’emergenza.
Codice Banca Dati: TIPO = 2020 in ST022.pat.
Campo di lava
Area, estesa fino a centinaia di chilometri quadrati, coperta da estese colate di lava. Può essere presente sia sui fianchi che ai piedi dei vulcani di lava o associata a vulcanismo di tipo fissurale. In senso stretto si riferisce all'insieme delle colate eruttate da uno stesso cratere durante un ciclo eruttivo.
Canale di area interdistributrice
Canale minore ad andamento ondulato, con larghezza da plurimetrica a decametrica, che forma, assieme ad altri canali di un delta, un fitto reticolo nelle aree interdistributrici. Generalmente presentano riempimenti sia limoso-sabbiosi che limoso-argillosi.
Canale di bonifica
Insieme delle evidenze morfologiche che permettono di riconoscere un canale artificiale utilizzato per bonificare un’area.
Canale distributore
Canale divergente che fluisce lontano rispetto al corso d’acqua principale senza ricongiungersi ad esso, come in una piana deltizia o in una piana alluvionale.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (delta distributary channel setting) A divergent stream flowing away from the main stream and not returning to it, as in a delta or on an alluvial plain.
Canale fluviale
Depressione concava alla base e di geometria lineare con andamento sinuoso (piana a meandri) o anastomizzato (piana braided) in cui l’acqua scorre o può scorrere in modo naturale, o formare un collegamento fra due masse d’acqua.
Definizione INSPIRE: (River channel setting) The bed where a natural body of surface water flows or may flow; a natural passageway or depression of perceptible extent containing continuously or periodically flowing water, or forming a connecting link between two bodies of water; a watercourse.
Canale lagunare
Forma di erosione che incide una laguna e costituisce il percorso preferenziale sia per il flusso dell’acqua che per il trasporto dei sedimenti all’interno della laguna stessa.
Canyon sottomarino
Valle incisa, con fianchi scoscesi ed una pendenza principale ripida, compresa tra la testata di canyon e la sua base; possono avere profilo trasversale a “V” o essere a fondo concavo.
Caotico
Assetto relativo ad una roccia o deposito del tutto privi di organizzazione interna.
Codice Banca Dati: ASSETTO = CA in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Capelli di Pele
Frammenti juvenili costituiti da sottili filamenti di vetro vulcanico, spesso paralleli tra loro, generalmente di forma cilindrica e di colore dorato, con diametri da 1 a 500 ?m e lunghezze fino a 1 m (Vergniolle & Manga, 2000; Nemeth & Martin, 2007). Sono prodotti a partire da goccioline di fuso magmatico stirate e filate per effetto del flusso turbolento di aria/gas generato durante l’emissione in atmosfera di magma molto fluido. Sono facilmente trasportati dal vento e possono trovarsi a decine di chilometri dalla bocca eruttiva. Possono formarsi sulla superficie di colate basaltiche di tipo pahoehoe (lava pahoehoe) o trovarsi associati a prodotti dell'attività di fontane di lava molto fluida o di attività esplosiva alla superficie di laghi di lava (vedi anche lacrime di Pele).
Carbonatiti
Nome collettivo per rocce laviche speciali in cui la quantità modale di minerali carbonatici primari è > 50%. Sulla base della composizione del minerale carbonatico dominante, determinata su base modale o su base chimica, possono essere distinte in calciocarbonatiti (calcite modale dominante o CaO/(CaO+MgO+FeO+Fe2O3 +MnO) > 0.8), magnesiocarbonatiti (MgO > (FeO+ Fe2O3 +MnO) e CaO/(CaO+MgO+FeO+ Fe2O3 +MnO) < 0.8), ferrocarbonatiti (presenza di carbonato ricco in ferro o CaO/(CaO+MgO+FeO+ Fe2O3 +MnO) < 0.8 e MgO < (FeO+ Fe2O3 +MnO)), natrocarbonatiti (presenza di carbonati di Na, K, Ca), silicocarbonatiti (SiO2> 20% in peso). Sono rocce piuttosto rare che si presentano spesso in diatremi o piccoli corpi subvulcanici o come rocce piroclastiche in aree intraplacca ma anche in contesti orogenici (Gill, 2010).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0500 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Carbonatite) Igneous rock composed of more than 50 percent modal carbonate minerals.
Carotaggio
Prelievo di porzioni di sedimento e/o roccia di forma cilindrica (carota), di lunghezza variabile a seconda della natura del deposito e della forza di propulsione (gravità o motore a vibrazione) ottenuto mediante l’infissione di uno strumento cilindrico (carotiere).
Nel Progetto CARG il termine è utilizzato con accezione solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 3600 in ST013.pat.
Definizione INSPIRE: (Borehole) A borehole is the generalized term for any narrow shaft drilled in the ground.
Carotaggio a gravità
Carotaggio lungo fondali, generalmente, sabbiosi, limosi e argillosi, mediante carotiere la cui infissione avviene in funzione del proprio peso.
Codice Banca Dati: TIPO = 3610 in ST013.pat.
Definizione GeoSciML Controlled Vocabulary: (Gravity core) Used only where short cores are required. Core barrel is gravity forced into poorly consolidated material, producing near surface high quality core.
Cartografabile
Oggetto geologico di dimensione rappresentabile alla scala 1:25.000 (scala della Banca Dati geologica del Progetto CARG) come elemento puntuale, lineare o poligonale.
Cataclasata
Caratteristica delle rocce che hanno subito cataclasi.
Codice Banca Dati: CARATTERISTICHE in T0180805000-ST018.pat.
Cataclasi
Processo che causa la frammentazione fragile dei granuli o minerali in una zona di faglia, accompagnata da fratturazione, rotazione, scivolamento, riduzione di dimensione e comunemente variazione di volume dei granuli stessi. La cataclasi si verifica tipicamente lungo superfici di faglia, in zone di faglia o in deformation bands (Peacock et alii, 2016).
Cataclasiti
Rocce di faglia con coesione primaria caratterizzate da frammenti spigolosi di roccia e/o minerali in cui la matrice costituisce un volume compreso tra il 50% e il 90% del volume della roccia stessa. I frammenti si sono originati per deformazione fragile (cataclasi) della roccia senza il raggiungimento del punto di fusione. In alcuni casi queste rocce possono presentare una debole foliazione (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Trouw et alii, 2010; Fossen, 2016). Un particolare tipo di queste rocce è noto in letteratura con il nome di palite (cataclasite sviluppata in rocce dioritiche o granodioritiche).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CC0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Cataclasite series) Fault-related rock that maintained primary cohesion during deformation, with matrix comprising greater than 10 percent of rock mass; matrix is fine-grained material formed through grain size reduction by fracture as opposed to crystal plastic process that operate in mylonitic rock. Includes cataclasite, protocataclasite and ultracataclasite.
Cataclastica
Tessitura tipica di rocce originatesi per deformazione fragile all’interno di una zona di taglio che produce fratturazione, frantumazione, scorrimento frizionale e rotazione dei frammenti di roccia rotti (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = cataclastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Cava
Porzione di territorio soggetta a sbancamenti e scavi, con vari metodi di coltivazione (a gradone unico, a gradoni multipli, in sotterraneo, ecc.), per l’estrazione delle torbe, dei materiali per costruzioni edilizie (i.e. rocce, ad eccezione della marna da cemento), stradali ed idrauliche, delle terre coloranti, delle farine fossili, del quarzo e delle sabbie silicee, delle pietre molari, delle pietre coti (ai sensi del R.D. 1443/1927, del D.Lgs. 213/1999 e s.m.i.).
Definizione INSPIRE: (Quarry) Excavation areas, open to the sky, usually for the extraction of stone.
Cava adibita a discarica
Cava utilizzata in passato e non più attiva, oggi destinata al conferimento dei rifiuti.
Codice Banca Dati: TIPO = 1130 in ST013.pat.
Cava attiva
Cava con attività di coltivazione attualmente in atto.
Codice Banca Dati: TIPO = 1110 in ST013.pat.
Cava inattiva
Cava utilizzata in passato e non più attiva.
Codice Banca Dati: TIPO = 1120 in ST013.pat.
Cava riempita
Cava utilizzata in passato e non più attiva, oggi colmata a seguito di ripristino ambientale.
Codice Banca Dati: TIPO = 1131 in ST013.pat.
Cavi o condotte sottomarini
Elemento antropico lineare ubicato sul fondale marino, adibito alla trasmissione di dati o al trasporto di materiale.
Codice Banca Dati: TIPO = 8090 in ST012.aat.
Cementato
Cenere
Frammenti piroclastici di dimensioni medie (=diametro medio) <2 mm. Quando consolidati formano le cineriti/tufi cineritici.
Ceneri
Piroclastiti incoerenti costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di dimensioni granulometriche medie <2 mm. Si distinguono in ceneri grossolane e ceneri fini.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0100 in T0180805000-ST018.pat.
Ceneri e lapilli
Piroclastiti incoerenti costituite per più del 75% da frammenti di cenere e lapilli in proporzioni tra loro variabili e reciprocamente comprese tra 25% e 75%.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Ash and lapilli) Tephra in which less than 25 percent of fragments are greater than 64 mm in longest dimension.
Ceneri fini
Piroclastiti incoerenti costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di dimensioni granulometriche medie <63µm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0101 in T0180805000-ST018.pat.
Ceneri grossolane
Piroclastiti incoerenti costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di dimensioni granulometriche medie comprese fra 63µm e 2 mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0102 in T0180805000-ST018.pat.
Centro vulcanico
Termine generico usato indifferentemente per edifici vulcanici sia monogenici (vulcano monogenetico) che poligenici (vulcano poligenetico), prescindendo dalle caratteristiche dell’edificio vulcanico e dalla natura dei prodotti emessi.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5050 in ST011.pat.
Centro vulcanico sepolto e/o indiziato
Termine generico usato per un centro vulcanico sepolto, di piccole dimensioni, o per un centro vulcanico la cui presenza sia ipotizzata sulla base di indizi geomorfologici e/o dei depositi associati, prescindendo dalle caratteristiche dell’edificio vulcanico e dalla natura dei prodotti emessi. Può essere un vulcano monogenetico o un vulcano poligenetico.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5050 in ST010.pat.
Chelifitica
Caso particolare di tessitura coronitica, in cui cristalli di olivina o granato sono bordati da orneblenda o pirosseno fibrosi. Questo tipo di tessitura si ritrova in rocce ignee, generalmente gabbroidi, o rocce metamorfiche (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = chelifitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Ciglio della piattaforma continentale
Bordo esterno dell’area di pertinenza della piattaforma continentale, in corrispondenza del quale si ha un aumento repentino delle pendenze, che segna il passaggio alla zona di scarpata continentale.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9110 in ST012.aat.
Ciglio della piattaforma continentale in arretramento
Ciglio della piattaforma continentale interessato da fenomeni erosivi che ne determinano l’arretramento.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9111 in ST012.aat.
Ciglio della piattaforma continentale in progradazione
Ciglio della piattaforma continentale interessato da deposizione di ingenti quantità di sedimenti progradanti secondo una geometria cuneiforme sulla scarpata continentale.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9112 in ST012.aat.
Ciglio di terrazzo deposizionale sommerso
Bordo esterno di un terrazzo deposizionale sommerso.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9141 in ST012.aat.
Ciglio di terrazzo deposizionale sommerso in arretramento
Ciglio di terrazzo deposizionale sommerso lungo il quale prevalgono i processi di erosione che ne determinano l’arretramento.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9142 in ST012.aat.
Cinematica
In senso geologico-strutturale, rappresenta le modalità di ricostruzione, effettuate sulla base dei dati forniti dall'analisi geometrica, dei percorsi seguiti dalle particelle di un corpo roccioso nel corso della deformazione.
Cinematica destra
Senso di movimento di una faglia dove il blocco opposto a quello dell’osservatore si è mosso verso destra.
Cinematica sinistra
Senso di movimento di una faglia dove il blocco opposto a quello dell’osservatore si è mosso verso sinistra.
Cineriti/tufi cineritici
Piroclastiti consolidate/tufi costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di dimensioni granulometriche medie <2 mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Ash tuff, lapillistone, and lapilli tuff) Pyroclastic rock in which less than 25 percent of rock by volume are more than 64 mm in longest diameter. Includes tuff, lapilli tuff, and lapillistone.
Cineriti/tufi cineritici fini
Piroclastiti consolidate/tufi costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di dimensioni granulometriche medie <63 µm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0101 in T0180805000-ST018.pat.
Cineriti/tufi cineritici grossolani
Piroclastiti consolidate/tufi costituite per più del 75% da frammenti piroclastici di dimensioni granulometriche medie 2 mm < x < 63 µm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0102 in T0180805000-ST018.pat.
Circo glaciale
Forma di erosione prodotta dall’attività di un ghiacciaio di montagna. È in genere una conca circondata da un emiciclo di ripide pareti ed è limitata verso valle da una soglia rocciosa. Il circo glaciale è occupato da un ghiacciaio di circo o dalla testata di un ghiacciaio vallivo; se, per le mutate condizioni climatiche, non si trova più in ambiente glaciale può contenere un piccolo lago, detto lago di circo, o i suoi depositi di riempimento.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO =4050 in ST012.aat.
Clastosostenuta
Tessitura in cui i clasti sono a contatto tra loro (clast-supported), mentre la matrice è presente e riempie completamente gli interstizi.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = clastosostenuta in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Clastosostenuta/matricesostenuta
Termine generale che caratterizza sedimenti clastici in cui la tessitura varia da clastosostenuta a matricesostenuta.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = clastosostenuta/matricesostenuta in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Clinoforme
Superficie deposizionale con geometria inclinata e riconoscibile sia in affioramento che in profili sismici.
Clinopirosseniti
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa con contenuto in clinopirosseno > 90%. Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite (Wyllie, 1967; Le Maitre et alii, 2002). Particolari tipi di queste rocce sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di griquaiti (clinopirosseniti a granato con minore flogopite, olivina e spinello), koswiti (clinopirosseniti a olivina e magnetite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3816 in T0180805000-ST018.pat.
Clinopirosseniti ad olivina
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti clinopirosseno e olivina (meno del 40%). Minerali accessori comuni sono orneblenda, granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite (Wyllie, 1967; Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3817 in T0180805000-ST018.pat.
Clinostratificazione
Struttura sedimentaria primaria legata all’accumulo di sedimenti con un angolo rispetto all’orizzontale e su una superficie sottostante inclinata (clinoforme). Il processo sedimentario può avvenire sia per accrescimento frontale che laterale. Il termine è usato a varie scale fisiche e in vari contesti deposizionali, sia marini (e.g., slope progradanti nelle piattaforme carbonatiche triassiche delle Dolomiti; delta progradante in sistemi marini attuali) che continentali (e.g., brecce di versante; foreset di dune eoliche). Nell’ambito delle aree sommerse, il termine è sinonimo di offlap nei profili sismici a riflessione.
Codice Banca Dati: TIPO = 3101 in ST019.pat.
Clivaggio
Capacità di una roccia di separarsi lungo, o di aderire su, superfici di discontinuità più o meno parallele e relativamente poco spaziate l’una con l’altra. Costituisce un grosso sotto-gruppo di foliazioni e spesso questi termini vengono impropriamente usati come sinonimi; infatti la foliazione rappresenta un termine più generico e può non presentare le caratteristiche di un clivaggio, e cioè quello di separarsi lungo superfici di debolezza (e.g., banding in uno gneiss che definisce una foliazione ma che può non rappresentare un’anisotropia meccanica). Il clivaggio si può trovare in rocce metamorfiche di vario grado metamorfico, ma anche in rocce non metamorfosate soggette a stress (e.g., calcari). Sulla base della regolarità o levigatezza dei clivaggi, questi si distinguono in: stilolitici, anastomizzati, ruvidi e lisci.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Cleavage) A tectonic foliation in a rock characterized by a tendency for the rock to split along a regular set of parallel or sub-parallel closely spaced surfaces. Cleavage is a more general term than schistosity because schistosity need not be present in order for a rock to display cleavage. Cleavage domains or parting surfaces are not spaced more than 5 cm apart on average (Borradaille et alii, 1982).
Clivaggio da crenulazione
Clivaggio di piano assiale definito dal semplice allineamento dei fianchi delle micropieghe della crenulazione, oppure da fenomeni di elisione degli stessi, legati a processi di diverso tipo.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Crenulation cleavage) Cleavage that is overprinted on an older foliation that is folded to some degree in association with development of the younger cleavage. Cleavage domains commonly associated with long limbs of crenulation folds, and hinge surfaces of folds are roughly parallel. Wavelength of crenulation folds is less than or equal to 1 cm. Cleavage defined by limbs of microfolds coincident with zones of mineral differentiation.
Colata
Termine generico che indica la modalità di messa in posto per flusso. Possibili esempi sono: colata di lava, colata piroclastica o di flusso piroclastico, colata di fango (e.g., deposito di lahar in successioni vulcaniche), colata da debris flow.
La colata nell’ambito delle successioni vulcaniche rappresenta l’unità litostratigrafica equivalente dello strato.
In Banca Dati CARG, inoltre, questa voce si riferisce anche all’assetto dell’ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: ASSETTO = CL in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Colata di lava
Flusso coerente di magma che è stato eruttato durante una fase di attività vulcanica effusiva o, al massimo, debolmente esplosiva (fontane di lava). Le colate di lava mostrano una grande variabilità sia delle caratteristiche superficiali e interne, sia delle dimensioni e della forma. Il fattore che più di ogni altro controlla le peculiarità di una colata di lava è il contenuto in silice, che influenza direttamente, insieme alla temperatura, la viscosità e la resistenza allo scorrimento. Altri fattori importanti sono il tasso di effusione e la pendenza della superficie su cui scorre la colata.
Collasso laterale di fianco
Scivolamento gravitativo verso valle del fianco di un cono vulcanico innescato dalla spinta del magma in risalita, da terremoti, dall'alterazione ed erosione o dall'azione combinata di questi fattori. Un collasso laterale di fianco non coinvolge la sommità dell’edificio vulcanico (non interseca il condotto vulcanico).
Collasso laterale di settore
Scivolamento gravitativo verso valle del fianco di un cono vulcanico innescato dalla spinta del magma in risalita, da terremoti, dall'alterazione ed erosione o dall'azione combinata di questi fattori. Un collasso laterale di settore coinvolge la sommità dell’edificio vulcanico (interseca il condotto vulcanico).
Colluvi
Vedi deposito colluviale.
Colonna eruttiva
Rappresenta la parte più bassa, di forma grossolanamente cilindrica, di una nube eruttiva, in cui le particelle di cenere e gas salgono verso l’alto a grande velocità.
Coltre eluvio-colluviale
Detriti sciolti, incoerenti, alterati, generalmente a granulometria fine, talora ben addensati, costituiti da due componenti: il prodotto eluviale (alterite), materiale alterato in situ; il deposito colluviale, materiale che ha subito un trasporto prevalentemente ad opera delle acque di dilavamento. La coltre eluvio-colluviale è utilizzata nei casi in cui le evidenze di campagna non permettono una netta distinzione tra loro.
Codice Banca Dati: TIPO = 2020 in T0180801000-ST018.pat.
Comenditi
Rioliti peralcaline la cui composizione su base chimica presenta percentuale in peso di Al2O3 >1.33FeOtot+4.4 (Innocenti et alii, 1999; Le Maitre et alii, 2002, Fig. 2.18).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0106 in T0180805000-ST018.pat.
Comet mark
Impronta positiva (accumulo) da corrente causata dalla presenza di un ostacolo.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9640 in ST012.aat.
Complesso
Unità litostratigrafica cartografabile composta da diversi tipi di rocce (sedimentarie, ignee e/o metamorfiche), caratterizzata da litologia irregolarmente mescolata e/o da relazioni strutturali altamente complicate, tali da oscurare la sequenza originaria delle rocce componenti e da non permettere la cartografabilità delle singole componenti rocciose o della sequenza rocciosa (Salvador, 1994).
Composition part role
Rappresenta il ruolo che una componente litologica svolge rispetto all’unità geologica nel suo insieme. Può essere:
Definizione INSPIRE: (Composition part role) The relationship of the composition part to the geologic unit composition as a whole.
Condotto alimentatore
Sinonimo di condotto vulcanico.
Condotto vulcanico
Struttura attraverso la quale il magma risale alla superficie, può essere di forma sia cilindrica che fissurale (vedi bocca eruttiva, diatrema, frattura eruttiva, neck).
Conglomerati
Ruditi costituite da clasti di forma da arrotondata a subarrotondata, di qualsiasi origine e composizione.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0301 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (conglomerate) clastic sedimentary rock composed at as least 30 percent rounded to subangular fragments larger than 2 mm in diameter; typically contains finer grained material in interstices between larger fragments. If more than 15 percent of the fine grained matrix is of indeterminant clastic or diagenetic origin and the fabric is matrix supported, may also be caterigorized as wackestone. If rock has unsorted or poorly sorted texture with a wide range of particle size, may also be categorized as diamictite.
Conglomerati a matrice arenitica/sabbiosa
Ruditi costituite da conglomerati contenenti una matrice prevalentemente di natura arenitico/sabbiosa.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0303 in T0180805000-ST018.pat.
Conglomerati a matrice mista
Ruditi costituite da conglomerati contenenti una matrice mista (argillosa e arenitica/sabbiosa).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0304 in T0180805000-ST018.pat.
Conglomerati a matrice pelitica
Ruditi costituite da conglomerati contenenti una matrice prevalentemente di natura argillosa e limosa-siltosa.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0302 in T0180805000-ST018.pat.
Cono
Morfologia di un corpo geologico caratterizzata da simmetria circolare intorno ad un asse e diametro molto maggiore dell’altezza.
In Banca Dati CARG il termine si riferisce all’assetto di un deposito o di un ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: ASSETTO = CN in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Cone) Discus with one planar side, and circular symmetry on axis, geologic cones typically have height <(<) diameter.
Cono detritico
Cono di detrito che assume la forma di segmento conico con il vertice alla base di un canalone o di un’altra rientranza della parete.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1010 in ST011.pat.
Cono di cenere
Vulcano monogenetico con le stesse caratteristiche del cono di tufo ma costituito, prevalentemente, da cenere non consolidata.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5081 in ST010.pat/TIPO = 5081 in ST011.pat.
Cono di detrito
Accumulo dovuto all’azione prevalente della gravità e costituito da deposito di versante o da detrito di falda.
Cono di lava
Vulcano monogenetico o vulcano poligenetico costruito in seguito ad eruzioni effusive. Si tratta di un cono risultante dall’accumulo di lave emesse da un cratere sommitale, con fianchi a media inclinazione (10-25°).
Cono di pomici
Vulcano monogenetico formato per effetto di lancio balistico e accumulo di pomici prevalenti, generato da eruzioni moderatamente esplosive che coinvolgono magmi generalmente riolitici, dacitici e trachitici. La morfologia in pianta può essere da perfettamente circolare a fortemente ellittica principalmente in funzione della morfologia del condotto alimentatore. L’inclinazione dei fianchi può arrivare a 30-35°.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5095 in ST010.pat/TIPO = 5095 in ST011.pat.
Cono di scorie
Vulcano monogenetico formato per effetto di lancio balistico e accumulo di scorie vulcaniche emesse da attività moderatamente esplosiva nel corso di eruzioni di magmi generalmente a composizione basica ed intermedia. Un cono di scorie si forma per l'accumulo di frammenti di lava che, emessi allo stato fluido, cadono al suolo già solidificati. La morfologia in pianta può essere da perfettamente circolare a fortemente ellittica principalmente in funzione della morfologia del condotto alimentatore. L’inclinazione dei fianchi può arrivare a 30-35°.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5090 in ST010.pat/TIPO = 5090 in ST011.pat.
Cono di scorie saldate
Cono di scorie nel quale le scorie cadono al suolo ancora parzialmente fluide e raffreddandosi si saldano fra loro. L’inclinazione dei fianchi può arrivare a 40°.
Cono di tufo
Vulcano monogenetico generato da eruzioni freatomagmatiche in cui il magma interagisce con acque superficiali di bassa profondità; è composto da materiale piroclastico consolidato a granulometria prevalentemente fine. È caratterizzato da un cratere di dimensioni più modeste rispetto a quello di un anello di tufo, fianchi esterni ed interni mediamente inclinati (20-25°), giacitura quaquaversale. Il rapporto tra diametro e altezza è generalmente prossimo a 10. Il materiale piroclastico che lo costituisce è composto da frammenti juvenili (> 90%) e da rocce preesistenti frantumate dall'esplosione (litici); la messa in posto avviene per flusso piroclastico, surge e, in misura minore, caduta.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5080 in ST010.pat/TIPO = 5080 in ST011.pat.
Cono litorale
Forma conica senza condotto vulcanico (senza radice) dovuta alle esplosioni di vapore che si verificano quando una colata di lava o piroclastica viene a ricoprire sedimenti saturi di acqua come le sabbie delle spiagge. Vedi anche pseudocratere.
Cono piroclastico
Termine generico riferito a un edificio vulcanico a forma conica o troncoconica, formatosi per l’accumulo di prodotti piroclastici intorno ad un centro di emissione.
Cono vulcanico
Termine generico riferito a un edificio vulcanico a forma conica o troncoconica, formatosi per l'accumulo di lava e di prodotti piroclastici intorno ad un centro di emissione.
Conoide alluvionale e da debris flow
Accumulo generato da un corso d’acqua in corrispondenza del suo sbocco in una pianura alluvionale intravalliva o pedemontana, dal caratteristico andamento convesso a ventaglio o a settore conico, costituita da sedimenti alluvionali generalmente grossolani. Le conoidi allo sbocco nella pianura pedemontana sono ampie e con un pendio che degrada dolcemente. Le conoidi allo sbocco in una piana intravalliva sono più strette e più ripide, costituite da detrito a grana estremamente variabile, prevalentemente grossolana, alla cui formazione contribuiscono anche colate di detrito (deposito di debris flow).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 2010 in ST011.pat.
Conoide di origine mista di debris flow e/o torrentizio e/o di valanga
Accumulo dal caratteristico andamento convesso, a ventaglio o a settore conico, associato a depositi di origine mista: di debris flow e/o torrentizio e/o di valanga.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 2080 in ST011.pat.
Conoide sottomarino
Accumulo dal caratteristico andamento convesso a ventaglio, costituito da deposito proveniente da un corso d’acqua, in corrispondenza del suo sbocco in mare, o da un canyon sottomarino, alla base della scarpata continentale o dello slope in sistemi di piattaforma carbonatica o rampa/bacino.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9012 in ST011.pat.
Definizione INSPIRE: (Submarine fan setting) Large fan-shaped cones of sediment on the ocean floor, generally associated with submarine canyons that provide sediment supply to build the fan.
Consertale
Tessitura che indica crescita contemporanea dei cristalli con margini interdigitati tra loro (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = consertale in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Consistente
Contatto con area non rilevabile (mare, lago, ghiacciaio, strutture antropiche, ecc.)
Limite cartografico non di natura geologica che delimita un’area non rilevabile/non classificabile da aree rilevabili.
Codice Banca Dati: TIPO = 3200 in ST018.aat.
Contatto eteropico
Si definisce con questo termine una superficie stratigrafica irregolare che, per necessità cartografica, approssima un volume di rocce nel quale è apprezzabile la variazione laterale di facies connessa ad ambienti sedimentari coevi ma con differenti condizioni fisiche del luogo e del modo di formazione. Il contatto eteropico rappresenta, quindi, il passaggio laterale tra due unità stratigrafiche (unità stratigrafica) coeve ed adiacenti.
Codice Banca Dati: TIPO =1010 in ST018.aat.
Contatto litologico di letto
Per le sole isolinee di sottosuolo, in Banca Dati CARG il termine va utilizzato per specificare quando la superficie limite tra due corpi litologicamente distinti, ma appartenenti alla medesima unità stratigrafica, rappresenta il letto dell’unità geologica.
Codice Banca Dati: TIPO_CONTATTO=1052 in ST030.aat.
Contatto litologico di tetto
Per le sole isolinee di sottosuolo, in Banca Dati CARG il termine va utilizzato per specificare quando la superficie limite tra due corpi litologicamente distinti, ma appartenenti alla medesima unità stratigrafica, rappresenta il tetto dell’unità geologica.
Codice Banca Dati: TIPO_CONTATTO=1051 in ST030.aat.
Contatto stratigrafico di letto
Per le sole isolinee di sottosuolo, in Banca Dati CARG il termine va utilizzato per specificare quando la superficie limite tra due unità stratigrafiche distinte rappresenta il letto dell’unità geologica.
Codice Banca Dati: TIPO_CONTATTO=1002 in ST030.aat.
Contatto stratigrafico di tetto
Per le sole isolinee di sottosuolo, in Banca Dati CARG il termine va utilizzato per specificare quando la superficie limite tra due unità stratigrafiche distinte rappresenta il tetto dell’unità geologica.
Codice Banca Dati: TIPO_CONTATTO=1001 in ST030.aat.
Contatto stratigrafico inconforme
Contatto stratigrafico o litologico caratterizzato da una significativa e riconoscibile lacuna stratigrafica, cioè un’interruzione della successione stratigrafica. Per le sole isolinee di sottosuolo, in Banca Dati CARG va specificato se la superficie mappata rappresenta il tetto (contatto stratigrafico inconforme di tetto) o il letto (contatto stratigrafico inconforme di letto) dell’unità geologica.
Codice Banca Dati: TIPO = 1100 in ST018.aat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Unconformable contact) A contact separating two geological units in which the younger unit succeeds the older after a substantial hiatus in deposition.
Contatto stratigrafico inconforme di letto
In Banca Dati CARG, per le sole isolinee di sottosuolo, il termine va utilizzato per specificare quando il contatto stratigrafico inconforme rappresenta il letto dell’unità geologica.
Codice Banca Dati: TIPO_CONTATTO=1102 in ST030.aat.
Contatto stratigrafico inconforme di tetto
In Banca Dati CARG, per le sole isolinee di sottosuolo, il termine va utilizzato per specificare quando il contatto stratigrafico inconforme rappresenta il tetto dell’unità geologica.
Codice Banca Dati: TIPO_CONTATTO=1101 in ST030.aat.
Contatto stratigrafico inconforme incerto
Contatto stratigrafico inconforme dedotto per motivi litostratigrafici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerto), o non affiorante poiché coperto da depositi più recenti (sepolto).
Codice Banca Dati: TIPO = 1600 in ST018.aat.
Contatto stratigrafico o litologico
Si definisce con questo termine la superficie stratigrafica lungo la quale due corpi geologici distinti si incontrano, mantenendo inalterati i reciproci rapporti stratigrafici acquisiti al momento della messa in posto. In particolare, per contatto stratigrafico si intende la superficie limite tra due unità stratigrafiche distinte, mentre per contatto litologico si intende la superficie limite tra due corpi litologicamente distinti, ma appartenenti alla medesima unità stratigrafica. Per le sole isolinee di sottosuolo, in Banca Dati CARG va anche specificato se la superficie mappata rappresenta il tetto (contatto stratigrafico di tetto o contatto litologico di tetto) oppure il letto (contatto stratigrafico di letto o contatto litologico di letto) dell’unità geologica.
Codice Banca Dati: TIPO =1000 in ST018.aat.
Contatto stratigrafico o litologico incerto
Contatto stratigrafico o litologico dedotto per motivi litostratigrafici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerto), o non affiorante poiché coperto da depositi più recenti (sepolto).
Codice Banca Dati: TIPO =1500 in ST018.aat.
Contatto tettonico
Faglia che separa due corpi geologici distinti e che sono scivolati l’uno rispetto all’altro lungo tale superficie di discontinuità (Twiss & Moores, 2007), per la quale, però, non è possibile definire una cinematica. Questo termine è stato utilizzato come alternativa a faglia e/o zona di faglia generica, o nel caso in cui non sia stato possibile enfatizzare, e quindi cartografare, le attività polifasiche di una faglia. A causa dell’indeterminatezza e del variegato utilizzo, se ne sconsiglia l’uso con queste accezioni.
In ambito CARG questo concetto è stato principalmente utilizzato per indicare originari contatti stratigrafici che presentano una limitata sovraimpronta tettonica, soprattutto al passaggio tra unità litostratigrafiche caratterizzate da comportamenti reologici differenti tra loro.
Codice Banca Dati: TIPO =2000 in ST018.aat/TIPO =2000 in ST032.aat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Faulted contact) A contact separating two bodies of material across which one body has slid past the other.
Contatto tettonico incerto o sepolto
Contatto tettonico dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerto), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolto).
Codice Banca Dati: TIPO =2500 in ST018.aat.
Contatto tettonico sinmetamorfico
Contatto tettonico originato da eventi deformativi associati a metamorfismo e/o ricristallizzazione plastica sintettonica, che separa due corpi geologici distinti e che sono scivolati l’uno rispetto all’altro lungo tale zona o superficie di discontinuità. Questi contatti possono presentare evidenze di attività polifasica e con differenti cinematiche.
Codice Banca Dati: TIPO =2010 in ST018.aat / TIPO =2010 in ST032.aat.
Contatto tettonico sinmetamorfico incerto o sepolto
Contatto tettonico sinmetamorfico dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerto), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolto).
Codice Banca Dati: TIPO =2510 in ST018.aat.
Contorno di deformazione gravitativa profonda
Limite teorico, in quanto l’assenza di piani di scivolamento affioranti ai margini della massa in deformazione non consente di delimitare con precisione l’area interessata da deformazione gravitativa profonda di versante (DGPV).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1050 in ST011.aat.
Contorno di deformazione gravitativa profonda con verso di movimento riconosciuto, spostamento in blocco
Contorno di deformazione gravitativa profonda di versante nella quale i dati di campagna permettono di riconoscere l’orientazione del movimento.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1051 in ST011.aat.
Contorno di settore di versante caratterizzato da presunta instabilità generale per scivolamento
Porzione di versante delimitata da un limite teorico, dedotto per motivi geomorfologici, riconducibile a deformazioni di tipo gravitativo. A causa dell’indeterminatezza e del variegato utilizzo, se ne sconsiglia l’uso.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1052 in ST011.pat.
Contouriti
Depositi sabbiosi a laminazione incrociata, alternati a depositi torbiditici sottili (deposito torbiditico), di ambiente marino profondo; si trovano nelle aree distali di una conoide di scarpata o nell’adiacente area sottomarina e sono dovute a correnti di fondo legate alla circolazione oceanica. Si dispongono parallelamente alle isobate.
Codice Banca Dati: SIGLA = m13 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie”-ST018.pat.
Cordone litorale
Rilievo sabbioso, prevalentemente emerso, addossato alla costa o isolato da un braccio di mare. Il cordone litorale si può formare per accrescimento di scanni subacquei o in aree sottovento rispetto ai punti di rifornimento di sabbia, dovuto a diminuzione dell’energia di trasporto. Rappresenta una forma di accumulo (sistema deposizionale) presente sia in ambiente deltizio sia in ambiente litorale.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 6030 in ST012.aat.
Cordone morenico terminale o laterale
Depositi glaciali lungo il margine di un ghiacciaio di montagna, a forma di cresta poco elevata ed allungata. La presenza di cordoni morenici testimonia che il margine del ghiacciaio ha sostato in quella posizione.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 4020 in ST012.aat.
Cornubianiti
Sinonimo di hornfels (Le Maitre et alii, 2002).
Coronitica
Tessitura in cui i cristalli di un minerale sono circondati da un bordo di uno o più cristalli di un’altra fase. Questo tipo di tessitura si ritrova sia in rocce ignee che in rocce metamorfiche (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = coronitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Corpo litoide organogeno, bioherma
Biocostruzione costituita da calcari organogeni o materiale terrigeno, circoscritta, tipicamente rilevata, formata in situ per accrescimento e litificazione sin-deposizionale, edificata in parte da organismi in posizione di vita cresciuti in situ, in parte da detriti organici e in parte da materiale carbonatico o siliceo precipitato. Le componenti organiche appaiono saldate tra loro con tendenza di crescita contraria alla gravità o a flussi dominanti. Interposti si possono trovare canali di sabbia o detrito organogeno formato dalla disgregazione della bioherma stessa.
Nel Progetto CARG, inoltre, questa voce indica i) un elemento geomorfologico cartografabile in aree sommerse, ii) l’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: SIGLA = g13 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” in ST018.pat/ TIPO = 9100 in ST010.pat / DEPOSITI = 9360 in T0180804000-ST018.pat.
Corrente di torbida (o di torbidità)
Tipo di corrente di densità (density current) ad alta velocità, caratterizzato da una miscela di acqua e sedimento, che fluisce come risultato di una differenza di densità formatasi a causa del sedimento coinvolto nel corpo della corrente. Queste correnti si hanno a largo dei fronti di delta, in laghi, e in ambiente marino, e sono innescate da perturbazioni dei sedimenti lungo un pendio ad opera del moto ondoso, di shock sismici, e di scivolamenti gravitativi. Una corrente di torbida origina una sequenza sedimentaria ideale nota come sequenza di Bouma (Bouma, 1962), ma nelle situazioni reali la sequenza è più complessa (e.g., Mutti et alii, 2003).
Definizione INSPIRE: (Turbidity current deposition) Deposition from a turbulent, low concentration sediment-water mixture.
Corrente piroclastica
Vedi pyroclastic density current. Talora usato anche con il termine “corrente di densità piroclastica”.
Cratere
In ambito vulcanico, termine generico indicante la depressione ad andamento subcircolare, posta al di sopra del condotto vulcanico attraverso la quale è stato emesso il materiale vulcanico.
Cratere a pozzo
Forma depressa priva di condotto vulcanico, tipica di un vulcano a scudo e di uno stratovulcano basaltico. È dato da una depressione cilindrica con pareti ripide e fondo piatto, in pianta ha forma circolare o debolmente ellittica. Le dimensioni variano da decine di metri fino ad un km; è comune la formazione di una serie di crateri a pozzo allineati. La genesi di questo tipo di strutture è da ricondurre a locali collassi dovuti a movimenti sotterranei di masse ingenti di magma in posizione sub-superficiale.
Crenulazione
Piegamento regolare con lunghezza d’onda da millimetrica a centimetrica.
Crescumulitica
Tessitura magmatica di cumulo in cui i cristalli hanno forma allungata (fino ad alcuni centimetri), talvolta dendritici, costituiti da olivina, pirosseno, plagioclasio o apatite disposti a formare angoli elevati con il bordo del livello che li contiene (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = crescumulitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Cresta di pressione
Struttura alla mesoscala caratteristica di una colata di lava che presenta una evidente zona di sollevamento e inarcamento dovuta alla spinta della lava sottostante che ha incontrato nel suo deflusso un ostacolo topografico. Può avere altezza ed estensione molto variabili (tumulo di lava).
Criptodomo
Definito anche duomo endogeno superficiale, è una intrusione di magma subsuperficiale che non riesce ad emergere e provoca un rigonfiamento semisferico delle rocce sovrastanti. I criptodomi sono costituiti per lo più da lave dacitiche e lave andesitiche e sono caratterizzati da una forma a cupola regolare che mostrano dopo l’erosione del diaframma di roccia che li separava dalla superficie.
Cristallizzazione da fase vapore
Processo sindeposizionale ed immediatamente postdeposizionale dovuto al passaggio di fluidi, che depongono fasi cristalline sulle pareti interne delle vescicole e sulle superfici di cavità varie (ad es. negli spazi fra i clasti). Si verifica in genere durante il raffreddamento di depositi di flusso piroclastico e di lava (vedi anche strutture di degassazione).
Cristalloblastica
Sinonimo di tessitura granoblastica.
Daciti
Rocce laviche a composizione acida costituite da quarzo e plagioclasio sodico con minori quantità di biotite e/o orneblenda e/o pirosseno. Nella classificazione su base chimica TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) ricadono nel campo O3 e, in quella modale, nei campi 4 e 5 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Le daciti possono essere ulteriormente distinte mediante i termini “basse in K”, “medie in K”, “alte in K” che caratterizzano specifiche associazioni di rocce vulcaniche (es. associazioni di tipo tholeitico sono contraddistinte da rocce basse in K).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Dacite) Fine grained or porphyritic crystalline rock that contains less than 90 percent mafic minerals, between 20 and 60 percent quartz in the QAPF fraction, and has a plagioclase to total feldspar ratio greater than 0.65. Includes rocks defined modally in QAPF fields 4 and 5 or chemically in TAS Field O3. Typically composed of quartz and sodic plagioclase with minor amounts of biotite and/or hornblende and/or pyroxene; fine-grained equivalent of granodiorite and tonalite.
Debris flow
Flusso gravitativo costituito da una miscela di acqua e sedimento capace di trasportare clasti fino alla dimensione del blocco, la cui deposizione avviene in massa (deposito da trasporto in massa). La tipologia di sedimento coinvolto e il contenuto in acqua condizionano la reologia durante il trasporto e la deposizione, e portano a un ampio intervallo di geometrie e tessiture del deposito finale. Questo processo può avvenire sia in ambiente subacqueo che subaereo.
Definizione INSPIRE: (Debris flow deposition) Laminar high-concentration, generally cohesionless deposition process. Flow types included liquefied flow, fluidized flow, grain flow, traction carpet or modified grain flow.
Debrite
Vedi deposito di debris flow.
Decussata
Tessitura in cui gli assi di allungamento dei minerali si intersecano tra loro con orientazione casuale. Questo tipo di tessitura è data generalmente da minerali ad abito colonnare o aciculare, come ad esempio cloritoide, stilpnomelano, tremolite (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = decussata in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Deformazione
Processo mediante il quale un corpo (geologico) subisce variazioni di forma e/o volume e/o posizione. Il processo deformativo è legato all’interazione di quattro componenti fondamentali: distorsione (strain), traslazione, rotazione e dilatazione volumetrica (positiva o negativa).
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Deformation) Movement of rock bodies by displacement on fault or shear zones, or change in shape of a body of Earth material.
Deformazione duttile
Processo deformativo nel quale le rocce accumulano strain permanente allo stato solido senza perdita di coesione alla scala del minerale o maggiore (Twiss & Moores, 2007).
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Ductile deformation) Displacement across shear displacement structure largely accommodated by plastic deformation of the rock body without loss of macroscopic continuity.
Deformazione fragile
Processo deformativo nel quale la creazione di fratture e/o la riattivazione di discontinuità preesistenti costituiscono il principale meccanismo di controllo della deformazione, con fratturazione e perdita di continuità tra corpi rocciosi adiacenti. Anche se il concetto di “deformazione fragile” viene abitualmente contrapposto a quello di “deformazione duttile”, occorre ricordare che quest’ultimo non è necessariamente ristretto ai meccanismi di deformazione plastica intracristallina (Rutter, 1986).
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Brittle deformation) Deformation in fault zone has been accommodated primarily through fracturing and loss of continuity between adjacent rock bodies.
Deformazione gravitativa profonda
Fenomeno di movimento in massa di grandi dimensioni che può coinvolgere anche interi versanti, dal crinale fino al fondovalle; lo spessore della massa in movimento può superare il centinaio di metri. Il movimento si caratterizza per la sua natura estremamente plastica e si sviluppa per deformazione interna dell'ammasso roccioso che non necessita della presenza di una superficie o zona di rottura continua. Si tratta di un fenomeno che, generalmente, nello stadio iniziale e intermedio della deformazione è caratterizzato da deformazioni di taglio in evoluzione molto lenta nel tempo, la cui velocità è controllata principalmente dal comportamento reologico più o meno plastico della roccia.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1050 in ST011.pat.
Deformazione gravitativa profonda con direzione di movimento riconosciuto, spostamento in blocco
Deformazione gravitativa profonda di cui è possibile riconoscere la direzione di movimento prevalente.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1051 in ST011.pat.
Deformazione mista fragile-duttile
Processo deformativo in zone di faglia accomodati sia da fratturazione che da accumulo permanente di strain nelle rocce. Il riconoscimento della coesistenza di deformazione fragile e deformazione duttile è anche molto dipendente della scala di osservazione, spesso alla microscala meccanismi deformativi fragili e duttili possono essere contemporaneamente attivi in fasi mineralogiche con differenti proprietà reologiche (ad esempio quarzo e feldspati in condizioni di facies scisti verdi).
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Mixed brittle and ductile) Deformation in fault zone has been accommodated by both fracturing and plastic shape change in rock bodies.
Delta
Accumulo sedimentario di forma triangolare o a ventaglio formato allo sbocco di un corso d’acqua in massa d’acqua stazionaria (mare o lago), legato al rilascio di sedimenti per diminuzione della velocità della corrente. La forma e la natura del delta dipendono, oltre che dalla natura e quantità di sedimenti apportati dal corso d’acqua, anche da altri fattori che dipendono dal clima, dall’apporto di acqua e dal carico solido in sospensione, dai tassi di subsidenza del fondale marino o lacustre, e dai processi che agiscono allo sbocco del fiume come le onde e le maree. I delta sono classificati in: dominati dai processi fluviali, dominati dalle onde e dominati dalle maree.
Delta di lava
Insieme dei depositi ialoclastici (ialoclastiti) e delle lave a cuscino che si formano quando una colata di lava, solitamente basaltica, entra in acqua (generalmente nel mare).
Delta sommerso
Porzione di delta al di sotto del livello del mare, soggetta all’azione delle correnti di marea e del moto ondoso.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9010 in ST011.pat.
Delta sommerso in erosione
Delta sommerso in cui prevale l’azione erosiva operata dalle correnti di marea e dal moto ondoso rispetto alla sedimentazione fluviale, determinandone l’arretramento.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9011 in ST011.pat.
Depositi organici incoerenti
Accumulo di materiali sedimentari incoerenti il cui aspetto, composizione, consistenza e densità apparente indicano la presenza di almeno il 50% in peso (escludendo un’eventuale componente umida) di materia organica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-OR0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (organic rich sediment) Sediment with color, composition, texture and apparent density indicating greater than 50 percent organic content by weight on a moisture-free basis.
Deposito alluvionale
Accumulo generato da un corso d’acqua costituito da elementi clastici che, granulometricamente, hanno la dimensione che va dall’argilla al blocco. In funzione delle condizioni morfologiche e dell’energia a disposizione si distinguono: una zona pedemontana dove le energie più elevate a disposizione determinano la formazione di alvei a canali intrecciati ed accumuli a granulometria grossolana; una zona di pianura alluvionale nella quale, a causa dei bassi gradienti a disposizione, si ha lo sviluppo di alvei, generalmente a meandri, dove prevale la sedimentazione di materiale fine. In generale i depositi alluvionali sono ben classati e presentano strutture legate all’azione trattiva del mezzo di trasporto.
Deposito alluvionale e fluvio-glaciale
Termine comprensivo che include il deposito alluvionale e/o il deposito fluvio-glaciale.
Codice Banca Dati: SIGLA = b in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 2030 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito alluvionale terrazzato
Corpo sedimentario costituito da deposito alluvionale, riferibile a una porzione di una precedente piana alluvionale che si attesta al di sopra del livello della piana attuale. Questo corpo è legato alla variazione del livello di base del corso d’acqua, a sua volta connesso con diverse cause (oscillazione del livello del mare, tettonica, variazioni climatiche). Il deposito alluvionale terrazzato può conservare al top una superficie pianeggiante, corrispondente con l’antica piana alluvionale, e può essere delimitato lateralmente da scarpate fluviali. Il deposito può presentare strutture trattive e mostrare una classazione dei sedimenti.
Codice Banca Dati: SIGLA = bn in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 2030 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito antropico
Termine generico riferito a qualsiasi deposito di materiali antropici, generalmente eterometrico e ad assetto caotico, conseguente all’attività umana, quali riporti a granulometria variabile, materiali di scarto di cava e di miniera, massicciate, discariche di rifiuti solidi urbani o industriali, ecc.
Codice Banca Dati: SIGLA = h in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 8010 in T0180801000-ST018.pat / MA-AN0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Anthropogenic deposit) Antropogenic deposit.
Deposito bioclastico
Accumulo detritico a granulometria eterogenea, costituito da almeno il 50% di frammenti di gusci e/o da frammenti di materiale organogeno derivante dallo smantellamento di biocostruzioni (corpo litoide organogeno, bioherma), e/o da noduli di alghe calcaree (e.g., facies a mäerl, facies a prâlines). In questa voce è compreso il “coralligeno”, intendendo una particolare biocenosi costituita da organismi animali o vegetali capaci di fissare CaCO3 o SiO2. Tale accumulo si è deposto in ambiente litorale di spiaggia sommersa.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g12 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9350 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Biogenic sediment) Sediment composed of greater than 50 percent material of biogenic origin. Because the biogenic material may be skeletal remains that are not organic, all biogenic sediment is not necessarily organic-rich.
Deposito bioclastico da smantellamento di bioherma
Deposito bioclastico costituito da frammenti di materiale organogeno derivante dallo smantellamento di biocostruzioni (corpo litoide organogeno, bioherma).
Codice Banca Dati: SIGLA = g14 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat.
Deposito colluviale
Accumulo di sedimenti sciolti e non consolidati, generalmente sabbioso-siltosi o siltoso-sabbiosi, contenenti clasti di varia natura e dimensione, dispersi talora in modo caotico. Lo spessore di questi depositi è variabile ma per essere cartografabile deve essere >2 m. Si forma per alterazione dei livelli più superficiali della roccia o dei terreni che affiorano su un versante e relativo trasporto e sedimentazione attraverso le acque di dilavamento. I depositi colluviali si rinvengono in aree a bassa e media acclività, dove le condizioni morfometriche dei versanti consentono la loro deposizione, come in corrispondenza di irregolarità dei pendii (piccole concavità, avvallamenti, contropendenze, ecc.) che il colluvio tende a regolarizzare, oppure al piede dei versanti dove spesso formano delle coltri detritiche di raccordo con i fondovalle.
Codice Banca Dati: SIGLA = b7 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 2022 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito costiero
Accumulo di sedimenti in un ambiente marino marginale alla costa.
Deposito costiero di bassa energia, golfo
Deposito costiero accumulato nel sistema costiero di bassa energia, golfo caratterizzato da una bassa energia del moto ondoso dovuta ai caratteri fisiografici della costa.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g9 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9211 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito crionivale
Accumulo generato da processi di modellamento superficiale in regioni o aree a clima freddo, dovuto all’azione del gelo-disgelo e della nivazione.
Codice Banca Dati: SIGLA = c7 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 4070 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito da flussi gravitativi non canalizzati
In geologia delle aree sommerse, accumulo costituito da sedimenti eterogenei, prevalentemente grossolani ad assetto caotico, le cui caratteristiche geomorfologiche fanno ritenere molto probabile un’origine per flussi granulari diffusi. Tale accumulo si è deposto in ambiente di scarpata continentale.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m1 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9440 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito da surge
Deposito piroclastico a granulometria piuttosto fine, generalmente ben classato e ricco in cristalli e frammenti litici, prodotto da un surge. Presenta facies caratteristiche in funzione della distanza dal cratere: nella zona prossimale mostra una fitta stratificazione parallela o incrociata e strutture a dune o antidune (sandwave); in quella intermedia gli strati sono discontinui e massivi (massive); infine nella zona distale il deposito è a stratificazione parallela con gradazione inversa (planar). Tali variazioni di facies testimoniano il variare del regime di flusso dalla zona prossimale verso quella distale (cfr. Cas & Wright, 1987). I depositi dovuti a surge subiscono un controllo topografico limitato essendo in grado di superare, grazie all'elevata turbolenza, anche zone abbastanza rilevate.
Deposito da trasporto gravitativo profondo
Accumulo legato a un flusso estremamente denso in ambiente marino profondo dove, in funzione delle energie a disposizione, si possono distinguere una porzione inferiore più densa, confinata all’interno dei canali, la cui elevata energia di flusso determina fenomeni erosivi alla base, e una porzione superiore meno densa, dove l’energia si dissipa sia in orizzontale che in verticale lungo la colonna di sedimenti trasportati.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: DEPOSITO = 5551 in T0230104000-ST023.pat.
Deposito da trasporto in massa
Deposito derivato da trasporto e deformazione “in massa” (i vari elementi non si muovono liberamente uno rispetto all’altro), prodotto per gravità a partire da un pendio posto sia in ambiente subacqueo che subaereo. Il deposito risulta costituito da materiale eterometrico, generalmente grossolano (della dimensione dalla ghiaia al blocco), ad assetto caotico, a luoghi con gradazione inversa. I depositi da trasporto in massa possono comprendere slump, scivolamenti e debris flow, anche deposti in più eventi, e possono formare tra loro un continuum e/o essere interdigitati. I depositi torbiditici non rientrano per definizione in questa categoria, anche se possono essere transizionali a depositi di trasporto in massa come ad esempio i debris flow.
In Banca Dati CARG questa voce viene utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m8 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9430 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito deltizio
Accumulo di sedimenti deposti in prossimità della foce di un fiume (sedimenti fluviali, lagunari, eolici e/o di spiaggia).
Codice Banca Dati: SIGLA = g1 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 6050 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito deltizio e di spiaggia
Termine comprensivo delle voci deposito deltizio e deposito di spiaggia, accumulati in ambiente paralico e costiero e ambiente deltizio.
In Banca Dati CARG questa voce viene inoltre utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale, con accezione per il Quaternario sia continentale che sommerso. Riguardo i depositi attualmente sommersi, questi ultimi vanno riferiti a LST (systems tract di stazionamento basso del l.m.).
Codice Banca Dati: DEPOSITO = 5521 in T0230104000-ST023.pat.
Deposito di argine distale
Accumulo deposto in ambiente fluviale di piana alluvionale che si genera in un’area di intercanale lontana dagli apporti sedimentari grossolani, caratterizzato da una granulometria prevalentemente limosa-siltosa (rapporto sabbia/limo-silt <1) e da un basso valore dello spessore complessivo.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 2140 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di argine fluviale
Accumulo generato da un corso d’acqua per tracimazione e deposizione, dal profilo trasversale asimmetrico: acclive verso il canale, più dolce verso l’esterno della piana. Sulla base della posizione in cui l’argine si trova lungo il profilo di base del corso d’acqua, si ha una variazione di granulometria, da più grossolana nei settori pedemontani o di sbocchi vallivi, e via via più fine man mano che ci si sposta verso la foce. Tale deposito può essere riferito ai sistemi deposizionali di piana alluvionale, piana a meandri, piana braided.
Deposito di caduta
Deposito piroclastico generato dalla ricaduta dei prodotti eiettati nell'atmosfera dalle eruzioni vulcaniche esplosive (frammenti piroclastici). Il trasporto avviene o in seguito alla sola energia cinetica dei frammenti lanciati dal centro di emissione (frammenti balistici) o, per i clasti più fini, ad opera del sollevamento dei gas caldi che formano la colonna eruttiva e dell'azione dei venti. In genere i depositi di caduta ammantano la topografia, il loro spessore e la granulometria decrescono con la distanza dal centro di emissione. Questo tipo di depositi è composto da uno o più strati ed è caratterizzato da buona classazione, struttura massiva o gradata, base non erosiva, presenza di strutture da impatto (vedi impronte da impatto) ed equivalenza idraulica tra pomici e litici. La distribuzione areale dei depositi di caduta è influenzata dalla direzione e forza del vento al momento dell’eruzione; inoltre, la topografia può determinare un certo controllo sulla distribuzione dei prodotti, quando questi ricadono su superfici molto inclinate e subito dopo rotolano verso valle.
Deposito di canale di marea
Accumulo prevalentemente sabbioso che costituisce il riempimento dei canali attraverso cui defluisce la marea.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 9120 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di canale distributore, argine e rotta
Termine comprensivo delle voci deposito di canale distributore, deposito di argine fluviale e deposito di rotta fluviale, le cui evidenze geomorfologiche non permettono una loro differenziazione.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 6110 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di canale fluviale
Accumulo di sedimenti di piana alluvionale deposti in un canale fluviale, caratterizzato da una netta superficie erosiva alla base. Essi formano corpi a geometria nastriforme (canali singoli in piana alluvionale), oppure si saldano lateralmente e verticalmente, formando dei corpi compositi con geometria d’insieme relativamente tabulare.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 2110 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di canale fluviale ed argine prossimale
Accumulo di sedimenti di piana alluvionale, costituito dall’associazione di deposito di canale fluviale e deposito di argine fluviale in facies prossimale, le cui evidenze geomorfologiche non permettono una loro differenziazione.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 2120 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di canale, argine e rotta fluviale
Termine comprensivo delle voci deposito di canale fluviale, deposito di argine fluviale e deposito di rotta fluviale, le cui evidenze geomorfologiche non permettono una loro differenziazione.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 2130 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di colata piroclastica
Deposito di contatto glaciale
Accumulo di sedimenti in contesti margino-glaciali, ubicato quindi nelle zone montane al contatto tra ghiacciaio e versante, e in anfiteatro tra ghiacciaio e morena frontale. Può essere composto da deposito fluvio-glaciale, deposito lacustre, till di ablazione e/o deposito di frana riferibile a instabilità del versante o del cordone morenico (colate e soliflusso).
Codice Banca Dati: SIGLA = b5 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 2040 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito di cordone litorale
Accumulo di sedimenti sabbiosi di cordone litorale deposti in ambiente litorale, in modo da formare un rilievo emerso addossato alla costa o isolato da un braccio di mare.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 6210 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di cordone litorale e barra di foce
Accumulo di sedimenti di cordone litorale deposti in ambiente litorale dalla corrente fluviale lungo le zone frontali di un delta (ambiente deltizio) a seguito della sensibile riduzione della velocità.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 6220 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di debris avalanche
In ambito vulcanico, accumulo di sedimenti prodotti da un collasso laterale di un edificio vulcanico, in condizioni di sottosaturazione in acqua. Il deposito è caratterizzato da due componenti, chiamate rispettivamente blocchi (block facies) e matrice (matrix facies). La prima rappresenta porzioni dell'edificio collassato, nelle quali spesso si possono riconoscere le caratteristiche tessiturali e strutturali dell'area sorgente. I blocchi sono normalmente interessati da un reticolo di fratture chiamato jigsaw cracks; la seconda, all'interno della quale sono immersi i blocchi, è invece costituita da un insieme di particelle fini provenienti da varie parti del settore collassato. Le morfologie tipiche associate ad un debris avalanche sono una depressione ad anfiteatro, che corrisponde all'area sorgente (vedi caldera da collasso laterale), ed una topografia a hummocks in corrispondenza della superficie del deposito.
Deposito di debris flow
Accumulo di sedimenti eterometrici (con clasti della dimensione variabile dall’argilla al blocco) e caotici originato da un debris flow, senza o con poche e mal organizzate strutture sedimentarie (e.g., locale gradazione inversa). Hanno una tessitura variabile da grano- a fango-sostenuta; in ambiente subaereo sono frequenti le tessiture grano-sostenute. Differentemente, in ambiente subacqueo sono più frequenti depositi fango-sostenuti.
Nel Progetto CARG il termine è utilizzato con accezione per le Unità Quaternarie, riferite all’ambito continentale.
Codice Banca Dati: SIGLA = b4 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 2050 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito di delta minore
Accumulo di sedimenti di piana deltizia formatosi all’interno delle aree interdistributrici (bay-head delta), costituito da sabbie medie-fini e limi-silt, con frequente sostanza organica e bioclasti. Forma corpi lobati che si dipartono dai canali distributori.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 6150 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di flusso piroclastico
Deposito piroclastico dovuto alla messa in posto, in massa, di un flusso piroclastico. Il deposito è quasi completamente massivo, anche se è possibile riconoscere livelli con maggiore concentrazione di litici o pomici rispettivamente a gradazione normale o inversa, la cernita granulometrica è scarsa o assente, la base del deposito può essere erosiva e si può avere un certo grado di saldatura (grado di saldatura delle rocce piroclastiche). Sono frequenti le strutture di degassazione. In genere i depositi di flusso piroclastico subiscono un forte controllo topografico accumulandosi nelle depressioni vallive. Vedi anche ignimbrite.
Deposito di frana
Accumulo di materiale originato dal movimento verso il basso di un ammasso roccioso e/o materiale sciolto per effetto della gravità, lungo superfici a differente geometria e con velocità variabile. Si caratterizza per essere costituito da elementi, generalmente, eterogenei, eterometrici ad assetto caotico.
Codice Banca Dati: SIGLA = a1 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 1060 in T0180801000-ST018.pat / SI-CL0900 in T0180805000-ST018.pat*.
* Il deposito di frana viene indicato come termine generico da utilizzare solo nel caso in cui non sia possibile individuare i litotipi coinvolti dal fenomeno franoso.
Deposito di frana antica
Deposito di frana per il quale, su basi geomorfologiche e composizionali, può essere dedotta la messa in posto in condizioni morfo-dinamiche differenti da quelle attuali.
Codice Banca Dati: SIGLA = a1 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 1060 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito di frana con trasporto glaciale
Deposito di frana ad elementi eterometrici dovuto a distacco e movimento verso il basso di grandi volumi di roccia e/o suolo, successivamente ripresi da un ghiacciaio, poiché risultano evidenti gli effetti del trasporto glaciale.
Codice Banca Dati: SIGLA = a5 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 1070 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito di frana sottomarina
Deposito di frana formatosi in ambiente marino lungo la scarpata continentale e/o lungo dorsali e/o i fianchi di rilievi isolati.
Codice Banca Dati: SIGLA = g17 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 9050 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito di fronte del delta
Accumulo frontale del delta sommerso costituito da sedimenti deposti immediatamente allo sbocco del fiume (fronte del delta) ove costituiscono barre e argini generalmente composti da limo sabbioso e sabbia e da limo argilloso che va a depositarsi sul resto del fronte.
Nel Progetto CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g6 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 6510 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di glacis
Accumulo torrentizio (deposito di origine mista: di debris flow e/o torrentizio e/o di valanga) o colluviale che forma un piano debolmente inclinato nella fascia pedemontana.
Codice Banca Dati: SIGLA = b8 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 2060 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito di intercanale
Accumulo costituito da sedimenti fini come limi-silt e argille con frequente sostanza organica. Forma corpi lenticolari allungati nelle aree depresse tra i canali distributori e nell’area interdistributrice della piana deltizia.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 6140 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di laguna
Sinonimo di deposito lagunare.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 6410 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di lahar
Accumulo originato da un lahar, caratterizzato da classazione scarsa ed eterogeneità della composizione dei clasti. Nelle zone intermedie e distali rispetto al vulcano il deposito tende a divenire più fine, stratificato e con un maggiore grado di selezione. Il deposito di lahar presenta una variazione laterale di facies che va da quella tipica dei depositi di debris flow a quella dei flussi iperconcentrati. La distribuzione di tale deposito è fortemente controllata dalla topografia. Talvolta indicato come deposito da colata di fango.
Deposito di origine mista: di debris flow e/o torrentizio e/o di valanga
Accumulo di materiale detritico dovuto all’azione di differenti processi: debris flow, torrenti e valanghe.
Codice Banca Dati: SIGLA = i in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” -ST018.pat / TIPO = 2090 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito di palude (area interdistributrice)
Deposito palustre formatosi in un’area interdistributrice a bassa energia della piana deltizia.
In Banca Dati CARG questa voce viene inoltre utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 6120 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di palude (area interfluviale)
Deposito palustre formatosi in un’area interfluviale della piana alluvionale.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 2160 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di palude salmastra e laguna (area interdistributrice)
Accumuli di sedimenti formatisi in un’area interdistributrice a bassa energia della piana deltizia con presenza di acque che in funzione del grado di salinità possono risultare salmastre (deposito palustre e deposito lagunare).
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 6130 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di palude salmastra e laguna (retrocordone)
Accumuli di sedimenti formatisi in un’area di retrocordone a bassa energia con presenza di acque che in funzione del grado di salinità possono risultare salmastre (deposito palustre e deposito lagunare).
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 6230 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di piana bacinale
Accumulo di sedimenti pelagici (deposito pelagico) o localmente torbiditici distali (deposito torbiditico) di piana bacinale (geologia delle aree sommerse).
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m11 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9510 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di piana inondabile (area interfluviale)
Accumulo di sedimenti di piana alluvionale generato per tracimazione di un fiume dall’alveo di magra all’alveo di piena, e successiva deposizione di sedimenti. Dal punto di vista granulometrico è costituito da elementi della dimensione della ghiaia e della sabbia, in prossimità dell’alveo di magra, e del limo-silt e argilla di decantazione con rare intercalazioni sabbiose nelle aree più esterne. I depositi più fini si presentano fittamente laminati, spesso accompagnati da livelli scuri ricchi di sostanza organica. In funzione della distribuzione dell’energia di trasporto si può presentare classato.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 2150 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di piana tidale
Accumulo di sedimenti deposti in ambiente di piana tidale recente, costituiti prevalentemente da silt e argilla misti a sabbia.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g3 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9110 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di piattaforma continentale
Accumulo di materiale detritico incoerente, generalmente fine, deposto in ambiente di piattaforma continentale.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: SIGLA = g18 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9310 in T0180804000-ST018.pat / DEPOSITO = 5531 in T0230104000-ST023.pat.
Deposito di piattaforma continentale esterna
Deposito di piattaforma continentale accumulato in ambiente di piattaforma continentale esterna.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g21 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9340 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di piattaforma continentale interna
Deposito di piattaforma continentale accumulato in ambiente di piattaforma continentale interna.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g19 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9320 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di piede di falesia
Accumulo formato in ambiente litorale principalmente per processi legati alla gravità (distacchi, crolli, ribaltamenti), a partire dal disfacimento della falesia operato alla base dall’azione del moto ondoso, oltre che legati a fenomeni esogeni. Le dimensioni dei clasti vanno dal blocco alle argille, con una diminuzione laterale delle granulometrie verso il mare aperto. Data l’acclività normalmente elevata, questo deposito può passare lateralmente direttamente a depositi di piattaforma continentale.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g15 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 6710 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di riempimento di canyon
Deposito derivante dalla messa in posto all’interno di un canyon (canyon sottomarino) di materiali in sospensione, sia grossolani che fini, in condizioni di caduta di energia del flusso trasportante.
In Banca Dati CARG questa voce viene inoltre utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m7 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9424 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di rotta fluviale
Deposito alluvionale generato a seguito della combinazione dei processi di tracimazione e successiva deposizione e/o erosivi, che determinano la formazione di canali o brecce di rotta, scaricando le acque di piena nella piana inondabile, ramificandosi in piccoli distributori e incidendo lo stesso deposito di rotta. Il deposito di rotta fluviale ha forma di lobo o lingua ed è costituito da materiali generalmente più grossolani rispetto al deposito di argine fluviale e al deposito di piana inondabile. Questo tipo di deposito è gradato e caratterizzato da una laminazione parallela ben sviluppata.
Deposito di scarpata continentale
Accumulo, generalmente grossolano, deposto nella parte medio-bassa della scarpata continentale.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m2 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9450 in T0180804000-ST018.pat / DEPOSITO = 5541 in T0230104000-ST023.pat.
Deposito di scarpata di prodelta
Accumulo composto prevalentemente da argilla e silt, i quali danno origine a sedimenti ben laminati che riflettono fluttuazioni nel carico in sospensione portato dal corso d’acqua, deposto in ambiente deltizio di scarpata di prodelta.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g7 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 6610 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di spiaggia
Accumulo di sedimenti di varia granulometria, deposti in ambiente litorale subaereo di spiaggia emersa.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree emerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g2 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 9010 in T018801000-ST018.pat / DEPOSITI = 6240 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di spiaggia sommersa
Accumulo di sedimenti di varia granulometria, formatisi ad opera del moto ondoso, al di sotto del limite medio della bassa marea, deposti in ambiente litorale di spiaggia sommersa.
In Banca Dati CARG questa voce, inoltre, inoltre utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g8 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9210 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di tracimazione fluviale indifferenziato
Accumulo di ambiente fluviale di piana alluvionale dovuto a processi di esondazione fluviale nel quale, in base alle evidenze geomorfologiche di campagna, risulta difficile distinguere le diverse parti del corpo stesso.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 2170 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di transizione alla piattaforma continentale, prisma litorale
Accumulo nel sistema di transizione alla piattaforma, prisma litorale che può essere costituito da sottili alternanze di sabbia e fango o sedimenti grossolani, soggetti a correnti di deriva litorale o deposti in condizioni sia di trazione che di decantazione, dovute all’azione delle onde di tempesta. L’attenuazione dell’energia del moto ondoso determina il caratteristico profilo a cuneo dei depositi litorali.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g11 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9221 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito di versante
Accumulo di detriti alla base di un versante dovuto ai processi di denudazione operati dalla gravità e dal dilavamento. Risulta costituito da materiale eterometrico con presenza di matrice.
Codice Banca Dati: SIGLA = a in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 1020 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito di washover
Accumulo periodico di sedimenti sabbiosi (lobi o ventagli di washover) ricchi in materiale conchigliare, nella zona di retrospiaggia e di laguna esterna, generati da forti mareggiate e tempeste.
Deposito eolico
Accumulo di sedimenti trasportati e deposti dal vento, comunemente della dimensione della sabbia e limo-silt, ad elevato grado di classazione (grado di classazione dei terreni granulari. L’espressione morfologica peculiare dei depositi eolici prevalentemente sabbiosi è la duna. Un particolare tipo di deposito eolico è il loëss.
Codice Banca Dati: SIGLA = d in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 7020 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito epiclastico
Accumulo di frammenti di materiale di origine vulcanica (piroclastiti incoerenti, piroclastiti consolidate e rocce laviche) prodotto dall’alterazione chimica e/o meccanica, e successivo trasporto e deposizione ad opera di processi esogeni.
Deposito fluviale e di piana costiera
Accumulo di sedimenti prevalentemente sabbiosi riferibili a depositi fluviali e di piana costiera le cui evidenze geomorfologiche non permettono una loro differenziazione.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale, con accezione per il Quaternario sia continentale che sommerso. Riguardo i depositi attualmente sommersi, questi ultimi vanno riferiti a LST (systems tract di stazionamento basso del l.m.).
Codice Banca Dati: DEPOSITO = 5511 in T0230104000- ST023.pat.
Deposito fluvio-glaciale
Accumulo generato dall’acqua dei torrenti glaciali in ambiente subglaciale e proglaciale; cfr. deposito di contatto glaciale; deposito glacio-lacustre) costituito da elementi clastici che, granulometricamente, hanno la dimensione che va dall’argilla al blocco.
Deposito freatico
Deposito piroclastico generato da esplosioni di vapore prodotte dallo scambio di calore tra magma e acqua superficiale o di falda. Il deposito è costituito solo da frammenti litici, sono totalmente assenti frammenti juvenili.
Deposito freatomagmatico
Deposito piroclastico generato da esplosioni dovute all'interazione tra magma e acqua superficiale o di falda. Il deposito è costituito sia da frammenti juvenili, sia da frammenti litici.
Deposito glacio-lacustre
Accumulo di sedimenti deposti in un lago situato al margine di un ghiacciaio ad opera delle acque di fusione.
Codice Banca Dati: SIGLA = c6 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 4060 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito ialoclastico
Vedi ialoclastite.
Deposito idromagmatico
Deposito lacustre
Accumulo di sedimenti deposti in ambiente lacustre, caratterizzati generalmente da una sottile stratificazione ritmica con regime annuale (varve) e con granulometria variabile a seconda della stagionalità.
Codice Banca Dati: SIGLA = e2 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 6060 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito lacustre, palustre
Accumulo di sedimenti generalmente fini che si depongono per decantazione in ambiente lacustre e/o in ambiente palustre, caratterizzati generalmente da una sottile stratificazione ritmica con regime annuale (varve), a luoghi ricchi di materiale organico.
Codice Banca Dati: SIGLA = e in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 6010 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito lagunare
Accumulo di sedimenti deposti in una laguna, caratterizzato da granulometria variabile dall’argilla alla sabbia, spesso ricco di componente organica.
Nel Progetto CARG si riferisce sia a depositi attualmente emersi che sommersi.
Codice Banca Dati: SIGLA = e1 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 6080 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito marino
Accumulo di sedimenti deposti in ambiente marino.
Nel Progetto CARG si riferisce ai soli depositi attualmente emersi.
Codice Banca Dati: SIGLA = g in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 9000 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito marino terrazzato
Corpo sedimentario costituito da un deposito marino, originato da uno o più eventi sedimentari, terrazzato.
Nel Progetto CARG si riferisce ai soli depositi attualmente sommersi.
Codice Banca Dati: SIGLA = gn in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat.
Deposito palinsesto
Accumulo di sedimenti originati in una facies diversa da quella che occupano attualmente, ma rielaborati e in equilibrio con la dinamica attuale
Codice Banca Dati: SIGLA = m9 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9600 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito palustre
Accumulo di sedimenti a granulometria fina, ricco in materia organica, deposti in ambiente palustre. In funzione del contesto deposizionale e della salinità si differenziano depositi di palude di area interfluviale (deposito di palude (area interfluviale)), di area interdistributrice (deposito di palude (area interdistributrice)), di acqua salmastra, di acqua salata, di foce e piana deltizia, di piana tidale, arborea, a mangrovie ed erbacea.
Codice Banca Dati: SIGLA = e3 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 6040 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito palustre (paludi attuali e subattuali eventualmente drenate)
Deposito palustre attuale.
Codice Banca Dati: SIGLA = e5 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 6070 in T0180801000-ST018.pat.
Deposito pelagico
Accumulo di sedimenti, generalmente a granulometria fine, deposti in ambiente pelagico.
Nell’ambito della geologia delle aree sommerse, si riferisce a depositi generalmente a granulometria fine, composti da sedimenti clastici e bioclastici, che si depositano in ambiente marino profondo dal margine esterno della scarpata continentale.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m14 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9415 in T0180804000-ST018.pat / DEPOSITO = 5552 in T0230104000-ST023.pat.
Deposito piroclastico
Accumulo formato dai prodotti emessi durante le eruzioni vulcaniche esplosive; questo può essere suddiviso in deposito di caduta e in deposito di flusso (distinto a sua volta in deposito di flusso piroclastico e deposito da surge) in funzione dei meccanismi di trasporto e sedimentazione.
Deposito relitto
Accumulo di sedimenti appartenente ad un ambiente deposizionale formatosi in condizioni morfo-climatiche diverse da quelle attuali.
Codice Banca Dati: SIGLA = m10 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9700 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito rielaborato da correnti
Accumulo di sedimenti deposti in ambiente di piattaforma continentale soggetto ad alta energia (moto ondoso, correnti di marea, correnti trattive); è caratterizzato da strutture sedimentarie di vario tipo, a seconda della profondità in cui si è deposto.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g16 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9311 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito torbiditico
Accumulo di sedimenti deposti a seguito di una corrente di torbida (o torbidità), per effetto della riduzione dei gradienti di pendio che si verifica allo sbocco di un canyon sottomarino e/o in corrispondenza di conoidi, pianure, canali e colline abissali. Questa riduzione è registrata nei depositi con una variazione latero-verticale della granulometria dei sedimenti, più grossolana in contesti prossimali alla messa in posto del deposito torbiditico, e via via più fini nelle porzioni distali del flusso gravitativo. Si riconoscono contesti deposizionali di by-pass, di canyon, di argine, di canale, e di lobo.
Nell’ambito della geologia delle aree sommerse, accumulo di sedimenti dalla caratteristica forma a cuneo, deposti in ambiente di scarpata continentale ad opera di correnti di torbida.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m3 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9420 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito torbiditico di argine
Deposito torbiditico derivante dalla messa in posto sull’argine di un’area depressa (canale, canyon, canyon sottomarino, ecc.) di materiali in sospensione, sia grossolani che fini, in condizioni di caduta di energia del flusso trasportante.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m4 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9421 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito torbiditico di canale
Deposito torbiditico derivante dalla messa in posto all’interno di un canale di materiali in sospensione, sia grossolani che fini, in condizioni di caduta di energia del flusso trasportante.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m5 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9422 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito torbiditico di lobo
Deposito torbiditico che, a causa della riduzione dei gradienti di pendenza verso il bacino, lungo le porzioni mediane e distali, assume i caratteri di una corrente trattiva, determinando la formazione di depositi che presentano una certa classazione e organizzazione (strutture di Bouma).
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = m6 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9423 in T0180804000-ST018.pat.
Deposito vulcanoclastico
Accumulo di sedimenti clastici di derivazione vulcanica la cui frammentazione può essere dovuta sia ad attività vulcanica esplosiva sia a processi esogeni post-deposizionali di alterazione, erosione e successiva deposizione su prodotti vulcanici, o anche ad una combinazione di entrambi i processi. Il termine è non genetico, secondo l’accezione di Cas & Wright (1987). Può essere costituito da un deposito piroclastico, se l’origine è associata ad attività vulcanica esplosiva primaria e/o da un deposito epiclastico, se la formazione è dovuta a processi esogeni.
Codice Banca Dati: SIGLA = l in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 5010 in T0180801000-ST018.pat.
Depressione chiusa di origine gravitativa
Depressione subcircolare o subellittica, con asse di allungamento maggiore di dimensioni metriche o decametriche e profondità non superiore ad alcune decine di metri; rappresenta generalmente il prodotto di evoluzione di un trench.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1060 in ST011.pat.
Depressione chiusa isolata
Area sommersa priva di continuità laterale, caratterizzata da quote del fondale inferiori rispetto alle quote delle zone adiacenti.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile in aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 9620 in ST011.pat.
Depressione da sfondamento di dune
Area ribassata di forma da sub-circolare ad allungata, con diametro pluridecametrico e profondità plurimetrica, erosa nelle dune eoliche per opera di acque da rotta fluviale altamente turbolente. Può presentare al suo interno uno specchio d’acqua, argille organiche o riporti antropici.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 3040 in ST011.pat.
Depressione vulcanotettonica
Elemento geomorfologico riferito ad un’ampia depressione delimitata da faglie di origine vulcanotettonica.
Deriva litorale
Elemento orientato riferito ad una corrente parallela al litorale (corrente di deriva litorale) che causa movimento di ghiaia e sabbia. Le onde incontrano la riva obliquamente; ne risulta una componente di deriva con trasporto longitudinale di materiale, parallelamente alla linea di costa.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9520 in ST010.pat.
Detriti
Sedimenti clastici incoerenti comprendenti i depositi dei detriti di falda e depositi di versante.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0800 in T0180805000-ST018.pat*.
* È termine generico da utilizzare solo nel caso in cui non sia possibile caratterizzare i litotipi.
Detriti a grossi blocchi
Detriti costituiti prevalentemente da grossi blocchi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0801 in T0180805000-ST018.pat.
Detriti a matrice sabbiosa-limosa-argillosa
Detriti la cui matrice è costituita prevalentemente da sabbie, limi-silt e argille, in quantità variabili e non valutabili.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0802 in T0180805000-ST018.pat.
Detriti cementati
Rocce sedimentarie clastiche coerenti che derivano dalla litificazione dei detriti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0700 in T0180805000-ST018.pat.
Detrito di falda
Accumulo di materiale clastico situato al piede di pareti o versanti molto ripidi, costituito da elementi eterometrici, privi in genere di materiale fine interposto (tessitura open work). La causa principale dell’accumulo del detrito di falda è la caduta per gravità di frammenti e blocchi, prodotti dalla disgregazione del versante che si assestano secondo un angolo di riposo variabile con la forma e le dimensioni del materiale, per i quali, generalmente, si ha un aumento delle dimensioni verso il basso. Il detrito può essere stato anche rielaborato da fenomeni di gelo-disgelo e dal ruscellamento delle acque superficiali.
Codice Banca Dati: SIGLA = a3 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie”-ST018.pat / TIPO = 1022 in T0180801000-ST018.pat.
Diablastica
Diagenesi
L’insieme di tutti i cambiamenti fisico, chimici e biologici che avvengono, in condizioni di bassa pressione e temperatura, dopo la messa in posto di un sedimento. La diagenesi può anche coinvolgere una roccia in uno stadio successivo rispetto alla sua prima fase diagenetica. I processi diagenetici più comuni sono: compattazione, dissoluzione, cementazione, sostituzione e ricristallizzazione. In condizioni di aumento di pressione e temperatura la diagenesi evolve in metamorfismo.
Definizione INSPIRE: (Diagenetic process) Any chemical, physical, or biological process that affects a sedimentary earth material after initial deposition, and during or after lithification, exclusive of weathering and metamorphism.
Diagenetico
Processo litogenetico legato a diagenesi.
Diamict
Sinonimo di diamicton.
Diamictiti
Rocce sedimentarie clastiche coerenti che derivano dalla litificazione dei diamicton.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0600 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (diamictite) unsorted or poorly sorted, clastic sediment with a wide range of particle sizes, including a muddy matrix. Biogenic materials that have such texture are excluded. Distinguished from conglomerate, sandstone, mudstone based on polymodality and lack structures related to transport and deposition of sediment by moving air or water. If more than 10 percent of the fine grained matrix is of indeterminant clastic or diagenetic origin and the fabric is matrix supported, may also be categorized as wacke.
Diamicton
Sedimenti clastici incoerenti eterometrici, non o scarsamente classati, composti da clasti appartenenti ad un ampio range granulometrico (dal blocco all’argilla), in proporzioni equivalenti o non definibili. Può avere subfacies classate e stratificate; usualmente è matrice sostenuto. Questo termine è puramente descrittivo, privo di qualsiasi riferimento alla sua genesi o ambiente deposizionale; i processi genetici più frequenti sono: glacialismo, fenomeni franosi, flussi di detriti, colate da trasporto in massa, moto ondoso di tempesta.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0700 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (diamicton) unsorted or poorly sorted, clastic sediment with a wide range of particle sizes, including a muddy matrix. Biogenic materials that have such texture are excluded. Distinguished from conglomerate, sandstone, mudstone based on polymodality and lack structures related to transport and deposition of sediment by moving air or water. Assignment to another size class can be used in conjunction to indicate the dominant grain size.
Diamicton a matrice argilloso-limosa
Diamicton la cui matrice è costituita prevalentemente da argille e limi-silt.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0701 in T0180805000-ST018.pat.
Diamicton a matrice mista
Diamicton la cui matrice è costituita da argille, limi-silt, sabbie e ghiaie, in quantità variabili e non definibili.
Codice Banca Dati: SI-CL0704 in T0180805000-ST018.pat.
Diamicton a matrice sabbioso-ghiaiosa
Diamicton la cui matrice è costituita prevalentemente da sabbie e ghiaie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0703 in T0180805000-ST018.pat.
Diamicton a matrice sabbioso-limosa
Diamicton la cui matrice è costituita prevalentemente da sabbie e limi-silt.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0702 in T0180805000-ST018.pat.
Diapiro
Intrusione, diretta verso l’alto, di masse rocciose a bassa densità all’interno di corpi rocciosi più densi. Esempi sono i diapiri salini, i diapiri granitici e i diapiri di fango.
Diaspri/radiolariti
Rocce silicee a grana fine, spesso micrometrica, composte almeno per il 30-50% del volume da organismi planctonici a guscio siliceo, tra cui radiolari. Le componenti accessorie sono rappresentate da fango carbonatico pelagico biogenico, marne o fango terrigeno. La deposizione avviene prevalentemente in ambiente pelagico, generalmente ma non esclusivamente al di sotto del limite di compensazione del carbonato di calcio.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-SI0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Biogenic silica sedimentary rock) Sedimentary rock that consists of at least 50 percent silicate mineral material, deposited directly by biological processes at the depositional surface, or in particles formed by biological processes within the basin of deposition.
Definizione INSPIRE: (Silicate mudstone) Mudstone that contains less than 10 percent carbonate minerals.
Diastema
Una breve interruzione nella sedimentazione con poca o senza erosione prima della ripresa della sedimentazione. Questi brevi arresti nella sedimentazione hanno generalmente un’estensione laterale limitata e non rappresentano elementi appropriati sui quali basare unità a limiti inconformi.
Diatessiti
Migmatiti ad alto grado di fusione parziale in cui il neosoma risulta dominante (> 20%) e distribuito in maniera pervasiva all’interno di tutta la roccia. Nel neosoma le tessiture del paleosoma sono del tutto assenti e sono comunemente sostituite da strutture di flusso sin-anatettiche (e.g., foliazione magmatica, schlieren) o da una tessitura isotropa (Fettes & Desmons, 2007; Sawyer, 2008). Il neosoma è di aspetto variabile e riflette la grande variabilità nel frazionamento del fuso, e può variare da prevalentemente leucocratico a mesocratico (e.g., fuso non segregato e residuale), a prevalentemente melanocratico. Il paleosoma, generalmente assente, può preservarsi all’interno del neosoma come “placche” o blocchi (schollen).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0502 in T0180805000-ST018.pat.
Diatomiti
Rocce silicee a grana micrometrica, composte almeno per il 30-50% del volume da gusci di diatomee. Possono essere presenti componenti accessori come fango carbonatico o silicoclastico. La deposizione avviene in sia ambiente continentale che in ambiente salmastro, ambiente paralico o ambiente marino.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-SI0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Diatomite) Diatomaceous Earth or 'kieselguhr', fine grained siliceous sediment composed of remains of diatoms (microscopic plants) derived from lacustrine deposits; used as fillers, absorbents, abrasives, an insulator and filter medium in the food industry.
Diatrema
Condotto vulcanico riempito di vulcanoclastiti incoerenti e/o rocce vulcanoclastiche. I diatremi sono portati in esposizione da una profonda azione erosiva e sono pertanto generalmente visibili solo nelle più vecchie successioni vulcaniche.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5070 in ST010.pat/TIPO = 5070 in ST011.pat.
Dicco
Intrusione sub-superficiale di magma con geometria planare, discordante e inclinazione da media a verticale. L'orientazione dei dicchi fornisce indicazioni importanti sull'assetto strutturale di una regione. In rapporto alle strutture di un edificio vulcanico i dicchi possono essere anulari, conici, radiali, periferici o tangenziali. Può essere indicato con il termine “filone” quando lo spessore è ridotto (al massimo qualche metro).
In Banca Dati CARG il termine fa riferimento ad un’unità geologica cartografabile in forma simbolica, ma anche all’assetto di un ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: TIPO = 2000 in ST020.aat / ASSETTO = DI in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Dike) A generally sheet-like intrusive rock body that cuts across bedding or foliation in the host rock, or intrudes massive host rock.
Dictyoniti
Migmatiti con struttura reticolata formata da un network di vene sottili di leucosoma (Fettes & Desmons, 2007; Sawyer, 2008).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0507 in T0180805000-ST018.pat.
Dioriti
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (più del 90%), generalmente andesina, scarso feldspato alcalino (generalmente microclino), orneblenda, biotite e/o pirosseno. Il quarzo è generalmente assente e se presente non supera mai il 5%. Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 10 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di bojiti (dioriti a labradorite, orneblenda e minore augite e biotite), ditro-essexiti (dioriti a barkevikite e kersutite), esboiti (dioriti, spesso orbicolari, ricche in plagioclasio sodico e piccole quantità di ortoclasio e biotite), ferrodioriti (dioriti con pirosseno ricco in ferro e plagioclasio sodico), klauseniti (dioriti con tessitura grafica nella massa fondamentale), klotdioriti (dioriti con tessitura orbicolare), ornöiti (dioriti con plagioclasio sodico e minore orneblenda, microclino, biotite e quarzo), plagiofiriti (dioriti a grana fine a tessitura porfirica), rotenburgiti (dioriti ad anfibolo), volhyniti/wolhyniti (dioriti porfiriche con fenocristalli di labradorite, orneblenda e biotite con massa fondamentale di ortoclasio, andesina e quarzo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Diorite) Phaneritic crystalline rock consisting of intermediate plagioclase, commonly with hornblende and often with biotite or augite; colour index M less than 90, sodic plagioclase (An0-An50), no feldspathoid, and between 0 and 5 percent quartz. Includes rocks defined modally in QAPF field 10 as diorite.
Dioriti a foidi
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (> 90%), generalmente andesina, scarso feldspato alcalino (generalmente microclino), orneblenda, biotite e/o pirosseno. I feldspatoidi sono generalmente presenti e non superano mai il 10% (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 10' del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2800 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Foid bearing diorite) Dioritic rock that contains between 0 and 10 percent feldspathoid minerals in the QAPF fraction. QAPF field 10'.
Dioriti quarzifere
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (> 90%), generalmente oligoclasio o andesina, scarso feldspato alcalino, quarzo (5-20%), orneblenda, biotite e/o pirosseno. Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 10* del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di dioriti quarzifere sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di esterelliti (dioriti quarzifere con plagioclasio zonato e orneblenda), ivreiti (dioriti quarzifere a pirosseno).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Quartz diorite) Dioritic rock that contains between 5 to 20 percent quartz in the QAPF fraction. QAPF field 10*.
Dip-slip
Tipo di cinematica di faglia con vettore di scivolamento totalmente parallelo all’immersione della superficie o zona di faglia. Faglie dirette, inverse e sovrascorrimenti sono faglie con cinematica dip-slip.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Dip slip) The net slip of the fault lies in the dip direction of the fault.
Direzione di younging
Verso in cui le rocce che compongono una successione sedimentaria diminuiscono di età. La direzione di cui viene determinato il verso, sulla base di considerazioni geologiche, stratigrafiche e paleontologiche, è perpendicolare alla stratificazione.
Codice Banca Dati: TIPO = 3160 in ST019.pat.
Discarica
Depositi di materiali antropici conseguenti ad attività umane, quali discariche di cava e di miniera e discariche di rifiuti solidi urbani o industriali.
Codice Banca Dati: SIGLA = h1 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018 / TIPO = 8010 in T0180801000 / TIPO = 8020 in ST010.pat / MA-AN0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (landfill site) Waste disposal site used for the controlled deposit of the waste onto or into land.
Disconformità
Superficie di inconfomità tra due unità geologiche dove la stratificazione di quella più antica (e sottostante) è parallela alla stratificazione dell’unità più giovane e sovrastante, ma dove la superficie di contatto stratigrafico inconforme presente tra le due unità è marcata da una superficie irregolare o ondulata di apprezzabile rilievo.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (disconformable contact) An unconformable contact between two geological units in which the bedding of the older, underlying unit is parallel to the bedding of the younger, overlying unit, but in which the contact between the two units is marked by an irregular or uneven surface of appreciable relief.
Discontinuità
Qualsiasi superficie fisica interposta tra due settori di un corpo geologico o di un minerale aventi una diversa composizione, litologia, fabric, assetto geometrico, o semplicemente una perdita di coesione tra due porzioni identiche del corpo roccioso (e.g., fratture e giunti). Tali superfici possono essere primarie (stratificazione, giunti da raffreddamento) oppure tettoniche (e.g., faglia).
In geologia stratigrafica, qualsiasi interfaccia stratigrafica dove può essere provata la presenza di un diastema o superficie di omissione (e.g., la presenza di firm-ground o hard-ground, attraverso l’analisi biostratigrafica, etc.) è riferita a una superficie di discontinuità. In alcuni casi la superficie di discontinuità può separare facies differenti (e.g., depositi di piattaforma carbonatica e un deposito pelagico), con rapporti di inconformità o di paraconformità.
In geofisica, per discontinuità si intende un livello o limite in profondità marcato da una significativa variazione di trasmissione delle onde sismiche (e.g., discontinuità di Mohorovičić).
Discordanza angolare
Superficie di contatto stratigrafico dove non è rispettato il principio di parallelismo degli strati dei depositi sopra- e sottostanti la superficie stessa, generando una relazione angolare. Questa superficie di contatto discordante si ha tra due depositi nei quali i più antichi sono stati soggetti a deformazione e/o erosione prima della deposizione dei sedimenti più giovani, così che gli strati più giovani troncano quelli più antichi. Un particolare tipo di discordanza angolare è la buttress unconformity.
Disequigranulare
Tessitura usata per le rocce ignee in cui i cristalli presentano dimensioni variabili (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = disequigranulare in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Doleriti
Rocce ignee a grana media costituite essenzialmente da plagioclasio calcico, clinopirosseno (augite) e minerali opachi. È comune la tessitura ofitica. Se presente olivina prendono il nome di olivin-doleriti, se presente quarzo vengono indicate come quarzo-doleriti (Le Maitre et alii, 2002). Spesso in dicchi o sill.
Definizione INSPIRE: (doleritic rock) Dark colored gabbroic (basaltic) or dioritic (andesitic) rock intermediate in grain size between basalt and gabbro and composed of plagioclase, pyroxene and opaque minerals; often with ophitic texture. Typically occurs as hypabyssal intrusions. Includes dolerite, microdiorite, diabase and microgabbro.
Doleritica
Termine con definizione non univoca, generalmente usato come sinonimo di tessitura ofitica, ma talvolta usato con significato di tessitura intergranulare a grana grossa, oppure per indicare semplicemente la tessitura delle doleriti. Per questo motivo ne viene sconsigliato l’uso (Best, 2003; Vernon, 2018).
Dolina
Depressione chiusa generalmente conica formata in seguito alla dissoluzione chimica dei calcari ad opera dell'acqua. La dolina collega la superficie topografica con la rete di gallerie che costituisce un sistema carsico. Il diametro di una dolina varia da qualche metro al chilometro e la profondità è normalmente compresa tra alcuni metri e poche centinaia di metri; la sua forma più comune è troncoconica, ampia e poco profonda, ma può essere anche emisferica, conica o subcilindrica; la forma in pianta può essere circolare, ellittica o irregolare. La morfologia di una dolina può essere controllata oltre che dalla dissoluzione anche dall'erosione e fratturazione superficiale, dalla stratigrafia del sottosuolo, da crolli e dall'attività tettonica.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 3030 in ST010.pat / TIPO = 3030 in ST011.pat.
Doloareniti
Dolomie formate in prevalenza da cristalli o granuli di dolomite di dimensioni inferiori fino a 2 mm. Il cemento è tipicamente carbonatico.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0202 in T0180805000-ST018.pat.
Dolomicriti
Dolomie formate in prevalenza da microcristalli di dolomite della dimensione di pochi micron. Le dolomicriti possono mostrare una stratificazione piano parallela, laminazione irregolarmente ondulata o una tessitura generalmente anisotropa.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0201 in T0180805000-ST018.pat.
Dolomie
Rocce carbonatiche formate in prevalenza da dolomite CaMg(CO3)2. La formazione di cristalli di dolomite può essere singenetica (primaria, durante la deposizione), diagenetica (dovuta a processi litogenetici) o epigenetica (dovuta a locali processi di ricristallizzazione post-deposizionale lungo faglia o fratture).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Dolomite) Pure carbonate sedimentary rock with a ratio of magnesium carbonate to calcite (plus aragonite) greater than 1 to 1.
Dolomie bauxitifere
Dolomie composte in prevalenza da cristalli o granuli di dolomite con contenuto in minerali bauxitici, tra cui idrossidi di alluminio o ossidi di ferro, inferiore al 50% o comunque con contenuto in dolomite sempre maggiore rispetto al contenuto in minerali bauxitici. I minerali bauxitici possono presentarsi concentrati in accumuli localizzati o dispersi nella matrice dolomitica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0205 in T0180805000-ST018.pat.
Dolomie calcaree
Dolomie composte in prevalenza da cristalli o granuli di dolomite contenenti una percentuale meno importante di calcite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0204 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Dolomitic or magnesian sedimentary rock) Carbonate sedimentary rock with a ratio of magnesium carbonate to calcite (plus aragonite) greater than 1 to 1. Includes dolostone, lime dolostone and magnesite-stone.
Definizione INSPIRE: (Impure dolomite) Impure carbonate sedimentary rock with a ratio of magnesium carbonate to calcite (plus aragonite) greater than 1 to 1.
Dolomie selcifere
Dolomie che contengono quantità variabili di selce SiO2 in strati, lenti o noduli.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0203 in T0180805000-ST018.pat.
Dominio
Qualsiasi porzione tridimensionale finita di un corpo roccioso, statisticamente omogenea alla scala considerata. Nel caso specifico dell’analisi strutturale l’omogeneità è riferita alla configurazione geometrica e spaziale (fabric) degli elementi costitutivi della roccia. È strettamente dipendente dalla scala di osservazione; per questo motivo è sempre possibile separare domini omogenei anche in situazioni di estrema eterogeneità geologico-strutturale.
Domo
Struttura a forma di cupola, legata alla risalita di masse saline (diapirismo) a che, migrando tra le rocce sedimentarie sovrastanti, deformano o spezzano gli strati inarcandoli verso l’alto. In vulcanologia è sinonimo di duomo.
In Banca Dati CARG si riferisce all’assetto di un ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: ASSETTO = DO in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Dome) Steep-sided disk-like body, for example and accumulation of high viscosity lava above and around a volcanic vent. A structure in which the top of the body dips gently away in all directions e.g., salt dome, extrusion dome.
Domo endogeno
Sinonimo di duomo endogeno.
Domo esogeno
Sinonimo di duomo esogeno.
Domo risorgente
Sinonimo di duomo risorgente.
Dosso fluviale
Forma di accumulo presente in ambiente alluvionale, definita da un rilievo stretto ed allungato, caratterizzato da deboli pendenze laterali; identifica la direttrice di scorrimento di un corso d’acqua in pianura.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 2090 in ST011.pat.
Dragaggio
Metodo di campionamento sottomarino, con strumento a traino.
Codice Banca Dati: TIPO = 3630 in ST013.pat.
Dune sottomarine, sandwaves
Ondulazioni del fondale, dovute a correnti trattive, che si ripetono con una lunghezza d’onda dell’ordine del centinaio di metri e altezza superiore ai 4-5 m. Si trovano a profondità maggiori e con velocità di corrente più elevata rispetto alle increspature di fondo, ripplemarks. Il termine sandwaves è sinonimo di "dune sottomarine".
Duniti
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa con contenuto in olivina > 90%, scarso ortopirosseno e/o clinopirosseno. Minerali accessori comuni sono granato, spinello, ilmenite, cromite e magnetite (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002; Gill, 2010). Particolari tipi di duniti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di cumberlanditi (duniti composte da olivina, ilmenite, magnetite e piccole quantità di labradorite e spinello), hortonolititi (duniti composte essenzialmente da hortonolite), kazanskiti/kasanskiti (dicchi ultramafici composti essenzialmente da olivina, magnetite e piccole quantità di bytownite), oliviniti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3805 in T0180805000-ST018.pat.
Duomo
Vulcano monogenetico (generalmente) costituito da un accumulo di lava con forma a bulbo e pareti ripide, che si installa sulla verticale di un condotto vulcanico senza grande espansione laterale. Si forma in seguito all'emissione di lave a composizione acida e molto viscose con un contenuto di gas insufficiente a innescare una grande eruzione esplosiva; tipicamente la composizione chimica è riolitico-riodacitica o dacitico-andesitica. Un duomo può essere isolato, può essere un apparato satellite di un edificio vulcanico maggiore, oppure può essere associato a parecchi altri duomi fino a formare un campo di duomi. In genere sulla base delle modalità di crescita si tende a distinguere due principali tipologie di duomo, cioè duomo endogeno e duomo esogeno.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5040 in ST010.pat / TIPO = 5040 in ST011.pat / ASSETTO = DO in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Dome) Steep-sided disk-like body, for example and accumulation of high viscosity lava above and around a volcanic vent. A structure in which the top of the body dips gently away in all directions e.g., salt dome, extrusion dome.
Duomo endogeno
Duomo la cui crescita avviene dall'interno del condotto vulcanico ed è accompagnata dall’allargamento e frantumazione della superficie esterna (carapace); i prodotti più recenti si trovano nella parte più interna dell’edificio vulcanico; il duomo può avere la sommità depressa in seguito al ritiro del magma nel condotto. Vedi anche criptodomo.
Duomo esogeno
Duomo in cui la lava fuoriesce dal condotto vulcanico, eventualmente perforando il carapace precedente, ma essendo molto viscosa non dà luogo a una colata di lava e si accumula nelle vicinanze del punto di emissione; la parte apicale di un duomo esogeno può presentare una forma depressa che coincide con la zona di emissione delle lave.
Duomo risorgente
Duomo associato alla formazione di una caldera, limitato da faglie e ubicato nella parte centrale di una caldera di collasso, legato a nuove risalite di magma successive alla fase di collasso.
Duplex
Organizzazione di faglie aventi lo stesso senso di shear che sono geometricamente e cinematicamente collegate a formare una serie di horses lenticolari o sigmoidali. Si hanno sia in faglie estensionali che compressive che trascorrenti (Peacock et alii, 2016).
Eclogiti
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sugli attributi tessiturali) di alta pressione, prive di plagioclasio, composte da > 75% di omfacite e granato (generalmente piropo o Mg-almandino) i quali rappresentano i principali costituenti della roccia (Evans & Brown, 1986; Carswell, 1990; Robertson,1999; Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Minerali accessori comuni sono cianite, rutilo e quarzo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NT0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Eclogite) Metamorphic rock composed of 75 percent or more (by volume) omphacite and garnet, both of which are present as major constituents, the amount of neither of them being higher than 75 percent (by volume); the presence of plagioclase precludes classification as an eclogite.
Edificio vulcanico
Struttura, spesso a forma di cono, costruita dall’accumulo più o meno simmetrico di lava e/o prodotti piroclastici e/o di lahar intorno alla bocca eruttiva di un vulcano.
Elementi tettonici e strutturali
Elementi geomorfologici strutturali e tettonici a scala locale, regionale o crostale che generano forme del rilievo quali sistemi o catene montuose, batoliti, plateaux, rift valleys. Queste forme del paesaggio rappresentano l’espressione geomorfologica di pieghe, faglie o diapiri, e altre forme geomorfiche come mesas, cuestas, scarpate, faccette triangolari, hogbacks, etc.
Definizione INSPIRE: Landscape-scale tectonic and structural geomorphologic features include mountain systems, mountain ranges, plateaux, batholiths, fault-block mountains or rift valleys. Landform-scale tectonic and structural geomorphologic features include the geomorphologic expressions of folds, faults or diapirs, and other landforms as mesas, cuestas, scarps and escarpments, faceted spurs, hogbacks or strike valleys.
Elemento deposizionale da corrente
Forma di accumulo di sedimenti, disposti in senso longitudinale alla corrente, dovuta a correnti di fondo; la deposizione avviene generalmente in presenza di un ostacolo o di una variazione della capacità di trasporto dovuta alla morfologia del fondale.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9620 in ST012.aat.
Elemento lineare primario
Elemento lineare importante e nettamente riconoscibile. Termine da utilizzare quando l’elemento individuato non può essere inserito in un più vasto sistema di lineazioni (lineazione di origine sedimentaria, direzione di flusso in rocce ignee), ma merita, in seguito al significato geologico, una distinzione.
Codice Banca Dati: TIPO = 3310 in ST019.pat.
Elemento lineare primario orizzontale
Elemento lineare primario giacente su un piano orizzontale o sub-orizzontale, cioè con angolo di plunge compreso tra 0°-10° o 170°-180°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3313 in ST019.pat.
Elemento lineare primario verticale
Elemento lineare primario giacente su un piano sub-verticale o verticale, cioè con angolo di plunge compreso tra 80° e 100°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3312 in ST019.pat.
Elemento strutturale significativo
Termine generico riferito a qualsiasi elemento strutturale, indipendentemente dalla geometria e dalla cinematica, che risulta avere un significato importante nell’ambito dell’assetto tettonico di una regione (e.g., elementi penetrativi del fabric mesoscopico come la traiettoria della foliazione regionale).
Codice Banca Dati: TIPO = 1100 in ST021.aat.
Eluvi
Sinonimo di prodotto eluviale.
Emanazione gassosa (mofete)
Qualsiasi venuta a giorno di gas indipendentemente dalla natura di questo e dalla sua temperatura. In ambiente vulcanico: punto di emissione di anidride carbonica generalmente associato a manifestazioni tardovulcaniche.
Codice Banca Dati: TIPO = 2300 in ST013.pat.
Emanazione gassosa ad alta temperatura (fumarole)
Emissioni naturali di miscele aeriformi a prevalenza di vapore d’acqua.
Codice Banca Dati: TIPO = 2420 in ST013.pat.
Emanazione gassosa fredda
Qualsiasi venuta a giorno di gas a temperatura ambiente; il termine esclude ogni connotazione genetica.
Codice Banca Dati: TIPO = 2410 in ST013.pat.
Emergenza di tunnel lavico
Evidenza morfologica del punto di sbocco in superficie di una cavità naturale allungata prodotta da lava che scorreva ancora fusa al di sotto di un carapace già solidificato. Il diametro della cavità può essere dell'ordine di alcuni metri, fino a 30 m; la lunghezza può raggiungere le decine di chilometri.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5110 in ST010.pat.
En echelon
Disposizione “a gradini” di elementi strutturali relativamente corti che sono approssimativamente paralleli tra loro ma linearmente obliqui, che si sovrappongono costantemente come faglie o pieghe. Geometrie en echelon caratterizzano faglie, giunti, fratture e vene (Peacock et alii, 2016).
Endogreisen
Greisen prodotti dalla trasformazione metasomatica di rocce granitiche (Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI1201 in T0180805000-ST018.pat.
Endoskarn
Skarn prodotti dalla trasformazione metasomatica di rocce ignee o altre rocce silicatiche (Meinert, 1992; Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0601 in T0180805000-ST018.pat.
Epiclastiti
Rocce sedimentarie clastiche derivanti dalla litificazione di sedimenti provenienti dalla rielaborazione di rocce consolidate preesistenti (vulcaniche o non vulcaniche) per effetto degli agenti atmosferici o dell’erosione e trasportati dal sito di origine per gravità, aria, acqua o ghiaccio.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0500 in T0180805000-ST018.pat.
Epiclastiti fini
Epiclastiti composte da clasti riferibili alle classi granulometriche dell’argilla e del silt della classificazione di Udden-Wentworth (1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0501 in T0180805000-ST018.pat.
Epiclastiti grossolane
Epiclastiti composte da clasti riferibili alle classi granulometriche della ghiaia della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0503 in T0180805000-ST018.pat.
Epiclastiti medie
Epiclastiti composte da clasti riferibili alle classi granulometriche della sabbia della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0502 in T0180805000-ST018.pat.
Epiclastiti varie granulometrie
Epiclastiti composte da clasti riferibili a più classi granulometriche della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0504 in T0180805000-ST018.pat.
Epigenetico
Processo avvenuto successivamente alla deposizione o alla formazione. Il termine è utilizzato solitamente in relazione a processi secondari di alterazione, erosione e deposizione. Può anche riferirsi a processi litogenetici di ricristallizzazione post-deposizionale lungo faglia e fratture.
Epitassiale
Tessitura legata alla crescita di un minerale con cristalli orientati su un substrato di un altro minerale che ha struttura atomica simile, condizionandone la crescita (e.g., cristalli orientati di un anfibolo che crescono sostituendo un più grande e preesistente cristallo di pirosseno) (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018). Sinonimo di tessitura mimetica.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = epitassiale in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Equigranulare
Tessitura usata per le rocce ignee in cui tutti i cristalli presentano approssimativamente le stesse dimensioni (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = equigranulare in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Esogreisen
Greisen prodotti dalla trasformazione metasomatica di arenarie e scisti micacei (Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI1202 in T0180805000-ST018.pat.
Esoskarn
Skarn prodotti dalla trasformazione metasomatica di rocce carbonatiche (Meinert, 1992; Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0602 in T0180805000-ST018.pat.
Eteradcumulitica
Tessitura magmatica di cumulo in cui cristalli di cumulo sono inclusi in grandi cristalli pecilitici con la stessa composizione. Le fasi di intercumulo non sono zonate (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = eteradcumulitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Eteroblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui i cristalli presentano dimensioni variabili (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = eteroblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Eterogranulare
Sinonimo di tessitura eteroblastica.
Eutassitica
Tessitura caratteristica di rocce piroclastiche, largamente vetrose (e.g., ignimbriti) costituite da frammenti vetrosi di colore e composizione variabili, che formano bande discontinue e/o lenti allungate (talvolta vescicolate) contenenti variabili quantità di cristalli, frequentemente frammentati (Best, 2003; Vernon, 2018). Si origina a seguito della compattazione dei depositi piroclastici (contenenti frammenti di pomice o lapilli), dovuta al loro stesso peso, in condizioni di alta temperatura (immediatamente dopo la deposizione). Questo determina la deformazione dei piroclasti, che assumono una forma allungata e appiattita (fiamme).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = eutassitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Evidenza morfologica di antica linea di costa
Andamento di una porzione dell’antica linea di costa, riconosciuto sulla base di determinate considerazioni di carattere morfologico.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 6010 in ST012.aat.
Extrabacinale
Materiale geologico (e.g., clasto) proveniente da un’area-sorgente al di fuori del bacino deposizionale in cui si accumula o si ritrova.
Extraformazionale
Materiale geologico (usualmente, sedimento) derivato da una roccia sorgente che si trova al di fuori dell'area in cui si verifica l’accumulo del deposito.
Fabric
Configurazione spaziale e geometrica delle componenti contenute in una roccia, e che sono penetrativamente e ripetutamente sviluppati nella roccia stessa. Include caratteri come foliazione, lineazione, orientazione preferenziale e dimensione granulometrica (Passchier & Trouw, 2005).
Fabric composito
Struttura in cui due (o più) nuove foliazioni si formano a basso angolo l'una rispetto all’altra durante lo stesso evento deformativo. La roccia deformata, per taglio duttile, presenta un fabric caratteristico definito da queste due foliazioni (fabric S-C) (Passchier & Trouw, 2005).
Codice Banca Dati: TIPO = 3240 in ST019.pat.
Facies
Insieme delle caratteristiche di una roccia che indicano specifiche condizioni ambientali in cui si depongono i sedimenti e/o si sono formate le rocce. Il termine facies è stato originariamente introdotto da Gressly (1838) per indicare variazioni laterali di litologia. Successivamente, il termine è stato variamente utilizzato per indicare ambienti di sedimentazione o formazione, composizioni litologiche, contenuti fossiliferi, gradi metamorfici (facies metamorfica), associazioni geografiche o climatiche, associazioni tettoniche. È quindi uno dei termini geologici che comprendono la più vasta gamma di accezioni; ad esempio: facies pelagica, facies calcarea, facies a graptoliti, facies scisti blu, facies tetidea, facies orogenica.
Definizione INSPIRE: (facies) represents a particular body of rock that is a lateral variant of a lithostratigraphic unit, or a variant of a lithodemic unit.
Facies metamorfica
Insieme di associazioni mineralogiche metamorfiche derivato da rocce di composizione contrastante che sono state sottoposte allo stesso grado o condizioni di metamorfismo. La definizione di una facies metamorfica è puramente descrittiva e basata interamente sulle associazioni mineralogiche osservate. Il concetto di facies metamorfica è stato originariamente proposto dal petrografo finlandese P. E. Eskola (Eskola, 1920).
Definizione Oxford Dictionary of Earth Sciences: A set of metamorphic mineral assemblages derived from rocks of contrasting composition which have been subjected to the same grade or conditions of metamorphism.
Faglia
Superficie discreta o zona di faglia che separa due masse rocciose (blocchi di faglia) della crosta terrestre deformate in maniera fragile e che presentano contatti di shear. Molto spesso con il termine “faglia” viene erroneamente indicata anche la sua espressione morfologica (scarpata di faglia) nel caso di una struttura in grado di raggiungere la superficie terrestre e modificare la topografia. Lungo la superficie o la zona di faglia un corpo roccioso ha subito un movimento tettonico rispetto all’altro, generalmente in una direzione parallela a quella della superficie o della zona stessa. La superficie di faglia può essere planare, listrica o articolata con geometria “a gradini”. Per faglie inclinate è possibile riconoscere un blocco di tetto e un blocco di letto. Sulla base dell’inclinazione della superficie o della zona di faglia, si riconoscono faglie ad alto angolo e faglie a basso angolo. L’entità del movimento è definita “rigetto” ed esso non va confuso con la “separazione” di elementi omologhi deducibile da spaccati bidimensionali. Sulla base del movimento relativo dei blocchi di faglia lungo la superficie o zona di faglia (cinematica), si riconoscono faglie dip-slip, strike-slip e oblique-slip. Tenendo conto del tipo di rigetto le faglie vengono distinte in: a) dirette o normali, b) inversa o sovrascorrimenti, c) trascorrenti, d) transpressive o trastensive; e) di scollamento.
Codice Banca Dati: TIPO =2100 in ST018.aat / TIPO =2100 in ST032.aat.
Definizione INSPIRE: A discrete surface, or zone of discrete surfaces, with some thickness, separating two rock masses across which one mass has slid past the other and characterized by brittle deformation.
Faglia a basso angolo
Faglia inclinata meno di 45° per più della metà dell’estensione riconosciuta.
Definizione INSPIRE: (low angle fault) Fault that dips less than 45 degrees over more than half of the recognized extent of the fault.
Faglia a basso angolo diretta
Faglia a basso angolo con il blocco di tetto ribassato da una zona strutturalmente più alta rispetto al blocco di letto. Viene comunemente indicata con l’accezione anglosassone (e.g., low-angle normal fault o LANF).
Definizione INSPIRE: (low-angle normal fault) Fault that dips less than 45 degrees over more than half of the recognized extent of the fault with the hanging wall displaced from a structurally higher position relative to footwall rocks.
Faglia a forbice
Faglia sulla quale è presente una crescente dislocazione o separazione lungo l’orientazione da un punto iniziale di assenza di dislocazione, con il senso opposto della dislocazione nella direzione opposta.
Definizione INSPIRE: (scissor fault) A fault on which there is increasing offset or separation along the strike from an initial point of no offset, with the opposite sense of offset in the opposite direction.
Faglia ad alto angolo
Faglia inclinata più di 45° per più della metà dell’estensione riconosciuta.
Definizione INSPIRE: (high Angle Fault) Fault that dips at least 45 degrees over more than half of its recognized extent, for which slip or separation is not explicitly specified.
Faglia antitetica
Faglia minore che ha immersione e senso di shear opposto della faglia (o set di faglie) principale alla quale si associa (Peacock et alii, 2000).
Faglia attiva
Faglia che si è formata o riattivata ed ha avuto, quindi, attività sismica nel recente passato geologico e che si ritiene possa probabilmente attivarsi in futuro. In zone tettonicamente molto attive (inter-placca), il periodo considerato appropriato per ritenere una faglia “attiva” è di decine di migliaia di anni (Pleistocene superiore-Presente). In zone dove il tempo di ricorrenza dei terremoti è più lungo e l’attività tettonica è bassa (intra-placca), il periodo considerato appropriato per ritenere una faglia “attiva” è più lungo (e.g., Plio-Quaternario fino al Presente).
Definizione IAEA: A tectonic structure that moved in the recent geologic past and that is expected to move within a future time span of concern for the safety of a nuclear installation. In highly active (e.g., interplate) areas with short earthquake recurrence intervals, periods of the order of tens of thousands of years (e.g., Upper Pleistocene to present) may be appropriate for defining a fault as active. In less active areas (e.g., intraplate) much longer periods (e.g., Pliocene–Quaternary to present) may be appropriate. In the conservative perspective of NPP siting, any fault within the Earth’s crust might need to be reassessed for potential re-activation. In fact, it is impossible to exclude that an earthquake of low magnitude may occur along any fault).
Faglia attiva e capace
Termine comprensivo dei concetti faglia attiva e faglia capace.
Faglia capace
Faglia ritenuta in grado di produrre, entro un intervallo di tempo di interesse per la società, una deformazione/dislocazione della superficie terrestre, e/o in prossimità di essa. La deformazione attesa può essere sia una dislocazione ben definita lungo un piano di rottura (fault displacement/offset) che una deformazione distribuita (warping) (ITHACA Working Group, 2019). In accordo con la IAEA (2010, 2015), una faglia è definita capace se ha determinato la rottura della superficie topografica negli ultimi 20.000 anni. La riattivazione attesa viene definita in funzione del regime tettonico in atto, rispetto al quale deve essere compatibile. Elementi secondari possono però mostrare rotture “anomale”, ad esempio movimenti compressivi in un ambiente distensivo, a causa di geometrie locali delle strutture riattivate.
Definizione IAEA: An active fault that has a significant potential for displacement at or near the ground surface.
Faglia cieca
Faglia che presenta la sua terminazione (tip line) prima di raggiungere la superficie terrestre o un’altra faglia (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016). L’erosione sub-aerea può, successivamente, permettere l’esposizione di faglie cieche e di avere la traccia del piano sulla superficie topografica. La cinematica può essere sia estensionale che compressiva che a principale componente orizzontale, sebbene il termine “faglia cieca” è stata principalmente utilizzata per faglie compressive. In corrispondenza di faglie cieche attive è osservabile la deformazione di depositi quaternari in superficie e/o di morfostrutture di documentata età quaternaria. In mancanza di evidenze morfotettoniche deve essere visibile in profondità la dislocazione e/o la deformazione dei depositi quaternari da indagini geofisiche.
Codice Banca Dati: TIPO = 2800 in ST018.aat.
Faglia con prevalente componente trascorrente
Faglia ad alto angolo e ben riconoscibile sul terreno con cinematica strike-slip, con componente di spostamento e vettore di movimento paralleli alla direzione della faglia e maggiori di 10 volte rispetto al vettore di movimento parallelo all’immersione in almeno una località lungo la traccia della faglia rappresentata su una mappa.
Definizione INSPIRE: (strike slip fault) Fault with strike-parallel displacement component of slip vector more than 10 times the dip-parallel component of the slip vector at at least one location along the mapped trace of the fault. A large scale strike-slip fault in which the fault surface is steeply inclined.
Faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile)
Faglia con prevalente componente trascorrente con cinematica non definibile.
Codice Banca Dati: TIPO = 2143 in ST018.aat / TIPO = 2143 in ST032.aat.
Faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile) incerta o sepolta
Faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2643 in ST018.aat.
Faglia con prevalente componente trascorrente (destra)
Faglia con prevalente componente trascorrente con cinematica destra su più della metà della lunghezza di una faglia rappresentata su una mappa, ben riconoscibile sul terreno.
Codice Banca Dati: TIPO = 2141 in ST018.aat / TIPO = 2141 in ST032.aat.
Definizione INSPIRE: (Dextral strike slip fault) Fault with right-lateral strike-parallel displacement component of slip vector more than 10 times the dip-parallel component of the slip vector at at least one location along the fault, and right-lateral displacement over more than half the mapped trace of the fault.
Faglia con prevalente componente trascorrente (destra) incerta o sepolta
Faglia con prevalente componente trascorrente (destra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2641 in ST018.aat.
Faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra)
Faglia con prevalente componente trascorrente con cinematica sinistra su più della metà della lunghezza di una faglia rappresentata su una mappa, ben riconoscibile sul terreno.
Codice Banca Dati: TIPO = 2142 in ST018.aat / TIPO =2142 in ST032.aat.
Definizione INSPIRE: (Sinistral strike slip fault) Fault with left-lateral strike-parallel displacement component of slip vector more than 10 times the dip-parallel component of the slip vector at at least one location along the fault, and left-lateral displacement over more than half the mapped trace of the fault.
Faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra) incerta o sepolta
Faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2642 in ST018.aat.
Faglia di crescita
Faglia attiva in un bacino deposizionale durante la sedimentazione, ben riconoscibile sul terreno, e testimoniata da una variazione di facies e spessore dei depositi sin-tettonici.
Faglia di crescita e rotazionale
Termine comprensivo che include faglia di crescita e faglia rotazionale.
Codice Banca Dati: TIPO = 2130 in ST018.aat / TIPO = 2130 in ST032.aat.
Faglia di crescita e rotazionale incerta o sepolta
Faglia di crescita e rotazionale dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2630 in ST018.aat.
Faglia di scollamento
Faglia da poco inclinata a sub-orizzontale, caratteristicamente parallela alla stratificazione e che sfrutta livelli di debolezza (livelli di scollamento) presenti nelle successioni sedimentarie, sulla quale si congiungono asintoticamente strutture secondarie sintetiche e/o antitetiche. Le faglie di scollamento possono verificarsi a diverse scale. Nel caso di strutture di importanza regionale presentano importanti valori di rigetto (dal chilometrico alle decine o centinaia di chilometri) e possono separare rocce deformate nell’unità tettonica di tetto (alloctono) da rocce poco o per nulla deformate (autoctono) al letto della superficie di faglia o della zona di deformazione. (Twiss & Moores, 2007). Spesso viene utilizzata come sinonimo di detachment o decollement. Generalmente (ma non necessariamente) decollement è utilizzato per sistemi compressivi, mentre detachment per sistemi estensionali a basso angolo.
Definizione INSPIRE: (Detachment fault) A regional-scale, large displacement, low-angle normal fault.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Generic decollement) A large-displacement (kilometers or tens of kilometers) shallowly dipping to subhorizontal fault or shear zone.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Thrust decollement): A regional-scale low-angle thrust fault.
Faglia diretta
Faglia ad alto angolo e con scivolamento parallelo all’immersione (dip-slip), ben riconoscibile sul terreno, dove il blocco di tetto viene ribassato da una zona strutturalmente più alta rispetto al blocco di letto. Il vettore di movimento parallelo alla sua immersione deve essere 10 volte maggiore rispetto al vettore di movimento parallelo alla direzione per più della metà della lunghezza della faglia. Le faglie dirette, note anche come faglie normali, sono estensionali rispetto a un livello orizzontale o alla superficie terrestre.
Codice Banca Dati: TIPO = 2110 in ST018.aat / TIPO = 2110 in ST032.aat.
Definizione INSPIRE: Fault with dip-parallel displacement component of slip vector more than 10 times the strike-parallel component of the slip vector over more than half recognized extent of the fault, and for which the fault dips consistently in the same direction, and for which the hanging wall has been displaced down relative to the footwall.
Faglia diretta incerta o sepolta
Faglia diretta dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2610 in ST018.aat.
Faglia incerta o sepolta
Faglia generica della quale non è possibile definire la cinematica ma dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO =2600 in ST018.aat.
Faglia inversa
Faglia ad alto angolo e con scivolamento parallelo all’immersione (dip-slip), ben riconoscibile sul terreno, dove il blocco di tetto viene rialzato da una zona strutturalmente più bassa rispetto al blocco di letto. Il vettore di movimento parallelo alla sua immersione deve essere 10 volte maggiore rispetto al vettore di movimento parallelo alla direzione per più della metà della lunghezza della faglia. Le faglie inverse sono compressive rispetto a un livello orizzontale o alla superficie terrestre.
Codice Banca Dati: TIPO = 2120 in ST018.aat / TIPO = 2120 in ST032.aat.
Definizione INSPIRE: (reverse fault) Fault with dip-parallel displacement component of slip vector more than 10 times the strike-parallel component of the slip vector at at least one location along the mapped trace of the fault, and the fault dips consistently in the same direction with the hanging wall displaced up relative to the footwall over at least half the mapped trace of the fault.
Faglia inversa incerta o sepolta
Faglia inversa dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2620 in ST018.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile)
Faglia inversa che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta una cinematica non definibile ma di tipo strike-slip, e coincide con una faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile).
Codice Banca Dati: TIPO = 2423 in ST018.aat / TIPO = 2423 in ST032.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile) incerta o sepolta
Faglia inversa riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3023 in ST018.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (destra)
Faglia inversa che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica destra di tipo strike-slip, e coincide con una faglia con prevalente componente trascorrente (destra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2421 in ST018.aat / TIPO = 2421 in ST032.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (destra) incerta o sepolta
Faglia inversa riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (destra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3021 in ST018.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra)
Faglia inversa che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica sinistra di tipo strike-slip, e coincide con una faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2422 in ST018.aat / TIPO = 2422 in ST032.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra) incerta o sepolta
Faglia inversa riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3022 in ST018.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia diretta
Faglia inversa che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica di tipo dip-slip estensionale e coincide con una faglia diretta.
Codice Banca Dati: TIPO = 2420 in ST018.aat / TIPO = 2420 in ST032.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia diretta incerta o sepolta
Faglia inversa riattivata in faglia diretta dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3020 in ST018.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia transpressiva (destra)
Faglia inversa che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica destra di tipo oblique-slip compressiva, e coincide con una faglia transpressiva (destra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2426 in ST018.aat / TIPO = 2426 in ST032.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia transpressiva (destra) incerta o sepolta
Faglia inversa riattivata in faglia transpressiva (destra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3026 in ST018.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia transpressiva (sinistra)
Faglia inversa che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica sinistra di tipo oblique-slip compressiva, e coincide con una faglia transpressiva (sinistra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2427 in ST018.aat / TIPO = 2427 in ST032.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia transpressiva (sinistra) incerta o sepolta
Faglia inversa riattivata in faglia transtensiva (sinistra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3027 in ST018.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia transtensiva (destra)
Faglia inversa che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica destra di tipo oblique-slip estensionale, e coincide con una faglia transtensiva (destra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2424 in ST018.aat / TIPO = 2424 in ST032.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia transtensiva (destra) incerta o sepolta
Faglia inversa riattivata in faglia transtensiva (destra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3024 in ST018.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia transtensiva (sinistra)
Faglia inversa che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica sinistra di tipo oblique-slip estensionale, e coincide con una faglia transtensiva (sinistra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2425 in ST018.aat / TIPO = 2425 in ST032.aat.
Faglia inversa riattivata in faglia transtensiva (sinistra) incerta o sepolta
Faglia inversa riattivata in faglia transtensiva (sinistra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3025 in ST018.aat.
Faglia listrica
Faglia con geometria curva concava verso l’alto la cui inclinazione tende a diminuire in profondità.
Faglia minore
Faglia che si associa o che accomoda la deformazione di una struttura principale (master fault), ma che presenta entità di rigetto minore rispetto a quest’ultima.
Faglia orizzontale
Faglia con angolo di inclinazione minore di 10° per più della metà dell’estensione riconosciuta di una faglia.
Definizione INSPIRE: (horizontal fault) Fault that dips less than 10 degrees over more than half the recognized extent of the fault.
Faglia rotazionale
Faglia listrica generalmente a cinematica estensionale e nella quale si ha rotazione dei blocchi coinvolti. Questa faglia produce geometrie antiformi nel blocco di tetto (anticlinale di roll-over) e genera semi-graben. Può avere natura tettonica o gravitativa.
Faglia sinsedimentaria
Termine generico per indicare una faglia che presenta attività durante o subito dopo la deposizione di sedimenti (Childs et alii, 2003). Gli effetti dell’attività sin-deposizionale devono essere ben riconoscibili sul terreno e testimoniati da variazioni di facies e spessori dei depositi sin-tettonici. Questo termine è generalmente utilizzato come sinonimo di faglia di crescita per le faglie dirette, ma si riferisce anche a strutture compressive o a principale cinematica orizzontale attive durante la sedimentazione. Nella cartografia geologica nazionale il concetto di faglia sinsedimentaria è stato utilizzato impropriamente per riferirsi a contatti tettonici o relazioni strutturali avvenute nelle fasi pre-orogeniche, senza alcuna evidenza dell’attività sin-deposizionale in quanto i depositi sin-tettonici non sono affioranti, oppure a superfici deposizionali di natura inconforme formatesi a seguito di attività tettonica sin-sedimentaria. Si consiglia di preferire il termine paleofaglia per il primo caso, e il termine paleoscarpata per il secondo caso.
Codice Banca Dati: TIPO = 2150 in ST018.aat / TIPO = 2150 in ST032.aat.
Faglia sinsedimentaria incerta o sepolta
Faglia sinsedimentaria dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2650 in ST018.aat.
Faglia sintetica
Faglia minore che ha immersione simile e stesso senso di spostamento della faglia (o set di faglie) principale alla quale si associa (cfr. Peacock et alii, 2000).
Faglia strike-slip
Faglia transpressiva
Faglia ad alto angolo con scivolamento obliquo (oblique-slip) dove alla deformazione strike-slip si associa una componente compressiva trasversale alla faglia stessa.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Ttranspressional) a fault along which strike-slip deformation is accompanied by a component of shortening transverse to the fault.
Faglia transpressiva (inversa trascorrente) destra
Faglia transpressiva con cinematica destra ben riconoscibile sul terreno. Il senso di movimento, contemporaneamente di tipo compressivo e destro, deve essere visibile per più della metà di una faglia rappresentata su una mappa.
Codice Banca Dati: TIPO = 2180 in ST018.aat / TIPO = 2180 in ST032.aat.
Definizione INSPIRE: (right reverse fault) High angle fault with slip vector that has ratio of strike-parallel to dip-parallel displacement between 10 to 1 and 1 to 10 at at least one location along the mapped trace, with a right-lateral strike-parallel component and reverse dip-parallel component of slip over at least half the mapped trace of the fault. The movement sense includes both reverse and dextral components.
Faglia transpressiva (inversa trascorrente) sinistra
Faglia transpressiva con cinematica sinistra, ben riconoscibile sul terreno. Il senso di movimento, contemporaneamente di tipo compressivo e sinistro, deve essere visibile per più della metà di una faglia rappresentata su una mappa.
Codice Banca Dati: TIPO = 2190 in ST018.aat / TIPO = 2190 in ST032.aat.
Definizione INSPIRE: (left reverse fault) High angle fault with slip vector that has ratio of strike-parallel to dip-parallel displacement between 10 to 1 and 1 to 10 at at least one location along the mapped trace, with left-lateral strike-parallel component and reverse dip-parallel component over at least half the mapped trace of the fault. The movement sense includes both reverse and sinistral components.
Faglia transpressiva destra incerta o sepolta
Faglia transpressiva (inversa trascorrente) destra dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2680 in ST018.aat.
Faglia transpressiva sinistra incerta o sepolta
Faglia transpressiva (inversa trascorrente) sinistra dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2690 in ST018.aat.
Faglia transtensiva
Faglia ad alto angolo con scivolamento obliquo (oblique-slip) dove alla deformazione strike-slip si associa una componente estensionale trasversale alla faglia stessa.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (transtensional) A fault along which strike-slip deformation is accompanied by a component of extension transverse to the fault.
Faglia transtensiva (diretta trascorrente) destra
Faglia transtensiva con cinematica destra, ben riconoscibile sul terreno. Il senso di movimento, contemporaneamente di tipo normale o diretto e destro, deve essere visibile per più della metà di una faglia rappresentata su una mappa.
Codice Banca Dati: TIPO = 2160 in ST018.aat / TIPO = 2160 in ST032.aat.
Definizione INSPIRE: (right normal fault) High angle fault with slip vector that has ratio of strike-parallel to dip-parallel displacement between 10 to 1 and 1 to 10 at at least one location along the mapped trace, with right-lateral strike-parallel component and normal dip-parallel component of slip over at least half the mapped trace of the fault. The movement sense includes both normal and dextral components.
Faglia transtensiva (diretta trascorrente) sinistra
Faglia transtensiva con cinematica sinistra, ben riconoscibile sul terreno. Il senso di movimento, contemporaneamente di tipo normale o diretto e sinistro, deve essere visibile per più della metà di una faglia rappresentata su una mappa.
Codice Banca Dati: TIPO = 2170 in ST018.aat / TIPO = 2170 in ST032.aat.
Definizione INSPIRE: (left normal fault) High angle fault with slip vector that has ratio of strike-parallel to dip-parallel displacement between 10 to 1 and 1 to 10 at at least one location along the mapped trace, with left-lateral strike-parallel component and normal dip-parallel component over at least half the mapped trace of the fault. The movement sense includes both normal and sinistral components.
Faglia transtensiva destra incerta o sepolta
Faglia transtensiva (diretta trascorrente) destra dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2660 in ST018.aat.
Faglia transtensiva sinistra incerta o sepolta
Faglia transtensiva (diretta trascorrente) sinistra dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2670 in ST018.aat.
Faglia trascorrente
Faglia trascorrente destra
Vedi faglia con prevalente componente trascorrente (destra).
Faglia trascorrente sinistra
Vedi faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra).
Fagliazione
Processo di fratturazione, scivolamento frizionale e accumulo di rigetto che produce una faglia.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (faulting) The process of fracturing, frictional slip, and displacement accumulation that produces a fault.
Fagliazione di superficie
Dislocazione della superficie topografica dovuta a fenomeni tettonici, di regola connessa con eventi sismici di elevata magnitudo in una faglia attiva e capace.
Falesia
Scarpata molto ripida sulla costa rocciosa, caratterizzata da pareti a picco alte e continue, soggette all’azione erosiva del moto ondoso. Sistema deposizionale di ambiente litorale.
Fanghi
Sedimenti clastici incoerenti costituiti in gran parte da particelle con dimensioni <0,0625 (1/16) mm secondo la classificazione di Udden-Wenthworth (Wentworth, 1922). I fanghi si suddividono ulteriormente in limi-silt, qualora prevalgano granuli, particelle e lamelle con dimensioni 0,0625 (1/16) mm < x < 0,0039 (1/256) mm, e in argille se prevalgono particelle, lamelle e micelle con dimensioni <0,0039 (1/256) mm.
Fanghi diatomici
Sedimenti clastici incoerenti a granulometria fine (fanghi) composti in prevalenza da gusci di alghe silicee (diatomee).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-SI0101 in T0180805000-ST018.pat.
Fase deformativa
Intervallo di tempo durante il quale l’orientazione e la magnitudo degli stress principali e degli assi della deformazione istantanea sono relativamente costanti (deformazione di tipo steady-state) e differenti dalle condizioni precedenti o successive alla fase stessa. Le strutture deformative appartenenti alla stessa fase dovrebbero presentare caratteri comuni riferibili ad un particolare campo di stress, di strain, pattern cinematico ed eventuali condizioni metamorfiche, anche se con tipi di deformazioni differenti. Ad esempio, possono formarsi contemporaneamente pieghe aperte o serrate in quanto possono esserci eterogeneità nella deformazione, ma sempre compatibili con lo stesso senso di raccorciamento. Riferendosi a una data fase deformativa si possono riconoscere tre momenti: 1) condizioni pre-tettoniche, precedente alla fase deformativa; 2) condizioni sin-tettoniche, durante la fase deformativa; 3) condizioni post-tettoniche, successiva alla fase deformativa. Importante è riconoscere eventuali differenti sovraimpronte deformative (due o più strutture deformative trovate nello stesso affioramento o campione di roccia) e definire le relazioni temporali, come ad esempio una faglia che taglia una struttura plicativa (regime fragile), o differenti generazioni di pieghe che interferiscono tra di loro (regime duttile). Si sottolinea che le fasi deformative regionali dovrebbero essere riferite a principali eventi tettonici che caratterizzano l’evoluzione di una data area che producono significativi cambiamenti delle condizioni tettoniche (Fossen et alii, 2019)
Feniti
Rocce metasomatiche ed “idrotermali” di alta temperatura caratterizzate dalla presenza di feldspato alcalino, anfibolo sodico, nefelina, pirosseno sodico, subordinata biotite/flogopite, magnetite, ilmenite e calcite. Tipici accessori sono titanite e apatite. Le feniti si formano come aureole zonate attorno a complessi ignei alcalini, in un ampio range di litologie incassanti (Robertson, 1999; Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0500 in T0180805000-ST018.pat.
Fenocristalli
Cristalli di grandi dimensioni, euedrali o subeuedrali, precipitati da un fuso e incorporati in una matrice a grana più fine o vetrosa (Best, 2003; Vernon, 2018).
Fessurazione prismatica
Struttura alla mesoscala, caratteristica di colate di lava e di depositi di flusso piroclastico di un certo spessore, ma presente anche in dicchi e nei corpi intrusivi, consistente in giunti con andamento perpendicolare alla direzione del flusso che si formano per la contrazione della massa durante il lento raffreddamento, in particolare quando viene superata la resistenza a tensione della roccia. In sezione l'inviluppo dei giunti può determinare forme molto regolari a contorno esagonale (colonne) con diametro compreso tra 3-4 metri e pochi cm. I giunti si propagano dai fronti di raffreddamento, rappresentati dai limiti inferiore e superiore della colata o del deposito di flusso, protendendosi gradualmente verso la parte centrale di questi. Sinonimo di fessurazione colonnare.
Codice Banca Dati: CARATTERISTICHE in T0180805000-ST018.pat.
Fiamme
Termine utilizzato per indicare frammenti juvenili con caratteristiche forme allungate, dispersi nella matrice dei depositi di flusso piroclastico. Le fiamme derivano da pomici e frammenti vetrosi deformati per compattazione. La formazione delle fiamme è più frequente nelle zone inferiori di un deposito piroclastico, dove i clasti subiscono la pressione del materiale sovrastante. Nel loro insieme le fiamme hanno generalmente una disposizione parallela alla superficie del deposito (tessitura eutassitica), ma possono anche essere inclinate (embricatura). Quest’ultima disposizione può derivare da movimenti successivi alla sedimentazione, oppure, prima della deposizione, all’interno dello strato limite di un flusso stratificato per densità. In sezione trasversale le fiamme si presentano come lenti di ossidiana nera con bordi increspati.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (fiamme) Lens-shaped bodies, usually mm to cm thick, and centimeters to 1-2 decimeters long, typically seen on surfaces of some pyroclastic rocks. The name fiamme comes from the Italian word for flames, describing their shape. The term is descriptive and non-genetic. Generally interpreted to form by the collapse of pumice fragments during welding in a hot pyroclastic deposit.
Fibroblastica
Sinonimo di tessitura nematoblastica.
Filladi
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sulla composizione modale) di basso grado a grana medio-fina caratterizzata da una foliazione penetrativa dovuta alla riorientazione e alla debole ricristallizzazione di fillosilicati che conferiscono a queste rocce una elevata lucentezza (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Un particolare tipo di queste rocce è noto in letteratura come leucofillite (fillade leucocratica costituita essenzialmente da quarzo, mica bianca e clorite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (phyllite) Rock with a well developed, continuous schistosity, an average grain size between 0.1 and 0.5 millimeters, and a silvery sheen on cleavage surfaces. Individual phyllosilicate grains are barely visible with the unaided eye.
Filloniti
Miloniti fortemente deformate ricche in fillosilicati con lucentezza simile a quella delle filladi (Barker, 1998; Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Trouw et alii, 2010). Si raccomanda di non utilizzare questo termine come sinonimo di ultramilonite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CS0103 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Phyllonite) Mylonitic rock composed largely of fine-grained mica that imparts a sheen to foliation surfaces; may have flaser lamination, isoclinal folding, and deformed veins, which indicate significant shearing. Macroscopically resembles phyllite but formed by mechanical degradation of initially coarser rock.
Filone
Per l’ambito sedimentario vedi filone sedimentario.
Per l’ambito vulcanico e subvulcanico vedi dicco.
In Banca Dati CARG si riferisce all’assetto di un ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: ASSETTO = FI in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Filone metallifero
Concentrazione minerale avente una più o meno sviluppata continuità in lunghezza, larghezza e profondità.
Codice Banca Dati: TIPO = 3000 in ST020.aat.
Filone sedimentario
Materiale sedimentario di riempimento presente all’interno in una fessura che interessa trasversalmente o parallelamente (sill) una successione di strati rocciosi. Il processo di riempimento avviene per iniezione, anche a varie fasi, dovuto a fenomeni di instabilità tettonica o diapirica.
Codice Banca Dati: TIPO = 3100 in ST020.aat.
Filone strato
Sinonimo di sill.
Fissile/foliata
Tessitura che caratterizza rocce interessate, dalla scala mesoscopica a quella microscopica, da un fabric planare penetrativo (Passchier & Trouw, 2005; Fossen, 2016). Con questo termine si indicano sia foliazioni primarie (e.g., stratificazione, layering magmatico) che foliazioni secondarie generate da processi deformativi (e.g., clivaggio da crenulazione).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = fissile/foliata in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Flaser
Sinonimo di tessitura porfiroclastica.
Flebiti
Migmatiti in cui il leucosoma potrebbe essere introdotto dall’esterno o estratto dalla roccia incassante (Fettes & Desmons, 2007; Sawyer, 2008).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0506 in T0180805000-ST018.pat.
Floatstone
Tessitura fango sostenuta con più del 10% dei clasti di dimensioni maggiori di 2 mm (Dunham, 1962).
Fluidale
Sinonimo di tessitura pilotassica.
Flusso detritico
Vedi debris flow.
Flusso gravitativo
Miscela di fluido e particelle solide che si muove per gravità sotto l’influenza di un gradiente topografico generando trasporto in massa. È più densa del mezzo in cui transita.
Flusso piroclastico
Flusso gravitativo (pyroclastic density current) ad alta temperatura, denso e anidro, costituito da una miscela ad alta concentrazione di particelle di varie dimensioni (frammenti juvenili e non) e gas, che si muove a livello del suolo tipicamente ad alta velocità (Harris, 2000; Wilson & Houghton, 2000). Il regime del moto è di tipo laminare e solo localmente turbolento; la grande mobilità è dovuta alla fluidizzazione esercitata dai gas che tendono a fuoriuscire dal mezzo e che costituiscono un supporto fluidodinamico per le particelle. Il flusso si origina dal collasso gravitativo di una colonna eruttiva densa e turbolenta alla bocca eruttiva, che si muove verso il basso come un flusso coerente.
Foam
Sinonimo di tessitura poligonale.
Foiditi
Nome collettivo per rocce laviche a composizione basica fino a ultrabasica, alcaline e fortemente sottosature in silice, costituite da fenocristalli di feldspatoidi (> 60% del totale dei minerali sialici) e possibile clinopirosseno, in una pasta di fondo possibilmente vetrosa con clinopirosseno, feldspatoidi e magnetite. La composizione su base chimica è espressa nel campo F e parzialmente nel campo U1 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade nei campi 15a, 15b, 15c del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Le foiditi sono qui ulteriormente distinte sulla base del feldspatoide dominante e della quantità dei feldspati presenti nella roccia in leucititi, leucititi fonolitiche e leucititi tefritiche, nefeliniti e foiditi ad Haüyna.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1500 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foiditoid) Fine grained crystalline rock containing less than 90 percent mafic minerals and more than 60 percent feldspathoid minerals in the QAPF fraction. Includes rocks defined modally in QAPF field 15 or chemically in TAS field F.
Foiditi ad Haüyna
Foiditi costituite essenzialmente da felspatoidi (> 90% del totale dei minerali sialici) tra i quali domina l’haüyna e abbondante clinopirosseno. La composizione su base chimica è espressa nel campo F del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade nel campo 15c del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Sinonimo: Haüyniti. Un particolare tipo di foiditi ad haüyna è noto in letteratura con il nome locale di haüynofiro (abbondanti fenocristalli di haüyna e noseana, in una pasta di fondo che può contenere vetro, pirosseno, haüyna e altri feldspatoidi; Vulture).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1505 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foidite) Foiditoid that contains greater than 90 percent feldspathoid minerals in the QAPF fraction.
Foidodioriti
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (> 90%), generalmente andesina, feldspatoidi (10-60%), scarso feldspato alcalino (generalmente microclino), orneblenda, biotite e/o pirosseno. Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 14 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di foidodioriti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di dioriti ad analcime, dioriti a cancrinite, dioriti a sodalite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3500 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foid diorite) Foid dioritoid in which the plagioclase to total feldspar ratio is greater than 0.9. Includes rocks defined modally in QAPF field 14.
Foidogabbri
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (> 90%), generalmente labradorite o bytownite, feldspatoidi (10-60%), scarso feldspato alcalino, clinopirosseno (generalmente augite), e minori quantità di anfibolo, biotite, ortopirosseno e olivina (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 14 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di foidogabbri sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di gabbri ad analcime, gabbri a cancrinite, gabbri a sodalite, gabbri a nefelina.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3600 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foid gabbro) Foid gabbroid that has a plagioclase to total feldspar ratio greater than 0.9. Includes rocks defined modally in QAPF field 14.
Foidoliti
Rocce intrusive in cui il contenuto di feldspatoidi è > 60% tra i minerali felsici (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 15 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di foidoliti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di ijoliti (foidoliti a nefelina e pirosseno), italiti (rocce costituite interamente da leucite), nefelinoliti (rocce costituite interamente da nefelina), riedeniti (foidoliti melanocratiche a noseana, biotite ed egirina), sodalitoliti (rocce costituite interamente da sodalite), tawiti (foidoliti con sodalite, egirina, nefelina, K-feldspato ed eudyalite), urtiti (rocce con contenuto in nefelina > 70%, con egirin-augite e senza feldspati).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3700 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foidolite) Phaneritic crystalline rock containing more than 60 percent feldspathoid minerals in the QAPF fraction. Includes rocks defined modally in QAPF field 15.
Foidomonzodioriti
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite in prevalenza da plagioclasio (50-90%), feldspatoidi (10-60%), e feldspato alcalino. Tra i minerali femici possono essere presenti biotite, orneblenda, olivina e pirosseno. Come minerali accessori troviamo titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 13 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di foidomonzodioriti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di monzodioriti ad analcime, monzodioriti a cancrinite, monzodioriti a nefelina, monzodioriti a sodalite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foid monzodiorite) Foid dioritoid in which the plagioclase to total feldspar ratio is between 0.1 and 0.9. Includes rocks defined modally in QAPF field 13.
Foidomonzogabbri
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (50-90%), generalmente labradorite o bytownite, feldspatoidi (10-60%), scarso feldspato alcalino, orneblenda, biotite e/o pirosseno, olivina. Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 13 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di foidomonzogabbri sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di monzogabbri ad analcime, monzogabbri a cancrinite, monzogabbri a nefelina, monzogabbri a sodalite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foid monzogabbro) Foid gabbroid that has a plagioclase to total feldspar ratio between 0.5 and 0.9. Includes rocks defined modally in QAPF field 13.
Foidomonzosieniti
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite in prevalenza da feldspato alcalino (50-90%), generalmente ortoclasio, feldspatoidi (10-60%), e plagioclasio. Tra i minerali femici possono essere presenti biotite, orneblenda, olivina e pirosseno. Come minerali accessori troviamo titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 12 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di foidomonzosieniti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di monzosieniti ad analcime, monzosieniti a cancrinite, monzosieniti a nefelina, monzosieniti a sodalite. Sinonimo di plagisieniti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foid syenitoid) Foid syenitoid that has a plagioclase to total feldspar ratio of between 0.1 and 0.5. Includes rocks defined modally in QAPF Field 12.
Foidosieniti
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite in prevalenza da feldspato alcalino (generalmente ortoclasio), feldspatoidi (10-60%), e piccole quantità (minore del 10%) di plagioclasio. Sono inoltre presenti minerali femici quali biotite, orneblenda e pirosseno (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 11 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di foidosieniti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di sieniti ad analcime, sieniti a cancrinite, aligniti (foidosieniti ad egirin-augite, ortoclasio e nefelina), sieniti a nefelina, shonkiniti (foidosieniti con augite, olivina, biotite o orneblenda, e nefelina), sieniti a sodalite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foid syenite) Foid syenitoid that has a plagioclase to total feldspar ratio of less than 0.1. Includes rocks defined modally in QAPF field 11.
Foliazione
Anisotropia planare presente in maniera pervasiva in una roccia alla scala mesoscopica, e definita dalla disposizione di caratteri tessiturali o strutturali. Le foliazioni possono essere sia di origine primaria (riferita cioè a strutture sin- o precocemente post-deposizionali quali, ad esempio, la stratificazione o allineamento di minerali allungati o piatti, o la formazione di rocce ignee) che di origine secondaria (prodotte da tettonica, compattazione e/o metamorfismo; Turner & Weiss, 1963; Passchier & Trouw, 2005; Fossen, 2016). Foliazioni tettoniche includono clivaggio, scistosità e foliazione milonitica. I giunti non sono ritenuti foliazioni in quanto non penetrativi alla mesoscala.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Foliation) Fabric defined by the planar arrangement of textural or structural features (fabric elements).
Fonoliti
Rocce fonolitiche costituite essenzialmente da feldspato alcalino (plagioclasio <10% del totale dei feldspati), feldspatoidi e minerali femici. La composizione su base chimica è espressa nel campo Ph del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale, cade nel campo 11 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Particolari tipi di fonoliti sono noti in letteratura con i nomi di fonoliti peralcaline (se presenti uno o più minerali peralcalini, come pirosseni alcalini o anfiboli alcalini, e/o il valore dell’indice agpaitico (IA) è > 1), fonoliti ad analcime (se l’analcime è il fedspatoide più abbondante), fonoliti ad haüyna (se l’haüyna è presente tra i feldspatoidi in quantità rilevante).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1101 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (phonolite) Phonolitoid in which the plagioclase to total feldspar ratio is less than 0.1. Rock consists of alkali feldspar, feldspathoid minerals, and mafic minerals.
Fonoliti a leucite
Fonoliti costituite essenzialmente da abbondante sanidino, leucite in quantità variabile, clinopirosseno (Innocenti et alii, 1999). Particolari tipi di fonoliti a leucite sono noti nella letteratura storica con il nome di tavolatiti (leucite e subordinato feldspato alcalino, haüyna, plagioclasio e clinopirosseno; Colli Albani, Lazio).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1102 in T0180805000-ST018.pat.
Fonoliti tefritiche
Rocce laviche a composizione basica fino a intermedia, fortemente alcaline, sottosature in silice, costituite da fenocristalli di sanidino e plagioclasio (plagioclasio 10-50% del totale dei feldspati), feldspatoidi (fino al 60% del totale dei minerali sialici), in una pasta di fondo in cui sono inoltre presenti clinopirosseno e magnetite. La composizione su base chimica è espressa nel campo U3 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade indicativamente nel campo 12 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). In letteratura è talora usato come sinonimo il termine Tefrifonoliti. Particolari tipi di fonoliti tefritiche sono noti nella letteratura storica con i nomi locali di guardiaiti (fonoliti tefritiche e/o latiti a nefelina costituite da fenocristalli di plagioclasio bordati da feldspato alcalino, in una pasta di fondo a nefelina essenziale, augite, biotite e vetro; Capo Guardia, Isola di Ponza), orvietiti (fonoliti tefritiche e/o tefriti fonolitiche a plagioclasio e felspato alcalino in uguali proporzioni, leucite e clinopirosseno subordinati; Orvieto, distretto vulsino), polleniti (fenocristalli di sanidino, plagioclasio, orneblenda e biotite, in una pasta di fondo a nefelina, altri feldspatoidi, olivina e vetro; valle di Pollena, Somma-Vesuvio), vetralliti (con labradorite come minerale essenziale; Vetralla, vulcano di Vico), vicoiti (fonoliti tefritiche e/o tefriti fonolitiche a leucite abbondante, minori quantità di feldspato alcalino e plagioclasio in uguali proporzioni, clinopirosseno subordinato; vulcano di Vico), viterbiti (feldspato alcalino, leucite, labradorite e augite; Viterbo, Lazio).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (tephriticPhonolite) Phonolitoid that has a plagioclase to total feldspar ratio between 0.1 and 0.5. Broadly corresponds to TAS tephriphonolite of TAS field U3.
Fonotefriti
Il termine si riferisce alle rocce vulcaniche classificate con il diagramma TAS nel campo U2, qui sinonimo di tefriti fonolitiche.
Footwall block
Vedi blocco di letto.
Formazione
È l’unità litostratigrafica fondamentale. Indica un corpo roccioso distinguibile da quelli adiacenti sulla base delle caratteristiche litologiche. Una formazione risulta definita unicamente dalla sua litologia (composizione, tessitura, struttura, colore) e dalla sua posizione stratigrafica; può essere costituita da un qualsiasi tipo di roccia (rocce sedimentarie, rocce ignee, rocce metamorfiche o, in alcuni casi, associazioni di due o più tipi di rocce) e può includere anche discontinuità deposizionali, a meno che non coincidano con significativi cambiamenti litologici.
Frammenti juvenili
Componenti di un deposito piroclastico che rappresentano i frammenti solidificati del magma coinvolto nell’eruzione che li ha generati. Per approfondimenti vedi anche juvenile.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: Fragment formed directly from cooling magma during transport prior to primary deposition.
Frammenti litici
Componenti di un deposito piroclastico già solidificati al momento dell'eruzione. Sinonimo di litici.
Frammenti piroclastici
Frammenti generati per effetto diretto di attività vulcanica esplosiva. Possono essere singoli cristalli o frammenti di roccia, vetro e cristalli. L’aspetto dei frammenti è acquisito all’atto della frammentazione vulcanica e/o del successivo trasporto vulcanico primario.
Frana sottomarina
Movimento di massa lungo un piano di debolezza, generato in ambiente marino. A differenza delle frane subaeree, in ambiente sommerso il piano di scorrimento può essere molto più profondo e/o molto meno inclinato. Condizioni favorevoli al franamento sottomarino sono create anche dalla velocità di accumulo, dalla bioturbazione, dalla presenza di gas, da correnti che erodono il piede del pendio facendone aumentare l’inclinazione ecc.
Frana sottomarina, slump
Termine comprensivo delle voci frana sottomarina e slump.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9200 in ST010.pat.
Frattura eruttiva
Struttura lineare in pianta che guida il magma verso la superficie. La frattura può essere il risultato della pressione del magma, oppure può essere una struttura preesistente riattivata; in ogni caso la direzione delle fratture eruttive dà utili indicazioni per la comprensione dell'assetto strutturale e dell'evoluzione dinamica del vulcano. L’attività vulcanica può essere distribuita uniformemente lungo tutta la frattura, oppure più frequentemente concentrarsi in determinati punti dando luogo ad allineamenti di edifici vulcanici, tipicamente coni di scorie.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5100 in ST012.aat.
Fratturata
Caratteristica di rocce che hanno subito processi di fratturazione.
Codice Banca Dati: CARATTERISTICHE in T0180805000-ST018.pat.
Fratturazione
Formazione di una superficie di rottura a seguito di uno stress.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Fracturing) The formation of a surface of failure resulting from stress.
Fratturazione concoide
Superficie di frattura con geometria ovoidale, spesso caratteristica di vetri o materiali privi di struttura cristallina.
Codice Banca Dati: CARATTERISTICHE in T0180805000-ST018.pat.
Fratture
Discontinuità planari che intersecano la roccia e in corrispondenza delle quali si verifica una perdita di coesione; con il termine frattura si indicano tutti i tipi di discontinuità che coinvolgono le rocce, siano esse faglie che giunti.
Fratture e giunti
Termine comprensivo delle voci fratture e giunti.
Codice Banca Dati: TIPO = 3333 in ST019.pat.
Fronte del delta
Sistema deposizionale facente parte dell’ambiente deltizio e costituito dalla zona nella quale le correnti fluviali cariche di sedimento entrano in mare ed interagiscono con i processi marini. Se il moto ondoso è debole e predomina la corrente fluviale il sedimento si deposita sotto forma di barre di foce e come argini subacquei; nel caso contrario domineranno strutture tipiche dell’ambiente di spiaggia quali berme e barre di vario tipo. Se invece dominano i processi tidali si formeranno canali di marea e barre tidali.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 6500 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Delta front setting) A narrow zone where deposition in deltas is most active, consisting of a continuous sheet of sand, and occurring within the effective depth of wave erosion (10 m or less). It is the zone separating the prodelta from the delta plain, and it may or may not be steep.
Fronte del delta sommerso
Elemento lineare corrispondente ad una variazione di pendio fra il delta e il prodelta (delta sommerso). L’erosione del delta denota una variazione nel regime di apporto fluviale o cambiamenti del regime mareografico (fronte del delta sommerso in erosione). Quando con la sedimentazione la profondità diminuisce ulteriormente e aumentano sia l’attrito sia l’effetto di espansione laterale, si ha il fronte del delta sommerso progradante.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9015 in ST012.aat.
Fronte del delta sommerso in erosione
Fronte del delta sommerso interessato da fenomeni erosivi che ne determinano l’arretramento.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9017 in ST012.aat.
Fronte del delta sommerso progradante
Fronte del delta sommerso interessato da deposizione di ingenti quantità di sedimenti disposti a cuneo e progradanti.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9016 in ST012.aat.
FSST (systems tract di caduta del l.m.)
Systems tract che comprende i depositi regressivi che si sono accumulati dopo l'inizio di un abbassamento relativo del livello del mare e prima dell’inizio del successivo innalzamento relativo del livello del mare.
Codice Banca Dati: SIGLA = FSST in Tab. 7 utile per la compilazione della tabella T0180802000 “Unità Cartografabile Geologica di Legenda del Foglio” - ST018 / SYSTEMS TRACT = 5300 in ST023.pat.
Fumarole
Fuori sequenza, sovrascorrimento
Gabbri
Rocce gabbroidi costituite da plagioclasio (> 90%), generalmente labradorite o bytownite, scarso feldspato alcalino, clinopirosseno (generalmente augite), e minori quantità di anfibolo, biotite, ortopirosseno e olivina. Il quarzo è generalmente assente e se presente non supera mai il 5%. Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 10 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di gabbri sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di doleriti (gabbri a grana fine), corsiti/miagiti/napoleoniti/kugeldioriti (gabbri orbicolari con plagioclasio calcico con minore iperstene e quarzo), diabasi (gabbri a grana fine con tessitura generalmente ofitica), eucriti/eucryti/eukriti (gabbri con bytownite, anortite e augite), ferrodioriti/ferrogabbri (gabbri a pirosseno ricco in ferro), finlanditi, gabbrofiri/odiniti/malchiti (gabbri con fenocristalli di labradorite e rara augite con massa fondamentale a tessitura a feltro di orneblenda), kedabekiti (gabbri costituiti da una eguale percentuale di hedembergite e andradite), ortogabbri, rougemontiti (gabbri con anortite e titanoaugite), sesseraliti (gabbri con plagioclasio, orneblenda e corindone), tilaiti (gabbri con diopside cromifero, olivina e plagioclasio calcico), vredefortiti (gabbri porfirici con fenocristalli di labradorite, iperstene e biotite in una matrice di quarzo e K-feldspato), gabbro-nelsoniti (doleriti con assetto filoniano costituite da labradorite, pirosseno, ilmenite e apatite), penikkavaariti (gabbri con abbondante anfibolo, augite e plagioclasio).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2101 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Gabbro) Gabbroic rock that contains between 0 and 5 percent quartz and no feldspathoid mineral in the QAPF fraction. Includes rocks defined modally in QAPF Field 10 as gabbro.
Gabbri a foidi
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (più del 90%), generalmente labradorite o bytownite, scarso feldspato alcalino, clinopirosseno (generalmente augite) e minori quantità di anfibolo, biotite, ortopirosseno e olivina. Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 10' del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di mareugite (gabbro a foidi con titanoaugite, bytownite e haüyna).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2900 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foidBearingGabbro) Gabbroic rock that contains 0-10 percent feldspathoid minerals and no quartz in the QAPF fraction. QAPF field 10'.
Gabbri a olivina
Rocce gabbroidi costituite da plagioclasio calcico (labradorite o bytownite), olivina (5-85%), e sporadico pirosseno (<5%). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973, 1976; Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2104 in T0180805000-ST018.pat.
Gabbri a orneblenda
Rocce gabbroidi costituite da orneblenda (> 90%), plagioclasio (10-90%), generalmente labradorite o bytownite, e sporadico pirosseno (<5%). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973, 1976; Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2103 in T0180805000-ST018.pat.
Gabbri a ortopirosseno
Rocce gabbroidi costituite da plagioclasio, generalmente labradorite o bytownite, clinopirosseno e subordinato ortopirosseno. Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973, 1976; Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2102 in T0180805000-ST018.pat.
Gabbri a pirosseno e orneblenda
Rocce gabbroidi costituite da plagioclasio calcico (labradorite o bytownite), orneblenda (5-85%), e sporadico pirosseno (<5%). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973, 1976; Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2105 in T0180805000-ST018.pat.
Gabbri quarziferi
Rocce intrusive costituite da plagioclasio (> 90%), generalmente labradorite o bytownite, scarso feldspato alcalino, quarzo (5-20%), orneblenda, biotite e/o pirosseno. Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 10* del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di klauseniti e losseniti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (quartzGabbro) Gabbroic rock that contains between 5 and 20 percent quartz in the QAPF fraction. QAPF field 10*.
Gabbronoriti
Rocce gabbroidi costituite da plagioclasio calcico (labradorite o bytownite), e un’uguale quantità di clinopirosseno e ortopirosseno. Minerali accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2106 in T0180805000-ST018.pat.
Gabbronoriti a olivina
Rocce gabbroidi costituite da plagioclasio (10-90%), generalmente labradorite o bytownite, olivina (5-85%), ortopirosseno e clinopirosseno in varie quantità. Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2107 in T0180805000-ST018.pat.
Gabbronoriti a pirosseno e orneblenda
Rocce gabbroidi costituite da plagioclasio calcico (10-90%), generalmente labradorite o bytownite, orneblenda (5-85%), scarso pirosseno. Minerali accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2108 in T0180805000-ST018.pat.
Gessi
Gessi/anidriti composti in prevalenza da cristalli di gesso CaSO4·2(H2O). Possono essere presenti componenti accessorie come anidridi, salgemma e carbonato di calcio.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-EV0101 T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Gypsum or anhydrite) Evaporite composed of at least 50 percent gypsum or anhydrite.
Gessi/anidriti
Rocce evaporitiche composte da gessi e anidriti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-EV0100 T0180805000-ST018.pat.
Ghiaia
Classe granulometrica riferita a clasti (granuli e ciottoli) di dimensioni comprese tra 2 mm e x < 256 mm, di qualsiasi origine e composizione.
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per definire un carattere tessiturale dei sedimenti clastici incoerenti.
Codice Banca Dati: G = ghiaia in T0180803000-ST018.pat /T0230103000-ST023.pat.
Ghiaia limosa
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da ghiaia e limo-silt secondo la seguente percentuale: ghiaia>silt> 10%, altro <10% (Wentworth, 1922).
Ghiaia sabbiosa
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da ghiaia e sabbia secondo la seguente percentuale: ghiaia > sabbia > 10%, altro <10% (Wentworth, 1922).
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per definire un carattere tessiturale dei sedimenti clastici incoerenti solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mGS = ghiaia in T0180803000-ST018.pat.
Ghiaie
Sedimenti clastici incoerenti costituiti da ghiaia. Una ghiaia generalmente contiene una percentuale più o meno elevata di materiale a granulometria più fine, che occupa gli spazi tra i clasti e costituisce la matrice; quando i clasti che la compongono sono a contatto tra loro si dice clasto-sostenuta; invece, se i clasti sono completamente circondati e immersi nella matrice si dice matrice-sostenuta. Secondo la classificazione di Udden-Wenthworth (Wenthworth, 1922), un deposito può essere riferito alla sola ghiaia, se questa frazione granulometrica è > 80% del peso; per percentuali inferiori, ma sempre prevalenti, nella definizione della classe va indicata anche la seconda frazione granulometrica presente (e.g., ghiaia sabbiosa).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Gravel) clastic sediment containing greater than 30 percent gravel-size particles (greater than 2.0 mm in diameter). Gravel in which more than half of the particles are of epiclastic origin.
Ghiaie fini-medie
Ghiaie che comprendono le classi granulometriche della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922) con intervallo dimensionale del granulo (4 mm < x < 2 mm), ciottolo fine (8 mm < x < 4 mm), ciottolo medio-fine (16 mm < x < 8 mm) e ciottolo medio (32 mm < x < 16 mm).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0401 in T0180805000-ST018.pat.
Ghiaie medie-grossolane
Ghiaie che comprendono le classi granulometriche della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922) con intervallo dimensionale del ciottolo medio–grossolano (64 mm < x < 32 mm), ciottolo grossolano (128 mm < x < 64 mm) e ciottolo molto grossolano (256 mm < x < 128 mm).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0402 in T0180805000-ST018.pat.
Ghiaie/blocchi
Sedimenti clastici incoerenti composti da prevalenti ghiaie e subordinati blocchi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0405 in T0180805000-ST018.pat.
Ghiaie/limi
Sedimenti clastici incoerenti composti da prevalenti ghiaie e subordinati limi-silt e/o da ghiaie limose.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0403 in T0180805000-ST018.pat.
Ghiaie/sabbie
Sedimenti clastici incoerenti composti da prevalenti ghiaie e subordinate sabbie e/o ghiaie sabbiose.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0404 in T0180805000-ST018.pat.
Giunti
I giunti sono fratture che presentano dislocazione (da centimetrica fino a centinaia di metri) perpendicolarmente alle loro pareti, e nessuna o millimetrica dislocazione parallelamente alle loro pareti (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016). I giunti si formano in regimi tensionali con assenza di una significativa componente di stress normale alla superficie. Possono essere di origine primaria (giunti da raffreddamento o da disidratazione), di origine tettonica o dovuti a diminuzione di carico (esumazione del corpo roccioso). Giunti di particolare evidenza e continuità a scala chilometrica, percepibili dall’esame di foto aeree, vengono denominati master joints.
Giunti (master-joints)
Giunti di particolare evidenza e continuità a scala chilometrica per lo più percepibili dall’esame di foto aeree e costituiscono una categoria di lineamenti.
Codice Banca Dati: TIPO = 2300 in ST018.aat.
Glaucofaniti
Rocce metamorfiche di alta pressione, con contenuto in glaucofane o ferroglaucofane > 75% (Fettes & Desmons, 2007). Altri minerali presenti possono essere lawsonite, epidoto, giadeite, albite, clorite, granato e mica bianca.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NT0101 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (glaucophaneLawsoniteEpidoteMetamorphicRock) A metamorphic rock of roughly basaltic composition, defined by the presence of glaucophane with lawsonite or epidote. Other minerals that may be present include jadeite, albite, chlorite, garnet, and muscovite (phengitic white mica). Typically fine-grained, dark colored. Category for rocks commonly referred to as blueschist.
Glimmeriti
Sinonimo di biotititi (Le Maitre et alii, 2002).
Glomerofirica
Tessitura porfirica in cui i fenocristalli sono raggruppati in aggregati chiamati glomerofiri. Il termine “tessitura glomerofirica” dovrebbe essere riferito soltanto al caso in cui i cristalli aggregati siano equidimensionali, mentre in caso contrario si dovrebbe usare il termine glomeroporfirica, ma nell'uso corrente i due termini sono però usati come sinonimi (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = glomerofirica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Gneiss
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sulla composizione modale) a grana grossolana che mostrano una tessitura gneissica, o augen, marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici, generalmente quarzo e/o feldspato. Il termine gneiss può anche essere usato per indicare rocce che hanno un forte sviluppo di un fabric lineare piuttosto che una tessitura gneissica pervasiva (Robertson, 1999; Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Particolari tipi di gneiss sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di gneiss a bande (gneiss a grana fine con bande di quarzo+feldspato), colmiti/kolmiti (gneiss a grana fine privi di mica, con quarzo, ortoclasio e plagioclasio).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Gneiss) Foliated metamorphic rock with bands or lenticles rich in granular minerals alternating with bands or lenticles rich in minerals with a flaky or elongate prismatic habit. Mylonitic foliation or well developed, continuous schistosity (greater than 50 percent of the rock consists of grains participate in a planar or linear fabric) precludes classification with this concept.
Gneiss a due miche
Gneiss in cui i minerali predominanti presenti nella roccia sono due diversi tipi di minerali appartenenti al gruppo delle miche (e.g., mica chiara e mica scura) (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0401 in T0180805000-ST018.pat.
Gneiss quarzosi
Gneiss in cui il quarzo è il minerale predominante presente nella roccia (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0402 in T0180805000-ST018.pat.
Gneissica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche a grana medio-grossa caratterizzata da un fabric planare penetrativo poco sviluppato, o se ben sviluppato si presenta come una foliazione spaziata discontinua sulla quale la roccia può dividersi preferenzialmente soltanto ad una scala più che centimetrica. La foliazione è caratterizzata da una riorientazione e ricristallizzazione di cristalli che, in alcuni casi, può corrispondere ad un layering litologico o mineralogico (Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Fossen, 2016).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = gneissica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Gouge di faglia
Rocce di faglia senza coesione primaria costituite da materiale fino in cui sono visibili meno del 30% di frammenti (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Fossen, 2016).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-SC0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (brecciaGougeSeries) Fault material with features such as void spaces (filled or unfilled), or unconsolidated matrix material between fragments, indicating loss of cohesion during deformation. Includes fault-related breccia and gouge.
Graben
Area subsidente lunga e relativamente stretta, limitata da faglie o zone di faglia normali con direzione sub-parallela e immersione verso l’area di subsidenza (Peacock et alii, 2000). Coincide con un basso strutturale, ed è generalmente bordato da due horsts o alti strutturali.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (graben) an elongate body bounded on both sides by normal faults that dip toward each other.
Gradata
Struttura di depositi sedimentari caratterizzata sulla verticale da una variazione progressiva della granulometria, che determina una gradazione. La diminuzione della granulometria verso l’alto è definita gradazione normale. Quando la granulometria diminuisce verso il basso, invece, è definita gradazione inversa. La gradazione è tipica dei depositi associati a flussi gravitativi, subaerei e subacquei, e in quelli generati da onde di tempesta.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = gradata in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Gradino di scivolamento
Rottura di pendenza del versante, generalmente netta, lungo la quale si è verificata la dislocazione del versante soggetto a deformazione gravitativa profonda di versante (DGPV). Il movimento relativo dei due blocchi di roccia è prevalentemente verticale.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1080 in ST012.aat.
Grado di addensamento dei terreni granulari
Parametro indicante la concentrazione delle particelle più grandi, espressa come percentuale del volume complessivo del sedimento (comprendente, oltre alle suddette particelle, la matrice, il cemento e gli interstizi), tramite la densità relativa. Si utilizza per i sedimenti clastici incoerenti granulari (in prevalenza ghiaie e sabbie). Questo parametro può essere espresso anche in modo qualitativo tramite l’ausilio di comparatori visivi, esprimendo la valutazione con gli aggettivi: non addensato, poco addensato, addensato, moderatamente addensato, molto addensato. Il grado di addensamento fornisce indicazioni sulla porosità, sul processo meccanico che ha generato il sedimento e sulle modificazioni post-deposizionali nell’assetto delle particelle. Definizione da D’Orefice & Graciotti (2015).
In Banca Dati CARG il grado di addensamento dei terreni granulari è riferito ai campi LITO1/LITO2/LITO3 della tabella “Caratteri litologici” (T0180805000-ST018.pat) ed è codificato nella tabella 12 “Caratteristiche” ad essa associata, con i seguenti codici:
Grado di cementazione delle rocce clastiche
Parametro indicante la quantità di cemento presente negli interstizi dei sedimenti clastici incoerenti granulari, che può essere espresso in modo qualitativo con gli aggettivi: poco cementato, moderatamente cementato, cementato, variamente cementato. La cementazione di un sedimento clastico superficiale è generalmente discontinua, irregolare e non omogenea, e può avvenire in tempi abbastanza brevi; non è quindi indicativa dell’età del sedimento (D’Orefice & Graciotti, 2015).
In Banca Dati CARG il grado di cementazione delle rocce clastiche è riferito ai campi LITO1/LITO2/LITO3 della tabella “Caratteri litologici” (T0180805000-ST018.pat) ed è codificato nella tabella 12 “Caratteristiche” ad essa associata, con i seguenti codici:
Grado di classazione dei terreni granulari
Parametro indicante il grado di elaborazione dei sedimenti clastici incoerenti granulari fornendo indicazioni sulla capacità selettiva del mezzo di trasporto (correnti fluviali, flussi gravitativi, moto ondoso, vento, ghiaccio, etc.). La classazione si può valutare in modo qualitativo tramite l’ausilio di comparatori visivi, esprimendo la valutazione con gli aggettivi: non classato, poco classato, moderatamente classato, ben classato. Definizione da D’Orefice & Graciotti (2015).
In Banca Dati CARG il grado di classazione dei terreni granulari è riferito ai campi LITO1/LITO2/LITO3 della tabella “Caratteri litologici” (T0180805000-ST018.pat) ed è codificato nella tabella 12 “Caratteristiche” ad essa associata, con i seguenti codici:
Grado di consistenza dei terreni coesivi
Parametro di identificazione e classificazione dei terreni coesivi, dipendente dal loro contenuto in acqua e dalla composizione mineralogica, che può essere valutato in maniera quantitativa per mezzo dei Limiti di consistenza (Limiti di Atterberg) e descritto in modo qualitativo, esprimendo la valutazione con gli aggettivi: privo di consistenza, moderatamente consistente, consistente, molto consistente.
In Banca Dati CARG il grado di consistenza dei terreni coesivi è riferito ai campi LITO1/LITO2/LITO3 della tabella “Caratteri litologici” (T0180805000-ST018.pat) ed è codificato nella tabella 12 “Caratteristiche” ad essa associata, con i seguenti codici:
Grado di saldatura delle rocce piroclastiche
Parametro indicante l’efficacia del processo di compattazione postdeposizionale di un deposito piroclastico caldo che si determina per effetto del suo stesso peso e lo trasforma in una piroclastite litoide per saldatura dei frammenti juvenili (frammenti di vetro e pomice). Può essere espresso in modo qualitativo con gli aggettivi: poco saldato, moderatamente saldato, saldato, variamente saldato. Il processo può iniziare prima che sia deposto lo spessore dell’intero deposito. Questo parametro indica una caratteristica delle piroclastiti consolidate/tufi.
In Banca Dati CARG il grado di saldatura delle rocce piroclastiche è riferito ai campi LITO1/LITO2/LITO3 della tabella “Caratteri litologici” (T0180805000-ST018.pat) ed è codificato nella tabella 12 “Caratteristiche” ad essa associata, con i seguenti codici:
Grafica
Tessitura che indica crescita contemporanea di due minerali (Best, 2003; Vernon, 2018). In alcuni casi questa tessitura viene anche indicata come micrografica se a grana molto fine. Il caso più comune e più noto è quello di un cristallo otticamente continuo di feldspato includente porzioni triangolari di quarzo, che ricordano la scrittura cuneiforme (da qui il nome di questo tipo di tessitura). Il feldspato può essere un microclino o un plagioclasio sodico e talvolta i due feldspati possono essere contemporaneamente presenti.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = grafica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Graniti
Rocce intrusive a composizione acida a grana grossa costituite da quarzo (20-60%), feldspato alcalino, plagioclasio (10-65%) e da minerali mafici quali biotite (il più comune) e orneblenda. Altri minerali che possono essere presenti in casi particolari sono: pirosseno, andalusite, muscovite, granato, corindone e tormalina (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Gill, 2010). La composizione su base modale cade nel campo 3 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di graniti sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di ailsyti/ailsiti (graniti a ortoclasio e riebeckite), bauchiti (graniti a fayalite e ortopirosseno), caucasiti/kaukasiti (graniti ad anortoclasio e sanidino), charnockiti (graniti a ortopirosseno), engadiniti (graniti con basso contenuto in quarzo), imandriti (graniti a tessitura grafica e biotte cloritizzata), llaniti (graniti con grossi fenocristalli di K-feldspato e quarzo, e massa fondamentale di albite), luxulianiti/luxullianiti/luxulyaniti (graniti con abbondanti tormaline), masaniti (graniti con fenocristalli zonati di oligoclasio), moyiti (graniti a biotite in cui il quarzo eccede l’ortoclasio), plagiograniti, pyterliti e wiborgiti/viborgiti (particolari graniti con tessitura rapakivi), tsingtauiti (graniti con fenocristalli di plagioclasio sodico), unakyti/unakiti (graniti con considerevoli quantità di epidoto).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (granite) Phaneritic crystalline rock consisting of quartz, alkali feldspar and plagioclase (typically sodic) in variable amounts, usually with biotite and/or hornblende. Includes rocks defined modally in QAPF Field 3.
Graniti a feldspati alcalini
Rocce intrusive, contenenti plagioclasio in quantità minore del 10%. Altri minerali che possono essere presenti in casi particolari sono: pirosseno, andalusite, muscovite, granato, corindone e tormalina (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Gill, 2010). La composizione su base modale cade nel campo 2 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). In letteratura queste rocce vengono spesso indicate anche come graniti alcalini, ma ne viene fortemente sconsigliato l’uso dalla IUGS (Le Maitre et alii, 2002). Particolari tipi di graniti a feldspati alcalini sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di lundyiti (graniti a feldspati alcalini con piccole quantità di katoforite), graniti peralcalini (graniti a feldspati alcalini con pirosseno alcalino e/o anfibolo), charnockiti a feldspati alcalini (graniti a feldspati alcalini a ortopirosseno), birkremiti/bjerkreimiti (graniti a feldspati alcalini a ortopirosseno), evergreeniti (graniti a feldspati alcalini a wollastonite), brandbergiti (graniti a feldspati alcalini a biotite e piccole quantità di arfvedsonite), ekeriti (graniti a feldspati alcalini con anortoclasio e piccole quantità di arfvedsonite ed egirina), evisiti e groruditi (graniti a feldspati alcalini a egirina e/o riebeckite), karite (microgranito a feldspati alcalini), karlsteiniti (graniti a feldspati alcalini a microclino e anfiboli alcalini), lindinositi (graniti a feldspati alcalini con il 60% di riebeckite), rockalliti (graniti a feldspati alcalini con egirina, augite e albite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (alkaliFeldsparGranite) Granitic rock that has a plagioclase to total feldspar ratio less than 0.1. QAPF field 2.
Granitoidi ricchi in quarzo
Rocce intrusive a composizione acida, a composizione granitica, in cui il contenuto di quarzo è compreso tra 60% e 90% dei minerali felsici (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 1b del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (quartzRichIgneousRock) Phaneritic crystalline igneous rock that contains less than 90 percent mafic minerals and contains greater than 60 percent quartz in the QAPF fraction.
Granoblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui i grani costituenti sono equidimensionali e hanno margini ben suturati o irregolari (Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = granoblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Granodioriti
Rocce intrusive a composizione acida a grana grossa, con una composizione generale simile a quella dei graniti, in cui la differenza sta unicamente nell’abbondanza di plagioclasio e minerali femici. Queste rocce sono costituite da un’associazione mineralogica data da quarzo (20-60%), plagioclasio (65-90%), biotite, orneblenda e raro feldspato alcalino. Minerali accessori più comuni sono pirosseno, ilmenite, magnetite, apatite e zircone (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002); Gill, 2010). La composizione su base modale cade nel campo 4 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di granodioriti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di opdaliti e charno-enderbiti (granodioriti a ortopirosseno), akenobeiti (granodioriti a tessitura aplitica con granato e biotite cloritizzata), banatiti, engelburgiti (granodioriti con spot di feldspato alcalino e abbondante titanite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0500 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (granodiorite) Phaneritic crystalline rock consisting essentially of quartz, sodic plagioclase, and lesser amounts of alkali feldspar with minor hornblende and biotite. Includes rocks defined modally in QAPF field 4.
Granofels
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sugli attributi tessiturali), a grana media e a grana grossa, a tessitura granoblastica e prive di scistosità, il cui protolite è di natura sconosciuta (Robertson, 1999). Un layering mineralogico o composizionale, in alcuni casi, può essere presente (Fettes & Desmons, 2007). Un particolare tipo di queste rocce è noto in letteratura come hösbachite (granofels ad orneblenda cummingtonitica, clinocloro e talco).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NT0300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (granofels) Metamorphic rock with granoblastic fabric and very little or no foliation (less than 10 percent of the mineral grains in the rock are elements in a planar or linear fabric). Grainsize not specified.
Granofirica
Tessitura che indica crescita contemporanea, poco regolare o grossolanamente raggiata a grana fine, di quarzo e feldspato. In questo caso il feldspato ha generalmente composizione intermedia tra KAlSi3O8 e NaAlSi3O8. La composizione totale dei concrescimenti granofirici è vicina alla composizione del “minimo granitico” nel sistema petrogenetico residuale. Concrescimenti granofirici si ritrovano in alcuni graniti (detti granofiri) e tra i prodotti interstiziali in basalti tholeiitici, doleriti e gabbri irregolari (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = granofirica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Granoliti
Sinonimo di granuliti (Fettes & Desmons, 2007).
Granulare anedrale
Sinonimo di tessitura allotriomorfa.
Granulare euedrale
Granulare subeuedrale
Sinonimo di tessitura ipidiomorfa.
Granuliti
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sulla composizione modale) di alto grado costituite da silicati anidri di Fe-Mg; la presenza di feldspati e l’assenza di muscovite primaria sono indicativi della facies granulitica (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Le granuliti presentano comunemente una tessitura gneissica, con bande ricche in feldspati, alternate a bande ricche in minerali mafici. La tessitura è tipicamente granoblastica. Particolari tipi di granuliti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di forellengranuliti (granuliti scure con noduli ricchi in anfibolo), kinzigiti (granuliti composte da piropo, biotite, mica bianca, plagioclasio, quarzo, e può contenere sillimanite e cordierite), stronaliti (granuliti principalmente composte da granato, feldspato e quarzo, con subordinata biotite, cordierite, cianite e sillimanite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0700 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (granulite) Metamorphic rock of high metamorphic grade in which Fe-Mg silicate minerals are dominantly hydroxl-free; feldspar must be present, and muscovite is absent; rock contains less than 90 percent mafic minerals, less than 75 percent calcite and/or dolomite, less than 75 percent quartz, less than 50 percent iron-bearing minerals (hematite, magnetite, limonite-group, siderite, iron-sulfides), and less than 50 percent calc-silicate minerals.
Granuliti a pirosseno
Sinonimo di granuliti mafiche.
Granuliti acide
Granuliti con contenuto in minerali femici <30% (Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Queste granuliti derivano dal metamorfismo di rocce con protolite pelitico o igneo a composizione intermedia, sono ricche in alluminio e contengono comunemente, oltre a ortopirosseno e/o biotite, minerali come: granato, polimorfi di Al2SiO5 (sillimanite, cianite o andalusite), quarzo, saffirina, corindone, osmulite ecc. Numerosi autori considerano la presenza di K-feldspato+Al2SiO5 (sillimanite, cianite o andalusite) diagnostica per la facies granulitica di rocce pelitiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0701 in T0180805000-ST018.pat.
Granuliti mafiche
Granuliti con contenuto in minerali femici > 30% (prevalentemente pirosseno) (Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Sono caratterizzate da una paragenesi mineralogica data da clinopirosseno, ortopirosseno, plagioclasio, biotite, orneblenda, K-feldspato. Particolari tipi di granuliti mafiche sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di pyriboliti (granuliti mafiche con pirosseno e orneblenda presenti in eguale quantità, plagioclasio e granato), pyriclasiti (granuliti mafiche costituite principalmente da plagioclasio e pirosseno, con o senza granato), pyrigarniti (granuliti mafiche costituite principalmente da priosseno, granato e plagioclasio). Sinonimo di granuliti a pirosseno.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0702 in T0180805000-ST018.pat.
Granulometria
Distribuzione della taglia dei granuli che compongono un sedimento o una roccia.
Greisen
Rocce metasomatiche ed “idrotermali” di media temperatura caratterizzate dalla presenza di quarzo, mica bianca, comunemente topazio, fluorite, tormalina, e localmente da amazonite, ortoclasio, andalusite e diasporo (Robertson, 1999; Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009). Tipicamente i greisen possono ospitare mineralizzazioni a Be, W, Mo, Sn e Ta. Queste rocce sono associate a leucograniti da tardo- a post-orogenici e possono sostituire sia i graniti che le rocce incassanti. Possono essere presenti zonature composizionali.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI1200 in T0180805000-ST018.pat.
Grotta, principale cavità ipogea
Forma carsica ipogea alla cui formazione può contribuire anche l’erosione meccanica delle acque sotterranee o del moto ondoso (grotte marine), che determina crolli da volte e pareti in cavità già formate. Possono avere andamento suborizzontale (gallerie e condotte), inclinato o subverticale (pozzi e abissi).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile. Da riportarsi solo nei casi sia di evidente interesse geologico, in particolare nelle aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 3010 in ST010.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (cave) A natural underground open space, it generally has a connection to the surface, is large enough for a person to enter, and extends into darkness. The most common type of cave is formed in limestone by dissolution.
Gully
Incisioni molto ravvicinate separate da creste molto affilate, interessate da forte erosione lineare che si concentra in rivoli che tendono a ramificarsi; spesso incidono profondamente le testate e i fianchi dei canyon (canyon sottomarino).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile solo nelle aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 9018 in ST012.aat.
Gumbeiti
Rocce metasomatiche ed “idrotermali” da media a bassa temperatura, composte principalmente da quarzo, ortoclasio e carbonati (Fettes & Desmons, 2007; Spiridonov et alii, 1998, 2013). Queste rocce si formano come prodotto di alterazione di granodioriti o sieniti e sono strettamente associate a vene di quarzo e W-Mo-Cu (alta temperatura) o quarzo e Au-U (bassa temperatura).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0900 in T0180805000-ST018.pat.
Half-graben
Vedi semi-graben.
Hanging-wall block
Vedi blocco di tetto.
Harzburgiti
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa con contenuto in olivina e ortopirosseno > 40% (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003; Gill, 2010). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite. Particolari tipi di harzburgiti sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di saxoniti (harzburgiti composte da olivina ed enstatite), bragançaiti (harzburgiti composte da olivina, orneblenda ed enstatite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3806 in T0180805000-ST018.pat.
Haüyniti
Sinonimo di foiditi ad Haüyna.
Hawaiiti
Trachibasalti di varietà sodica (Na2O wt% > di K2O wt% + 2), costituiti essenzialmente da fenocristalli di plagioclasio, clinopirosseno, e olivina, in una pasta di fondo parzialmente vetrosa contenente gli stessi minerali, cui si aggiunge magnetite e possibile nefelina. La composizione su base chimica è espressa nel campo S1 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Particolari tipi di hawaiiti sono noti in letteratura con il nome di nefelin-hawaiiti (nefelina presente in piccole quantità).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0702 in T0180805000-ST018.pat.
Hornfels
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sulla composizione modale) massive a grana fine, prive di orientazione preferenziale, composte principalmente da minerali silicatici e ossidi, generate dal metamorfismo di contatto nell’intorno delle intrusioni magmatiche (Robertson, 1999; Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). In alcuni casi si possono trovare strutture/tessiture relitte originarie del protolite. Particolari tipi di hornfels sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di cornéenne/corneiti (hornfels a biotite), corundoliti (hornfels a corindone), ebensiniti (argilliti termometamorfiche), edoliti (hornfels costituiti essenzialmente da mica e feldspati), plakiti/plakaiti (scisti termometamorfici con feldspato, augite e scapolite), systill (argilliti, marne o areniti termometamorfiche).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0600 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (hornfels) Granofels formed by contact metamorphism, composed of a mosaic of equidimensional grains in a characteristically granoblastic or decussate matrix; porphyroblasts or relict phenocrysts may be present. Typically fine grained.
Hornfels carbonatici
Hornfels generati dal metamorfismo di contatto di intrusioni magmatiche con rocce carbonatiche, sedimentarie o metamorfiche (Rosen et alii, 2005; Fettes & Desmons, 2007). Se il protolite era costituito da un carbonato puro si ottiene un marmo puro, se invece era costituito da carbonati impuri (tipo calcari argillosi, marne, calcareniti, dolomie, calcescisti ecc.) si ottengono dei marmi a calcsilicati costituiti da una paragenesi mineralogica piuttosto ampia e formata da calcite, dolomite, diopside, epidoto, granato, sfene, vesuviana, fosterite, wollastonite, tremolite, brucite/periclasio e scapolite, con minore flogopite, feldspati, pirite, quarzo e actinolite. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con il nome di barégienne (calcescisti ricchi di minerali calc-silicatici), pencatiti (marmi a brucite con eguale rapporto CaO/MgO), predazziti (marmi a brucite con alto contenuto in CaO e basso contenuto in MgO), tactiti (hornfels a calc-silicati), termocalciti (calcari termometamorfici).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0605 in T0180805000-ST018.pat.
Hornfels mafici
Hornfels generati dal metamorfismo di contatto di intrusioni magmatiche con rocce ignee o metaignee mafiche (e.g., basalti, andesiti, metabasiti ecc.). I principali componenti di queste rocce sono plagioclasio e pirosseno, e minore olivina (in condizioni anidre) o orneblenda e biotite (in condizioni idrate) (Tracy & Frost, 1991; Fettes & Desmons, 2007). Gli hornfels mafici includono una serie di rocce conosciute in letteratura come beerbachiti (hornfels mafici con pirosseno, plagioclasio, ossidi di ferro, con minore olivina e/o anfibolo e/o biotite), muscovaditi (hornfels mafici caratterizzati da clinopirosseno e plagioclasio calcico, e subordinato ortopirosseno), sudburiti (hornfels mafici a grana fine costituito da pirosseno e plagioclasio), granuliti pirosseniche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0602 in T0180805000-ST018.pat.
Hornfels ultramafici
Hornfels generati dal metamorfismo di contatto di intrusioni magmatiche con rocce ignee o metaignee ultramafiche (e.g., peridotiti, orneblenditi, serpentiniti, ecc.) (Fettes & Desmons, 2007). I principali componenti di queste rocce sono pirosseno e minore olivina (in condizioni anidre) o orneblenda (in condizioni idrate). Sono comunemente presenti anche spinello e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0603 in T0180805000-ST018.pat.
Hornito
Piccola forma vulcanica conica cava a fianchi molto ripidi (50°-80°) senza condotto (senza radice) costituito dall'accumulo di scorie saldate. Si forma sulla superficie di una colata di lava spesso basaltica, generalmente in prossimità del punto di emissione, per accumulo di brandelli di lava in seguito a fenomeni di degassamento residuo o di evaporazione di acque superficiali.
Horse
Volume di rocce di forma lenticolare o sigmoidale limitato da due faglie che hanno lo stesso senso di shear e che presentano due punti di intersezione sia cartograficamente che in sezione (Peacock et alii, 2016).
Horst
Area di sollevamento allungata, delimitata da faglie o zone di faglia normali con direzioni sub-parallele e con immersioni che si allontanano dall'area di sollevamento (Peacock et alii, 2000). Coincide con un alto strutturale ed è bordato da graben o semi-graben.
HST (systems tract di stazionamento alto del l.m.)
Systems tract che comprende i depositi accumulati durante la fase di stazionamento alto del livello del mare, dalla fine della trasgressione all’inizio della caduta del livello del mare.
Codice Banca Dati: SIGLA = HST in Tab. 7 utile per la compilazione della tabella T0180802000 “Unità Cartografabile Geologica di Legenda del Foglio” - ST018 / SYSTEMS TRACT = 5100 in ST023.pat.
HST + TST (systems tract di trasgressione e di stazionamento alto del l.m.)
Systems tract che comprende i depositi accumulati durante l’HST e il TST.
Codice Banca Dati: SYSTEMS TRACT = 5500 in ST023.pat.
Hummock
Serie di collinette arrotondate o coniche irregolarmente sparse all’interno e sulla superficie di un deposito di debris avalanche o di un deposito di frana sviluppati sui fianchi di un vulcano. Rappresentano una morfologia tipica di tali depositi. Le dimensioni degli hummock sono molto variabili, la base è compresa tra pochi metri e alcune centinaia di metri, l’altezza può superare 100 metri. Alcuni sono costituiti da giganteschi blocchi di roccia quasi intatta e ancora riconoscibile ma la maggior parte dei grandi blocchi sono frantumati; in altri i detriti rocciosi sono rozzamente frammentati e mescolati.
Hummocky cross bedding
Un tipo di stratificazione incrociata caratterizzato da laminazioni con superfici a forma sia concava che convessa che si tagliano a vicenda a formare un assetto generale costituito da strutture positive semisferiche di lunghezza d’onda da 1 a 5 metri.
Ialina
Ialoclastiti
Deposito costituiti da piccoli frammenti vetrosi angolari originati da lava frantumata in seguito al contatto con acqua e conseguente rapido raffreddamento. Questo tipo di deposito si può formare durante eruzioni subacquee, eruzioni subglaciali, quando una colata di lava entra nell’acqua o scorre sopra a sedimenti saturi e in seguito ad intrusioni di magma in sedimenti saturi (Nemeth & Martin, 2007). Quando il magma frantumato è basaltico, la ialoclastite è composta dai vetri tachilite (colore nero) e sideromelano (colore bruno-rosso); quest’ultimo si trasforma facilmente per alterazione in palagonite (vetro idrato di colore giallo).
Ialocristallina
Sinonimo di tessitura ipocristallina.
Ialomiloniti
Sinonimo di pseudotachiliti (Fettes & Desmons, 2007).
Ialopilitica
Tessitura orientata, usata per descrivere le rocce ignee, in cui si ha una disposizione sub parallela di microliti allungati di feldspato nella massa fondamentale di una roccia largamente ipocristallina (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = ialopilitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Idioblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui la totalità dei nuovi cristalli presentano forma euedrale (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = idioblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Idiomorfa
Tessitura granulare, usata per descrivere le rocce ignee, in cui la totalità dei cristalli presentano forma euedrale (Best, 2003; Vernon, 2018). Tessitura estremamente rara.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = idiomorfa in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Idrotermaliti
Sinonimo di quarziti secondarie.
Idrotermaliti epitermali
Sinonimo di quarziti secondarie di alta temperatura.
Idrotermaliti ipotermali
Sinonimo di quarziti secondarie di bassa temperatura.
Idrotermaliti mesotermali
Sinonimo di quarziti secondarie di media temperatura.
Ignimbrite
Tipo di deposito di flusso piroclastico scarsamente classato, costituito da frammenti juvenili (solitamente pomici), cristalli e litici in una matrice di frammenti vetrosi spesso saldati. Frequente la presenza di struttura a fiamme. Tuttavia, la definizione non è univoca (cfr. Marshall, 1935; Sparks et alii, 1973; Wright et alii, 1980; Fisher & Schmincke, 1984; Cas & Wright, 1987; Lipman, 2000; Giordano & Cas, 2021) pur se il termine è stato diffusamente utilizzato per indicare un deposito saldato derivante da un flusso piroclastico. Pertanto, si raccomanda di specificarne il significato, se diverso da quello qui riportato.
Immersione con operatore subacqueo
Ubicazione della località nella quale è stato effettuato un rilevamento diretto in area sommersa.
Codice Banca Dati: TIPO = 4020 in ST013.pat.
Immersione con telecamera filoguidata
Ubicazione della località nella quale è stata effettuata e registrata un’indagine visiva in area sommersa per mezzo di strumentazione controllata da remoto (ROV).
Codice Banca Dati: TIPO = 4010 in ST013.pat.
Impronte da impatto
Strutture tipiche di un deposito piroclastico sia di caduta che di flusso. Consistono in depressioni generalmente asimmetriche indotte dall'impatto di un clasto balistico, la loro geometria e orientazione può in taluni casi indicare la direzione di provenienza del clasto e quindi l'ubicazione del centro vulcanico.
Impronte longitudinali da corrente
Forme sommerse, prodotte da circolazione vorticosa secondaria (per intensificazione della turbolenza presso il fondo, dovuta alla presenza di asperità). L’impronta è parallela alla direzione della corrente e può essere negativa (solco) se prodotta dall’impatto diretto dei vortici del fluido, dall’azione abrasiva del sedimento in sospensione o per lo sfregamento di oggetti grossolani (sinonimi: flutemarks, currentcrescents); può invece essere positiva (accumulo) se causata dalla presenza di un ostacolo (sand/muddrifts, cometmarks, sandribbons).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9530 in ST010.pat.
In-sequence thrusting
Progressiva propagazione dei sovrascorrimenti verso una sola direzione e, in particolare, verso l’avampaese (McClay, 1992; Fossen, 2016). Il sovrascorrimento in sequenza più avanzato verso il foreland rappresenta il thrust cronologicamente più giovane e trasporta passivamente i sovrascorrimenti più interni e non più attivi.
Inclinazione del piano assiale riferita alla traccia della superficie assiale
Angolo descritto dal piano assiale di una struttura plicativa rispetto al piano orizzontale, e riferito alla traccia della superficie assiale.
Codice Banca Dati: TIPO = 3430 in ST019.pat.
Incluso
In ambito vulcanico, frammento “estraneo” di roccia che può essere rinvenuto in una colata lavica o in un duomo. La natura di questi frammenti può essere diversa, tipicamente si tratta di pezzi di rocce strappati nel condotto vulcanico dal magma in risalita, di frammenti derivati dalla differenziazione che avviene nella camera magmatica e di porzioni di peridotiti mantelliche.
Inconformità
Superficie tra due corpi rocciosi che rappresenta un’interruzione (lacuna) significativa nella successione stratigrafica (diastema). Nel Quaderno, Serie III, n. 1 “Guida al Rilevamento” del Servizio Geologico Nazionale (Pasquarè et alii, 1992) si è convenuto di tradurre il termine unconformity con “inconformità”. Inconformità è un termine specifico utilizzato nell’ambito della geologia del sedimentario per indicare una discontinuità. La superficie di inconformità può essere associata a una discordanza angolare, a una buttress unconformity, a una superficie di nonconformità, a una superficie di disconformità o separare successioni geometricamente concordanti (paraconconformità). Superfici di inconformità, regionali o locali, caratterizzano molte successioni marine. Esse possono essere dovute a cedimenti in massa di margini del bacino, all'effetto di correnti di fondo, alle oscillazioni eustatiche o a tettonica sinsedimentaria.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (unconformable contact) A contact separating two geological units in which the younger unit succeeds the older after a substantial hiatus in deposition.
Increspature di fondo, ripplemarks
Ondulazioni ritmiche del fondale, di lunghezza d’onda inferiore al metro, da qualche centimetro a qualche decina di centimetri. Le creste alternate sono disposte ortogonalmente alle onde o correnti che mettono in moto i granuli. Si formano in sabbie a granulometria <0,6 mm.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9410 in ST010.pat.
Indicatore cinematico
Struttura di origine meccanica, di crescita mineralogica o di dissoluzione, che permette di riconoscere il senso di taglio o di trasporto durante un evento deformativo (Fossen, 2016), che può essere osservata sulle superfici di movimento o associata a queste nella compagine rocciosa adiacente alle superfici stesse o all’interno di volumi di roccia deformati. Nelle rocce deformate in modo “fragile”, gli indicatori cinematici mostrano di solito un allungamento parallelo od ortogonale alla direzione di movimento. Con grado di affidabilità variabile sono utili per ricostruire la direzione, e talora il verso, di movimento (slip vector) lungo la superficie di faglia. Nei volumi rocciosi deformati in modo duttile, gli indicatori cinematici sono rappresentati da strutture planari e non a cui è attribuito il significato di indicatori di movimento. Per un’attendibile interpretazione degli indicatori cinematici in rocce deformate in maniera duttile è necessaria l’osservazione sul piano parallelo alla lineazione mineralogica e perpendicolare alla foliazione e la comprensione delle relazioni geometriche e cronologiche con le strutture tettoniche a più grande scala cui sono sempre associati e se possibile, confrontare le interpretazioni fornite da indicatori cinematici diversi.
Inghiottitoio
Cavità a prevalente sviluppo verticale, in corrispondenza della quale le acque di scorrimento superficiale si infiltrano nel sottosuolo, andando ad alimentare dapprima la circolazione sub-superficiale poi quella sotterranea. Può presentarsi sia sul fondo di doline sia in corrispondenza di un alveo fluviale. In quest’ultimo caso la sua presenza determina, a monte, la formazione di una valle cieca (tratto verso il quale l’inghiottitoio tenderà ad approfondirsi per retrocessione), in cui persiste una circolazione superficiale, mentre, a valle dell’inghiottitoio detta circolazione superficiale scomparirà generando una “valle morta” (Castiglioni, 1989).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 3020 in ST010.pat.
Intergranulare
Tessitura interstiziale isotropa che si sviluppa generalmente in rocce contenenti cristalli di plagioclasio dalla caratteristica forma tabulare, tra i quali si hanno degli spazi di forma angolare-cuneiforme contenenti uno o più granuli di pirosseno (± olivina e ossidi opachi) (Best, 2003; Vernon, 2018). Diversamente da quanto si verifica nella struttura ofitica, i cristalli di pirosseno di interstizi adiacenti non risultano in continuità ottica.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = intergranulare in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Intersertale
Tessitura interstiziale isotropa, usata per descrivere le rocce ignee, che si sviluppa generalmente in rocce contenenti cristalli di feldspato dalla caratteristica forma tabulare, tra i quali si hanno degli spazi di forma angolare-cuneiforme contenenti vetro (Best, 2003; Vernon, 2018). Se la plaga di vetro è sufficientemente grande e continua ad includere un certo numero di cristalli di plagioclasio, la tessitura può essere detta ialofitica.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = intersertale in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Intersezione con unità geologica (cut-off)
Linea che indica la posizione dell’intersezione tra un’unità geologica e la superficie di faglia.
Codice Banca Dati: TIPOLOGIA = 2 in ST032.aat.
Intrabacinale
Relativo a depositi o processi riferibili allo stesso bacino sedimentario.
Intraformazionale
Relativo a depositi o processi riferibili alla stessa formazione.
Ipidioblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui la totalità dei nuovi cristalli presentano forma subeuedrale (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = ipidioblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Ipidiomorfa
Tessitura granulare, usata per descrivere le rocce ignee, in cui la totalità dei cristalli presentano forma subeuedrale (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = ipidiomorfa in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Ipocristallina
Tessitura tipica delle rocce vulcaniche costituite in parte da fenocristalli e in parte da vetro (Best, 2003; Vernon, 2018). Alla descrizione di questa tessitura deve essere accompagnata la stima dalle relative proporzioni di cristalli e vetro.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = ipocristallina in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Isobata
Linea che congiunge punti di uguale profondità espressa in quota assoluta in m s.l.m. di acque marine o di acque lacustri. Il termine viene utilizzato anche per l’individuazione delle profondità di base e tetto di corpi geologici nell’abito della geologia del sottosuolo.
Codice Banca Dati: TIPO = 1200 in ST030.aat.
Isobate del tetto del Pliocene
Isobate della superficie superiore dei depositi riferibili al Pliocene.
Codice Banca Dati: TIPO = 1011 in ST030.aat.
Isobate della base dei depositi quaternari
Isobate della superficie inferiore dei depositi riferibili al Quaternario.
Codice Banca Dati: TIPO = 1012 in ST030.aat.
Isobate di discontinuità sepolte
Isobate di una o più superfici di discontinuità non affiorante/i.
Codice Banca Dati: TIPO = 1020 in ST030.aat.
Isobate di unità sepolte
Isobate della superficie superiore di una o più unità non affiorante/i.
Codice Banca Dati: TIPO = 1010 in ST030.aat.
Isocrona
Nelle indagini geofisiche, linea che congiunge tutti i punti raggiunti nello stesso tempo da un’onda sismica, prodotta da una sorgente artificiale, che si propaga nel sottosuolo a partire da una medesima superficie di riferimento (datum).
Codice Banca Dati: TIPO = 1300 in ST030.aat.
Isocronopaca
Linea che congiunge i punti nei quali i tempi di arrivo delle onde sismiche sono uguali e sono indicativi degli spessori dei materiali attraversati in dipendenza dalla velocità di propagazione delle onde in quei materiali.
Codice Banca Dati: TIPO = 2300 in ST030.aat.
Isograda
Linea che congiunge i punti nei quali rocce metamorfiche mostrano la medesima facies e il medesimo grado metamorfico. Un’isograda unisce, quindi, i punti nei quali si sono verificate le medesime condizioni di temperatura e pressione, ed è marcata dalla comparsa (o dalla scomparsa) di peculiari minerali indice (Best, 2003; Bucher & Grapes, 2011).
Isolinea
Linea che congiunge i punti nei quali una determinata caratteristica presenta lo stesso valore; oppure dove una determinata proprietà geologica o geofisica si mantiene costante.
Isopaca
Linea congiungente tutti i punti di uguale spessore di un corpo geologico.
Codice Banca Dati: TIPO = 2100 in ST030.aat.
Isotropa
Tessitura in cui i cristalli, o ogni altro eventuale elemento strutturale, presentano disposizione statisticamente identica in tutte le direzioni (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = isotropa in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Jigsaw cracks
Caratteristico reticolo di fratture che interessa i blocchi di un deposito di debris avalanche. Le fratture sono generalmente irregolari e chiuse ma possono anche essere beanti per effetto della deformazione del blocco durante il trasporto in massa (Ui et alii, 2000).
Juvenile
Frammenti piroclastici originati direttamente dal magma ancora fluido al momento dell'eruzione e consistenti in particelle dense o vescicolate di magma raffreddato quali scorie, pomici, frammenti di vetro, cenere, cristalli propri del magma in eruzione. Sinonimo di frammenti juvenili.
Kakiriti
Sinonimo di protomiloniti (Fettes & Desmons, 2007).
Kamafugiti
Nome collettivo per rocce laviche speciali o a composizione esotica, a composizione ultrabasica e ultrapotassica, caratterizzate dalla presenza di kalsilite in associazione a clinopirosseno e/o olivina e/o melilite e/o leucite e/o flogopite, con possibile vetro. Chimicamente presentano contenuti in CaO relativamente elevati ed elevati valori del rapporto CaO/Al2O3. In funzione delle diverse associazioni mineralogiche sono note con i nomi di vananziti (kalsilite, flogopite, olivina, leucite, melilite), coppaeliti (kalsilite, flogopite, melilite), katungiti (kalsilite, leucite, olivina, melilite e vetro), mafuriti (kalsilite, olivina, pirosseno e vetro).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0200 in T0180805000-ST018.pat.
Komatiiti
Lave picritiche con contenuto in alcali (Na2O+K2O) <2% in peso, MgO > 18% e TiO2<1% (Le Maitre et alii, 2002, Fig. 2.13). Sono costituite da fenocristalli di olivina e spinello, in una pasta di fondo ricca in vetro contenente clinopirosseno calcico e talora ortopirosseno. Possono presentare una caratteristica tessitura data dalla orientazione verticale a ventaglio dei cristalli di olivina e pirosseno (tessitura spinifex); frequentemente mostrano assetto a pillow (a cuscino). Particolari tipi di komatiiti sono noti in letteratura con il nome di komatiiti peridotitiche (varietà a maggiore contenuto in magnesio), komatiiti basaltiche (termini intermedi tra i basalti tholeiitici e le boniniti, con MgO = 5-15%).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1702 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (komatiitic rock) Ultramafic, magnesium-rich volcanic rock, typically with spinifex texture of intergrown skeletal and bladed olivine and pyroxene crystals set in abundant glass. Includes komatiite and meimechite.
Laccolite
Corpo subvulcanico di forma tabulare o lenticolare, costituito da rocce ignee e disposto, nella roccia ospite, parallelamente alla stratificazione. È caratterizzato a tetto da una superficie a cupola e alla base da una superficie piatta.
In Banca Dati CARG si riferisce all’assetto di un ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: ASSETTO = LA in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Laccollith) A tabular or lenticular igneous body whose long dimensions parallel layering in the host rock, and which as a convex-up roof and a known or assumed flat floor.
Lacrime di Pele
Frammenti juvenili, a forma di goccia, con superficie liscia e vetrosa, dimensioni massime di pochi centimetri, solitamente di composizione basaltica, derivati dall'attività di fontane di lava molto fluida o per esplosioni alla superficie di laghi di lava (vedi anche capelli di Pele).
Lago o invaso artificiale
Bacino idrico con accumulo di acque dolci, di origine naturale o antropica, in ambiente continentale.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8021 in ST011.pat.
Laguna
Sistema deposizionale dell’ambiente litorale e ambiente paralico la cui evoluzione dipende dall’interazione dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione che, in sistemi silicoclastici, danno vita ad un elemento fisiografico separato dal mare aperto da cordoni litorali, a luoghi interrotti da bocche lagunari (bocca lagunare) che assicurano gli scambi col mare, e risente delle escursioni di marea o di una foce fluviale. È caratterizzato da sedimentazione fina, organica e talora evaporitica, con strutture da decantazione, bioturbazione o da disseccamento.
Nei sistemi carbonatici è un elemento fisiografico caratterizzato da acque poco profonde e limitate connessioni col mare aperto, dal quale sono separate da reef, barriere sabbiose o isole. È caratterizzato da bassa energia e sedimentazione di fango carbonatico.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 6400 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Lagoonal setting) A shallow stretch of salt or brackish water, partly or completely separated from a sea or lake by an offshore reef, barrier island, sand or spit (Jackson, 1997). Water is shallow, tidal and wave-produced effects on sediments; strong light reaches sediment.
Lahar
Flusso di detrito che si origina sui fianchi di un vulcano per imbibizione d’acqua di un materiale vulcanoclastico poco coerente. I lahar si possono originare sia in seguito a eruzioni vulcaniche, per esempio a causa del calore che scioglie la neve, sia indipendentemente da queste, per esempio a causa di forti piogge. Il lahar origina depositi (deposito di lahar) che presentano una variazione laterale di facies che va da quella tipica dei depositi di debris flow a quella dei flussi iperconcentrati.
Lamellare
Tessitura formata da lamelle parallele, strisce, vene, plaghe (con orientazione cristallografica comune) di una fase, incluse in un cristallo di un'altra fase minerale (Best, 2003; Vernon, 2018). Il cristallo includente, più grande, è detto ospitante o genitore, e le lamelle o lacinie incluse sono dette ospitate o figlie. I casi più comuni sono quelli dei feldspati e dei pirosseni delle rocce intrusive.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = lamellare in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Laminata
Struttura costituita da livelli di spessore millimetrico, di rango inferiore allo strato e alla colata, utilizzata per i depositi sedimentari e/o vulcanici.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = laminata in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Lamprofiri
Nome collettivo per rocce laviche speciali a vario grado di alcalinità e di contenuto in silice, caratterizzate da tessitura fortemente porfirica a minerali mafici, rappresentati essenzialmente da fenocristalli di biotite e/o anfiboli cui possono associarsi pirosseni e talora olivina e melilite, solo in pasta di fondo compaiono feldspati e/o feldspatoidi (Tomkeieff et alii, 1983; Mitchell, 1994; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Si presentano spesso in assetto di filone o piccoli corpi subvulcanici (rocce subvulcaniche) o sotto forma di una modesta colata di lava (Luhr, 1997), con struttura interna a bande o zonata, e risultano frequentemente affetti da alterazione idrotermale con possibile presenza di minerali idrotermali primari come calcite e zeoliti. Diversi tipi di lamprofiri sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche e caratteri geochimici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: superata in Le Maitre et alii, 2002, pag 19): (exotic alkaline rock) Kimberlite, lamproite, or lamprophyre. Generally, are potassic, mafic, or ultramafic rocks. Olivine (commonly serpentinized in kimberlite), and phlogopite are significant constituents.
Lamprofiri a leucite
Lamprofiri a composizione ultrapotassica, estremamente rare, generalmente vetrose. Alcune varietà possono essere al limite della saturazione in silice, ma generalmente sono rocce sottosature. Sono caratterizzate da una tessitura porfirica con fenocristalli di biotite, pirosseno, feldspato alcalino, flogopite, olivina, leucite, immersi in una pasta di fondo costituita da feldspato alcalino, pirosseno, leucite, mica e anfibolo (Tomkeieff et alii, 1983; Mitchell, 1994; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Particolari tipi di lamprofiri a leucite sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di cascaditi (lamprofiri sodici melanocratici costituiti da fenocristalli di biotite, olivina e augite, in pasta di fondo abbondante feldspato alcalino e leucite alterata), fitzroyditi (lamprofiri costituiti da fenocristalli di leucite e flogopite con pasta di fondo cloritizzata), jumiliti (lamprofiri costituiti da leucite e diopside con quantità minori di olivina, feldspato alcalino e flogopite), cociti (lamprofiri melanoclatrici ricchi in leucite, composti da clinopirosseno e olivina, in pasta di fondo feldspato alcalino, clinopirosseno, leucite e biotite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0302 in T0180805000-ST018.pat.
Lamprofiri a melilite
Lamprofiri ultramafici molto rari ma presenti in numerose località in tutto il mondo. Sono rocce ricche in K, Mg, Cr, Ni, Sr, Ba, REE e volatili, contenenti quantità di silice (SiO2 < 35%) e calcio minori di qualsiasi altra roccia ignea silicatica. Queste rocce sono caratterizzate da una tessitura porfirica con fenocristalli di olivina, anfibolo, pirosseno, flogopite, biotite, immersi in una pasta di fondo costituita da feldspato alcalino, anfibolo, feldspatoidi, pirosseno olivina, perovskite, melilite, granato e carbonati primari (Tomkeieff et alii, 1983; Mitchell, 1994; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Sono generalmente associati a intrusioni sienitiche o a lave alcaline ultramafiche e carbonatitiche in aree di rift continentale (Gill, 2010). Se SiO2 < 20% in peso rientrano tra le carbonatiti. Particolari tipi di lamprofiri a melilite sono noti in letteratura con i nomi di aillikiti/bizarditi (lamprofiri ultramafici ricchi in carbonato, costituiti da fenocristalli di olivina, pirosseno, anfibolo e flogopite, in pasta di fondo gli stessi minerali, carbonato primario, e quantità minori di perovskite e melilite), bergaliti (lamprofiri contenenti fenocristalli di olivina, biotite, pirosseno in pasta di fondo melilite e feldspatoidi), damkjerniti/damtjerniti (lamprofiri melanocratici costituiti da fenocristalli di biotite augite, in pasta di fondo le stesse fasi mineralogiche e con quantità variabili di nefelina, calcite e ortoclasio), ouachititi (lamprofiri costituti da fenocristalli di olivina, diopside, anfiboli e flogopite in pasta di fondo le stesse fasi con abbondanti quantità di carbonato primario e feldspatoidi), alnöiti (Innocenti et alii, 1999) (lamprofiri contenenti fenocristalli di olivina, biotite e pirosseno, in pasta di fondo abbondante melilite, perovskite, granato e calcite), polzeniti (Innocenti et alii, 1999) (lamprofiri costituiti da circa 10-30% di feldspatoidi, principalmente nefelina e haüyna). In Le Maitre et alii (2002) alnöiti e polzeniti rientrano nella classificazione delle rocce contenenti melilite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0304 in T0180805000-ST018.pat.
Lamprofiri alcalini
Lamprofiri a composizione ultrabasica fino a basica, i cui caratteri geochimici rientrano nel campo delle rocce alcaline (cfr. Peccerillo, 2017, fig. A2.1). Sono caratterizzate da una tessitura porfirica con fenocristalli di biotite, anfibolo (kerustite e/o orneblenda), titanoaugite, flogopite, olivina, immersi in una pasta di fondo costituita da plagioclasio, feldspato alcalino, anfibolo, rari feldspatoidi e vetro (Tomkeieff et alii, 1983; Mitchell, 1994; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Possono essere associati a intrusioni gabbro-sienitiche o a lave di serie alcalina o carbonatitiche in aree cratoniche o di rift continentale (Gill, 2010). Particolari tipi di lamprofiri alcalini sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di camptoniti (lamprofiri contenenti fenocristalli di kersutite e/o orneblenda, titanoaugite, olivina e biotite-flogopite, in pasta di fondo plagioclasio, anfibolo e talvolta feldspatoidi), monchiquiti (lamprofiri contenenti fenocristalli di olivina, orneblenda e titanoaugite, in pasta di fondo vetrosa contenente microliti delle fasi presenti come fenocristalli), sannaiti (lamprofiri contenenti fenocristalli di kersutite e/o orneblenda, titanoaugite, olivina e biotite-flogopite, in pasta di fondo feldspato alcalino, anfibolo e talvolta feldspatoidi), fourchiti (lamprofiri melanocratici ad analcime, contenti abbondante augite con quantità irrilevanti di olivina e feldspati), mondhaldeiti (lamprofiri costituiti da fenocristalli, in quantità equivalenti, di plagioclasio e feldspato alcalino, con minori quantità di pirosseno, anfibolo e leucite con pasta di fondo vetrosa), espichelliti (lamprofiri contenenti fenocristalli di kersutite e/o orneblenda, titanoaugite, olivina e biotite-flogopite, in pasta di fondo plagioclasio, anfibolo e analcime), eustratiti (lamprofiri contenenti fenocristalli di olivina, orneblenda riassorbita, e rara augite, in pasta di fondo augite, magnetite, feldspati e vetro), heptoriti (lamprofiri contenenti fenocristalli di augite, barkevikite, olivina e haüyna con pasta di fondo vetrosa contente plagioclasi labradoritici), heumiti (lamprofiri contenenti fenocristalli di orneblenda, biotite, sodalite, in pasta di fondo sanidino, orneblenda e feldspatoidi), giumarriti (lamprofiri contenenti fenocristalli di orneblenda e titanoaugite con pasta di fondo vetrosa contenente microliti delle fasi presenti come fenocristalli), floriniti (lamprofiri melanocratici contenenti fenocristalli di olivina e augite con pasta di fondo vetrosa alterata contenente microliti di augite e olivina).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0303 in T0180805000-ST018.pat.
Lamprofiri calcalcalini
Lamprofiri a composizione basica fino a intermedia, i cui caratteri geochimici rientrano nel campo delle rocce calcalcaline (cfr. Peccerillo, 2017, fig. A2.1). Sono caratterizzati da fenocristalli di biotite o orneblenda in una pasta di fondo a feldspato alcalino e/o plagioclasio (Tomkeieff et alii, 1983; Mitchell, 1994; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Possono essere associati a intrusioni granitiche o a lave di serie calcalcalina e shoshonitica. Particolari tipi di lamprofiri calcalcalini sono distinti in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di minette (lamprofiri contenenti fenocristalli di biotite e subordinata orneblenda, quantità variabili di augite diopsidica e possibile olivina, in pasta di fondo feldspato alcalino prevalente su plagioclasio), vogesiti (lamprofiri contenenti essenzialmente fenocristalli di orneblenda, augite diopsidica e possibile olivina in quantità variabile, in pasta di fondo feldspato alcalino prevalente su plagioclasio), kersantiti (lamprofiri contenenti fenocristalli di biotite e subordinata orneblenda, quantità variabili di augite diopsidica e possibile olivina, in pasta di fondo plagioclasio prevalente su feldspato alcalino), spessartiti (lamprofiri contenenti fenocristalli di orneblenda, augite diopsidica e possibile olivina in quantità variabile, in pasta di fondo plagioclasio prevalente su feldspato alcalino), raabsiti (lamprofiri contenenti fenocristalli di anfibolo sodico, in pasta fondo microclino, biotite e olivina), fraidroniti/fraidoniti (lamprofiri contenenti fenocristalli di biotite, clorite, plagioclasio e raro quarzo), garganiti (lamprofiri contenenti orneblenda, olivina, augite, ortoclasio e plagioclasio), prowersiti (lamprofiri contenenti fenocristalli di biotite e ortoclasio, in pasta fondo augite e olivina), aschaffiti (lamprofiri contenenti fenocristalli di biotite, in pasta fondo plagioclasio e quarzo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0301 in T0180805000-ST018.pat.
Lamprofiri ultramafici
Sinonimo di lamprofiri a melilite
Lamproiti
Nome collettivo per rocce laviche speciali solitamente a composizione basica fino a intermedia, talora ultrabasica. Sono rocce ultrapotassiche, ricche in MgO e con contenuti relativamente bassi in CaO e Al2O3 (assenza di plagioclasio), caratterizzate solitamente dalla presenza di flogopite, in fenocristalli oppure pervasiva pecilitica in pasta di fondo, e/o sanidino e/o leucite e/o anfibolo sodico-calcico e/o pirosseno (diopside) e/o olivina. In letteratura si classificano con nomi composti derivanti dall’associazione del termine lamproite con i nomi delle fasi prevalenti (es. lamproite a flogopite, diopside e sanidino), inoltre le lamproiti con flogopite pecilitica sono anche indicate come madupitiche (cfr. Le Maitre et alii, 2002). Si presentano in colata di lava, dicco, camini, anello di tufo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Exotic alkaline rock) Kimberlite, lamproite, or lamprophyre. Generally are potassic, mafic or ultramafic rocks. Olivine (commonly serpentinized in kimberlite), and phlogopite are significant constituents.
Lapilli
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano comprese tra 2 mm e 64 mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0300 in T0180805000-ST018.pat.
Lapilli litici
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano comprese tra 2 mm e 64 mm, tra cui i litici risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0303 in T0180805000-ST018.pat.
Lapilli litici e ceneri
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da litici con dimensioni granulometriche medie comprese tra 2 mm e 64 mm (lapilli litici) e ceneri, in proporzioni tra loro variabili e reciprocamente comprese tra 25% e 75%.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0203 in T0180805000-ST018.pat.
Lapilli pomicei
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano comprese tra 2 mm e 64 mm, tra cui le pomici risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0302 in T0180805000-ST018.pat.
Lapilli pomicei e ceneri
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da pomici con dimensioni granulometriche medie comprese tra 2 mm e 64 mm (lapilli pomicei) e ceneri, in proporzioni tra loro variabili e reciprocamente comprese tra 25% e 75%.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0202 in T0180805000-ST018.pat.
Lapilli scoriacei
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da frammenti piroclastici di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano comprese tra 2 mm e 64 mm, tra cui le scorie risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0301 in T0180805000-ST018.pat.
Lapilli scoriacei e ceneri
Piroclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da scorie con dimensioni granulometriche medie comprese tra 2 mm e 64 mm (lapilli scoriacei) e ceneri, in proporzioni tra loro variabili e reciprocamente comprese tra 25% e 75%.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0201 in T0180805000-ST018.pat.
Lapillo
Frammento piroclastico di dimensioni medie comprese tra 2 mm e 64 mm. Può essere di natura juvenile (frammenti juvenili) o litica (frammenti litici). Quando consolidati formano tufi a lapilli (lapillistone).
Lapillo accrezionale
Lapillo di forma sferoidale, stratificato concentricamente e composto da ceneri fini indurite e piccoli clasti. Le dimensioni sono in molti casi comprese tra 2 e 10 mm, anche se i lapilli accrezionali possono arrivare a 15 cm, pur conservando il termine dimensionale di lapilli. Il processo di aggregazione è attribuito all'azione di forze capillari e all'attrazione elettrostatica tra particelle di cenere all'interno di una miscela eruttiva umida. I lapilli accrezionali vengono normalmente considerati indicatori di eventi freatomagmatici, ma possono formarsi anche in nubi di ceneri asciutte accompagnate da precipitazioni meteoriche.
Lapillo armato
Lapillo accrezionale il cui nucleo è costituito da un frammento litico o da un cristallo.
Lateriti
Rocce residuali di colore ocraceo rossastro, composte da diverse specie mineralogiche tra le quali ossidi ed idrossidi di alluminio e ferro (gibbsite, boehmite, diasporo, goethite, ematite), talora accompagnati da minerali argillosi, quarzo, carbonato di calcio ed altri ossidi in minor parte. Proviene dall’alterazione di rocce vulcaniche o silicoclastiche ed è generalmente composta da aggregati a grana molto fine. Può presentarsi sotto forma di crostoni o depositi scarsamente cementati.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-RE0200 in T0180805000-ST018.pat.
Latiti
Trachiandesiti di varietà potassica (Na2O wt% < di K2O wt% + 2), a tessitura variabile da afirica a porfirica, costituite prevalentemente da plagioclasio e feldspato alcalino (sanidino) in quantità circa equivalenti, biotite, clinopirosseno, olivina. La composizione su base chimica è espressa nel campo S3 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade nel campo 8 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Se presente quarzo in quantità superiori al 5% in volume la roccia può essere definita quarzolatite e l’olivina è assente (campo 8* del diagramma QAPF), se sono invece presenti felspatoidi (leucite nel caso di varietà potassica) la roccia può essere definita latite a foidi (o a leucite, nel caso di varietà potassica) (campo 8’ del diagramma QAPF).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0501 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (latite) Latitic rock that contains between 0 and 5 percent quartz and no feldspathoid in the QAPF fraction. QAPF field 8.
Lava
Termine utilizzato per indicare il magma, totalmente o parzialmente fuso, che giunge in superficie in seguito a un’eruzione effusiva o moderatamente esplosiva. Il termine lava è esteso anche alle rocce derivate dalla solidificazione del magma eruttato. Nella quasi totalità dei casi la lava è composta da materiale silicatico, anche se è noto almeno un caso di vulcano attivo che emette lava carbonatica (Oldoinjo Lengai, Tanzania). La composizione del fuso silicatico è molto variabile e il contenuto in SiO2 è generalmente compreso nell'intervallo 45-75% (in peso).
Lava a blocchi
Con questo termine si indica una colata di lava con morfologia superficiale caotica caratterizzata da campi di blocchi da metrici a decametrici. Questa lava viene anche definita autobrecciata, la frantumazione avviene a causa dell'elevata viscosità.
Lava a cuscino (pillow lava)
Lava, generalmente basaltica, prodotta da eruzioni sottomarine; si presenta in blocchi rotondeggianti (pillow o a cuscino) di dimensioni che variano da pochi centimetri fino a 1 metro, caratterizzati da una superficie liscia e vetrosa e da fratture concentriche e radiali. La sua frantumazione origina ialoclastiti.
Lava aa
Con il termine hawaiiano “aa” si indica una colata di lava, generalmente basaltica, che presenta una superficie formata da blocchi di lava a spigoli vivi e dimensioni fino a un metro.
Lava pahoehoe
Con il termine hawaiiano pahoehoe si indica la colata di lava, generalmente basaltica, molto fluida, che presenta una superficie liscia e continua con struttura a corde più o meno regolari (ropy pahoehoe, Cas & Wright, 1987) o anche vescicolare e cavernosa per effetto dell’intenso degassamento (shelly pahoehoe, idem).
Lave a composizione acida
Rocce laviche la cui percentuale in peso di SiO2 nel diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) è maggiore di 63.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA2100 in T0180805000-ST018.pat.
Lave a composizione basica
Rocce laviche la cui percentuale in peso di SiO2 nel diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) è compresa tra 45 e 52.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA2300 in T0180805000-ST018.pat.
Lave a composizione intermedia
Rocce laviche la cui percentuale in peso di SiO2 nel diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) è compresa tra 52 e 63.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA2200 in T0180805000-ST018.pat.
Lave a composizione ultrabasica
Rocce laviche la cui percentuale in peso di SiO2 nel diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) è < 45.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA2400 in T0180805000-ST018.pat.
Lave di associazione o serie alcalina
Associazione di rocce laviche scarsamente sottosature, caratterizzata da litotipi che presentano elevati contenuti in alcali (Na2O+K2O) in rapporto alla silice nel diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) e solitamente elevati tenori di TiO2. Per l’individuazione di tali associazioni esistono in letteratura numerosi diagrammi, in questo Glossario ci si riferisce a rocce la cui composizione su base chimica cade indicativamente al di sopra della linea obliqua del TAS che delimita i campi O1 (andesiti basaltiche), O2 (andesiti), O3 (daciti) e grossolanamente al di sopra della sua prosecuzione all’interno dei campi B (basalti) e R (rioliti). Sulla base del contenuto in K2O e del valore del rapporto K2O/Na2O è possibile distinguere associazioni a carattere potassico (serie alcalina potassica) e associazioni a carattere sodico (serie alcalina sodica).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1900 in T0180805000-ST018.pat.
Lave di associazione o serie alcalina potassica
Associazione di rocce laviche alcaline in cui K2O prevale quantitativamente rispetto a Na2O ed il rapporto K2O/Na2O è elevato (almeno >1). È tipicamente costituita da una sequenza di rocce che dai basalti alcalini giunge alle trachiti (termini potassici) attraverso trachibasalti potassici, shoshoniti e latiti. È presente in diversi contesti geodinamici e ampiamente diffusa in Italia nei vulcani sottomarini tirrenici e nell’arco delle isole Eolie centro-orientali.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1902 in T0180805000-ST018.pat.
Lave di associazione o serie alcalina sodica
Associazione di rocce laviche alcaline in cui Na2O prevale quantitativamente rispetto a K2O. È tipicamente costituita da una sequenza di rocce che dai basalti alcalini giunge a termini sodici delle trachiti (o delle fonoliti) attraverso hawaiiti, mugeariti e benmoreiti. Possono essere anche presenti rioliti alcaline e peralcaline (pantelleriti e comenditi) come termini estremi di frazionamento. Talora è utilizzato come sinonimo il termine lave di associazione o serie atlantica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1903 in T0180805000-ST018.pat.
Lave di associazione o serie calco-alcalina
Associazione di rocce laviche subalcaline tipicamente costituita da una sequenza di rocce che dai basalti calcalcalini giunge alle rioliti attraverso andesiti basaltiche, andesiti e daciti, per progressivo arricchimento in SiO2 associato a decremento di FeOtot. Sulla base del contenuto % in peso di K2O rispetto a quello di SiO2 (diagramma di Fig. 2 in Innocenti et alii, 1999) è inoltre possibile discriminare serie calco-alcaline alte in potassio, caratterizzate da litotipi relativamente più ricchi in K2O. Le rocce calco-alcaline sono caratteristiche di ambienti geodinamici dei margini convergenti (zone in subduzione e archi insulari). Spesso è utilizzato come sinonimo il termine lave di associazione o serie orogenica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA2001 in T0180805000-ST018.pat.
Lave di associazione o serie fortemente/per-alcalina
Associazione di rocce laviche alcaline caratterizzata dai litotipi che presentano i maggiori contenuti in alcali (Na2O+K2O) in rapporto alla silice (diagramma TAS, in Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). In questo Glossario ci si riferisce a rocce la cui composizione su base chimica cade indicativamente al di sopra della linea obliqua del TAS che delimita i campi U1 (basaniti-tefriti), U2 (tefriti fonolitiche), U3 (fonoliti tefritiche), Ph (fonoliti). È tipicamente costituita da una sequenza di rocce che dalle foiditi (leucititi se di serie potassica o nefeliniti se di serie sodica) giunge alle fonoliti attraverso basaniti, tefriti, tefriti fonolitiche e fonoliti tefritiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1800 in T0180805000-ST018.pat.
Lave di associazione o serie shoshonitica
Associazione di rocce laviche di serie alcalina potassica caratterizzate da un valore del rapporto K2O/ Na2O intorno all’unità (compreso tra 0.8 e 1.5 in Peccerillo, 2017) e bassi tenori in TiO2. È tipicamente costituita da una sequenza di rocce che dai trachibasalti potassici giunge alle trachiti attraverso, shoshoniti e latiti; come termine estremo della sequenza possono anche essere presenti rioliti alcaline ricche in potassio. È caratteristica di ambienti geodinamici di subduzione o di retroarco e particolarmente diffusa in Italia nei vulcani sottomarini tirrenici e nell’arco delle isole Eolie centro-orientali.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1901 in T0180805000-ST018.pat.
Lave di associazione o serie subalcalina
Associazione di rocce laviche sovrasature caratterizzata dai litotipi che nel diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) presentano minori contenuti in alcali (Na2O+K2O) in rapporto alla silice. Per la individuazione di tali associazioni esistono in letteratura numerosi diagrammi, in questo Glossario ci si riferisce a rocce la cui composizione su base chimica cade indicativamente al di sotto della linea obliqua del TAS che delimita i campi O1 (andesiti basaltiche), O2 (andesiti), O3 (daciti) e grossolanamente al di sotto della sua prosecuzione all’interno dei campi B (basalti) e R (rioliti). Nell’ambito di tali rocce possono essere distinte associazioni di serie calco-alcalina e associazioni di serie tholeiitica sulla base dei loro differenti parametri geochimici, tra cui il contenuto % in peso di K2O rispetto a quello di SiO2 (diagramma di Fig. 2 in Innocenti et alii, 1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA2000 in T0180805000-ST018.pat.
Lave di associazione o serie tholeiitica
Associazione di rocce laviche subalcaline caratterizzate da tenori in K2O bassi o molto bassi, generalmente <1%. È costituita da una sequenza di rocce che dai basalti tholeiitici e/o olivin-tholeiiti giunge alle rioliti attraverso, andesiti (andesiti tholeiitiche o islanditi) e daciti, con marcato arricchimento in FeOtot e/o aumento del rapporto FeOtot/MgO negli stadi iniziali e intermedi della differenziazione magmatica e arricchimento in SiO2 solo negli stadi finali. Costituisce i fondi oceanici ma è tuttavia presente in tutti gli ambienti geodinamici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA2002 in T0180805000-ST018.pat.
Lave picritiche
Nome collettivo per rocce laviche a composizione basica fino a ultrabasica (% in peso di SiO2 tra 52 e 30), ricche in Mg (MgO >12% in peso) e con contenuto in alcali (Na2O+K2O) <3. La composizione su base chimica cade nel campo Pc e parzialmente nei campi F e B del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Sulla base dei contenuti in MgO e TiO2 si distinguono in picriti, komatiiti e meimechiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1700 in T0180805000-ST018.pat.
Lave scoriacee
Rocce laviche caratterizzate da evidente tessitura vescicolare che ne rende l’aspetto macroscopico a luoghi simile a quello di una scoria.
Lenticolare
Assetto indicante la forma a lente di un corpo roccioso.
Codice Banca Dati: ASSETTO = LE in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Lepidoblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui i grani costituenti hanno una forma lamellare o tabulare (e.g., miche) e sono disposti parallelamente gli uni rispetto agli altri (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = lepidoblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Leucititi
Foiditi costituite essenzialmente da leucite (> 90% del totale dei minerali sialici), presenti abbondante clinopirosseno, olivina in quantità variabili, sanidino e plagioclasio in quantità ridottissime. La composizione su base chimica è espressa generalmente nel campo F del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade nel campo 15c del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1501 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foidite) Foiditoid that contains greater than 90 percent feldspathoid minerals in the QAPF fraction.
Leucititi fonolitiche
Foiditi costituite da abbondante leucite (60-90% del totale dei minerali sialici) e clinopirosseno (augite, diopside o egirina), feldspati presenti con sanidino prevalente sul plagioclasio, possibile presenza di olivina in quantità ridottissime. La composizione su base chimica è espressa nel campo F del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade nel campo 15a del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1502 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (phonolitic foidite) Foiditoid that contains less than 90 percent feldspathoid minerals in the QAPF fraction, and has a plagioclase to total feldspar ratio that is less than 0.5.
Leucititi tefritiche
Foiditi costituite da abbondante leucite (60-90% del totale dei minerali sialici) e clinopirosseno, feldspati presenti con plagioclasio prevalente sul sanidino, possibile presenza di olivina in quantità ridottissime. La composizione su base chimica è espressa nel campo F del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade nel campo 15b del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1503 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (tephritic foidite) Foiditoid that contains less than 90 percent feldspathoid minerals in the QAPF fraction, and has a plagioclase to total feldspar ratio that is greater than 0.5, with less than 10 percent normative olivine.
Leucocratico
Termine che si riferisce a rocce che hanno <30% modale di minerali mafici (Best, 2003; Vernon, 2018).
Leucodioriti
Dioriti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di plagiaplite (diorite a tessitura aplitica con abbondante plagioclasio sodico zonato e minore quarzo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2001 in T0180805000-ST018.pat.
Leucodioriti a foidi
Dioriti a foidi in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2801 in T0180805000-ST018.pat.
Leucodioriti quarzifere
Dioriti quarzifere in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1201 in T0180805000-ST018.pat.
Leucofoidodioriti
Foidodioriti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3501 in T0180805000-ST018.pat.
Leucofoidogabbri
Foidogabbri in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3601 in T0180805000-ST018.pat.
Leucofoidomonzodioriti
Foidomonzodioriti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3301 in T0180805000-ST018.pat.
Leucofoidomonzogabbri
Foidomonzogabbri in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3401 in T0180805000-ST018.pat.
Leucofoidomonzosieniti
Foidomonzosieniti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3201 in T0180805000-ST018.pat.
Leucofoidosieniti
Foidosieniti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3101 in T0180805000-ST018.pat.
Leucogabbri a foidi
Gabbri a foidi in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2901 in T0180805000-ST018.pat.
Leucogabbri quarziferi
Gabbri quarziferi in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1301 in T0180805000-ST018.pat.
Leucograniti
Graniti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di yosemitite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0401 in T0180805000-ST018.pat.
Leucograniti a feldspati alcalini
Graniti a feldspati alcalini in cui i minerali femici sono estremamente ridotti. Particolari tipi di queste rocce sono note con i nomi di alaskiti (graniti costituiti quasi esclusivamente da feldspati alcalini e quarzo), paisaniti (micrograniti con anortoclasio, quarzo e riebeckite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0301 in T0180805000-ST018.pat.
Leucogranodioriti
Granodioriti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0501 in T0180805000-ST018.pat.
Leucomonzodioriti
Monzodioriti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1801 in T0180805000-ST018.pat.
Leucomonzodioriti a foidi
Monzodioriti a foidi in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2601 in T0180805000-ST018.pat.
Leucomonzodioriti quarzifere
Monzodioriti quarzifere in cui i minerali femici sono estremamente ridotti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di amherstite (monzodiorite quarzifera con andesina-microclino antipertitico e iperstene).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1001 in T0180805000-ST018.pat.
Leucomonzogabbri
Monzogabbri in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1901 in T0180805000-ST018.pat.
Leucomonzogabbri a foidi
Monzogabbri a foidi in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2701 in T0180805000-ST018.pat.
Leucomonzogabbri quarziferi
Monzogabbri quarziferi in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1101 in T0180805000-ST018.pat.
Leucomonzoniti
Monzoniti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1701 in T0180805000-ST018.pat.
Leucomonzoniti a foidi
Monzoniti a foidi in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2501 in T0180805000-ST018.pat.
Leucomonzoniti quarzifere
Monzoniti quarzifere in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0901 in T0180805000-ST018.pat.
Leucosieniti
Sieniti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1601 in T0180805000-ST018.pat.
Leucosieniti a feldspati alcalini
Sieniti a feldspati alcalini in cui i minerali femici sono estremamente ridotti. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di lusitaniti (sieniti a feldspati alcalini con riebeckite ed egirina), bostoniti (sieniti a feldspati alcalini a grana fine con i feldspati orientati in maniera divergente).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1501 in T0180805000-ST018.pat.
Leucosieniti a feldspati alcalini e foidi
Sieniti a feldspati alcalini e foidi in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2301 in T0180805000-ST018.pat.
Leucosieniti a foidi
Sieniti a foidi in cui i minerali femici sono estremamente ridotti. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di deldoraditi/deldoradoiti (sieniti a cancrinite, biotite ed egirina), mariupoliti (sieniti a nefelina caratterizzate dall’assenza di K-feldspato, e presenza di albite ed egirina).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2401 in T0180805000-ST018.pat.
Leucosieniti quarzifere
Sieniti quarzifere in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0801 in T0180805000-ST018.pat.
Leucosieniti quarzifere a feldspati alcalini
Sieniti quarzifere a feldspati alcalini in cui i minerali femici sono estremamente ridotti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0701 in T0180805000-ST018.pat.
Leucosoma
Termine descrittivo con il quale si indica la parte leucocratica del neosoma presente nelle migmatiti costituita essenzialmente da quarzo e feldspato (Best, 2003; Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Il leucosoma deriva dalla segregazione parziale del fuso, e può contenere microstrutture che indicano la cristallizzazione da un fuso o da un magma. Il leucosoma potrebbe non avere necessariamente la composizione di un fuso anatettico, poiché potrebbe essersi verificata una cristallizzazione frazionata e/o una separazione del fuso frazionato. Il leucosoma può essere suddiviso, a seconda che si sia originato in situ, oppure si sia segregato e migrato dalla sua fonte originaria (Sawyer, 2008). Il leucosoma formato in situ può essere distinguibile dalla presenza di porzioni più scure, costituite da minerali mafici, più altri minerali come granato o cordierite, che rappresentano i prodotti solidi della reazione di fusione. Al contrario, questa caratteristica può essere assente nel leucosoma iniettato, dove il fuso si è allontanato dalla sua sorgente.
Leucotonaliti
Tonaliti in cui i minerali femici sono estremamente ridotti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di trondhjemite/plagiogranito (tonalite costituita quasi esclusivamente da andesina e/o oligoclasio e quarzo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0601 in T0180805000-ST018.pat.
Lherzoliti
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti olivina (40-90%) e una quantità variabile di ortopirosseno e clinopirosseno (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3808 in T0180805000-ST018.pat.
Ligniti
Rocce organiche formate per accumulo e compattazione di materiale vegetale alterato e deposto in ambiente umido riducente anossico o disossico, con contenuto di carbonio di almeno il 70% e un’umidità relativa che può arrivare al 50%. Possono essere presenti tracce di idrocarburi e minerali a base di zolfo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-OR0300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Lignite) Coal that has a gross calorific value less than 24 MJ/kg (determined in conformance with ISO 1928), and vitrinite mean random reflectance less than 0.6% (determined in conformance with ISO 7404-5). Gross calorific value is recalculated to a moist, ash free basis using bed moisture (determined according to ISO 1015 or ISO 5068). Includes all low-rank coals, including sub-bitiminous coal. A consolidated, dull, soft brown to black coal having many readily discernible plant fragments set in a finer grained organic matrix. Tends to crack and fall apart on drying. Operationally sub-bituminous and bitiminous coal are qualitatively distinguished based on brown streak for sub-bitiminous coal and black streak for bituminous coal.
Limi-silt
Sedimenti clastici incoerenti costituiti in gran parte da limo-silt. Secondo la classificazione di Udden-Wenthworth (Wenthworth, 1922), un deposito può essere riferito al solo limo-silt, se il contenuto in limo-silt è >80 % del peso; per percentuali inferiori, ma sempre prevalenti, nella definizione della classe va indicata anche la seconda frazione granulometrica presente (e.g., silt sabbioso). I termini limo e silt sono sinonimi.
Codice Banca Dati: SI-CL0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (silt) mud that consists of greater than 50 percent silt-size grain.
Limi-silt/argille
Sedimenti clastici incoerenti composti prevalentemente da limi-silt e subordinatamente da argille.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0201 in T0180805000-ST018.pat.
Limi-silt/ghiaie
Sedimenti clastici incoerenti composti prevalentemente da limi-silt e subordinatamente da ghiaie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0203 in T0180805000-ST018.pat.
Limi-silt/sabbie
Sedimenti clastici incoerenti composti prevalentemente da limi-silt e subordinatamente da sabbie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0202 in T0180805000-ST018.pat.
Limite di sequenza di tipo 1
Riguarda margini in cui la velocità di caduta eustatica del livello del mare supera il tasso di subsidenza al ciglio della piattaforma continentale; si ha esposizione subaerea della piattaforma continentale.
Codice Banca Dati: TIPO = 5010 in ST023.aat.
Limite di sequenza di tipo 2
Caratterizza margini in cui la subsidenza in piattaforma esterna è superiore alla velocità di caduta del livello del mare; parti più o meno estese di piattaforma rimangono sommerse e sede di sedimentazione.
Codice Banca Dati: TIPO = 5020 in ST023.aat.
Limite di systems tract
Discontinuità che separa i systems tract delle sequenze deposizionali. A seconda dei systems tract che separa, indica una diversa fase di oscillazione relativa del livello del mare.
Codice Banca Dati: TIPO = 5000 in ST023.aat.
Limite fra aree rilevate emerse/sommerse
Elemento cartografico che indica il contatto tra aree rilevate emerse e sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 3100 in ST018.aat.
Limite morfologico di corpo sepolto
Linea che delimita un corpo sommerso, subaffiorante o rilevato rispetto al fondale, di cui è riconosciuta l’origine (debris avalanche, corpo vulcanico, ecc.) per analogia o in continuità con corpi riconosciuti nelle adiacenti aree emerse.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9019 in ST012.aat.
Limo-silt
Classe granulometrica riferita a clasti di dimensioni 0,0625 (1/16) mm < x < 0,0039 (1/256) mm della classificazione di Udden-Wenthworth (Wentworth, 1922), di qualsiasi origine e composizione.
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per definire un carattere tessiturale dei sedimenti clastici incoerenti.
Codice Banca Dati: L = limo in T0180803000-ST018.pat /T0230103000-ST023.pat.
Limo argilloso
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da limo-silt e argilla secondo la seguente percentuale: silt>argilla> 10%, altri <10% (Wentworth, 1922).
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per definire un carattere tessiturale solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mLA= limo argilloso in T0180803000-ST018.pat.
Limo ghiaioso
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da limi-silt e ghiaie secondo la seguente percentuale: silt>ghiaia> 10% (Wentworth, 1922).
Limo sabbioso
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da limo-silt e sabbia secondo la seguente percentuale: silt>sabbia> 10%, altri <10% (Wentworth, 1922).
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per definire un carattere tessiturale dei depositi clastici solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mLS = limo sabbioso in T0180803000-ST018.pat.
Linea delle risorgive
Limite superiore della fascia delle risorgive, cioè di un settore di territorio caratterizzato da un allineamento di sorgenti quasi continuo, che separa l’alta pianura, asciutta, da quella bassa, ricca di acque superficiali. Il limite superiore di questa fascia, che può essere ampia anche alcuni chilometri, è da intendersi come limite medio a causa delle oscillazioni della superficie piezometrica della falda che ne provocano uno spostamento verso monte o verso valle. L’intersezione della superficie freatica con la superficie topografica nel mezzo della pianura è un fenomeno molto evidente in tutta la pianura padana settentrionale e veneto-friulana, dal Piemonte al Friuli, poiché i sedimenti dell’alta pianura sono particolarmente grossolani e permeabili; ciò è dovuto sia alla natura delle rocce che formano la catena alpina sia all’attività dei ghiacciai pleistocenici.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 2140 in ST012.aat.
Linea di cerniera
Linea immaginaria di massima curvatura di una struttura plicativa che giace su più piani (linea curva), caratterizzante pieghe non cilindriche. Molto spesso viene indicata erroneamente con il termine asse di piega.
Linea di drenaggio sommersa
Solco più o meno rettilineo, talora associato in reti di più canali confluenti, sviluppato perpendicolarmente al pendio; possono essere presenti nella zona più prossima alla linea di costa dove, a causa di eventi meteorologici estremi, il flusso di sedimenti viene canalizzato con un’energia maggiore, o in corrispondenza di incisioni relitte di varia natura, oppure associati a canyon (canyon sottomarino), di cui costituiscono le ramificazioni meno profonde o attive.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9010 in ST012.aat.
Linea di riva alla data del rilevamento
Inviluppo dei punti che, al momento dell’effettuazione dei rilievi, costituiscono il limite tra le terre emerse ed i bacini lacustri e marini.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 6020 in ST012.aat.
Lineamento
Nome collettivo di qualsiasi struttura naturale lineare osservabile in foto aerea o immagine da satellite non meglio classificata. Da non usare come sinonimo di lineazione.
Lineazione
Termine descrittivo riferibile a qualsiasi struttura lineare penetrativa visibile in un corpo roccioso o su una superficie naturale di partizione dello stesso alla micro- o mesoscala. Può essere definita da: i) allineamento degli assi maggiori dei granuli mineralogici allungati (lineazione mineralogica); ii) allineamento di aggregati mineralogici allungati; iii) parallelismo delle linee di cerniera di pieghe di piccole dimensioni (lineazione per crenulazione, lineazione per piegamento); iv) intersezione di due foliazioni (lineazione per intersezione). In una roccia può essere presente più di un tipo di lineazione con più di una orientazione. Le lineazioni possono essere curve. Quando possibile bisogna indicare il tipo di lineazione seguendo le indicazioni presenti in (Piazolo & Passchier, 2002 e Passchier & Trouw, 2005). Da non usare come sinonimo di lineamento.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Lineation) Nongenetic term for a penetrative linear structure.
Lineazione a matita (pencil lineation)
Lineazione caratterizzata dalla tendenza di una roccia a rompersi in pezzi allungati e sottili a ricordare il tratto di una matita. Tipicamente prodotti dall’intersezione tra stratificazione e piani di clivaggio o dall’intersezione di due clivaggi.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Pencil lineation) Lineation defined by tendency of rock to break into long, slender pieces resembling pencils. Typically produced by intersection of bedding and cleavage or intersection of two cleavages. Fabric is generally only observed in weakly metamorphosed rocks.
Lineazione d’intersezione
Lineazione caratterizzata dall’intersezione di due o più set di strutture planari e/o lineari. L’esempio più rappresentativo è dato dalla combinazione di stratificazione e clivaggio, ma frequenti sono le lineazioni di intersezione tra due foliazioni tettoniche, o quelle connesse al piegamento (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016).
Codice Banca Dati: TIPO = 3322 in ST019.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Intersection lineation) A lineation produced by the intersection of two planar fabrics.
Lineazione d’intersezione orizzontale
Lineazione d’intersezione giacente su un piano orizzontale o sub-orizzontale, cioè con angolo di plunge compreso tra 0°-10° o 170°-180°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3325 in ST019.pat.
Lineazione d’intersezione verticale
Lineazione d’intersezione giacente su un piano sub-verticale o verticale, cioè con angolo di plunge compreso tra 80° e 100°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3328 in ST019.pat.
Lineazione di estensione (orientazione preferenziale di forma)
Lineazione caratterizzata dall’allineamento di elementi monocristallini o policristallini di qualsiasi dimensione (ooidi, grani, ciottoli, etc.) che sono stati allungati e/o ruotati durante un evento deformativo associato a processi di deformazione plastica dei cristalli. È comunque preferibile utilizzare il termine lineazione minerale.
Codice Banca Dati: TIPO = 3320 in ST019.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Intersection lineation) Lineation defined by elongate (prolate) fabric elements in which the alignment of the fabric elements, and the formation of prolate fabric elements is interpreted to be the product of crystal plastic deformation processes. Associated with mylontic foliation.
Lineazione di estensione (orientazione preferenziale di forma) orizzontale
Lineazione di estensione giacente su un piano orizzontale o sub-orizzontale, cioè con angolo di plunge compreso tra 0°-10° o 170°-180°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3323 in ST019.pat.
Lineazione di estensione (orientazione preferenziale di forma) verticale
Lineazione di estensione giacente su un piano sub-verticale o verticale, cioè con angolo di plunge compreso tra 80° e 100°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3326 in ST019.pat.
Lineazione erosiva da corrente
Lineazione dovuta a correnti trattive. Il flusso della corrente interagisce con il sedimento, attivando un meccanismo di trasporto sul fondo che lascia una traccia erosiva; come conseguenza di questo tipo di trasporto si possono avere strutture trattive unidirezionali o prodotte da correnti oscillatorie.
Codice Banca Dati: TIPO = 9610 in ST012.aat.
Lineazione minerale
Lineazione caratterizzata da minerali e aggregati di minerali allineati secondo una orientazione cristallografica e/o dimensionale a seguito di ricristallizzazione, dissoluzione/precipitazione o rotazione rigida, e disposta su una superficie o pervasiva in un volume di roccia (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016).
Codice Banca Dati: TIPO = 3321 in ST019.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Mineral lineation) Lineation defined by alignment of elongate crystals that have a prismatic crystal habit or of monomineralic grain aggregates.
Lineazione minerale orizzontale
Lineazione minerale giacente su un piano orizzontale o sub-orizzontale, cioè con angolo di plunge compreso tra 0°-10° o 170°-180°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3324 in ST019.pat.
Lineazione minerale verticale
Lineazione minerale giacente su un piano sub-verticale o verticale, cioè con angolo di plunge compreso tra 80° e 100°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3327 in ST019.pat.
Lineazione tettonica
Lineazione prodotta da processi tettonici.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Tectonic lineation) Penetrative linear structure in a rock body defined by fabric elements that are the product of tectonic processes. Linear is used in the sense that the orientation of the structure can be represented as a line in some sufficiently small neighborhood of any point in the material containing the fabric. Penetrative denotes that the fabric elements defining the structure are repeated at distances so small, compared with the scale of the whole that they can be considered to pervade it uniformly and be present at every point (paraphrase of Turner and Weiss, 1963, p. 21).
Listata
Tessitura formata da successione o da alternanza di zone o letti paralleli, lineari, irregolari o concentrici di minerali diversi. Questo tipo di tessitura è caratteristico di giacimenti generati da soluzioni acquose (Desio, 1989).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = listata in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Litici
In ambito vulcanico, clasti di un deposito piroclastico che erano già solidificati al momento dell'eruzione; rappresentano frammenti di rocce già esistenti prima dell’evento eruttivo. Si dividono in congeniti, accessori e accidentali, in funzione della loro origine rispetto all’eruzione che ha prodotto il deposito. I litici congeniti sono frammenti generalmente di origine magmatica, non vescicolati, facenti parte del magma che ha generato l'eruzione ma già solidificati prima di essa perché derivanti da precedenti eruzioni. I litici accessori sono frammenti di roccia di qualsiasi natura, già esistenti prima dell'eruzione (rocce del basamento) ed emessi durante l'eruzione stessa. I litici accidentali sono clasti ripresi dal terreno e inglobati in un flusso piroclastico o in un surge durante lo scorrimento al suolo. termine che indica i clasti che fanno parte di rocce già esistenti prima dell'eruzione.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: Sedimentary material contains significant broken volcanic rock fragments or vitric fragments, irrespective of their pyroclastic or epiclastic origin.
Litofacies
Unità stratigrafica priva di connotazione formale costituita da strati simili, o alternativamente simili, che si differenzia dalle facies che la delimitano lateralmente e verticalmente per composizione, tessitura, geometria e spessore degli strati, strutture deposizionali, strutture erosive, tracce fossili, contenuto fossilifero, caratteri accessori, associazione mineralogica (ad esempio indicanti stesso grado o stesse condizioni di metamorfismo).
Livello
Livello o gruppo di strati dotato di piccolo spessore e di caratteristiche geologiche tali da rendere univoco e immediato il riconoscimento di terreno all’interno di una successione.
Nella Banca Dati CARG il termine fa riferimento anche all’assetto di un ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: ASSETTO = LV in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Livello guida
Livello dotato di grande estensione areale e rilevanza stratigrafica.
Codice Banca Dati: TIPO = 1000 in ST020.aat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Marker bed) Stratigraphic part that is a thin laterally continuous bed within another unit.
Livello guida fossilifero
Livello guida con contenuto fossilifero univoco, possibilmente rappresentato da uno o più fossili guida.
Codice Banca Dati: TIPO = 1100 in ST020.aat.
Località fossilifera
Affioramento segnalato per la presenza di importanti resti di fossili.
Codice Banca Dati: TIPO = 1110 in ST019.pat.
Località fossilifera a vegetali
Località fossilifera caratterizzata da resti di vegetali fossili (talli, foglie, radici, oogoni) ben visibili ad un’analisi di terreno.
Codice Banca Dati: TIPO = 1113 in ST019.pat.
Località fossilifera a vertebrati
Località fossilifera caratterizzata da resti di vertebrati fossili ben visibili ad un’analisi di terreno.
Codice Banca Dati: TIPO = 1111 in ST019.pat.
Località fossilifera ad invertebrati
Località fossilifera caratterizzata da resti di invertebrati fossili ben visibili ad un’analisi di terreno.
Codice Banca Dati: TIPO = 1112 in ST019.pat.
Loëss
Deposito eolico generalmente siltoso, accumulato per decantazione, privo di stratificazione e laminazione, tipico di ambiente di steppa.
LST (systems tract di stazionamento basso del l.m.)
Systems tract che comprende i depositi accumulati durante la fase di stazionamento basso del livello del mare, dalla fine della fase di caduta all’inizio della trasgressione.
Codice Banca Dati: SIGLA = LST in Tab. 7 utile per la compilazione della tabella T0180802000 “Unità Cartografabile Geologica di Legenda del Foglio” - ST018 / SYSTEMS TRACT = 5300 in ST023.pat.
LST + FSST (systems tract di caduta e di stazionamento basso del l.m.)
Systems tract che comprende i depositi accumulati durante il LST e il FSST.
Codice Banca Dati: SYSTEMS TRACT = 5600 in ST023.pat.
Maar
Vulcano monogenetico generato da eruzioni freatiche o freatomagmatiche in cui il magma interagisce direttamente o indirettamente con acqua superficiale o di falda; è composto da materiale piroclastico ben stratificato, consolidato e con granulometria prevalentemente fine. È caratterizzato da un cratere con fondo a quota mediamente inferiore alla topografia circostante. Il cratere è ampio, tipicamente tra 0,1 e 3 km, ha fianchi interni subverticali ed esterni debolmente inclinati (es. 4°); la giacitura è verso l'esterno. Il rapporto tra la profondità del cratere ed il suo diametro è dell'ordine di 1 a 5 nei maar più recenti e tende a cambiare con l’età in seguito all'accumulo di materiali dentro il cratere e all’erosione del suo orlo. Il materiale piroclastico che lo costituisce è composto da frammenti juvenili e da rocce preesistenti frantumate dall'esplosione (litici); le percentuali di queste componenti sono molto variabili; nel caso di un’eruzione generata da interazione indiretta con magma, il maar può essere costituito esclusivamente da litici.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5030 in ST010.pat / TIPO = 5030 in ST011.pat.
Magma
Fuso ad alta temperatura, che costituisce un sistema eterogeneo contenente una prevalente fase liquida, generalmente di composizione silicatica, una fase solida minerale e una fase gassosa in quantità variabili. Il magma si forma quando nel mantello terrestre o nella crosta si verificano condizioni di temperatura e pressione dei fluidi tali da determinare la fusione parziale delle rocce. Quando un magma raggiunge la superficie terrestre viene chiamato lava. La composizione del fuso silicatico è molto variabile e il contenuto in SiO2 è generalmente compreso nell'intervallo 45-75% (in peso).
Manifestazione di idrocarburi
Venuta in superficie di idrocarburi liquidi, solidi o gassosi.
Codice Banca Dati: TIPO = 2220 in ST013.pat.
Manifestazione di interesse minerario
Qualunque evidenza geologica che suggerisce la presenza di concentrazioni sfruttabili di un determinato minerale.
Codice Banca Dati: TIPO = 3440 in ST013.pat.
Manifestazione di vapore
Qualsiasi emissione naturale di vapore acqueo indipendentemente dalla sua genesi.
Codice Banca Dati: TIPO = 2210 in ST013.pat.
Margine superiore (upper tip)
Linea che indica la posizione del margine superiore della superficie di faglia, lungo la quale la dislocazione è pari a zero.
Codice Banca Dati: TIPOLOGIA = 1 in ST032.aat.
Marmi dolomitici
Metacarbonati a tessitura granoblastica, con contenuto in magnesio (XMg) compreso tra 0.95 e 0.99 (Bucher & Grapes, 2011). Queste rocce sono generalmente massive ma in alcuni casi possono essere interessate da una scistosità spaziata più o meno pervasiva. Localmente, eventuali tessiture sedimentarie originarie possono essere preservate (ad esempio laminiti e feltri algali). Le fasi mineralogiche principali sono dolomite e calcite, mentre minerali accessori comuni sono quarzo, mica chiara, clorite, tremolite, diopside, forsterite, epidoto, titanite, pirite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0103 in T0180805000-ST018.pat.
Marmi e metacalcari impuri
Metacarbonati a tessitura granoblastica, con contenuto in minerali carbonatici (calcite e/o aragonite e/o dolomite) compreso tra il 50-95% (Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Queste rocce sono generalmente massive ma in alcuni casi possono essere interessate da una scistosità spaziata più o meno pervasiva. Localmente eventuali tessiture sedimentarie originarie possono essere preservate. Le fasi mineralogiche principali sono calcite, dolomite, quarzo, mica chiara, clorite, tremolite, diopside, mentre minerali accessori comuni sono forsterite, talco, wollastonite, plagioclasio calcico, grossularia-andradite, vesuviana, epidoto, titanite, pirite. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura come cipollini (marmi impuri caratterizzati da clorite e vari fillosilicati), khondaliti (marmi impuri ricchi in silicati), graphithrène (metacalcari cristallini con abbondante grafite), griotte (metacalcari a grana fine ricchi in resti di ammonoidi), hémithrène (marmi impuri con abbondante anfibolo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0102 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (marble) Metamorphic rock consisting of greater than 75 percent fine- to coarse-grained recrystallized calcite and/or dolomite; usually with a granoblastic, saccharoidal texture.
Marmi e metacalcari puri
Metacarbonati a tessitura granoblastica, con contenuto in minerali carbonatici (calcite e/o aragonite e/o dolomite) > 95%. Queste rocce sono generalmente massive ma in alcuni casi possono essere interessate da una scistosità spaziata più o meno pervasiva. Localmente eventuali tessiture sedimentarie originarie possono essere preservate. Le fasi mineralogiche principali sono calcite, dolomite, mentre minerali accessori comuni sono quarzo, mica chiara, clorite, tremolite, diopside, talco, epidoto, titanite, pirite. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura come protocalcite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0101 in T0180805000-ST018.pat.
Marne
Rocce sedimentarie a composizione mista composte da una frazione carbonatica compresa tra il 25% e il 75% e da una restante frazione costituita da minerali argillosi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-MI0100 in T0180805000-ST018.pat.
Marne argillose
Marne composte da una frazione di minerali argillosi, compresa fra 65% e 75%, e la restante frazione costituita dalla componente carbonatica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-MI0101 in T0180805000-ST018.pat.
Marne calcaree
Marne composte da una frazione carbonatica, compresa fra 45% e 75%, e la restante frazione costituita da minerali argillosi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-MI0102 in T0180805000-ST018.pat.
Marne dolomitiche
Marne composte da una frazione carbonatica costituita da dolomite CaMg(CO3)2, compresa fra 45% e 75%, e la restante frazione costituita da minerali argillosi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-MI0103 in T0180805000-ST018.pat.
Masso erratico significativo
Blocco di roccia “esotico” isolato, trasportato da un ghiacciaio e poi abbandonato durante la fase di ritiro. I massi erratici forniscono informazioni sulle fasi di avanzamento di un ghiacciaio.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 4010 in ST010.pat.
Materiali antropici
Materiali generalmente eterogenei, consolidati o non consolidati, di natura artificiale e di origine antropica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = MA-AN0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Anthropogenic material) Material known to have artificial (human-related) origin; insufficient information to classify in more detail.
Materiali sedimentari incoerenti
Materiali incoerenti che si formano per deposizione e accumulo sulla superficie terrestre, attraverso vari processi di natura meccanica, chimica e biologica, di materiali di varia origine, inorganica e/o organica. Sono estremamente eterogenei in funzione delle modalità di formazione ed hanno una composizione variabile (ad es. carbonatica, silicoclastica, silicea, sostanza organica, ecc.). I materiali sedimentari sono stati suddivisi in quattro categorie: sedimenti clastici incoerenti, sedimenti misti (carbonatico-silicoclastici) incoerenti, sedimenti silicei, depositi organici incoerenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-000000 in T0180805000-ST018.pat.
Matricesostenuta
Tessitura in cui i clasti non sono in contatto reciproco e sono immersi nella prevalente matrice, senza toccarsi tra loro.
Matte morta
Resti di prateria a fanerogame marine (di solito Posidonia oceanica (L.) Delile).
Codice Banca Dati: TIPO = 4020 in ST022.pat.
Megaripple
Ondulazioni ritmiche del fondale, di lunghezza d’onda superiore al metro, fino a qualche decina di metri. Le creste alternate sono disposte ortogonalmente alle onde o alle correnti trattive che mettono in moto i granuli, generalmente costituiti da sabbie grossolane.
Codice Banca Dati: TIPO = 9420 in ST010.pat.
Meimechiti
Lave picritiche con contenuto in alcali (Na2O+K2O) <2% in peso, MgO > 18% e TiO2>1% (Le Maitre et alii, 2002, Fig. 2.13). Sono costituite da fenocristalli di olivina in una pasta di fondo a olivina, clinopirosseno, magnetite e vetro.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1703 in T0180805000-ST018.pat.
Meladioriti
Dioriti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di rikotite (diorite con abbondante clinopirosseno e anortoclasio, e minore orneblenda, andesina e biotite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2002 in T0180805000-ST018.pat.
Meladioriti a foidi
Dioriti a foidi in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2802 in T0180805000-ST018.pat.
Meladioriti quarzifere
Dioriti quarzifere in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1202 in T0180805000-ST018.pat.
Melafoidodioriti
Foidodioriti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3502 in T0180805000-ST018.pat.
Melafoidogabbri
Foidogabbri in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3602 in T0180805000-ST018.pat.
Melafoidomonzodioriti
Foidomonzodioriti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3302 in T0180805000-ST018.pat.
Melafoidomonzogabbri
Foidomonzogabbri in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3402 in T0180805000-ST018.pat.
Melafoidomonzosieniti
Foidomonzosieniti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3202 in T0180805000-ST018.pat.
Melafoidosieniti
Foidosieniti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3102 in T0180805000-ST018.pat.
Melagabbri a foidi
Gabbri a foidi in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2902 in T0180805000-ST018.pat.
Melagabbri quarziferi
Gabbri quarziferi in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1302 in T0180805000-ST018.pat.
Melagraniti
Graniti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di hooibergite (granito con orneblenda e ortoclasio).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0402 in T0180805000-ST018.pat.
Melagraniti a feldspati alcalini
Graniti a feldspati alcalini in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0302 in T0180805000-ST018.pat.
Melagranodioriti
Granodioriti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0502 in T0180805000-ST018.pat.
Melamonzodioriti
Monzodioriti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1802 in T0180805000-ST018.pat.
Melamonzodioriti a foidi
Monzodioriti a foidi in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2602 in T0180805000-ST018.pat.
Melamonzodioriti quarzifere
Monzodioriti quarzifere in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di cizlakite (monzodiorite quarzifera con abbondante augite e minore orneblenda, plagioclasio e biotite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1002 in T0180805000-ST018.pat.
Melamonzogabbri
Monzogabbri in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1902 in T0180805000-ST018.pat.
Melamonzogabbri a foidi
Monzogabbri a foidi in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2702 in T0180805000-ST018.pat.
Melamonzogabbri quarziferi
Monzogabbri quarziferi in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di cizlakite (monzogabbro quarzifero con abbondante augite e minore orneblenda, plagioclasio e biotite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1102 in T0180805000-ST018.pat.
Melamonzoniti
Monzoniti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di kentallenite (monzonite composta da olivina, augite, plagioclasio zonato, mica bruna e verde, e K-feldspato interstiziale).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1702 in T0180805000-ST018.pat.
Melamonzoniti a foidi
Monzoniti a foidi in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2502 in T0180805000-ST018.pat.
Melamonzoniti quarzifere
Monzoniti quarzifere in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0902 in T0180805000-ST018.pat.
Mélange
Unità stratigrafica cartografabile composta da una miscela caotica di clasti eterometrici di natura “esotica” (extraformazionale o alloctona) e “nativa” (intraformazionale o autoctona) immersa in una matrice pervasivamente deformata (block-in-matrix) (Cloos, 1983; Evans & Brown, 1986; Best, 2003). Nei mélange non è possibile riconoscere l’originaria organizzazione stratigrafico-sedimentaria. Un mélange può essere: mélange tettonico, mélange sedimentario e mélange diapirico (Festa et alii, 2019).
Mélange diapirico
Mélange formato a seguito di processi di risalita verso l’alto di un diapiro. Dal punto di vista cartografico, un mélange diapirico appare di forma circolare o ellittica, mentre visto in sezione si può presentare con geometria conica o cilindrica (Festa et alii, 2019).
Mélange sedimentario
Sinonimo di olistostroma.
Mélange tettonico
Mélange formato a seguito di fagliazione e/o di processi deformativi di natura tettonica. Può essere limitato da contatti tettonici (sia al tetto che alla base), o passare gradualmente verso l'alto a una broken formation. Dal punto di vista cartografico, un mélange tettonico appare di forma allungata o arcuata che si allinea secondo l’andamento dei principali elementi tettonici che lo generano/delimitano. Visto in sezione, si può presentare con geometria a cuneo o lenticolare (Festa et alii, 2019).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-MT0000 in T0180805000-ST018.pat.
Melanocratico
Termine che si riferisce a rocce che hanno > 60% modale di minerali mafici (Best, 2003; Vernon, 2018).
Melanosoma
Termine descrittivo con il quale si indica la parte melanocratica del neosoma presente nelle migmatiti costituita da minerali scuri come biotite, granato, ortopirosseno, cordierite, orneblenda, clinopirosseno, olivina (Best, 2003; Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011), e rappresenta la frazione solida residua lasciata dopo l’estrazione parziale, o totale, del fuso. Possono essere presenti microstrutture che indicano una fusione parziale.
Melasieniti
Sieniti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di durbachite (sienite con megacristalli di ortoclasio, fenocristalli di biotite ed orneblenda immersi in una matrice di oligoclasio e quarzo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1602 in T0180805000-ST018.pat.
Melasieniti a feldspati alcalini
Sieniti a feldspati alcalini in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti. Particolari tipi di melasieniti a feldspati alcalini sono distinte in letteratura, sulla base delle specifiche associazioni mineralogiche, con i nomi di ladogaliti (sieniti a feldspati alcalini con clinopirosseno, orneblenda, e minore apatite e allanite), ladogiti (sieniti a feldspati alcalini con clinopirosseno e apatite, e minore orneblenda, titanite e allanite), neiviti (sieniti a feldspati alcalini con orneblenda e minore albite e magnetite), ordositi (sieniti a feldspati alcalini con abbondante egirina e minore microclino e flogopite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1502 in T0180805000-ST018.pat.
Melasieniti a feldspati alcalini e foidi
Sieniti a feldspati alcalini e foidi in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2302 in T0180805000-ST018.pat.
Melasieniti a foidi
Sieniti a foidi in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di covite (sienite a nefelina con pirosseno sodico e anfibolo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2402 in T0180805000-ST018.pat.
Melasieniti quarzifere
Sieniti quarzifere in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0802 in T0180805000-ST018.pat.
Melasieniti quarzifere a feldspati alcalini
Sieniti quarzifere a feldspati alcalini in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0702 in T0180805000-ST018.pat.
Melatonaliti
Tonaliti in cui i minerali femici sono estremamente abbondanti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0602 in T0180805000-ST018.pat.
Melilititi
Nome collettivo per rocce laviche speciali a composizione ultrabasica contenenti melilite > 10% e costituite essenzialmente di melilite e pirosseno, con possibile presenza di perovskite. La composizione su base chimica cade nel campo F del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) ed è caratterizzata da ortosilicato di calcio su base normativa > 10% in peso e K2O
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Kalsilitic and melilitic rocks) Igneous rock containing greater than 10 percent melilite or kalsilite. Typically undersaturated, ultrapotassic (kalsilitic rocks) or calcium-rich (melilitic rocks) mafic or ultramafic rocks.
Membro
Unità litostratigrafica di rango gerarchico inferiore a quello della formazione. È una parte di una formazione distinguibile dal resto in base alle sue caratteristiche litologiche e alla sua precisa posizione stratigrafica.
Mesocumulitica
Tessitura magmatica di cumulo intermedia tra quella ortocumulitica e quella adcumulitica.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = mesocumulitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Mesosoma
Termine descrittivo con il quale si indicano parti di migmatiti costituite da una colorazione intermedia tra il melanosoma ed il leucosoma (Best, 2003; Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007). Se presente, il mesosoma rappresenta all’incirca i resti del protolite originario della migmatite (paleosoma).
Meta-apliti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile alle apliti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0400 in T0180805000-ST018.pat.
Meta-apliti granitiche
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile alle apliti a composizione granitica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0401 in T0180805000-ST018.pat.
Meta-apliti granodioritiche
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile alle apliti a composizione granodioritica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0402 in T0180805000-ST018.pat.
Meta-apliti tonalitiche
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile alle apliti a composizione tonalitica metamorfosate.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0403 in T0180805000-ST018.pat.
Meta-argilliti
Metapeliti a grana fina che mostrano una scistosità pervasiva marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli minerali. Queste rocce derivano dal metamorfismo di un protolite riconducibile alle argilliti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SP0101 in T0180805000-ST018.pat.
Metabasalti
Metabasiti con protolite riconducibile ai basalti (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1503 in T0180805000-ST018.pat.
Metabasiti
Termine generale che indica tutte le rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) a composizione basica (e.g., basalti, gabbri, dioriti, ecc.) in cui non è possibile distinguere paragenesi mineralogiche e/o tessiture relitte che permettono una identificazione univoca del protolite femico (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1500 in T0180805000-ST018.pat.
Metabrecce
Metaruditi con protolite riconducibile alle brecce.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SP0302 in T0180805000-ST018.pat.
Metacalcari argillosi
Sinonimo di calcescisti.
Metacarbonati
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sulla composizione modale) contenenti > 50% in volume di minerali carbonatici (calcite e/o aragonite e/o dolomite) a tessitura granoblastica (Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Queste rocce sono generalmente massive ma in alcuni casi possono essere interessate da una scistosità spaziata più o meno pervasiva. Localmente eventuali tessiture sedimentarie originarie possono essere preservate. Le fasi mineralogiche principali sono calcite, dolomite, quarzo, mica chiara, clorite, tremolite, mentre minerali accessori comuni sono diopside, forsterite, talco, wollastonite, plagioclasio calcico, grossularia-andradite, vesuviana, epidoto, titanite, pirite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0100 in T0180805000-ST018.pat.
Metaconglomerati
Metaruditi con protolite riconducibile ai conglomerati.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SP0301 in T0180805000-ST018.pat.
Metadaciti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle daciti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1000 in T0180805000-ST018.pat.
Metadioriti
Metabasiti con protolite riconducibile alle dioriti. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di epidioriti (metadiabasi/metadioriti con differente grado metamorfico, generalmente costituiti da anfibolo fibroso, plagioclasio, clorite ilmenite e magnetite), lavialiti/laviagneiss (metadioriti con xenocristalli relitti di labradorite immersi in una matrice composta da orneblenda, biotite, oligoclasio, microclino e quarzo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1501 in T0180805000-ST018.pat.
Metadolomie
Metacarbonati con protolite riconducibile alle dolomie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0105 in T0180805000-ST018.pat.
Metaepiclastiti
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (basato sul nome del protolite) riconducibile alle epiclastiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SP0400 in T0180805000-ST018.pat.
Metagabbri
Metabasiti con protolite riconducibile ai gabbri. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di allaliniti (metagabbri in facies eclogitica caratterizzato da abbondante smaragdite e strutture magmatiche preservate nonostante l’alterazione pseudomorfica), zobteniti (metagabbri con tessitura augen, composto da augite con bordo di uralite, immersa in una matrice di epidoto e plagioclasio saussuritizzato).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1502 in T0180805000-ST018.pat.
Metagraniti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile ai graniti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0100 in T0180805000-ST018.pat.
Metagranodioriti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile ai granodioriti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0200 in T0180805000-ST018.pat.
Metalamprofiri
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile ai lamprofiri.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0700 in T0180805000-ST018.pat.
Metalamprofiri a leucite
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile ai lamprofiri a leucite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0702 in T0180805000-ST018.pat.
Metalamprofiri a melilite
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile ai lamprofiri a melilite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0704 in T0180805000-ST018.pat.
Metalamprofiri alcalini
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile ai lamprofiri alcalini.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0703 in T0180805000-ST018.pat.
Metalamprofiri calcalcalini
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile ai lamprofiri calcalcalini.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0701 in T0180805000-ST018.pat.
Metalamprofiri shoshonitici
Sinonimo di metalamprofiri calcalcalini.
Metalamprofiri ultramafici
Sinonimo di metalamprofiri a melilite.
Metalatiti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle latiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1200 in T0180805000-ST018.pat.
Metalutiti
Sinonimo di metapeliti.
Metamonzodioriti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle monzodioriti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0600 in T0180805000-ST018.pat.
Metamonzogabbri
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile ai monzogabbri.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0700 in T0180805000-ST018.pat.
Metamonzoniti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile ai monzoniti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0500 in T0180805000-ST018.pat.
Metamorfismo
Processo subsolidus che coinvolge cambiamenti nel contenuto/composizione mineralogica e/o tessitura della roccia. Questo processo è dovuto ad aggiustamenti delle condizioni chimico-fisiche della roccia (pressione, temperatura, condizioni di stress, fluidi), che differiscono da quelle in cui si è formata originariamente la roccia stessa (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Il processo può coesistere con la fusione parziale (migmatiti), e potrebbe anche coinvolgere cambiamenti nella composizione chimica della roccia (metasomatismo).
Metamorfismo di combustione
Tipo di metamorfismo di locale estensione prodotto dalla spontanea combustione di carbone, petrolio o bitume, presente nelle rocce (Bucher, 2006; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Le altissime temperature (ca. 1000-1500°C) raggiunte durante la combustione potrebbe addirittura innescare la fusione delle rocce trasformandole in un aggregato olocristallino di minerali metamorfici di alta temperatura (buchite). Sebbene le aureole di contatto generate da metamorfismo di combustione abbiano generalmente lo spessore di alcuni metri, e solo raramente di alcune decine di metri, la loro estensione superficiale potrebbe essere particolarmente estesa, soprattutto nel caso in cui gli strati rocciosi contenenti la materia organica presentino una blanda inclinazione.
Metamorfismo di contatto
Tipo di metamorfismo di locale estensione che interessa le rocce incassanti corpi magmatici (g.e., diapiro) ubicati a differenti profondità, sia in ambiente continentale che oceanico, ed è essenzialmente causato dal trasferimento di calore dei corpi magmatici alle rocce incassanti (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Questo tipo di metamorfismo si realizza in un intervallo di temperature molto ampio, e potrebbe essere accompagnato da una significativa deformazione delle rocce incassanti dipendente dalle dinamiche dell’intrusione. La zona in cui si sviluppa il metamorfismo di contatto è chiamata di contatto o termometamorfica, mentre le rocce prodotte da tale processo sono chiamate hornfels (Best, 2003).
Metamorfismo regionale
Tipo di metamorfismo che si sviluppa su aree particolarmente estese ed interessa un volume di rocce molto grande (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011), ed è associato a processi tettonici a grande scala come l’apertura di fondali oceanici (metamorfismo di fondo oceanico; Miyashiro, 1972), ispessimento crostale legato alla collisione tra placche (metamorfismo orogenico; Miyashiro, 1973), e seppellimento in bacini fortemente subsidenti (metamorfismo da seppellimento; Coombs, 1961).
Metandesiti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle andesiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1300 in T0180805000-ST018.pat.
Metaorneblenditi
Rocce metamorfiche ultramafiche con protolite riconducibile alle orneblenditi. Un particolare tipo di queste rocce sono note in letteratura come borzoliti (metaorneblenditi in facies prenhite-pumpellyite, con amigdale riempite da carbonati).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1703 in T0180805000-ST018.pat.
Metapegmatiti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile alle pegmatiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0500 in T0180805000-ST018.pat.
Metapegmatiti granitiche
Metapegmatiti con protolite riconducibile alle pegmatiti granitiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0501 in T0180805000-ST018.pat.
Metapegmatiti granodioritiche
Metapegmatiti con protolite riconducibile alle pegmatiti granodioritiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0502 in T0180805000-ST018.pat.
Metapegmatiti sienitiche
Metapegmatiti con protolite riconducibile alle pegmatiti sienitiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0504 in T0180805000-ST018.pat.
Metapegmatiti tonalitiche
Metapegmatiti con protolite riconducibile alle pegmatiti tonalitiche metamorfosate.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0503 in T0180805000-ST018.pat.
Metapeliti
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (basato sul nome del protolite) riconducibile alle peliti. Queste rocce sono a grana fina e mostrano una scistosità pervasiva marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici. Queste rocce derivano dal metamorfismo di originari sedimenti con granulometria <63 µm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SP0100 in T0180805000-ST018.pat.
Metaperidotiti
Rocce metamorfiche ultramafiche con protolite riconducibile alle peridotiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1701 in T0180805000-ST018.pat.
Metapiroclastiti
Rocce metamorfiche a protolite vulcanoclastico riconducibile alle piroclastiti consolidate/tufi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-VU0100 in T0180805000-ST018.pat.
Metapirosseniti
Rocce metamorfiche ultramafiche con protolite riconducibile alle pirosseniti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1702 in T0180805000-ST018.pat.
Metaporfidi granitici
Metaporfiriti con protolite riconducibile ai porfidi granitici. Questo termine racchiude anche i metagranofiri.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0601 in T0180805000-ST018.pat.
Metaporfidi granodioritici
Metaporfiriti con protolite riconducibile ai porfidi granodioritici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0602 in T0180805000-ST018.pat.
Metaporfiriti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile alle porfiriti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0600 in T0180805000-ST018.pat.
Metapsammiti
Sinonimo di metareniti.
Metapsefiti
Sinonimo di metaruditi.
Metaradiolariti
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sulla composizione modale) riconducibile alle radiolariti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0500 in T0180805000-ST018.pat.
Metareniti
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (basato sul nome del protolite) riconducibile alle areniti. Queste rocce presentano una tessitura a grana da media a grossa, e sono generalmente massive o caratterizzate da una scistosità spaziata più o meno pervasiva, marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici o frammenti litici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SP0200 in T0180805000-ST018.pat.
Metariodaciti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle riodaciti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0900 in T0180805000-ST018.pat.
Metarioliti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle rocce riolitiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0800 in T0180805000-ST018.pat.
Metaruditi
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (basato sul nome del protolite) riconducibile alle ruditi. Queste rocce presentano una tessitura a grana grossa, e sono generalmente massive o caratterizzate da una scistosità spaziata discontinua marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici o frammenti litici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SP0300 in T0180805000-ST018.pat.
Metasieniti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle sieniti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0400 in T0180805000-ST018.pat.
Metasiltiti
Metapeliti con protolite riconducibile alle siltiti. Queste rocce presentano una tessitura a grana fina, con scistosità pervasiva marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SP0102 in T0180805000-ST018.pat.
Metasomatismo
Processo metamorfico subsolidus per cui la composizione chimica della roccia, o una sua parte, è alterata in modo pervasivo attraverso l'introduzione o rimozione di componenti chimici come risultato della sua interazione con fluidi acquosi (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009).
Metatefriti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle tefriti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1400 in T0180805000-ST018.pat.
Metatessiti
Migmatiti a basso grado di fusione parziale, con contenuto in neosoma <20%, che preserva ancora le tessiture originarie (e.g., foliazione, banding etc.) del protolite (paleosoma) (Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0501 in T0180805000-ST018.pat.
Metatonaliti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle tonaliti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0300 in T0180805000-ST018.pat.
Metatrachiti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle trachiti-trachidaciti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1100 in T0180805000-ST018.pat.
Metavulcaniti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite) riconducibile alle rocce vulcaniche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1600 in T0180805000-ST018.pat.
Metavulcaniti acide
Metavulcaniti con protolite riconducibile alle rocce vulcaniche a composizione acida (sia lave a composizione acida che piroclastiti di analogo chimismo) (e.g., metarioliti, metadaciti, ecc.) in cui non è possibile distinguere paragenesi mineralogica e/o tessiture relitte che permettano una identificazione univoca del protolite. In letteratura è frequente trovare indicate queste rocce come “porfiroidi”, termine che, secondo Fettes & Desmons (2007), risulta essere ambiguo e che deve essere ulteriormente specificato.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1601 in T0180805000-ST018.pat.
Metavulcaniti basiche
Metavulcaniti con protolite riconducibile alle rocce vulcaniche a composizione basica (sia lave a composizione basica che piroclastiti di analogo chimismo) (e.g., metabasalti, metatrachibasati ecc.) in cui non è possibile distinguere paragenesi mineralogica e/o tessiture relitte che permettano una identificazione univoca del protolite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1602 in T0180805000-ST018.pat.
Metavulcanoclastiti
Rocce metamorfiche a protolite vulcanoclastico riconducibile alle vulcanoclastiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-VU0200 in T0180805000-ST018.pat.
Metavulcanoclastiti a varie granulometrie
Metavulcanoclastiti con protolite riconducibile alle vulcanoclastiti a varie granulometrie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-VU0204 in T0180805000-ST018.pat.
Metavulcanoclastiti fini
Metavulcanoclastiti con protolite riconducibile alle vulcanoclastiti fini.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-VU0201 in T0180805000-ST018.pat.
Metavulcanoclastiti grossolane
Metavulcanoclastiti con protolite riconducibile alle vulcanoclastiti grossolane.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-VU0203 in T0180805000-ST018.pat.
Metavulcanoclastiti medie
Metavulcanoclastiti con protolite riconducibile alle vulcanoclastiti medie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-VU0202 in T0180805000-ST018.pat.
Miarolitica
Tessitura usata per descrivere le cavità di una roccia di forma irregolare nelle quali si proiettano cristalli euedrali (Best, 2003; Vernon, 2018). Si rinvengono tipicamente in rocce subvulcaniche.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = miarolitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Micascisti
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sulla composizione modale) a grana medio-grossa che mostrano una scistosità pervasiva marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici. I costituenti principali di questo tipo di rocce sono i minerali micacei (generalmente mica bianca e/o mica scura), con contenuto > 50% del volume della roccia (Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Altre fasi mineralogiche che possono essere presenti sono quarzo, feldspato, granato, polimorfi di Al2SiO5 (sillimanite, cianite o andalusite), clorite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Micascist) A schist that consists of more than 50 percent mica minerals, typically muscovite or biotite. Special type included to distinguish this common variety of schist.
Micascisti a clorite
Micascisti in cui la clorite è il minerale predominante presente nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0302 in T0180805000-ST018.pat.
Micascisti a clorite e sericite
Micascisti in cui la clorite e la sericite sono i costituenti predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0303 in T0180805000-ST018.pat.
Micascisti a granato e staurolite
Micascisti in cui il granato e la staurolite sono i costituenti predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0304 in T0180805000-ST018.pat.
Micascisti a granato, staurolite e cianite
Micascisti in cui il granato, la staurolite e la cianite sono i costituenti predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0305 in T0180805000-ST018.pat.
Micascisti a sillimanite
Micascisti in cui la sillimanite è il costituente predominante presente nella roccia. Un particolare tipo di queste rocce è conosciuto in letteratura con il nome di morbihannite (micascisti a sillimanite con abbondante cordierite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0306 in T0180805000-ST018.pat.
Micascisti sericitici
Micascisti in cui la sericite è il minerale predominante presente nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0301 in T0180805000-ST018.pat.
Microliti
Cristalli microscopici grandi abbastanza da mostrare birifrangenza ottica in luce polarizzata (Best, 2003; Vernon, 2018).
Migmatiti
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sulla composizione modale), molto eterogenee, sia alla micro- che alla meso-scala, originate dalla parziale fusione in ambiente metamorfico di medio e alto grado (Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011; Vernon, 2018). Le migmatiti sono composte da una parte scura (mafica) chiamata melanosoma, ricca in minerali ferro-magnesiaci, e da una parte chiara (felsica) chiamata leucosoma, ricca in minerali quarzo-feldspatici, in associazione strutturale complessa. In alcuni casi si possono rinvenire porzioni di roccia con un colore intermedio tra leucosoma e melanosoma chiamato mesosoma. Se presente, mesosoma rappresenta all’incirca i resti del protolite originario della migmatite (paleosoma). Le parti felsiche sono formate dalla cristallizzazione di fusi parziali di derivazione locale o per segregazione metamorfica dei fusi dalla frazione solida (neosoma), mentre le parti mafiche rappresentano i residui del processo di fusione parziale o sono formate da processi di segregazione metamorfica (restite). Parti delle fasi felsiche possono rappresentare intrusioni di magma granitico proveniente da una sorgente più distante. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di allomigmatiti (migmatiti contenenti materiale introdotto per iniezione), atessiti/atettiti (tipo di migmatiti a composizione basica che rimangono sostanzialmente invariate durante il processo di anatessi), augen-migmatiti (tipo di migmatiti con relitti di tessiture augen arrangiate parallelamente alla foliazione), crocyditi (migmatiti con corpi di metatessiti con forma a stella o irregolare), diadysiti (migmatiti con vene granitiche concordanti o discordanti), embrechiti (migmatiti formate da impregnazioni di materiale fuso proveniente dall’esterno tale da preservare localmente la foliazione del protolite originario), epiboliti (migmatiti con vene o lenti di materiale granitoide concordanti), polimigmatiti (migmatite costituita da due differenti parti granitiche ed una parte a composizione basica).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0500 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Migmatite) Silicate metamorphic rock that is pervasively heterogeneous on a decimeter to meter scale that typically consists of darker and lighter parts; the darker parts usually exhibit features of metamorphic rocks whereas the lighter parts are of igneous-looking appearance.
Miloniti
Rocce di faglia con coesione primaria, riconoscibili per la presenza di porfiroclasti immersi in una matrice e per le evidenze di deformazione non coassiale. Spesso è evidente una forte riduzione di grana rispetto alle rocce circostanti. La matrice è compresa tra il 50 e il 90% del volume totale della roccia stessa (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Trouw et alii, 2010; Fossen, 2016). Questo tipo di rocce si presenta con una foliazione ben sviluppata legata alla ricristallizzazione dinamica e alla deformazione cristalloplastica dei minerali costituenti. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura come hartschiefer (miloniti con strutture a bande e aspetto apparentemente selcioso), pelitoidi (miloniti derivanti dalla deformazione in zone di taglio di rocce granitoidi).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CS0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: Metamorphic rock characterised by a foliation resulting from tectonic grain size reduction, in which more than 10 percent of the rock volume has undergone grain size reduction. Includes protomylonite, mylonite, ultramylonite, and blastomylonite.
Milonitica
Tessitura che caratterizza rocce interessate da deformazione per taglio duttile. Questa tessitura risulta visibile dalla scala mesoscopica a quella microscopica, ed è costituita da un fabric planare penetrativo generato da una riduzione della dimensione dei grani che può, in alcuni casi, avvolgere porfiroclasti e frammenti litici di composizione simile ai minerali costituenti la matrice (Passchier & Trouw, 2005; Trouw et alii, 2010; Vernon, 2018). Localmente si può osservare una ricristallizzazione di cristalli (generalmente minerali micacei) a grana medio-grossa.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = milonitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Mimetica
Sinonimo di tessitura epitassiale.
Minerali indice
Minerali peculiari la cui stabilità, nelle rocce metamorfiche, corrisponde ad una critica reazione mineralogica prograda (o retrograda) guidata da una variazione di variabili intensive (Best, 2003; Bucher & Grapes, 2011). La loro comparsa (o scomparsa) marca un’isograda che segna l’inizio di una zona metamorfica. La successione dei minerali indice, con l’aumentare del grado metamorfico, è data da clorite, biotite, granato (almandino), staurolite, cianite, sillimanite.
Miniera
Scavo per l’estrazione, in sotterraneo o a cielo aperto, di: i) metalli, metalloidi e loro composti; ii) grafite, combustibili solidi, liquidi e gassosi, rocce asfaltiche e bituminose; iii) fosfati, sali alcalini e magnesiaci, allumite, miche, feldspati, caolino e bentonite, terre da sbianca, argille per porcellana e terraglia forte, terre con grado di refrattarietà superiore a 1630 gradi centigradi; iv) pietre preziose, granato, corindone, bauxite, leucite, magnesite, fluorite, minerali di bario e di stronzio, talco, amianto, marna da cemento, pietre litografiche; v) sostanze radioattive, acque minerali e termali, vapori e gas (ai sensi del R.D. 1443/1927 e del D.Lgs. 213/1999 e s.m.i.).
Miniera attiva
Miniera attualmente adibita all’estrazione di materiali per la presenza di minerali e rocce di interesse giacimentologico.
Codice Banca Dati: TIPO = 1210 in ST013.pat.
Miniera inattiva
Miniera un tempo adibita all’estrazione di materiali per la presenza di minerali e rocce di interesse giacimentologico, ma oramai non più utilizzata.
Codice Banca Dati: TIPO = 1220 in ST013.pat.
Mirmechitica
Caso particolare di tessitura simplectitica. È formata da bacchette vermicolari di quarzo in continuità ottica incluse in plaghe di plagioclasio (generalmente oligoclasio). Molto frequente in graniti, si rinviene spesso come proiezioni di plagioclasio lobate, a forma di verruca (in greco: myrmekia), al contatto tra plagioclasio e K-feldspato, o tra diversi cristalli di K-feldspato (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = mirmechitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Moderatamente addensato
Moderatamente cementato
Moderatamente classato
Moderatamente consistente
Moderatamente saldato
Mofete
Molo foraneo
Opera di difesa costruita in un bacino d'acqua con lo scopo di prevenire l'abbassamento del livello dell'acqua in un canale in seguito all'apporto di materiale litorale e per dirigere e confinare le correnti o i flussi di marea.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento antropico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8050 in ST012.aat.
Molto addensato
Molto consistente
Monzodioriti
Rocce intrusive a grana grossa costituite da plagioclasio (65-90%), generalmente oligoclasio o andesina, feldspato alcalino (generalmente ortoclasio), orneblenda e biotite, con o senza pirosseno. Il quarzo è generalmente assente, e se presente non supera mai il 5% (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 9 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di kauaiiti (monzodioriti con titanoaugite, olivina e feldspato zonato), kullaiti (monzodioriti porfiriche con fenocristalli di andesina e Na-ortoclasio con tessitura ofitica), sörkedaliti (monzodioriti con olivina, andesina antipertitica e raro clinopirosseno).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1800 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Monzodiorite) Phaneritic crystalline igneous rock consisting of sodic plagioclase (An0 to An50), alkali feldspar, hornblende, and biotite, with or without pyroxene, and 0 to 5 percent quartz. Includes rocks defined modally in QAPF field 9.
Monzodioriti a foidi
Rocce intrusive a grana grossa costituite da plagioclasio (65-90%), generalmente oligoclasio o andesina, feldspato alcalino (generalmente ortoclasio), orneblenda e biotite, con o senza pirosseno. I feldspatoidi sono generalmente presenti e non superano mai il 10% (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 9’ del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di rongstockiti (monzodioriti a foidi con abbondante titanoaugite, biotite, orneblenda marrone, nefelina e cancrinite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2600 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Foid bearing Monzodiorite) Monzodioritic rock that contains between 0 and 10 percent feldspathoid mineral.
Monzodioriti quarzifere
Rocce intrusive a grana grossa costituite da plagioclasio (65-90%), generalmente oligoclasio o andesina, feldspato alcalino (generalmente ortoclasio), quarzo (5-20%), orneblenda e biotite, con o senza pirosseno (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 9* del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Quartz Monzodiorite) Monzodioritic rock that contains between 5 and 20 percent quartz.
Monzogabbri
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (65-90%), generalmente labradorite o bytownite, scarso feldspato alcalino, orneblenda, biotite e/o pirosseno. Il quarzo è generalmente assente, e se presente non supera mai il 5% (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii 1983; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 9 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di hovlanditi (monzogabbri con grossi cristalli di bytownite, biotite, iperstene), mafraiti (monzogabbri con kerustite che eccede la titanoaugite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1900 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Monzogabbro) Monzogabbroic rock that contains between 0 and 5 percent quartz and no feldspathoid mineral in the QAPF fraction. Includes rocks defined modally in QAPF field 9.
Monzogabbri a foidi
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da plagioclasio (65-90%), generalmente labradorite o bytownite, scarso feldspato alcalino, orneblenda, biotite e/o pirosseno. I feldspatoidi sono generalmente presenti e non superano mai il 10% (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 9' del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2700 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Foid bearing Monzogabbro) Monzogabbroic rock that contains 0 to 10 percent feldspathoid mineral in the QAPF fraction. QAPF field 9'.
Monzogabbri quarziferi
Rocce intrusive a grana grossa costituite da plagioclasio (65-90%), generalmente labradorite o bytownite, scarso feldspato alcalino, quarzo (5-20%), orneblenda e biotite, con o senza pirosseno (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 9* del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Quartz Monzogabbro) Monzogabbroic rock that contains between 5 and 20 percent quartz in the QAPF fraction. QAPF field 9*.
Monzograniti
Rocce intrusive acide a grana grossa, con una composizione generale simile a quella dei graniti, in cui la differenza sta unicamente nell’abbondanza dei plagioclasi. Queste rocce sono costituite da un’associazione mineralogica data da quarzo (20-60%), plagioclasio (35-65%), feldspato alcalino e biotite. Come minerali accessori troviamo orneblenda e pirosseno (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 3b del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di farsunditi (monzograniti a ortopirosseno), adamelliti (monzograniti con eguale quantità di plagioclasio e feldspato alcalino).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0404 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Monzogranite) Granite that has a plagiolcase to total feldspar ratio between 0.35 and 0.65. QAPF field 3b.
Monzoniti
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da proporzioni simili di feldspato alcalino (ortoclasio, spesso pertitico) e plagioclasio (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Tra i minerali femici si hanno biotite, anfibolo (orneblenda verde) e pirosseno (augite). Il quarzo è generalmente assente, e se presente non supera mai il 5%. I minerali accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 8 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di akeriti (monzoniti a grana fine con biotite, pirosseno ed oligoclasio), hurumiti (monzoniti con ortoclasio, andesina e clinopirosseno), kamchatiti (monzoniti con orneblenda blu, ortoclasio, epidoto e pirosseno), kemahliti (monzoniti con pseudoleucite), kjelsåsiti (monzoniti ricche in plagioclasio e augite), larvikiti/laurvikiti (monzoniti caratterizzate da feldspati di forma rombica e augite), mangeriti (monzoniti ad ortopirosseno), yogoiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1700 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Monzonite) Monzonitic rock that contains 0-5 percent quartz and no feldspathoid mineral in the QAPF fraction. Includes rocks defined modally in QAPF Field 8.
Monzoniti a foidi
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite da proporzioni simili di feldspato alcalino (generalmente ortoclasio) e plagioclasio. I feldspatoidi sono generalmente presenti e non superano mai il 10% (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Tra i minerali femici si hanno biotite, anfibolo e pirosseno. I minerali accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. La composizione su base modale cade nel campo 8' del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2500 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Foid bearing Monzonite) Monzonitic rock that contains 0-10 percent feldspathoid mineral and no quartz in the QAPF fraction. Includes rocks defined modally in QAPF Field 8'.
Monzoniti quarzifere
Rocce intrusive a composizione acida a grana medio-grossa costituite da proporzioni simili di feldspato alcalino (ortoclasio, spesso pertitico) e plagioclasio. Il quarzo è compreso tra 5-20% ed i minerali mafici sono costituiti da biotite, anfibolo (orneblenda verde) e pirosseno (augite), e accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii 1983; Le Maitre et alii, 2002). La composizione su base modale cade nel campo 8* del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di ukrainiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0900 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Quartz monzonite) Monzonitic rock that contains 5-20 percent quartz in the QAPF fraction. Includes rocks defined modally in QAPF Field 8*.
Morenico scheletrico sparso
Lembo di deposito glaciale sul quale hanno agito per lungo tempo processi di rimodellamento e rielaborazione tali da determinare la completa asportazione della matrice fine del deposito lasciando, quindi, come prodotto residuale, i soli elementi grossolani.
Nel Progetto CARG questa voce indica inoltre un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: SIGLA = c3 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO = 4030 in ST010.pat / TIPO = 4050 in T0180801000-ST018.pat.
Mugeariti
Trachiandesiti basaltiche di varietà sodica (Na2O wt% > di K2O wt% + 2), a tessitura spesso fluidale, costituite essenzialmente da fenocristalli di olivina, clinopirosseno, plagioclasio (oligoclasio), in una pasta di fondo parzialmente vetrosa a plagioclasio (oligoclasio), nettamente prevalente su sanidino interstiziale, olivina, clinopirosseno, magnetite e possibile feldspatoide. La composizione su base chimica è espressa nel campo S2 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Se presente nefelina in piccole quantità queste rocce possono essere definite nefelin-mugeariti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0602 in T0180805000-ST018.pat.
Nebuliti
Migmatiti in cui il neosoma è molto diffuso e difficile da differenziare dal paleosoma.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0505 in T0180805000-ST018.pat.
Neck
Corpo lavico cilindrico, spesso emergente rispetto alla topografia circostante, derivato da raffreddamento del magma nella parte alta di un condotto vulcanico e messo a nudo dall'erosione del materiale incassante. I neck sono generalmente visibili solo nelle più vecchie successioni vulcaniche.
In Banca Dati CARG il termine si riferisce anche all’assetto di un ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: TIPO = 5060 in ST010.pat / TIPO = 5060 in ST011.pat / ASSETTO = NE in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Nefeliniti
Foiditi costituite essenzialmente da nefelina e clinopirosseno (augite titanifera o più difficilmente sodica). La composizione su base chimica è espressa nel campo F e/o U1 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base normativa consente di individuare le nefeliniti come quelle rocce i cui valori di nefelina normativa siano compresi tra 20 e 40 nel diagramma abnorm/nenorm. La composizione su base modale cade nel campo 15c del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Particolari tipi di nefeliniti sono note in letteratura con i nomi di noseaniti (con notevoli quantità di noseana e anfibolo), nefeliniti fonolitiche (a nefelina e feldsdpati con sanidino prevalente su plagioclasio, possibili altri feldspatoidi). Le rocce laviche a nefelina con valori di nefelina normativa <20 e albite normativa <5 prendono invece il nome di Melanefeliniti (Le Bas, 1989).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1504 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Foidite) Foiditoid that contains greater than 90 percent feldspathoid minerals in the QAPF fraction.
Nematoblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui i grani costituenti hanno una forma aciculare o colonnare e marcano un ben definito orientamento preferenziale di forma. Questo termine può diventare obsoleto nel caso in cui viene descritta la lineazione mineralogica della roccia (Passchier & Trouw, 2005).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = nematoblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Neosoma
Termine generico con il quale si indicano parti di migmatiti di nuova formazione o ricostituite dalla fusione parziale del protolite (Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Il neosoma comprende essenzialmente i componenti solidi (residuum e melanosoma) e liquidi (leucosoma) della reazione metamorfica che produce la fusione. Le parti del neosoma possono, o meno, aver subito la segregazione in frazioni separate di fusione e di solido.
Nivomorena
Nodulare
Tessitura caratterizzata da noduli arrotondati o sub sferici di dimensione centimetrica e decimetrica immersi in una matrice generalmente micritica. L’aspetto generale ricorda quello di un conglomerato.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = nodulare in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Non addensato
Non classato
Nonconformità
Superficie di inconformità tra un’unità geologica sottostante, più antica, non stratificata (solitamente rocce ignee intrusive o rocce metamorfiche) e un’unità geologica stratificata più giovane e sovrastante.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (nonconformable contact) An unconformable contact between an underlying, older nonstratified geological unit (usually intrusive igneous rocks or metamorphics) and an overlying, younger stratified geological unit.
Noriti
Rocce gabbroidi costituite essenzialmente da bytownite, labradorite o andesina e ortopirosseno (Streckeisen, 1973, 1976; Tomkeieff et alii 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di hyperiti (noriti con plagioclasio, iperstene e augite), katabugiti (noriti con iperstene, oligoclasio-adesina atipertitici e quarzo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2109 in T0180805000-ST018.pat.
Noriti a clinopirosseno
Rocce gabbroidi costituite essenzialmente da bytownite, labradorite o andesina, ortopirosseno e subordinato clinopirosseno (Streckeisen, 1976; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di ivoirite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2110 in T0180805000-ST018.pat.
Noriti a olivina
Rocce gabbroidi costituite essenzialmente da bytownite, labradorite o andesina, e olivina (5-85%) (Streckeisen, 1976; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2111 in T0180805000-ST018.pat.
Noriti a pirosseno e orneblenda
Rocce gabbroidi costituite essenzialmente da bytownite, labradorite o andesina, e orneblenda (5-85%) (Streckeisen, 1973, 1976; Le Maitre et alii, 2002). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2112 in T0180805000-ST018.pat.
Nube eruttiva
Miscela convoluta ed ondeggiante di gas, vapore acqueo, particelle di cenere e clasti di roccia che trabocca e risale verso l’alto da un cratere o da una bocca eruttiva per effetto di una eruzione vulcanica esplosiva. In funzione della velocità e dei volumi emessi la nube può raggiungere diversi km in altezza fino alla stratosfera. Può presentare una caratteristica forma ad albero di pino o a cavolfiore, la cui parte inferiore è definita colonna eruttiva.
Oblique-slip
Tipo di cinematica di faglia con vettore di scivolamento inclinato tra 10°-80° e 100°-170° (pitch) rispetto alla superficie o zona di faglia, e inteso come somma di un concomitante movimento dip-slip e strike-slip. Faglie transtensive e transpressive sono faglie con cinematica oblique-slip.
Definizione INSPIRE: (oblique slip fault) Fault with slip vector that has ratio of strike-parallel to dip-parallel displacement between 10 to 1 and 1 to 10 at at least one location along the mapped trace of the fault.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: The net slip of the fault lies between the strike and dip directions of the fault, the slip vector rakes between 10 and 80 degrees in the plane of the fault.
Occhiadina
Oficalciti
Oficarbonati in cui la calcite è il carbonato predominante presente nella roccia (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0201 in T0180805000-ST018.pat.
Oficarbonati
Rocce metasomatiche e “idrotermali” costitute da serpentiniti frammentate e/o brecciate, attraversate da vene e impregnazioni di materiale carbonatico (e.g., calcite, dolomite, magnesite). Queste rocce si formano dalla serpentinizzazione di rocce ultramafiche e dalla loro reazione con soluzioni ricche in CO2 (Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di verdoliti/vert antique/verde di prato (oficarbonati conteneti olivina, orto- e clinopirosseno, orneblenda).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0200 in T0180805000-ST018.pat.
Ofitica
Variante della tessitura pecilitica in cui i cadacristalli sono allungati (Best, 2003; Vernon, 2018). Il caso più comune è quello in cui cristalli di plagioclasio in contatto tra loro risultano inclusi in grandi cristalli di augite equidimensionali risultanti in continuità ottica.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = ofitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Ogive
Caratteristica morfologia superficiale delle colate di lava, solitamente di composizione riolitica, rappresentata da una serie di creste curvate e concentriche con la convessità rivolta nella direzione di movimento della colata. Sono interpretate come l’espressione superficiale di pieghe sincinematiche, asimmetriche e rovesciate verso valle; in certi casi le pieghe evolvono verso faglie inverse immergenti verso monte. La loro origine è dovuta agli sforzi compressivi che si generano all’interno di una colata in seguito alla contrapposizione tra le spinte gravitative e l'attrito sul substrato durante lo scorrimento.
Oicocristalli
Cristalli di grandi dimensioni che inglobano cristalli di piccole dimensioni orientati casualmente e appartenenti a una o più specie minerali (cadacristalli) (Best, 2003; Vernon, 2018). Questi cristalli sono caratteristici della tessitura pecilitica.
Olistolite
Corpo di grande dimensione (diametro da decametrico a chilometrico) costituito da litotipi consolidati, a formare un megablocco inglobato in una successione sedimentaria o nella matrice di un olistostroma a seguito di processi gravitativi sottomarini.
Olistostroma
Rocce sedimentarie clastiche formate a seguito di processi sedimentari/deposizionali generalmente associati ad instabilità tettonica. Gli olistostromi sono frutto dell’accumulo di corpi semi-fluidi a seguito di trasporto in massa gravitativo in ambiente subacqueo di sedimenti non consolidati. I clasti che caratterizzano questo tipo di deposito possono avere dimensioni ragguardevoli, in tal caso chiamati olistoliti. Dal punto di vista cartografico, un olistostroma ha una geometria irregolare, e può poggiare in discordanza su diverse unità litostratigrafiche più antiche. Visto in sezione, si può presentare con geometria lenticolare (Festa et alii, 2019).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0900 in T0180805000-ST018.pat.
Olivin-Tholeiiti
Basalti subalcalini saturi la cui composizione chimica su base normativa evidenzia la presenza di iperstene normativo > di olivina normativa; sono costituiti essenzialmente da fenocristalli di plagioclasio, clinopirosseno, ortopirosseno o pigeonite, abbondante olivina, in una pasta di fondo, talora vetrosa, contenente pirosseno povero in calcio, plagioclasio labradoritico, magnetite e ilmenite. Sono basalti tipici dei fondi oceanici, marcatamente arricchiti in Fe.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1002 in T0180805000-ST018.pat.
Olocristallina
Tessitura di una roccia costituita totalmente da materiale cristallino (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = olocristallina in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Oloialina
Tessitura tipica delle rocce vulcaniche costituite interamente da vetro (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = oloialina in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Omeoblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui tutti i cristalli presentano approssimativamente le stesse dimensioni.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = omeoblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Omogranulare
Sinonimo di tessitura omeoblastica.
Open-work (aperta)
Tessitura in cui i clasti sono tutti in contatto reciproco, la matrice è assente e pertanto gli interstizi sono vuoti.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = open-work (aperta) in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Opera di difesa longitudinale aderente
Struttura artificiale costruita a ridosso della riva in erosione per limitare l’azione erosiva causata dal moto ondoso.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento antropico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8070 in ST012.aat.
Opera di difesa longitudinale emergente distaccata
Struttura artificiale costruita circa parallelamente alla costa e ad una certa distanza dalla riva per proteggere un'area costiera dall'azione diretta delle onde. Può essere emergente o soffolta.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento antropico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8040 in ST012.aat.
Opera di difesa soffolta
Struttura artificiale costruita a difesa della linea di riva realizzata in posizione soffolta cioè adagiata sul fondale e/o comunque posto al di sotto del livello del mare.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento antropico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8080 in ST012.aat.
Opera di difesa trasversale emergente
Struttura artificiale perpendicolare alla costa costruita per ridurre la capacità delle correnti, generate dalle onde frangenti, di rimuovere i sedimenti di una spiaggia.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento antropico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8060 in ST012.aat.
Organogeno
Di origine organica. Termine utilizzato per connotare materiale generato dall’accumulo di resti di organismi. Non utilizzare come sinonimo di biogenico.
Orizzonte
In stratigrafia, un orizzonte è un’interfaccia che indica una posizione particolare nella successione stratigrafica. In realtà, il termine orizzonte viene comunemente utilizzato per definire un livello di limitato spessore, geologicamente istantaneo e con caratteristiche peculiari utili per il suo tracciamento laterale.
In Banca Dati CARG il termine fa riferimento ad un’unità geologica cartografabile, ma anche all’assetto di un ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: ASSETTO = OR in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Orizzonte litostratigrafico o litoorizzonte o livello guida
É una superficie distinta per le sue peculiari caratteristiche litologiche (ad esempio un limite di un’unità litostratigrafica o una superficie all’interno dell’unità stessa), oppure un livello marker di limitato spessore con litologia distintiva a scala apprezzabile (Germani & Angiolini, 2003).
Orlo di caldera sepolto
Orlo morfologico di caldera le cui tracce in superficie siano state obliterate e sepolte al di sotto dei prodotti dell’attività vulcanica successiva alla formazione della caldera o al di sotto di depositi di altra natura, riconoscibile sulla base di prospezioni dirette o indirette.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5022 in ST012.aat.
Orlo di canyon
Linea inviluppo del margine superiore di un canyon sottomarino.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9122 in ST012.aat.
Orlo di cratere
Limite morfologico di un cratere. È posto in corrispondenza del netto cambio di pendenza al passaggio tra l’edificio vulcanico e il cratere, quest'ultimo caratterizzato da pareti molto inclinate. La forma dell’orlo di un cratere è comunemente circolare o ellittica, anche se sono possibili morfologie più complesse.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5010 in ST012.aat.
Orlo di cratere incerto
Traccia di orlo di cratere dedotto sulla base di indizi morfologici e/o strutturali e/o deposizionali, e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerto), o non affiorante poiché coperto (sepolto).
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5011 in ST012.aat.
Orlo di diatrema
Limite morfologico di un diatrema. È posto in corrispondenza del cambio di pendenza al passaggio tra il condotto vulcanico e le rocce circostanti.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5070 in ST012.aat.
Orlo di falesia
Margine superiore della parete rocciosa (falesia), soggetta a crolli per l’azione di scalzamento alla base ad opera del moto ondoso.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9014 in ST012.aat.
Orlo di scarpata antropica
Margine superiore della scarpata artificiale.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8011 in ST012.aat.
Orlo di scarpata di cava
Margine superiore della superficie più o meno ripida che delimita una cava dalle aree adiacenti.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8010 in ST012.aat.
Orlo di scarpata di collasso vulcanico
Limite morfologico di una depressione concava verso l'alto, con il fondo immergente verso l’esterno del vulcano, che interrompe la continuità laterale del cono vulcanico. In pianta presenta tipicamente una forma a ferro di cavallo data da una scarpata curvilinea aperta verso l'esterno del vulcano. Questo tipo di morfologia è dovuto ad instabilità e conseguente scivolamento gravitativo verso valle del fianco del cono con (collasso laterale di settore) o senza (collasso laterale di fianco) il coinvolgimento della sua parte sommitale.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5023 in ST012.aat.
Orlo di scarpata di discarica
Margine superiore della scarpata posta all’interno o ai bordi di un’area adibita al conferimento dei rifiuti.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8012 in ST012.aat.
Orlo di scarpata di frana
Limite morfologico posto nella porzione più elevata dell’area in frana, lungo la nicchia di distacco e lungo i fianchi, caratterizzati dalla presenza di superfici, più o meno ripide, formatesi a seguito del movimento del materiale mobilizzato per franamento. La scarpata di frana costituisce la parte visibile della superficie di rottura.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1030 in ST012.aat.
Orlo di terrazzo fluviale
Limite morfologico posto lungo il margine superiore della scarpata che delimita una superficie piana o a debole pendenza, terrazzata a seguito dell’azione erosiva di un corso d’acqua, che approfondendosi ne ha determinato la formazione a bordo alveo.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 2050 in ST012.aat.
Orlo di terrazzo marino
Limite morfologico del margine superiore della scarpata, posta ai bordi di una superficie piana o a debole pendenza, terrazzata a seguito dell’azione erosiva del mare che, ritirandosi, ne ha provocato l’incisione.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9030 in ST012.aat.
Orlo morfologico di caldera
Limite morfologico di una caldera da collasso vulcanico. È caratterizzato da scarpate di faglia anulari e subverticali, che disegnano un contorno generalmente circolare o ellittico e limitano un’ampia depressione spesso parzialmente riempita da rocce e/o sedimenti deposti successivamente alla sua formazione.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5020 in ST012.aat.
Orlo morfologico di caldera incerto
Traccia di orlo morfologico di caldera ipotizzato sulla base di indizi morfologici e/o strutturali e/o deposizionali, e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5021 in ST012.aat.
Orneblenditi
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti oltre il 90% di orneblenda (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono pirosseno, granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di argeiniti (orneblenditi con olivina), avezaciti (orneblenditi con pirosseno), issiti (orneblenditi a grana fine costituite da orneblenda con nuclei di augite e minore plagioclasio), kovditi (orneblenditi a ortopirosseno con piccole quantità di biotite e plagioclasio), lherziti (orneblenditi con assetto filoniano costituite essenzialmente da orneblenda e biotite), pedrositi (orneblenditi con osannite, magnetite e occasionalmente analcime).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3820 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (hornblendite) Ultramafic rock that consists of greater than 40 percent hornblende plus pyroxene and has a hornblende to pyroxene ratio greater than 1. Includes olivine hornblendite, olivine-pyroxene hornblendite, pyroxene hornblendite, and hornblendite.
Orneblenditi a pirosseno ed olivina
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti orneblenda, olivina (< 40%), e pirosseno. Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di hudsoniti (orneblenditi con grossi cristalli di orneblenda sostituita da hastingsite), cortlandtiti (orneblenditi con grossi cristalli di orneblenda pecilitica con inclusi di iperstene ed augite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3822 in T0180805000-ST018.pat.
Orneblenditi a plagioclasio
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa costituite quasi esclusivamente da orneblenda e subordinato plagioclasio (Streckeisen, 1973, Streckeisen, 1976; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono pirosseno, granato, spinello, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3823 in T0180805000-ST018.pat.
Orneblenditi a plagioclasio e pirosseno
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti orneblenda, pirosseno (fino al 50%), plagioclasio e in alcuni casi quarzo (Streckeisen, 1973, Streckeisen, 1976; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3824 in T0180805000-ST018.pat.
Orneblenditi ad olivina
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti orneblenda, olivina (< 40%) (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono pirosseno, granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3821 in T0180805000-ST018.pat.
Ortoanfiboliti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sulla composizione modale) riconducibile alle anfiboliti. Generalmente queste rocce sono costituite da anfibolo (generalmente orneblenda) e plagioclasio con subordinato feldspato alcalino, epidoto, zoesite, clorite, biotite, granato (generalmente almandino), quarzo e titanite con minerali accessori rappresentati da leucoxene, ilmenite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IM0100 in T0180805000-ST018.pat.
Ortocumulitica
Tessitura magmatica di cumulo in cui grandi cristalli pecilitici precipitati dal liquido di intercumulo includono i cristalli di cumulo, che in genere sono in contatto tra loro e talvolta presentano un bordo zonato.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = ortocumulitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Ortogneiss
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali), a grana grossolana che mostrano una tessitura gneissica, o augen, con paragenesi mineralogica e tessiture relitte che indicano una derivazione da protolite igneo (Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Generalmente queste rocce sono costituite da feldspato e quarzo con subordinata orneblenda, mica chiara e mica scura. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con il nome di alpiniti (ortogneiss a grana fine con quarzo, plagioclasio e mica), sellagneiss/gamsbodengneiss (ortogneiss a due miche con tessitura augen).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (orthogneiss) A gneiss with mineralogy and texture indicating derivation from a phaneritic igneous rock protolith. Typically consists of abundant feldspar, with quartz, and variable hornblende, biotite, and muscovite, with a relatively homogeneous character.
Ortogneiss granitoidi
Ortogneiss con protolite riconducibile a graniti, graniti a feldspati alcalini, monzograniti, sienograniti, e granitoidi ricchi in quarzo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0101 in T0180805000-ST018.pat.
Ortogneiss granodioritici
Ortogneiss con protolite riconducibile a granodioriti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0102 in T0180805000-ST018.pat.
Ortogneiss leucocratici
Ortogneiss con protolite derivante da rocce ignee leucocratiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0103 in T0180805000-ST018.pat.
Ortogranofels
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) riconducibile ai granofels.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0300 in T0180805000-ST018.pat.
Ortopirosseniti
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti oltre il 90% di ortopirosseno (Wyllie, 1967; Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di bronzititi/enstatititi (ortopirosseniti composte esclusivamente da enstatite), ipersteniti (ortopirosseniti composte esclusivamente da iperstene), sagvanditi (ortopirosseniti composte esclusivamente da enstatite e piccole quantità di magnesite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3814 in T0180805000-ST018.pat.
Ortopirosseniti a olivina
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti ortopirosseno, olivina (<40%) (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono orneblenda, granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3815 in T0180805000-ST018.pat.
Ortoscisti
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali) a grana medio-grossa che mostrano una scistosità pervasiva marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici, in cui è possibile riconoscere la paragenesi mineralogica e tessiture relitte che indicano una derivazione da protolite igneo (Fettes & Desmons, 2007). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura come ovarditi (ortoscisti costituiti da clorite, epidoto e albite ocellare), prasiniti (ortoscisti costituiti da actinolite, albite ocellare, epidoto, clorite e titanite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0100 in T0180805000-ST018.pat.
Ortoscisti granitoidi
Ortoscisti con protolite riconducibile a graniti, graniti a feldspati alcalini, monzograniti, sienograniti, e granitoidi ricchi in quarzo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0101 in T0180805000-ST018.pat.
Ortoscisti granodioritici
Ortoscisti con protolite riconducibile a granodioriti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0102 in T0180805000-ST018.pat.
Ortoscisti leucocratici
Ortoscisti con protolite riconducibile alle rocce ignee leucocratiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0103 in T0180805000-ST018.pat.
Ossidiana
Vetro vulcanico a composizione acida (usualmente riolitica), di colore nero o comunque molto scuro, caratterizzato da fratture concoidi. Talvolta si presenta bandato e con rari microliti e sferuliti.
Out-of-sequence thrusting
Propagazione dei sovrascorrimenti che non procede progressivamente verso una sola direzione e, in particolare, verso l’avampaese, bensì dalle spalle del thrust frontale (McClay, 1992; Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016). I sovrascorrimenti fuori-sequenza generalmente tagliano e dislocano thrusts o pieghe associate a sovrascorrimenti pre-esistenti.
Palagonite
Tessitura di devetrificazione derivante dall'interazione dell’acqua con il vetro vulcanico di composizione chimica simile a quella dei basalti (Best, 2003). Si forma dall'idratazione a bassa temperatura del vetro (chiamato sideromelano) trovato nelle ialoclastiti, piroclastiti consolidate/tufi e lave a cuscino, che si forma all’improvviso raffreddamento del magma in acqua. Le rocce vulcaniche ricche di palagonite sono ampiamente conosciute come tufi palagonitici (Le Maitre et alii, 2002) o brecce palagonitiche.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = palagonite in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Paleoalveo
Evidenze di un antico corso d’acqua, non più collegato al fiume che lo ha generato a causa di fenomeni naturali, riempito o sepolto da sedimenti incoerenti, consolidati o litificati più giovani.
Paleoalveo sepolto
Nella geologia delle aree sommerse, paleoalveo di cui si riconosce con certezza l’impostazione in ambiente subaereo, spesso riempito da sedimenti palinsesti (deposito palinsesto). Vengono cartografati i bordi laterali, come elementi lineari, riempiti dal soprassegno relativo al sedimento.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile in aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 9012 in ST012.aat.
Paleofaglia
Faglia antica e inattiva, che separa due blocchi di faglia della crosta terrestre deformati in maniera fragile e che presentano contatti di shear. Questa faglia ha controllato sia la sedimentazione che la paleogeografia dell’area. Sebbene a tutti gli effetti coincida con il concetto di faglia sinsedimentaria, come tutte le faglie, d’altronde, si ricorda che per riferirsi ad una faglia sinsedimentaria è necessario riconoscere sul terreno gli effetti dell’attività sin-deposizionale, testimoniati da variazioni di facies e spessore dei depositi sintettonici. Il concetto di paleofaglia, invece, si riferisce genuinamente alle relazioni di natura strutturale esistenti tra due blocchi di faglia e non necessariamente al suo controllo sulla sedimentazione. Nell’ambito della geologia italiana, si fa generalmente riferimento alle paleofaglie per le faglie dirette o le faglie transtensive sviluppatesi precedentemente alle deformazioni orogeniche e post-orogeniche neogenico-quaternarie. Le paleofaglie possono essere deformate, tagliate e dislocate, o presentare evidenze di riattivazione a seguito di eventi deformativi più giovani. Da non confondersi con paleoscarpata.
Codice Banca Dati: TIPO = 2155 in ST018.aat / ST032.aat.
Paleofaglia incerta o sepolta
Paleofaglia dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 2655 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile)
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica non definibile ma di tipo strike-slip, e coincide con una faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile).
Codice Banca Dati: TIPO = 2415 in ST018.aat / TIPO = 2415 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile) incerta o sepolta
Paleofaglia riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3015 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (destra)
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica destra di tipo strike-slip, e coincide con una faglia con prevalente componente trascorrente (destra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2413 in ST018.aat / TIPO = 2413 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (destra) incerta o sepolta
Paleofaglia riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (destra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3013 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra)
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica sinistra di tipo strike-slip, e coincide con una faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2414 in ST018.aat / TIPO = 2414 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra) incerta o sepolta
Paleofaglia riattivata in faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3014 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia diretta
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica di tipo dip-slip estensionale e coincide con una faglia diretta.
Codice Banca Dati: TIPO = 2410 in ST018.aat / TIPO = 2410 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia diretta incerta o sepolta
Paleofaglia riattivata in faglia diretta dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3010 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia inversa
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica di tipo dip-slip compressiva e coincide con una faglia inversa.
Codice Banca Dati: TIPO = 2412 in ST018.aat / TIPO = 2412 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia inversa incerta o sepolta
Paleofaglia riattivata in faglia inversa dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3012 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia transpressiva (destra)
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica destra di tipo oblique-slip compressiva, e coincide con una faglia transpressiva (destra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2418 in ST018.aat / TIPO = 2418 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia transpressiva (destra) incerta o sepolta
Paleofaglia riattivata in faglia transpressiva (destra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3018 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia transtensiva (destra)
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica destra di tipo oblique-slip estensionale, e coincide con una faglia transpressiva (destra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2416 in ST018.aat / TIPO = 2416 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia transtensiva (destra) incerta o sepolta
Paleofaglia riattivata in faglia transpressiva (destra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3016 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia transtensiva (sinistra)
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica sinistra di tipo oblique-slip estensionale, e coincide con una faglia transpressiva (sinistra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2417 in ST018.aat / TIPO = 2417 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia transtensiva (sinistra) incerta o sepolta
Paleofaglia riattivata in faglia transtensiva (sinistra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3017 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia traspressiva (sinistra)
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. in particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica sinistra di tipo oblique-slip compressiva, e coincide con una faglia transpressiva (sinistra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2419 in ST018.aat / TIPO = 2419 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in faglia traspressiva (sinistra) incerta o sepolta
Paleofaglia riattivata in faglia transpressiva (sinistra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3019 in ST018.aat.
Paleofaglia riattivata in sovrascorrimento
Paleofaglia che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica di tipo dip-slip compressiva e coincide con un sovrascorrimento.
Codice Banca Dati: TIPO = 2411 in ST018.aat / TIPO = 2411 in ST032.aat.
Paleofaglia riattivata in sovrascorrimento incerto o sepolto
Paleofaglia riattivata in sovrascorrimento dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3011 in ST018.aat.
Paleoscarpata
Elemento geomorfologico ereditato da paesaggi preesistenti.
In geologia regionale, si intende una scarpata di faglia associata ad una paleofaglia che ne rappresenta la “radice”, che ha subito importanti processi erosivi, sia subaerei che sottomarini che gravitativi, e che è diventata sede di contatti stratigrafici e non più tettonici. Essa rappresenta una superficie di inconformità e deve essere cartografata come contatto stratigrafico inconforme.
Paleosoma
Termine generico con il quale si indicano parti di migmatiti che non sono state interessate dalla fusione parziale e che conservano strutture (e.g., foliazioni, pieghe, stratificazioni) più antiche dell’evento di fusione parziale (Best, 2003; Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007). Le microstrutture della roccia possono essere invariate, o potrebbero esserci lievi cambiamenti nella dimensione, nella forma e nell'orientamento dei grani, ovvero cambiamenti che riflettono processi metamorfici subsolidus.
Paleosuoli
Nella geologia del Quaternario, paleosuolo, sepolto da successivi depositi detritici (ad es. frane, alluvioni, eruzioni vulcaniche) e riesumati dai processi erosivi. Conservano i caratteri che avevano all’atto del seppellimento, testimoniando le condizioni pedoclimatiche passate diverse dalle attuali. Rientrano tra i paleosuoli anche quei suoli molto evoluti nei quali la pedogenesi, non interrotta da fasi di seppellimento, ha avuto modo di svilupparsi in un ampio intervallo di tempo su una superficie rimasta a lungo stabile. Lo studio sistematico dei paleosuoli offre grandi potenzialità nelle ricostruzioni paleoclimatiche, paleoambientali e stratigrafiche, in particolare nelle ricostruzioni dei paesaggi caratteristici del Quaternario continentale e nella segnalazione di episodi di emersione entro successioni sedimentarie di origine marina.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL1000 in T0180805000-ST018.pat.
Paleosuolo
Suolo formato durante un periodo precedente di pedogenesi, in un ambiente diverso da quello attuale, che può essere stato sepolto, sepolto ed esumato, o continuamente presente sul paesaggio fino al periodo attuale di pedogenesi.
Pantelleriti
Rioliti peralcaline la cui composizione su base chimica presenta percentuale in peso di Al2O3 <1.33FeOtot+4.4 (Innocenti et alii, 1999; Le Maitre et alii, 2002, Fig. 2.18). Sinonimo: Rioliti pantelleritiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0105 in T0180805000-ST018.pat.
Para-anfiboliti
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sulla composizione modale) riconducibile alle anfiboliti (Leake, 1964). Generalmente queste rocce sono costituite da quarzo, polimorfi di Al2SiO5 (cianite, sillimanite, andalusite), plagioclasio, mica bruna e mica chiara con subordinato anfibolo (generalmente orneblenda), grafite, calcite e/o dolomite, diopside, clinozoisite, biotite, granato (generalmente grossularia o almandino), tremolite, forsterite, cordierite con minerali accessori rappresentati da pirite, ilmenite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0300 in T0180805000-ST018.pat.
Paraconformità
Superficie di inconformità tra due unità geologiche in cui la stratificazione dell'unità sottostante più antica è parallelo alla stratificazione dell'unità sovrastante più giovane, in cui il contatto tra le due unità è planare e può coincidere con un piano di strato.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (paraconformable contact) An unconformable contact between two geological units in which the bedding of the older, underlying unit is parallel to the bedding of the younger, overlying unit, in which the contact between the two units is planar, and may be coincident with a bedding plane.
Paragenesi mineralogica
Insieme di tutti i minerali conservati in una roccia, e delle condizioni responsabili della loro formazione (Best, 2003; Bucher & Grapes, 2011; Vernon, 2018).
Paragneiss
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sugli attributi tessiturali) a grana grossolana che mostrano una tessitura gneissica, o augen, con paragenesi mineralogica e tessiture relitte che indicano una derivazione da protolite sedimentario. Generalmente queste rocce sono costituite da quarzo, mica chiara e mica scura, a cui si possono aggiungere subordinato feldspato, granato, cianite, staurolite, sillimanite e minerali calc-silicatici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (paragneiss) A gneiss with mineralogy and texture indicating derivation from a sedimentary rock protolith. Typically consists of abundant quartz, mica, or calcsilicate minerals; aluminosilicate minerals or garnet commonly present. Composition of rock tends to be more variable on a decimetric scale that in orthogneiss.
Paragneiss a biotite, granato e sillimanite
Paragneiss in cui la biotite, il granato e la sillimanite sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0205 in T0180805000-ST018.pat.
Paragneiss a cianite e staurolite
Paragneiss in cui la cianite e la staurolite sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0204 in T0180805000-ST018.pat.
Paragneiss a due miche
Paragneiss in cui la mica chiara e la mica scura sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0201 in T0180805000-ST018.pat.
Paragneiss a granato e cianite
Paragneiss in cui il granato e la cianite sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0203 in T0180805000-ST018.pat.
Paragneiss a sillimanite
Paragneiss in cui la sillimanite è il minerale predominante presente nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0202 in T0180805000-ST018.pat.
Paragranofels
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sugli attributi tessiturali), a grana media e a grana grossa, a tessitura granoblastica e prive di scistosità, in cui è possibile riconoscere la paragenesi mineralogica e tessiture relitte che indicano una derivazione da un protolite sedimentario. Un layering mineralogico o composizionale, in alcuni casi, può essere presente.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0300 in T0180805000-ST018.pat.
Parascisti
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sugli attributi tessiturali) a grana medio-grossa che mostrano una scistosità pervasiva marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici, in cui è possibile riconoscere la paragenesi mineralogica e tessiture relitte che indicano una derivazione da protolite sedimentario (Best, 2003).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0100 in T0180805000-ST018.pat.
Parascisti a biotite, granato e sillimanite
Parascisti in cui la biotite, il granato e la sillimanite sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0105 in T0180805000-ST018.pat.
Parascisti a cianite e staurolite
Parascisti in cui la cianite e la staurolite sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0104 in T0180805000-ST018.pat.
Parascisti a due miche
Parascisti in cui la mica chiara e la mica scura sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0101 in T0180805000-ST018.pat.
Parascisti a granato e cianite
Parascisti in cui il granato e la cianite sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0103 in T0180805000-ST018.pat.
Parascisti a sillimanite
Parascisti in cui la sillimanite è il minerale predominante presente nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0102 in T0180805000-ST018.pat.
Parassita
In ambito vulcanico, aggettivo utilizzato per definire un vulcano monogenetico (tipicamente un cono di scorie) localizzato sui fianchi di uno stratovulcano o di un vulcano a scudo, lontano dal cratere sommitale. In alternativa si possono usare i sinonimi laterale e avventizio.
Partially open-work (parzialmente aperta)
Tessitura in cui i clasti sono tutti in contatto reciproco; la matrice è presente, ma riempie solo alcuni interstizi.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = partially open-work (parzialmente aperta) in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Pebbly mudstone
Roccia che si origina per fenomeni da flusso gravitativo (debris flow) composti da ciottoli supportati e trasportati dalla matrice in una mistura di acqua e fango. Questi depositi sono generalmente poco assortiti e privi di struttura interna.
Pecilitica
Tessitura, usata per descrivere le rocce ignee, in cui cristalli relativamente grandi di un minerale (oicocristalli) includono numerosi e più piccoli cristalli (cadacristalli) orientati casualmente, e appartenenti a una o più specie minerali (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = pecilitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Peciloblasti
Porfiroblasti contenenti numerosi cristalli di piccole dimensioni appartenenti a una o più specie minerali (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Peciloblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui grossi cristalli (porfiroblasti) inglobano al loro interno numerosi piccoli cristalli di altri minerali (peciloblasti), orientati casualmente o seguendo una foliazione o lineazione preesistente sulla quale è cresciuto il porfiroblasto (Best, 2003; Bucher & Grapes, 2011; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = peciloblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Pegmatiti
Rocce subvulcaniche a tessitura olocristallina costituite da cristalli faneritici, generalmente con dimensioni maggiori 2.5 cm e in alcuni casi possono raggiungere alcuni metri. Esistono diversi tipi di pegmatiti: i) pegmatiti semplici costituite da albite, quarzo, oligoclasio pertitico, e possibile muscovite, tormalina e Fe-Mn-granato; ii) pegmatiti complesse contengono essenzialmente gli stessi minerali ma hanno in aggiunta alte concentrazioni di elementi incompatibili che si stabilizzano in minerali esotici come spodumene, lepidolite, pirocloro, berillo, topazio e cassiterite; iii) pegmatiti zonate che hanno generalmente una zonatura imperfetta, sia nella tessitura che nella composizione mineralogica (Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Possono essere frequenti cavità nelle quali si trovano cristalli euedrali. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di marunditi (pegmatiti a margarite e corindone), värnsingiti (pegmatiti doleritiche ad albite, augite, e minore orneblenda e clorite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (pegmatite) Exceptionally coarse-grained crystalline rock with interlocking crystals; most grains are 1cm or more diameter; composition is generally that of granite, but the term may refer to the coarse-grained facies of any type of igneous rock; usually found as irregular dikes, lenses, or veins associated with plutons or batholiths.
Pegmatiti granitiche
Pegmatiti costituite da quarzo, feldspato alcalino, plagioclasio, e da minerali mafici quali biotite (il più comune) e orneblenda. Altri minerali che possono essere presenti in casi particolari sono: pirosseno, andalusite, muscovite, granato, corindone e tormalina.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0101 in T0180805000-ST018.pat.
Pegmatiti granodioritiche
Pegmatiti costituite da quarzo, plagioclasio, biotite, orneblenda e raro feldspato alcalino. I minerali accessori più comuni sono pirosseno, ilmenite, magnetite, apatite e zircone.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0102 in T0180805000-ST018.pat.
Pegmatiti sienitiche
Pegmatiti costituite in prevalenza da feldspato alcalino, generalmente ortoclasio pertitico, scarso plagioclasio e minerali femici quali biotite, anfibolo e pirosseno (egirin-augite o augite). Il quarzo è generalmente assente e se presente non > 5%. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di antifenitepegmatiti (pegmatiti sienitiche con feldspati alcalini antipertitici e minore biotite e minerali opachi), bowraliti (pegmatiti sienitiche con feldspati idiomorfi, e arfvedsonite ed egirin-augite interstiziale).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0104 in T0180805000-ST018.pat.
Pegmatiti tonalitiche
Pegmatiti costituite da quarzo, plagioclasio, raro feldspato alcalino (generalmente microclino o ortoclasio) e da abbondanti minerali femici quali biotite e orneblenda.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0103 in T0180805000-ST018.pat.
Peliti
Rocce sedimentarie clastiche litificate, costituite in gran parte da particelle con dimensioni inferiori a 0,0625 (1/16) mm (classificazione di Udden-Wenthworth, Wenthworth, 1922), di qualsiasi origine e composizione. Si suddividono ulteriormente in siltiti, qualora prevalgono granuli, particelle e lamelle con dimensioni comprese tra 0,0625 (1/16) mm e 0,0039 (1/256) mm e in argilliti se prevalgono particelle, lamelle e micelle (aggregati colloidali) con dimensioni inferiori a 0,0039 (1/256) mm. Il termine pelite deve essere preferito a quello di lutite, per le rocce sedimentarie della stessa classe granulometrica ma costituite da prevalenti particelle di origine silicoclastica.
Nell’ambito del Progetto CARG tale termine, pur non essendo strettamente litologico, è stato mantenuto nella classificazione delle rocce sedimentarie clastiche dato l’ampio utilizzo nella stratigrafia delle successioni silicoclastiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0100 in T0180805000-ST018.pat.
Peliti/areniti
Rocce sedimentarie clastiche a varie granulometrie, riferibili a più classi granulometriche, costituite da prevalenti peliti e subordinate areniti .
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0401 in T0180805000-ST018.pat.
Peliti/areniti/ruditi
Rocce sedimentarie clastiche a varie granulometrie riferibili a più classi granulometriche in proporzioni variabili.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0407 in T0180805000-ST018.pat.
Peliti/marne
Rocce sedimentarie a composizione mista e varie granulometrie, riferibili a più classi granulometriche e a composizione mista carbonatica/silicoclastica, costituite da peliti e marne.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-MI0201 in T0180805000-ST018.pat.
Peliti/ruditi
Rocce sedimentarie clastiche a varie granulometrie, riferibili a più classi granulometriche, costituite da prevalenti peliti e subordinate ruditi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0405 in T0180805000-ST018.pat.
Peperite
Roccia costituita da una breccia lavica generalmente basaltica mescolata a sedimenti marini. Interpretata da alcuni come risultante dalla disintegrazione e mescolamento in situ di frammenti di lava con sedimenti bagnati scarsamente consolidati (Batiza & White, 2000), da altri come prodotta dall’intrusione di magma dentro sedimenti non consolidati (Schmidt & Schminke, 2000).
Peridotiti
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti più del 40% di olivina, con o senza ortopirosseno e/o clinopirosseno (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3801 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Peridotite) Ultramafic rock consisting of more than 40 percent (by volume) olivine with pyroxene and/or amphibole and little or no feldspar. Commonly altered to serpentinite. Includes rocks defined modally in the ultramafic rock classification as dunite, harzburgite, lherzolite, wehrlite, olivinite, pyroxene peridotite, pyroxene hornblende peridotite or hornblende peridotite.
Peridotiti a pirosseno
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti olivina (40-90%), e pirosseno (Wyllie, 1967; Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3804 in T0180805000-ST018.pat.
Peridotiti a pirosseno ed orneblenda
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti olivina (40-90%) e una quantità variabile di pirosseno e orneblenda (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3803 in T0180805000-ST018.pat.
Peridotiti ad orneblenda
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti olivina (40-90%), e orneblenda (Wyllie, 1967; Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3802 in T0180805000-ST018.pat.
Perlite
Vetro vulcanico a composizione solitamente riolitica e di colore grigio chiaro, avente un elevato contenuto di acqua, caratterizzato dalla presenza di microfratture sferiche concentriche prodottesi durante il raffreddamento (tessitura perlitica).
Perlitica
Tessitura tipica di rocce vulcaniche molto ricche in vetro, caratterizzate da numerose fratture curvilinee originate da fenomeni di contrazione durante il raffreddamento (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = perlitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Petroselciosa
Tessitura costituita da aggregati microcristallini o criptocristallini a composizione generalmente quarzo-feldspatica derivanti dalla devetrificazione secondaria del vetro della massa fondamentale di rocce vulcaniche (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = petroselciosa in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Piana a meandri
Sistema deposizionale di ambiente fluviale in una piana alluvionale, caratterizzato da un canale fluviale singolo dall’andamento sinuoso, fiancheggiato da argini naturali e barre di meandro. La sinuosità del corso d’acqua produce una lunghezza dello stesso uguale o maggiore di 1,5 volte rispetto al suo ipotetico andamento lineare. Il canale fluviale migra nella piana alluvionale entro una zona chiamata fascia di meandro. La lunghezza d’onda dei meandri è normalmente 10-14 volte la larghezza del canale, indipendentemente dalle dimensioni.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 2200 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Meandering river channel setting) Produced by a mature stream swinging from side to side as it flows across its floodplain or shifts its course laterally toward the convex side of an original curve.
Piana alluvionale
Porzione di territorio relativamente pianeggiante o a debole pendenza, generato da un corso d’acqua mediante deposizione di sedimenti alluvionali. L’estensione di una piana alluvionale può raggiungere le centinaia di km di larghezza e le migliaia di km di lunghezza; di solito la piana immerge blandamente nella direzione della corrente fluviale.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 2100 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Alluvial plain) An assemblage landforms produced by alluvial and fluvial processes (braided streams, terraces, etc.,) that form low gradient, regional ramps along the flanks of mountains and extend great distances from their sources (e.g., High Plains of North America). (NRCS GLOSSARY OF LANDFORM AND GEOLOGIC TERMS). A level or gently sloping tract or a slightly undulating land surface produced by extensive deposition of alluvium... Synonym-- wash plain; river plain; aggraded valley plain (Jackson, 1997, p. 17). May include one or more River plain systems.
Piana bacinale
Nella geologia delle aree sommerse, area sub-pianeggiante del fondo marino, con inclinazione inferiore a 0,001°, caratterizzato da sedimentazione prevalentemente pelagica.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9500 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Basin plain setting) Near flat areas of ocean floor, slope less than 1:1000, generally receive only distal turbidite and pelagic sediments.
Piana batiale
Area pianeggiante individuata nella zona batiale e delimitata dalla scarpata continentale.
Definizione INSPIRE: (Bathyal setting) The ocean environment at water depths between 200 and 3500 metres.
Piana braided
Sistema deposizionale di ambiente fluviale in una piana alluvionale, in cui un corso d’acqua si divide in una rete di canali tra loro intrecciati e separati da effimere barre di canale e isolette ramificate. In questo contesto deposizionale, il corso d’acqua non è in grado di trasportare tutto il carico di sedimento.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 2300 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Braided river channel setting) A stream that divides into or follows an interlacing or tangled network of several small branching and reuniting shallow channels separated from each other by ephemeral branch islands or channel bars, resembling in plan the strands of a complex braid. Such a stream is generally believed to indicate an inability to carry all of its load, such as an overloaded and aggrading stream flowing in a wide channel on a floodplain.
Piana costiera
Area sub-pianeggiante compresa tra una massa d’acqua e porzioni di terra emersa più rilevate, blandamente pendente verso il corpo idrico. Si distingue dalla piana alluvionale per la presenza di depositi costieri relitti o per la morfologia.
Definizione INSPIRE: (Coastal plain setting) A low relief plain bordering a water body extending inland to the nearest elevated land, sloping very gently towards the water body. Distinguished from alluvial plain by presence of relict shoreline-related deposits or morphology.
Piana costiera, fronte deltizia e piana di sabbia
Termine comprensivo di sistemi deposizionali riferibili all’ambiente litorale (piana costiera, fronte del delta, piana di sabbia). Si riferisce ad un’area generalmente ampia e pianeggiante, delimitata dal mare e caratterizzata da una stratificazione dei depositi orizzontale o blandamente inclinata verso il mare; rappresenta una porzione di fondale marino progradata ed emersa.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 6200 in T0180804000-ST018.pat.
Piana deltizia
Area emersa estesa e piatta, comprendente canali distributori attivi e abbandonati, facente parte del sistema deposizionale di ambiente deltizio e localizzato in prossimità della foce di un fiume. La piana deltizia può alternarsi a zone coperte da una sottile lama d’acqua. La parte inferiore di una piana deltizia è soggetta agli effetti delle maree, mentre la porzione superiore risente solo dei processi fluviali e non è interessata dall’azione marina.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 6100 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Delta plain setting) The level or nearly level surface composing the landward part of a large or compound delta; strictly, an alluvial plain characterized by repeated channel bifurcation and divergence, multiple distributary channels, and interdistributary flood basins.
Piana di sabbia
Settore dell’attuale piana costiera, adiacente alla piana deltizia, in cui affiorano corpi sedimentari compositi derivanti dalla giustapposizione di cordoni litorali fossili, lateralmente continui, allineati circa parallelamente all’attuale linea di costa, che riflettono le diverse fasi di progradazione del fronte del delta dominato dall'azione delle onde.
Piana tidale
Area tabulare, alternativamente sommersa ed emersa, modellata dal flusso delle maree.
In Banca Dati CARG questa voce è indicativa di un sistema deposizionale in ambiente litorale.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9100 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Tidal flat setting) An extensive, nearly horizontal, barren tract of land that is alternately covered and uncovered by the tide, and consisting of unconsolidated sediment (mostly mud and sand). It may form the top surface of a deltaic deposit.
Piano assiale
In geologia strutturale, superficie immaginaria planare che unisce le linee di cerniera o gli assi della piega di due o più piani di strato in una struttura plicativa. Sinonimo di superficie assiale.
Piattaforma carbonatica
Area pianeggiante o debolmente inclinata che si forma in acque poco profonde dove si ha sedimentazione esclusivamente o prevalentemente carbonatica. Nel record geologico, le piattaforme carbonatiche hanno coperto ampie aree continentali quando queste ultime si trovavano inondate da acque poco profonde. Attualmente gli ambienti di piattaforma carbonatica presentano estensione areale più limitata. La sedimentazione carbonatica è influenzata da fattori fisico-chimico-biologici, dalle oscillazioni eustatiche, e da tettonica e subsidenza. La piattaforma carbonatica può essere distinta in: i) piattaforma carbonatica orlata (rimmed carbonate platform); ii) piattaforma carbonatica aperta (open carbonate shelf o unrimmed carbonate platform); e iii) rampa carbonatica.
Definizione INSPIRE: (Marine carbonate platform setting) A shallow submerged plateau separated from continental landmasses, on which high biological carbonate production rates produce enough sediment to maintain the platform surface near sea level. Grades into atoll as area becomes smaller and ringing coral reefs become more prominent part of the setting.
Piattaforma carbonatica aperta
Piattaforma carbonatica che non presenta un margine biocostruito o barre oolitiche, ed è caratterizzata dalla libera circolazione delle acque.
Piattaforma carbonatica orlata
Piattaforma carbonatica caratterizzata da un margine che individua una rottura morfologica abbastanza netta corrispondente ad un repentino aumento nella profondità della colonna d’acqua. Il margine può essere biocostruito (reef) o formato da barriere sabbiose (barre oolitiche) e/o bioclastiche e può limitare delle aree interne con circolazione ristretta delle acque.
Piattaforma continentale
Area pianeggiante, debolmente inclinata verso il mare aperto, con pendenza media di 1°-2°, che circonda la quasi totalità delle terre emerse. Verso la terraferma è delimitata dalla spiaggia sommersa e, verso il mare aperto, da un brusco aumento di pendenza (ciglio) che si trova a profondità medie di 120-140 m.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9300 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Continental shelf setting) That part of the ocean floor that is between the shoreline and the continental slope (or, when there is no noticeable continental slope, a depth of 200 m). It is characterized by its gentle slope of 0.1 degree (Jackson, 1997, p. 138). Continental shelves have a classic shoreline-shelf-slope profile termed 'clinoform'.
Piattaforma continentale esterna
Porzione più profonda della piattaforma continentale, dove prevalgono i processi di sedimentazione della frazione più fine o si trovano depositi relitti.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9303 in T0180804000-ST018.pat.
Piattaforma continentale intermedia
Porzione della piattaforma continentale dove non prevalgono i processi caratteristici né della parte interna né di quella esterna. Termine sconsigliato e da considerarsi in abbandono.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9302 in T0180804000-ST018.pat.
Piattaforma continentale interna
Porzione meno profonda della piattaforma continentale, soggetta a intensi processi fisici e biologici. In genere la sedimentazione sulla piattaforma interna è controllata dall'azione del moto ondoso e delle correnti di marea, dall'eventuale presenza di importanti corsi d'acqua e da biocenosi (associazioni di diverse specie animali o vegetali che vivono in equilibrio in un determinato ambiente) rilevanti da un punto di vista deposizionale.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9301 in T0180804000-ST018.pat.
Picriti
Lave picritiche in un primo tempo classificate su base chimica come quelle con contenuto in alcali (Na2O+K2O) <2 e MgO % in peso > 18 (Le Maitre et alii, 1989, Fig. B.12; Innocenti et alii, 1999). Attualmente intese come quelle con (Na2O+K2O) <3 e MgO % in peso > 12 (Le Maitre et alii, 2002, Fig. 2.13). A causa della possibile ambiguità classificativa è sempre opportuno indicare il diagramma di riferimento. Contengono generalmente abbondante olivina, clinopirosseno, plagioclasio calcico e minerali opachi.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1701 in T0180805000-ST018.pat.
Picrobasalti
Sinonimo di basalti picritici.
Piega
Curvatura tettonica di una superficie, o di un pacco di superfici geologiche sovrapposte, tanto primarie (banco, stratificazione, discontinuità stratigrafiche) quanto secondarie formatasi a seguito di piegamento. Una piega è caratterizzata da una zona di cerniera e da due fianchi. I principali elementi geometrici che descrivono una piega sono la giacitura della superficie assiale e della linea di cerniera/asse della piega. Sulla base della presenza o assenza di un piano di simmetria, una piega può essere simmetrica o asimmetrica. Sulla base dell’inclinazione dell’asse della piega o della linea di cerniera, si riconosce una piega orizzontale o sub-orizzontale, blandamente inclinata, moderatamente inclinata, molto inclinata, sub-verticale o verticale, e reclinata. Sulla base dell’inclinazione della superficie assiale, una piega può essere dritta, inclinata, coricata o rovesciata. Sulla base dell’angolo descritto dai due fianchi (inter-limb angle, sensu Fleuty, 1964 o angolo di apertura), si riconosce una piega blanda, aperta, chiusa, serrata, e isoclinale. Sulla base del tipo di profilo, una piega può essere: anticlinale, antiforme, anticlinale sinforme, sinclinale, sinforme, sinclinale antiforme, neutra. Sulla base del profilo di una struttura plicativa, controllato dalla forma della cerniera, si riconoscono pieghe concentriche, a kink, chevron, a scatola.
Definizione INSPIRE: (Fold) A fold is defined as one or more systematically curved layers, surfaces, or lines in a rock body.
Piega a kink
Piega asimmetrica caratterizzata da fianchi dritti e zona di cerniera fortemente localizzata.
Piega a M
Piega simmetrica minore (pieghe parassite) posta nella zona di cerniera di una struttura plicativa maggiore.
Piega a S
Piega asimmetrica minore (pieghe parassite) dove il fianco corto è ruotato in senso antiorario rispetto ai fianchi lunghi, definendo una geometria a “S” (Fossen, 2016). La geometria viene definita osservando la struttura nella direzione di immersione del piano assiale o della linea di cerniera della piega di ordine maggiore.
Piega a scatola (box fold)
Piega caratterizzata da due superfici assiali coniugate e due linee di cerniera formatesi simultaneamente (Fossen, 2016).
Piega a Z
Piega asimmetrica minore (pieghe parassite) dove il fianco corto è ruotato in senso orario rispetto ai fianchi lunghi, definendo una geometria a “Z” (Fossen, 2016). La geometria viene definita osservando la struttura nella direzione di immersione del piano assiale o della linea di cerniera della piega di ordine maggiore.
Piega aperta
Piega in cui l’angolo descritto tra i due fianchi varia da 70° a 120° (Fleuty, 1964).
Piega asimmetrica
Piega caratterizzata dalla mancanza di un piano di simmetria (asimmetria delle pieghe parassite) e da fianchi di lunghezza differente, uno dei quali è più inclinato dell’altro (Twiss & Moores, 2007). Descrivono pieghe con geometria a “S” (vedi “piega a S”) o a “Z” (vedi “piega a Z”).
Piega blanda
Piega in cui l’angolo descritto tra i due fianchi varia da 120° a 180° (Fleuty, 1964).
Piega blandamente inclinata
Piega con plunge dell’asse della piega compreso tra 10° e 30° (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016).
Piega chevron
Piega caratterizzata da fianchi dritti e zona di cerniera angolare.
Piega chiusa
Piega in cui l’angolo descritto tra i due fianchi varia da 30° a 70° (Fleuty, 1964).
Piega concentrica
Piega cilindrica ben arrotondata che approssima un semi-cerchio e dove non è possibile distinguere le cerniere dai fianchi (Fossen, 2016). Inoltre, presenta ortogonalmente spessori costanti delle rocce.
Piega coricata
Piega che ha superficie assiale sub-orizzontale o orizzontale (0°-10°) e linea di cerniera/asse orizzontale (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016).
Piega dritta
Piega che ha superficie assiale sub-verticale o verticale (80°-90°) (Twiss & Moores, 2007).
Piega inclinata
Piega che ha superficie assiale inclinata, con valori compresi tra 10° e 80°, e un fianco più inclinato di un altro. Può essere: molto inclinata, moderatamente inclinata o blandamente inclinata (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016).
Piega isoclinale
Piega in cui i fianchi sono paralleli o sub-paralleli, e con angolo diedrale di 0° (Fleuty, 1964).
Piega moderatamente inclinata
Piega con plunge dell’asse della piega compreso tra 30° e 60° (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016).
Piega molto inclinata
Piega con plunge dell’asse della piega compreso tra 60° e 80° (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016).
Piega neutra
Piega la cui concavità è rivolta lateralmente.
Piega orizzontale o sub-orizzontale
Piega con plunge dell’asse della piega compreso tra 0° e 10° (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016).
Piega reclinata
Piega con plunge dell’asse della piega parallelo all’immersione del piano assiale.
Piega rovesciata
Piega inclinata o coricata che ha un fianco rovesciato, cioè ruotato più di 90° dalla sua posizione originale orizzontale (Twiss & Moores, 2007).
Piega serrata
Piega in cui l’angolo descritto tra i due fianchi varia da 0° a 30° (Fleuty, 1964).
Piega simmetrica
Piega caratterizzata dalla presenza di un piano di simmetria coincidente con il piano assiale e passante per la bisettrice dell’angolo della piega, e da fianchi della stessa lunghezza (Twiss & Moores, 2007). Descrivono pieghe con geometria a “M” o “W” (piega a M).
Piega sub-verticale o verticale
Piega con plunge dell’asse della piega compreso tra 80° e 90° (Twiss & Moores, 2007).
Piegamento
Deformazione nella quale superfici planari diventano regolarmente curve con fianchi definibili (zone di minore curvatura) e cerniere (zone di maggiore curvatura).
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Folding) Deformation in which planar surfaces become regularly curviplanar surfaces with definable limbs (zones of lower curvature) and hinges (zones of higher curvature).
Pieghe parassite
Pieghe che compaiono sui fianchi e sulla zona di cerniera di una piega di ordine maggiore, e che si sono formate durante un singolo processo plicativo (Fossen, 2016).
Pilotassitica
Tessitura orientata, usata per descrivere le rocce ignee, in cui si ha una disposizione subparallela di microliti allungati di feldspato nella massa fondamentale di una roccia olocristallina o contenente una ridotta quantità di vetro negli interstizi tra i cristalli di feldspato (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = pilotassitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Piroclastico
Termine utilizzato in riferimento ai depositi vulcanoclastici la cui frammentazione deriva da attività vulcanica esplosiva di un magma o di una lava. I depositi piroclastici possono avere caratteristiche diverse in funzione dei meccanismi di trasporto e sedimentazione (depositi di flusso piroclastico, deposito da surge e depositi di caduta).
Piroclastite
Termine generico utilizzato per indicare un deposito piroclastico. In funzione del grado di consolidamento è possibile distinguere piroclastiti consolidate/tufi e piroclastiti incoerenti.
Piroclastiti consolidate/tufi
Rocce vulcanoclastiche costituite per la gran parte (> 75%) da clasti prodotti per diretta frammentazione da attività vulcanica esplosiva (frammenti piroclastici), non rielaborati in maniera significativa da processi esogeni. Sono inclusi anche i depositi prodotti per autobrecciazione delle colate di lava ed i prodotti ialoclastici (ialoclastiti). Sulla base della granulometria prevalente dei clasti che li compongono sono distinti in differenti tipi secondo uno schema classificativo modificato da quello IUGS (Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Pyroclastic rock) Fragmental igneous rock that consists of greater than 75 percent fragments produced as a direct result of eruption or extrusion of magma from within the earth onto its surface. Includes autobreccia associated with lava flows and excludes deposits reworked by epiclastic processes.
Piroclastiti incoerenti
Vulcanoclastiti incoerenti costituite principalmente (> 75%) da clasti prodotti per diretta frammentazione da attività vulcanica esplosiva (piroclastica), non rielaborati in maniera significativa da processi esogeni. Sulla base della granulometria prevalente dei clasti che li compongono sono distinti in differenti tipi secondo uno schema classificativo modificato da quello di Gillepsie & Styles (1999). Nella classificazione INSPIRE sono considerati tephra.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: Pyroclastic material) Fragmental igneous material that consists of more than 75 percent of particles formed by disruption as a direct result of volcanic action.
Piroclastiti incoerenti a varie granulometrie
Piroclastiti incoerenti costituite da ceneri, lapilli e blocchi/bombe in proporzioni tra loro variabili ma comunque > 25%. Corrispondono alle piroclastiti incoerenti denominate ash-breccia nella classificazione di Gillepsie & Styles (1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-PI0500 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Ash breccia bomb or block tephra) Tephra in which more than 25 percent of particles are greater than 64 mm in largest dimension. Includes ash breccia, bomb tephra and block tephra of Gillespie and Styles (1999).
Pirosseniti
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti ortopirosseno e/o clinopirosseno, e olivina (meno del 40%) (Streckeisen, 1973; Streckeisen, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Minerali accessori comuni sono magnetite, granato, spinello, plagioclasio, anfibolo. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di aegiapiti (pirosseniti ad egirina e apatite), bebedouriti (pirosseniti con egirin-augite, biotite e perovskite), cromaltiti (pirosseniti con egirin-augite, biotite, melanite e apatite), diopsiditi (pirosseniti costituite quasi esclusivamente da diopside), jacupirangiti (pirosseniti con titanoaugite, titanomagnetite, nefelina, apatite, perovskite e melanite), salitriti (pirosseniti con egirin-augite, titanite e subordinato microclino), sfenititi (pirosseniti con oltre il 50% di titanite, titanoaugite, titanomagnetite, nefelina, apatite, perovskite e melanite), titanoliti (pirosseniti ricche in titanite, con magnetite e calcite), vibetoiti/vipetoiti (pirosseniti con abbondante titanoaugite, orneblenda, biotite e calcite primaria), yamaskiti (pirosseniti con titanoaugite, amfibolo alcalino e piccole quantità di anortite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3809 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: Ultramafic phaneritic igneous rock composed almost entirely of one or more pyroxenes and occasionally biotite, hornblende, and olivine. Includes rocks defined modally in the ultramafic rock classification as olivine pyroxenite, olivine-hornblende pyroxenite, pyroxenite, orthopyroxenite, clinopyroxenite and websterite.
Pirosseniti a plagioclasio
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti pirosseno e plagioclasio (Streckeisen, 1973, 1976; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono orneblenda, granato, spinello, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3812 in T0180805000-ST018.pat.
Pirosseniti a plagioclasio e orneblenda
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti pirosseno, orneblenda (fino al 50%), plagioclasio e in alcuni casi quarzo (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3813 in T0180805000-ST018.pat.
Pirosseniti ad olivina
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti pirosseno, olivina (<40%) (Streckeisen, 1973, Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono orneblenda, granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3810 in T0180805000-ST018.pat.
Pirosseniti ad orneblenda e olivina
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti pirosseno, olivina (meno del 40%), e orneblenda (Streckeisen, 1973, Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3811 in T0180805000-ST018.pat.
Pitch
Angolo descritto tra un elemento lineare e un piano orizzontale, misurato in senso orario anche su un piano inclinato, e con valori compresi tra 0° e 180°. Generalmente utilizzato per le giaciture di strie e/o fibre di faglia (stria e/o fibra di faglia (slickenline)).
Plagisieniti
Sinonimo di foidomonzosieniti (Le Maitre et alii, 2002).
Plateau lavico
Successione di colate laviche, generalmente basaltiche, con estensione elevata (>100 km²), formante una morfologia tabulare (inclinazione <2-3°). I plateau lavici si formano in seguito ad eruzioni fissurali o alla coalescenza di vulcani centrali contraddistinti da fianchi con inclinazione molto bassa.
Plug
Corpo subvulcanico di forma cilindrica, asse subverticale e dimensioni decametriche, occupante la sezione terminale di un condotto vulcanico sepolto; generalmente più resistente all’erosione del materiale circostante, può rimanere come pinnacolo isolato quando il resto della struttura originaria è stata erosa. Talvolta il termine è utilizzato per indicare la parte centrale di un flusso lavico (colata di lava) che avanza con velocità uniforme e al cui interno non si sviluppano sforzi di taglio.
Plunge
Angolo descritto tra una struttura lineare e un piano orizzontale, misurato in senso orario su un piano verticale che contenga gli elementi lineari, e con valori compresi tra 0° e 180°. Generalmente utilizzato per le giaciture degli assi di pieghe e delle lineazioni.
Poco addensato
Poco cementato
Poco classato
Poco saldato
Poligonale
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui i cristalli mostrano margini rettilinei tra i singoli grani, comunemente con abito anedrale o subeuedrale. Comuni sono i giunti tripli, in cui i limiti tra i singoli cristalli formano angoli di 120° (Passchier & Trouw, 2005). Questa tessitura è tipica di rocce non foliate come marmi, nei quali viene spesso definita “saccaroide”, quarziti od hornfels. Rocce con tessitura poligonale ben sviluppata sono dette generalmente granofels.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = poligonale in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Pomice
Termine adimensionale usato per indicare frammenti juvenili di colore chiaro, con bassa densità, vescicolati e vetrosi, con eventuali cristalli. Si tratta di prodotti di eruzioni esplosive che coinvolgono magma viscoso, a composizione acida o intermedia. La densità media varia con l'inverso della granulometria dei clasti più grandi, quando si depositano sull’acqua, possono essere in grado di galleggiare. In funzione della granulometria si usano i termini bomba o blocco pomiceo (>64 mm), lapillo pomiceo (64-2 mm) e cenere (<2 mm).
Porfidi
Sinonimo di porfiriti.
Porfidi granitici
Porfiriti con fasi mineralogiche principali costituite da quarzo, feldspato alcalino, plagioclasio e da minerali femici quali biotite (il più comune) e orneblenda. I minerali accessori più comuni sono ilmenite, magnetite, apatite e zircone. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di granulofiri (porfidi con massa fondamentale a tessitura microgranitica), llaniti (porfidi granitici con fenocristalli di K-feldspato e quarzo in una massa fondamentale composta da albite), masaniti (porfidi granitici con fenocristalli di oligoclasio zonato in una massa fondamentale di quarzo, ortoclasio e minore albite), tsingtauiti (porfidi granitici con fenocristalli di micropertite e plagioclasio sodico), granofiri (porfidi granitici con tessitura grafica).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0201 in T0180805000-ST018.pat.
Porfidi granodioritici
Porfiriti con fasi mineralogiche principali costituite da quarzo, plagioclasio, biotite, orneblenda e raro feldspato alcalino. I minerali accessori più comuni sono pirosseno, ilmenite, magnetite, apatite e zircone. Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di grimmaite (porfido a composizione charnockitica).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0202 in T0180805000-ST018.pat.
Porfirica
Tessitura di una roccia in cui sono visibili ad occhio nudo dei fenocristalli immersi in una matrice vetrosa o a grana fine in cui non sono visibili cristalli ad occhio nudo (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = porfirica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Porfirica iatale
Tessitura porfirica in cui le dimensioni dei fenocristalli mostrano un salto dimensionale (Best, 2003; Vernon, 2018). In questi casi è necessaria cautela, e si deve considerare che le dimensioni di un cristallo in due dimensioni dipendono dalla sua intersezione con il piano della sezione. Ad esempio, cristalli di forma approssimativamente sferica (e.g., leucite) forniscono, in due dimensioni, sempre delle sezioni circolari con diametro delle sezioni in funzione della distanza del piano della sezione dal centro della sfera stessa. Quindi sfere uguali possono fornire sezioni di diametro diverso e viceversa, per cui sarà sempre dubbio in quale misura le eventuali variazioni dimensionali osservate in sezione sottile siano dovute ad un puro effetto geometrico. Nel caso in cui i cristalli abbiano abito prismatico (e.g., pirosseni, anfiboli, miche) o tabulare (e.g., plagioclasi), le sezioni hanno forme diverse secondo l'orientazione relativa della sezione, in questo caso il confronto dimensionale tra sezioni della stessa forma può essere risolutivo.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = porfirica iatale in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Porfirica seriata
Tessitura porfirica in cui le dimensioni dei fenocristalli mostrano una gradazione dimensionale continua (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = porfirica seriata in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Porfiriti
Rocce subvulcaniche, sia a composizione acida che mafiche, caratterizzate da una tessitura porfirica con fenocristalli (> 25%) immersi in una massa fondamentale a grana fine che può essere olocristallina o ipocristallina (Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Nel caso di una massa fondamentale ipocristallina queste rocce possono avere una tessitura pilotassitica, con cristalli di quarzo e/o plagioclasio orientati, o una tessitura ialopilitica nel caso in cui sia presente del vetro. Le fasi mineralogiche principali possono essere plagioclasio, quarzo, feldspato alcalino, e da minerali femici quali biotite, orneblenda (spesso con bordi di riassorbimento) e raro pirosseno. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di essexiti porfiriche (porfiriti a composizione monzodioritica o monzogabbrica a nefelina), ortobasi (porfiriti a composizione gabbrica).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: Igneous rock that contains conspicuous phenocrysts in a finer grained groundmass; groundmass itself may be phaneritic or fine-grained.
Porfiroblasti
Cristalli euedrali o subeuedrali, di diametro superiore a quelli della matrice circostante, e dedotti di essere cresciuti in condizioni di subsolidus in risposta ai cambiamenti nelle condizioni metamorfiche (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Porfiroblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui grossi cristalli euedrali o subeuedrali (porfiroblasti) cresciuti durante l’evento metamorfico, sono circondati da una matrice a grana fine costituita da altre fasi mineralogiche (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = porfiroblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Porfiroclasti
Cristalli, o aggregati di cristalli, di diametro superiore a quelli della matrice circostante, e dedotti essere il residuo di una roccia originariamente a grana grossa (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Porfiroclastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui grossi cristalli relitti (porfiroclasti) sopravvissuti all’evento deformativo duttile, sono circondati da una matrice a grana fine, più o meno foliata, costituita da altre fasi mineralogiche. Localmente le fasi mineralogiche che costituiscono la matrice possono andare incontro ad un processo di ricristallizzazione durante la deformazione (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = porfiroclastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Pozzo
Foro generalmente verticale o inclinato realizzato con lo scopo di estrarre acqua, idrocarburi o rocce e minerali di interesse minerario. Si distingue dal sondaggio esplorativo, finalizzato alla preliminare esplorazione delle risorse naturali o a successivi approfondimenti per studiarne le proprietà.
Pozzo per acqua
Pozzo realizzato con lo scopo di intercettare una o più falde acquifere al fine di un loro sfruttamento.
Codice Banca Dati: TIPO = 3100 in ST013.pat.
Pozzo per acqua minerale
Pozzo realizzato con lo scopo di intercettare una o più falde acquifere di acqua minerale al fine di un loro sfruttamento.
Codice Banca Dati: TIPO = 3110 in ST013.pat.
Pozzo per acqua termominerale
Pozzo realizzato con lo scopo di intercettare una o più falde acquifere di acqua termominerale al fine di un loro sfruttamento.
Codice Banca Dati: TIPO = 3120 in ST013.pat.
Pozzo per idrocarburi gassosi
Pozzo realizzato per l’estrazione di idrocarburi gassosi.
Codice Banca Dati: TIPO = 3220 in ST013.pat.
Pozzo per idrocarburi liquidi
Pozzo realizzato per l’estrazione di idrocarburi liquidi.
Codice Banca Dati: TIPO = 3210 in ST013.pat.
Pozzo per ricerca mineraria
Pozzo realizzato per l’estrazione di rocce e minerali di interesse minerario.
Codice Banca Dati: TIPO = 3310 in ST013.pat.
Pozzolana
Termine tecnico indicante materiali piroclastici incoerenti utilizzati nella produzione del cemento e nella fabbrica di mattoni.
Prateria a Cymodocea nodosa
Accumulo deposto in ambiente di piattaforma continentale costituito da materiale prevalentemente bioclastico o misto terrigeno-bioclastico depositato alla base o nei pressi di un tappeto sottomarino costituito da Cymodocea nodosa (Ucria) Ascherson. Questo deposito è composto da foglie, rizomi, resti di organismi epifiti (foraminiferi, briozoi, gasteropodi) e bentonici (crostacei, bivalvi infaunali) che costituiscono la biocenosi tipica di praterie a fanerogame marine.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse e come tipo di processo biologico particolare.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 9314 in T0180804000-ST018.pat / TIPO = 4012 in ST022.pat.
Prateria a fanerogame marine
Tappeto sottomarino che costituisce la biocenosi (rizomi, foglie e resti) tipica di una prateria a fanerogame marine e include materiale misto terrigeno-bioclastico trattenuto alla base dai rizomi. Quando possibile, specificare se impostato su roccia o su sedimenti misti incoerenti, e se costituito da Posidonia oceanica (L.) Delile o Cymodocea nodosa (Ucria) Asch.
In Banca Dati CARG questa voce viene inoltre utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse.
Codice Banca Dati: SIGLA = g4 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / DEPOSITI = 9312 in T0180804000-ST018.pat / TIPO = 4010 in ST022.pat.
Prateria a Posidonia oceanica
Accumulo deposto in ambiente di piattaforma continentale costituito da materiale prevalentemente bioclastico o misto terrigeno-bioclastico depositato alla base o nei pressi di un tappeto sottomarino costituito da Posidonia oceanica (L.) Delile. Questo deposito è composto da foglie, rizomi, resti di organismi epifiti (foraminiferi, briozoi, gasteropodi) e bentonici (crostacei, bivalvi infaunali) che costituiscono la biocenosi tipica di una prateria a fanerogame marine.
In Banca Dati CARG questa voce viene, inoltre, utilizzata come indicativa dell’ambiente/sistema deposizionale in aree sommerse e come tipo di processo biologico particolare.
Codice Banca Dati: DEPOSITI = 9313 in T0180804000-ST018.pat / TIPO = 4011 in ST022.pat.
Pressure solution
Meccanismo di deformazione mediante trasferimento di materia per diffusione. È un processo caratteristico delle rocce ricche in carbonati e/o quarzo dove è responsabile della creazione di anisotropie planari pervasive (pressure solution cleavage) spesso accompagnate da significative variazioni volumetriche.
Privo di consistenza
Prodelta
Sinonimo di scarpata di prodelta.
Prodotto eluviale (alterite)
Accumulo di detriti superficiali a prevalente tessitura limoso-sabbiosa, con immersi clasti le cui dimensioni e frequenza, generalmente, aumentano con la profondità, man mano che ci si avvicina alla roccia madre dalla quale si sono formati. Traggono origine dalla progressiva degradazione fisica e chimica da parte degli agenti esogeni della roccia madre (alterite), i cui prodotti, a causa dei bassi di gradienti di pendenza che caratterizza la superficie su cui si sono formati, non possono essere allontanati e, pertanto, si accumulano in sede. Si ritiene che debbano essere rappresentati soltanto i prodotti eluviali con spessore ed estensione significativi.
Codice Banca Dati: SIGLA = b6 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO =2021 in T0180801000-ST018.pat.
Profilo pedogenetico
Sezione (verticale) di un suolo che consente di indagare le caratteristiche e i processi di formazione di quest’ultimo. In un profilo pedogenetico si possono distinguere diversi orizzonti chiamati, dall’alto verso il basso: A) dove è massimo il contenuto di materia organica e avviene il processo di eluviazione; B) orizzonte dove si accumulano gli elementi rimossi dalle porzioni di suolo sovrastante (illuviazione); C) zona di transizione tra il suolo e il substrato; D) substrato.
Codice Banca Dati: TIPO = 1500 in ST019.pat.
Propiliti
Rocce metasomatiche ed “idrotermali” da media a bassa temperatura formate dall’alterazione di rocce vulcaniche. Le varietà di bassa temperatura sono composte da albite, clorite, calcite, quarzo e pirite, mentre quelle di alta temperatura sono costituite da epidoto, actinolite, biotite e magnetite. Associate a queste rocce si possono trovare svariate mineralizzazioni a Cu, Pb-Zn, Au, Au-Ag, Ag-Pb-Zn, Hg e Sb (Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI1000 in T0180805000-ST018.pat.
Protocataclasiti
Rocce di faglia con coesione primaria caratterizzate da frammenti spigolosi di roccia e/o minerali in cui la matrice costituisce meno del 50% del volume della roccia stessa (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Trouw et alii, 2010; Fossen, 2016). I frammenti si sono originati per deformazione fragile della roccia senza il raggiungimento del punto di fusione. In alcuni casi queste rocce possono presentare una debole foliazione.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CC0100 in T0180805000-ST018.pat.
Protolite
Roccia originaria (ignea, sedimentaria o metamorfica) prima che subisse delle trasformazioni ad opera del metamorfismo o metasomatismo (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). In alcuni casi l’originaria struttura della roccia è preservata.
Protomiloniti
Rocce di faglia con coesione primaria in cui la matrice costituisce meno del 50% del volume della roccia stessa (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Trouw et alii 2010; Fossen, 2016). Questo tipo di rocce presenta una foliazione da moderata a ben sviluppata legata alla ricristallizzazione dinamica e alla deformazione cristalloplastica dei minerali costituenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CS0101 in T0180805000-ST018.pat.
Prove penetrometriche
Prove meccaniche eseguite attraverso penetrometro, sia di tipo statico che dinamico, finalizzate alla valutazione delle caratteristiche geotecniche del terreno.
Nel Progetto CARG si riporta il punto di ubicazione della prova.
Codice Banca Dati: TIPO = 3500 in ST013.pat.
Prove penetrometriche dinamiche
Dette anche DP (Dynamic Penetration), consistono nell'infliggere verticalmente nel terreno una punta conica metallica posta all’estremità di un’asta di acciaio facendo cadere un maglio di dato peso da un’altezza costante e contando il numero dei colpi necessario per la penetrazione di ciascun tratto di lunghezza stabilita (battitura) (Cestari, 2013; NTC, 2018).
In Banca Dati CARG si riporta il punto di ubicazione della prova
Codice Banca Dati: TIPO = 3510 in ST013.pat.
Prove penetrometriche statiche
Dette anche CPT (Cone Penetration Test), consistono nell'infliggere a pressione nel terreno una punta conica (strumentata elettricamente) misurando con continuità lo sforzo necessario per la penetrazione della punta e l’adesione terreno-acciaio di un manicotto posto al di sopra della punta. Se quest’ultima è munita di piezocono la prova è detta CPTU (misurazione della pressione nei pori) (Cestari, 2013; NTC, 2018).
In Banca Dati CARG si riporta il punto di ubicazione della prova
Codice Banca Dati: TIPO = 3520 in ST013.pat.
Psammiti
Sinonimo di areniti.
Pseudocratere
Forma conica senza condotto (senza radice) dovuta alle esplosioni di vapore che occorrono quando una colata di lava o colata di flusso piroclastico entra in contatto con un lago, un fiume o comunque un battente d’acqua superficiale. Gli pseudocrateri hanno diametri dell’ordine delle decine di metri, i fianchi interni ed esterni hanno inclinazioni di 20-30° e l’altezza dell'edificio può raggiungere i 20 m (vedi anche cono litorale).
Pseudofluidale
Sinonimo di tessitura eutassitica.
Pseudomorfica
Tessitura tipica di rocce di alterazione idrotermale e metasomatica in cui si ha sostituzione e/o modificazione, strutturale e chimica, di un dato minerale da parte di altri che ne conservano la forma originaria (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = pseudomorfica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Pseudotachiliti
Rocce di faglia con coesione primaria di aspetto vetroso o a grana estremamente fine, di colore nero o marrone scuro, in cui si possono trovare frammenti di minerali e/o rocce che costituiscono le pareti della faglia stessa (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Trouw et alii, 2010; Fossen, 2016). Generalmente hanno l’aspetto di una vena planare rispetto alle pareti di faglia, oppure possono presentarsi sotto forma di vene irregolari ramificate di dimensione millimetrica. Queste rocce si formano per fusione locale delle rocce che costituiscono i bordi della faglia stessa in risposta all’attività sismica che porta alla produzione di calore per attrito.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CC0400 in T0180805000-ST018.pat.
Pyroclastic density current
Miscela di gas e frammenti piroclastici che si muove lateralmente rispetto alla bocca eruttiva sotto il controllo della gravità (Wilson & Houghton, 2000). Dà origine a depositi di flusso piroclastico e/o a deposito da surge, in funzione delle differenti caratteristiche di diluizione e di flusso.
Pyroxenoliti
Sinonimo di pirosseniti.
Quaquaversale
Tipo di stratificazione caratterizzata dalla disposizione nello spazio di strati/corpi geologici che immergono radialmente rispetto a un punto centrale, con disposizione centrifuga rispetto a strutture a domo, o centripeta rispetto a una depressione (e.g., cratere vulcanico).
Quarzareniti
Areniti costituite per almeno il 90 % del loro peso da granuli di quarzo (Pettijohn, 1950) e contenenti scarsa quantità di matrice. Si tratta di sedimenti ad elevata maturità mineralogica e tessiturale, caratterizzati anche da una notevole evoluzione morfometrica dei singoli granuli.
Quarziti
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sulla composizione modale) a tessitura granoblastica, costituita essenzialmente da quarzo (> 80/90%), derivanti dalla ricristallizzazione di arenarie o selci, sia per metamorfismo regionale che metamorfismo di contatto (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). La fase mineralogica principale è il quarzo mentre minerali accessori comuni sono feldspati, miche, magnetite, pirite, zircone, titanite e rutilo. In alcuni casi possono essere preservate originarie strutture sedimentarie. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di ortoquarziti (quarziti costituite da oltre il 99% di quarzo e rari minerali accessori, come rutilo e zircone), belocheriti, itacolumite (quarzite scistosa costituita da quarzo, mica chiara, clorite, sericite e/o idromica), khondalite (quarziti granatifere di alto grado metamorfico).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Quarzite) Metamorphic rock consisting of greater than or equal to 75 percent quartz; typically, granoblastic texture.
Quarziti secondarie
Termine ampio che comprende tutte le rocce metasomatiche e “idrotermali” da bassa ad alta temperatura costituite principalmente da quarzo (50-100%) e da minerali con alto contenuto in alluminio. La fase mineralogica principale è rappresentata dal quarzo con subordinata sericite, pirofillite, diasporo, andalusite, corindone, alunite, caolinite, pirite ed ematite (Schmidt, 1985; Fettes & Desmons, 2007). I minerali accessori più comuni sonorutilo, tormalina, zunite, dumortierite, topazio, svanbergite e lazulite. Rientrano in questa tipologia di rocce anche le vene idrotermali e/o tardo metamorfiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0300 in T0180805000-ST018.pat.
Quarziti secondarie di alta temperatura
Quarziti secondarie formatesi in condizioni di alta temperatura, con le seguenti paragenesi mineralogiche: corindone+andalusite; andalusite+pirofillite; diasporo+pirofillite; quarzo+sericite; zunite+sericite e dumortierite+sericite (Schmidt, 1985; Fettes & Desmons, 2007). Generalmente questo tipo di rocce sono sterili da un punto di vista giacimentologico, ad eccezione di alcuni casi di mineralizzazioni a Mo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0303 in T0180805000-ST018.pat.
Quarziti secondarie di bassa temperatura
Quarziti secondarie formatesi in condizioni di bassa temperatura, con le seguenti paragenesi mineralogiche: quarzo+caolinite; caolinite+alunite; caolinite+idromica; alunite+pirofillite; quarzo e barite (Schmidt, 1985; Fettes & Desmons, 2007). Questo tipo di rocce, da un punto di vista giacimentologico, sono caratterizzate da mineralizzazioni a Cu, Sb, Hg.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0301 in T0180805000-ST018.pat.
Quarziti secondarie di media temperatura
Quarziti secondarie formatesi in condizioni di media temperatura, con la seguente paragenesi mineralogica: quarzo+sericite (Schmidt, 1985; Fettes & Desmons, 2007). Questo tipo di rocce, da un punto di vista giacimentologico, sono caratterizzate da mineralizzazioni ad Au.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0302 in T0180805000-ST018.pat.
Quarzo-tholeiiti
Termine talora usato come sinonimo di basalti tholeiitici.
Quarzo alcalitrachiti
Alcalitrachiti costituite da abbondante sanidino, quarzo e, in quantità variabili, clinopirosseno e/o biotite e/o anfibolo e/o Fe-olivina, con possibile presenza di plagioclasio in quantità ridottissima. La composizione su base modale cade nel campo 6* del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002), la composizione su base normativa è espressa da un valore dell’indice di differenziazione normativo (DI) compreso tra 87,5 e 100 e da Qnorm tra 5 e 20 (Innocenti et alii, 1999). Inoltre, se presenti uno o più minerali peralcalini come pirosseni alcalini o anfiboli alcalini o, tra i minerali normativi, acmite e/o metasilicato di sodio, la roccia prende il nome di quarzo alcalitrachite peralcalina, in tali rocce il valore dell’indice agpaitico (IA) > 1.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0404 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (quartz alkalifeldspar trachyte) Alkali feldspar trachytic rock that contains and between 5 and 20 percent quartz mineral in the QAPF fraction. QAPF field 6*.
Quarzo trachiti
Trachiti-trachidaciti costituita da abbondante sanidino, plagioclasio, quarzo e, in quantità variabili, clinopirosseno e/o biotite e/o anfibolo e/o Fe-olivina, in una pasta di fondo vetrosa o criptocristallina. La composizione su base modale cade nel campo 7* del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002), la composizione su base normativa è espressa da un valore dell’indice di differenziazione normativo (DI) compreso tra 70 e 87,5 e da Qnorm tra 5 e 20 (Innocenti et alii, 1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0401 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Quartz trachyte) Trachytic rock that contains between 5 and 20 percent quartz in the QAPF fraction. QAPF field 7*.
Quarzoliti
Rocce intrusive a composizione acida in cui il contenuto di quarzo > 90% dei minerali felsici (Streckeisen, 1973; Streckeisen, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Particolari tipi di queste rocce sono note con i nomi di esmeralditi (quarzoliti a muscovite), northfielditi (quarzoliti con muscovite, tracce di tormalina, tremolite o actinolite), peraciditi, silexiti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0100 in T0180805000-ST018.pat.
Rampa carbonatica
Piattaforma carbonatica caratterizzata da una superficie debolmente inclinata verso il mare aperto, senza brusca rottura del profilo morfologico tra le aree di mare basso e quelle più profonde.
Rapakivi
Caso particolare di tessitura coronitica, usata per descrivere le rocce ignee, in cui grandi cristalli di feldspato potassico, generalmente tondeggianti, sono bordati da plagioclasio sodico (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = rapakivi in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Residuum
Il residuum costituisce la parte del neosoma e rappresenta prevalentemente la frazione solida rimasta dopo la fusione parziale e l'estrazione di una parte, o di tutta, la frazione fusa (Best, 2003; Sawyer, 2008). All’interno del residuum possono essere presenti microstrutture che indicano che si è verificata una fusione parziale. Le definizioni di residuum e melanosoma possono sembrare abbastanza simili; entrambi sono il prodotto solido della reazione di fusione, ma il residuum è il termine più generale, mentre il melanosoma si riferisce specificamente al residuo composto da minerali scuri ferro-magnesiaci.
Resistasia
Condizione areale in cui il suolo e/o la roccia in affioramento sono scarsamente o affatto interessati da copertura vegetale ed in cui si possono generare fenomeni di erosione e/o frantumazione meccanica delle rocce ad opera di agenti esogeni.
Restite
Termine generico con il quale si indica il residuo di roccia, presente all’interno delle migmatiti, che risulta chimicamente impoverito, dai processi di fusione parziale, in alcuni elementi rispetto al suo protolite (Best, 2003; Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011).
Retroscorrimento
Sovrascorrimento che disloca il blocco di tetto di un thrust principale verso l’hinterland, cioè in direzione opposta rispetto alla direzione di propagazione dei sovrascorrimenti. Termine generalmente utilizzato con l’accezione anglosassone (e.g., back-thrust).
Riattivazione
Rinnovata dislocazione avvenuta su una faglia (anche limitata porzione di essa) che è stata soggetta a un prolungato periodo di inattività (Sibson, 1985). La faglia è stata interessata, quindi, da almeno due eventi tettonici distinti. La cinematica che porta alla riattivazione della faglia può essere o può non essere dello stesso senso della dislocazione precedente.
Rilievo isolato
Area individuata in aree sommerse, caratterizzata da quote del fondale superiori rispetto alle quote delle zone adiacenti e priva di continuità con altre aree rilevate.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9010 in ST010.pat.
Riodaciti
Rocce laviche a composizione acida, intermedia tra le rocce riolitiche e le daciti, generalmente costituite da fenocristalli di quarzo, plagioclasio e minori minerali ferromagnesiaci in una pasta di fondo microcristallina. (Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0200 in T0180805000-ST018.pat.
Rioliti
Rocce riolitiche caratterizzate da contenuto in alcali come percentuale in peso (Na2O+K2O) >8 (Innocenti et alii, 1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0101 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Rhyolite) Rhyolitoid in which the ratio of plagioclase to total feldspar is between 0.1 and 0.65.
Rioliti alcaline
Rocce riolitiche caratterizzate da contenuto in alcali come percentuale in peso (Na2O+K2O)<8 (Innocenti et alii, 1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0102 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (alkali feldspar rhyolite) Rhyolitoid in which the ratio of plagioclase to total feldspar is less than 0.1. QAPF field 2.
Rioliti comenditiche
Sinonimo di comenditi.
Rioliti pantelleritiche
Sinonimo di pantelleriti.
Rioliti peralcaline
Rocce riolitiche la cui composizione su base chimica è associata ad un indice agpaitico (IA) >1. Possono essere ulteriormente distinte in pantelleriti e comenditi a seconda dei relativi contenuti percentuali in peso di FeOtot e Al2O3 (Innocenti et alii, 1999). Secondo Le Maitre et alii (2002) il termine può essere usato anche per rocce riolitiche la cui composizione modale ricade nel campo 2 del diagramma QAPF che contengono pirosseno alcalino e/o anfibolo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0104 in T0180805000-ST018.pat.
Rioliti peralluminose
Rocce riolitiche la cui composizione su base chimica TAS è associata ad un alto valore dell’indice di saturazione in allumina (ASI) >1 (Innocenti et alii, 1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0103 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce argillificate
Sinonimo di argillisiti.
Rocce calcsilicatiche
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sulla composizione modale) contenenti <5% in volume di minerali carbonatici (calcite e/o aragonite e/o dolomite (Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Queste rocce sono generalmente massive ma in alcuni casi possono essere interessate da una scistosità spaziata più o meno pervasiva. Le fasi mineralogiche principali sono minerali calc-silicatici (> 50%) come ugrandite, plagioclasio calcico, scapolite calcica, diopside-hedembergite, minerali del gruppo dell’epidoto, idrogrossularia, johannsenite, prehnite, pumpellyite, titanite, vesuviana, wollastonite, con subordinata calcite, dolomite, quarzo e mica bianca. Minerali accessori comuni sono pirite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0200 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce carbonatiche
Rocce sedimentarie composte per la maggior parte da calcite o aragonite (CaCO3), dolomite (CaMg (CO3)2 e magnesite (MgCO3).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (carbonate_sedimentary_rock) Sedimentary rock in which at least 50 percent of the primary and/or recrystallized constituents are composed of one (or more) of the carbonate minerals calcite, aragonite, magnesite or dolomite.
Rocce carboniose
Rocce organiche prevalentemente di colore grigio scuro o nero, formata per accumulo e compattazione di materiale vegetale o organico alterato e deposto in ambiente umido riducente anossico o disossico.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-OR0100 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce carboniose miste ad altri sedimenti o rocce
Rocce organiche associate a sedimenti, brecce, clasti o blocchi di varia origine.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-OR0200 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce carboniose/carbone
Rocce carboniose composte prevalentemente da carbonio e materiali carboniosi (almeno il 50% del peso e oltre il 70% del volume), tracce di idrocarburi e minerali accessori tra cui quelli a base di zolfo. I depositi organici possono essere differenziati in i) humic group: formati in situ in ambienti, tra gli altri, come swamp o marsh; ii) sapropelic group dove la materia organica è stata trasportata o deposta per sospensione. Rispetto alla consistenza della roccia ed alla storia diagenetica si possono distinguere: carbone marrone soffice, carbone marrone duro, carbone bituminoso duro e antracite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-OR0101 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Coal) A consolidated organic sedimentary material having less than 75% moisture. This category includes low, medium, and high rank coals according to International Classification of In-Seam Coal (United Nations, 1998), thus including lignite. Sapropelic coal is not distinguished in this category from humic coals. Formed from the compaction or induration of variously altered plants remains similar to those of peaty deposits.
Rocce di faglia
Termine collettivo usato per indicare differenti tipologie di rocce trovate all’interno di una zona di taglio, sia ad alto che a basso livello crostale, la cui tessitura derivi, almeno in parte, dal processo di deformazione per taglio (Sibson, 1977; Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Fossen, 2016).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-000000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce di faglia con coesione primaria (con debole o assente foliazione)
Rocce di faglia dotate di coesione primaria (coerenti, cementate) capaci di essere disgregate solo mediante l’utilizzo di un martello (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Fossen, 2016). Questo tipo di rocce di faglia può non presentare o avere debole foliazione, e comprende le protocataclasiti, le cataclasiti, le ultracataclasiti e le pseudotachiliti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CC0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce di faglia con coesione primaria (con scistosità pervasiva)
Rocce di faglia dotate di coesione primaria (coerenti, cementate) capaci di essere disgregate solo mediante l’utilizzo di un martello (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Fossen, 2016). Questo tipo di rocce di faglia è caratterizzato da pervasiva foliazione (e.g., miloniti).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CS0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce di faglia senza coesione primaria
Rocce di faglia prive di coesione primaria (incoerenti, non cementate) capaci di essere disgregate con le dita nei componenti granulari che le costituiscono (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Fossen, 2016). Questo tipo di rocce generalmente si rinvengono lungo faglie che si sono attivate a livelli crostali molto superficiali.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-SC0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce effusive
Sinonimo di rocce vulcaniche.
Rocce eruttive
Sinonimo di rocce ignee.
Rocce evaporitiche
Rocce sedimentarie composte da almeno il 50% di sali non carbonatici, includendo solfati e borati, formati per precipitazione di sali minerali da una soluzione salina.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-EV0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Evaporite) Nonclastic sedimentary rock composed of at least 50 percent non-carbonate salts, including chloride, sulfate or borate minerals; formed through precipitation of mineral salts from a saline solution (non-carbonate salt rock).
Rocce fonolitiche
Nome collettivo per rocce laviche a composizione intermedia fino a basica, fortemente alcaline, sottosature in silice, costituite essenzialmente da feldspato alcalino (plagioclasio <50% del totale dei feldspati), feldspatoidi (tra 10 e 60% del totale dei minerali sialici) e minerali mafici (<10%). La composizione su base chimica è espressa nel campo Ph del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale, cade nei campi 11 e 12 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Alcune rocce fonolitiche sono indicate nella letteratura storica con il nome non raccomandato di trachifonoliti (fonoliti a tessitura trachitica).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Phonolithoid) Fine grained igneous rock than contains less than 90 percent mafic minerals, between 10 and 60 percent feldspathoid mineral in the QAPF fraction and has a plagioclase to total feldspar ratio less than 0.5. Includes rocks defined modally in QAPF fields 11 and 12, and TAS field Ph.
Rocce gabbroidi
Gruppo di rocce intrusive a grana medio-grossa, comprendenti le noriti, i gabbri e le troctoliti (Streckeisen, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Sono costituite principalmente da plagioclasio calcico (>> 90%), clinopirosseno e minori quantità di anfibolo, biotite, ortopirosseno e olivina. Il quarzo è generalmente assente e se presente non > 5%. La composizione su base modale cade nei campi 10*, 10, e 10' del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: Gabbroid that has a plagioclase to total feldspar ratio greater than 0.9 in the QAPF fraction. Includes QAPF fields 10*, 10, and 10'. This category includes the various categories defined in Le Maitre et alii (2002) based on the mafic mineralogy, but apparently not subdivided based on the quartz/feldspathoid content.
Rocce ignee
Rocce originate da un sistema fuso di composizione quasi sempre silicatica (magma) che solidifica nella crosta terrestre (rocce intrusive) o sulla sua superficie (rocce vulcaniche). Sinonimi: rocce magmatiche; rocce eruttive.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-000000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Igneous rock) Rock formed as a result of igneous processes, for example intrusion and cooling of magma in the crust, or volcanic eruption.
Rocce ignee ultramafiche
Rocce ignee costituite da oltre il 90% di minerali femici, come ad esempio olivina, pirosseno, anfibolo e biotite (Streckeisen, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002).
Definizione INSPIRE: (Ultramaphic igneous rocks) Igneous rock that consists of greater than 90 percent mafic minerals.
Rocce intrusive
Rocce ignee che solidificano per lento raffreddamento all’interno della crosta terrestre, in condizioni di pressione variabile, dando luogo a rocce completamente cristallizzate costituite da cristalli visibili ad occhio nudo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce intrusive ultramafiche
Rocce ultramafiche intrusive, generalmente a grana grossa.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3800 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce ipoabissali
Vedi rocce subvulcaniche.
Rocce laviche
Rocce ignee originate da magma, parzialmente o totalmente fuso, che giunge in superficie in seguito a eruzioni effusive o moderatamente esplosive ed ivi solidifica rapidamente in condizioni di pressione molto bassa dando luogo a cristalli minuti spesso associati a vetro. Nella quasi totalità dei casi sono costituite da materiale silicatico a contenuto in SiO2 compreso nell'intervallo 45-75% in peso.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce laviche speciali o a composizione esotica
Rocce laviche e/o rocce subvulcaniche con particolari caratteristiche composizionali, tessiturali e/o di assetto che necessitano di specifici diagrammi classificativi per la loro definizione e pertanto qui considerate come classe a sé stante. Sono generalmente ricche in fenocristalli e di colore scuro; caratterizzate da percentuali elevate, rispetto alle altre rocce laviche, di particolari minerali come melilite e/o leucite e/ kalsilite e/o calcite e minerali carbonatici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LS0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Exotic composition igneous rock) Rock with 'exotic' mineralogical, textural or field setting characteristics; typically dark colored, with abundant phenocrysts. Criteria include: presence of greater than 10 percent melilite or leucite, or presence of kalsilite, or greater than 50 percent carbonate minerals. Includes Carbonatite, Melilitic rock, Kalsilitic rocks, Kimberlite, Lamproite, Leucitic rock and Lamprophyres.
Rocce magmatiche
Sinonimo di rocce ignee.
Rocce metamorfiche
Rocce la cui composizione mineralogica e tessiturale è stata cambiata dal metamorfismo (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-000000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Metamorphic rock) Rock formed by solid-state mineralogical, chemical and/or structural changes to a pre-existing rock, in response to marked changes in temperature, pressure, shearing stress, and chemical environment.
Rocce metamorfiche a protolite igneo (basato sul nome del protolite)
Rocce metamorfiche la cui classificazione è basata sul riconoscimento del protolite igneo originario. In queste rocce generalmente sono ancora parzialmente preservati relitti delle fasi mineralogiche e delle tessiture primarie che permettono il riconoscimento del protolite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sugli attributi tessiturali)
Rocce metamorfiche a protolite igneo la cui classificazione è basata su attributi tessiturali acquisiti durante il metamorfismo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IT0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metamorfiche a protolite igneo (con nome basato sulla composizione modale)
Rocce metamorfiche a protolite igneo la cui classificazione è basata sulla composizione mineralogica modale acquisita durante il metamorfismo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IM0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sugli attributi tessiturali)
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto (o non definibile) la cui classificazione è basata su attributi tessiturali acquisiti durante il metamorfismo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NT0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sulla composizione modale)
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto (o non definibile) la cui classificazione è basata sulla composizione mineralogica modale acquisita durante il metamorfismo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (basato sul nome del protolite)
Rocce metamorfiche la cui classificazione è basata sul riconoscimento del protolite sedimentario originario. In queste rocce generalmente sono ancora parzialmente preservati relitti delle tessiture primarie che permettono il riconoscimento del protolite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SP0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sugli attributi tessiturali)
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario la cui classificazione è basata su attributi tessiturali acquisiti durante il metamorfismo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-ST0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario (con nome basato sulla composizione modale)
Rocce metamorfiche a protolite sedimentario la cui classificazione è basata sulla composizione mineralogica modale acquisita durante il metamorfismo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-SM0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metamorfiche a protolite vulcanoclastico
Rocce metamorfiche la cui classificazione è basata sul riconoscimento del protolite vulcanoclastico originario. In queste rocce generalmente sono ancora parzialmente preservati relitti delle fasi mineralogiche e delle tessiture primarie che permettono il riconoscimento del protolite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-VU0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metamorfiche ultramafiche
Rocce metamorfiche con paragenesi mineralogica contenente oltre il 90% di minerali mafici, e tessiture relitte che indicano una derivazione da protolite igneo.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-IP1700 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce metasomatiche ed “idrotermali”
Rocce metamorfiche la cui composizione chimica e mineralogica è stata cambiata dal metasomatismo (Robertson,1999; Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Metasomatic rock) Rock that has fabric and composition indicating open-system mineralogical and chemical changes in response to interaction with a fluid phase, typically water rich.
Rocce organiche
Rocce sedimentarie il cui aspetto, composizione e densità indicano la presenza di almeno il 50% in peso (escludendo un’eventuale componente umida) di materia organica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-OR0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (organic rich sedimentary rock) Sedimentary rock with color, composition, texture and apparent density indicating greater than 50 percent organic content by weight on a moisture-free basis.
Rocce plutoniche
Sinonimo di rocce intrusive.
Rocce residuali
Rocce sedimentarie formatesi per accumulo e litificazione di materiale insolubile (residuale) proveniente dall'alterazione, ad opera di agenti atmosferici, di una roccia protolite. Tale materiale residuale si deposita poiché non preso in carico da processi di trasporto ed è presente in associazione alla roccia protolite da cui deriva.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-RE0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce riolitiche
Nome collettivo per rocce laviche sovrasature tra le più ricche in silice. Sono costituite da fenocristalli di quarzo e feldspato alcalino, spesso con minori quantità di plagioclasio e biotite, in una pasta di fondo di solito fortemente vetrosa o criptocristallina, talora microcristallina. Talora possono essere totalmente vetrose. Da un punto di vista geochimico e mineralogico esistono vari tipi di rocce riolitiche che nella classificazione su base chimica TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) ricadono nel campo R e, in quella modale, nei campi 2 e 3 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Le rocce riolitiche possono essere ulteriormente distinte mediante i termini “basse in K”, “medie in K”, “alte in K” che caratterizzano specifiche associazioni di rocce vulcaniche (es. associazioni di tipo tholeitico sono contraddistinte da rocce basse in K).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Rhyolitoid) Fine-grained igneous rock consisting of quartz and alkali feldspar, with minor plagioclase and biotite, in a microcrystalline, cryptocrystalline or glassy groundmass. Flow texture is common. Includes rocks defined modally in QAPF fields 2 and 3 or chemically in TAS Field R as rhyolite. QAPF normative definition is based on modal mineralogy thus: less than 90 percent mafic minerals, between 20 and 60 percent quartz in the QAPF fraction, and ratio of plagioclase to total feldspar is less than 0.65.
Rocce sedimentarie
Rocce formate dalla deposizione e dalla litificazione di minerali e materiali clastici depositati attraverso processi che coinvolgono aria, acqua, ghiaccio, o altri processi naturali, come la precipitazione chimico-fisica, l’accumulo di materiale organico, o derivanti da processi biogenici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-000000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (sedimentary rock) rock formed by accumulation and cementation of solid fragmental material deposited by air, water or ice, or as a result of other natural agents, such as precipitation from solution, the accumulation of organic material, or from biogenic processes, including secretion by organisms.
Rocce sedimentarie a composizione mista
Rocce sedimentarie costituite da una componente terrigena mista a una componente carbonatica primaria.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-MI0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce sedimentarie a composizione mista e a varie granulometrie
Rocce sedimentarie a composizione mista caratterizzate da particelle le cui dimensioni sono riferibili a diverse classi granulometriche (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-MI0200 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce sedimentarie clastiche
Rocce sedimentarie derivanti dalla litificazione di sedimenti clastici incoerenti, ossia dalla compattazione e cementazione di frammenti e granuli rocciosi provenienti dalla disgregazione di rocce affioranti sulla superficie terrestre. Sono costituite da clasti, matrice e cemento e vengono classificate in funzione della classe granulometrica delle componenti (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (clastic sedimentary rock ) sedimentary rock in which at least 50 percent of the constituent particles were derived from erosion, weathering, or mass-wasting of pre-existing earth materials, and transported to the place of deposition by mechanical agents such as water, wind, ice, and gravity.
Rocce sedimentarie clastiche a varie granulometrie
Rocce sedimentarie clastiche raggruppate seconde due o più classi granulometriche (Wentworth, 1922).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0400 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce silicee
Rocce sedimentarie composte almeno per il 50% di minerali silicei, la cui produzione e/o deposizione è guidata da processi chimici e/o biologici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-SI0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (non-clastic siliceous sedimentary rock) Sedimentary rock that consists of at least 50 percent silicate mineral material, deposited directly by chemical or biological processes at the depositional surface, or in particles formed by chemical or biological processes within the basin of deposition.
Rocce subvulcaniche
Rocce ignee che solidificano negli strati più superficiali della crosta in condizioni intermedie tra quelle delle rocce intrusive e delle rocce laviche dalle quali tuttavia in genere differiscono per la mancanza di vetro.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-SV0000 in T0180805000-ST018.pat.
Rocce ultrabasiche
Rocce ignee e/o rocce metamorfiche con contenuto in SiO2 < 45% in peso (Gill, 2010; cfr. fig. 1.3).
Rocce ultramafiche
Rocce ignee e/o rocce metamorfiche con paragenesi mineralogica contenente oltre il 90% di minerali mafici.
Rocce vulcaniche
Rocce ignee messe in posto per rapido raffreddamento in superficie o in prossimità di essa a seguito dell’attività di un vulcano. Sono generalmente a grana fine e contengono spesso vetro. In funzione del meccanismo di messa in posto si distinguono in rocce laviche e piroclastiti.
Rocce vulcanoclastiche
Nome collettivo non genetico per depositi prevalentemente consolidati /rocce clastiche di derivazione vulcanica. Non sono incluse le rocce francamente epiclastiche (epiclastiti).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-000000 in T0180805000-ST018.pat.
Rock glacier
Forma di ambiente crionivale, originata dal lento movimento (creep) del permafrost. È costituito da materiale detritico angoloso che assume una forma lobata o a lingua, simile a quella dei ghiacciai. In superficie lunghi cordoni disegnano lobi ed archi che stanno ad indicare un movimento più accentuato al centro che ai lati. Un rock glacier si può sviluppare su depositi glaciali e su detrito di falda; tuttavia, a seguito del processo crionivale si determinano cambiamenti nella struttura del deposito e la formazione di depositi crionivali. Viene definito anche “ghiacciaio di pietra”.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 4040 in ST011.pat.
Rodingiti
Rocce metasomatiche e “idrotermali”, calc-silicatiche, povere di alcali e generalmente povere di carbonati, caratterizzate da granato (generalmente grossularia o andradite), pirosseno calcico, vesuviana, epidoto e scapolite. Le rodingiti sono generate dall’alterazione metasomatica, da parte di fluidi ricchi in CaO, di rocce ignee mafiche all’interno di serpentiniti e rocce ultramafiche (Tomkeieff et alii, 1983; Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009). Un particolare tipo di queste rocce è noto in letteratura con il nome di ofisferite (rodingite che si presenta in boudin rotondeggianti con zonature concentriche, con clorite al bordo o al nucleo).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0400 in T0180805000-ST018.pat.
Rottura di pendio
Brusco salto morfologico nel profilo di un pendio connesso con condizioni di instabilità dello stesso.
In ambiente marino, flessura nella pendenza del fondale.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile nelle aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 9130 in ST012.aat.
Rottura di pendio concava
Rottura di pendio con concavità rivolta verso l’alto.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile nelle aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 9131 in ST012.aat.
ROV (Remotely Operated Vehicle)
Strumento controllato a distanza che permette di effettuare indagini e registrazioni video e a volte prelievo di campioni.
Ruditi
Rocce sedimentarie clastiche coerenti, derivanti dalla cementazione di clasti della dimensione maggiore o uguale a quella della ghiaia, per almeno l’80% del peso totale (classificazione di Udden-Wenthworth, Wentworth, 1922). I clasti possono avere qualsiasi origine e composizione e possono essere da spigolosi ad arrotondati. Sono suddivise in due litotipi fondamentali: conglomerati e brecce.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0300 in T0180805000-ST018.pat.
Ruditi/areniti
Rocce sedimentarie clastiche a varie granulometrie riferibili a due classi granulometriche principali, costituite da prevalenti ruditi e subordinate areniti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0404 in T0180805000-ST018.pat.
Ruditi/peliti
Rocce sedimentarie clastiche a varie granulometrie riferibili a più classi granulometriche, costituite da prevalenti ruditi e subordinate peliti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0406 in T0180805000-ST018.pat.
Rudstone
Tessitura clastosostenuta con più del 10% dei clasti di dimensioni > 2 mm.
Sabbia
Classe granulometrica riferita a clasti di dimensioni 2 mm < x < 0,0625 (1/16) mm, di qualsiasi origine e composizione.
Nel Progetto CARG il termine è utilizzato per definire un carattere tessiturale dei sedimenti clastici incoerenti.
Codice Banca Dati: S = sabbia in T0180803000-ST018.pat /T0230103000-ST023.pat.
Sabbia argillosa
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da sabbia e argilla secondo la seguente percentuale: sabbia > argilla > 10%, altri <10% (Wentworth, 1922).
Nel Progetto CARG il termine è utilizzato per definire un carattere tessiturale dei depositi clastici solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mSA = sabbia argillosa in T0180803000-ST018.pat.
Sabbia con argilla/limo-silt
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da sabbia e subordinatamente argilla e/o limo-silt.
Il termine è utilizzato in Banca Dati CARG per indicare un carattere tessiturale solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mSP = sabbia con argilla/limo-silt in T0180803000-ST018.pat.
Sabbia ghiaiosa
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da sabbia e ghiaia secondo la seguente percentuale: sabbia > ghiaia > 10%, altri <10% (Wentworth, 1922).
Nel Progetto CARG il termine è utilizzato per definire un carattere tessiturale dei depositi clastici solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mSG = sabbia ghiaiosa in T0180803000-ST018.pat.
Sabbia limosa
Composizione granulometrica riferita a sedimenti clastici incoerenti composti da sabbia e limo-silt secondo la seguente percentuale: sabbia > silt > 10%, altri <10% (Wentworth, 1922).
Nel Progetto CARG il termine è utilizzato per definire un carattere tessiturale dei depositi clastici solo per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: mSL = sabbia limosa in T0180803000-ST018.pat.
Sabbie
Sedimenti clastici incoerenti costituiti in gran parte da sabbia. Secondo la classificazione di Udden-Wenthworth (Wenthworth, 1922), un deposito può essere riferito alla sola sabbia, se questa frazione granulometrica è > 80% del peso; per percentuali inferiori, ma sempre prevalenti, nella definizione della classe va indicata anche la seconda frazione granulometrica presente (e.g., sabbia ghiaiosa).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Sand) clastic sediment in which less than 30 percent of particles are gravel (greater than 2 mm in diameter) and the sand to mud ratio is at least 1. More than half of the particles are of epiclastic origin.
Sabbie da fini a medie
Sabbie che comprendono le classi granulometrie delle sabbie fini e sabbie medie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0302 in T0180805000-ST018.pat.
Sabbie da medie a grossolane
Sabbie che comprendono le classi granulometrie delle sabbie medie e sabbie grossolane.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0304 in T0180805000-ST018.pat.
Sabbie fini
Sabbie che comprendono le classi granulometriche della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922) con intervallo dimensionale della sabbia finissima (0,125 (1/8) mm < x < 0,0625 (1/16) mm) e della sabbia fine (0,25 (1/4) mm < x < 0,125 (1/8) mm).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0301 in T0180805000-ST018.pat.
Sabbie grossolane
Sabbie che comprendono le classi granulometriche della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922) con intervallo dimensionale della sabbia molto grossolana (2 mm < x < 1 mm) e della sabbia grossolana (1 mm < x < 0,5 mm).
Codice Banca Dati: SI-CL0305 in T0180805000-ST018.pat.
Sabbie medie
Sabbie che comprendono la classe granulometrica della classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922) con intervallo dimensionale 0,5 (1/2) mm < x < 0,25 (1/4) mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0303 in T0180805000-ST018.pat.
Sabbie/argille
Sedimenti clastici incoerenti composti da prevalenti sabbie e subordinate da argille e/o da sabbie argillose.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0306 in T0180805000-ST018.pat.
Sabbie/ghiaie
Sedimenti clastici incoerenti composti da prevalenti sabbie e subordinate ghiaie e/o sabbie ghiaiose.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0308 in T0180805000-ST018.pat.
Sabbie/limi-silt
Sedimenti clastici incoerenti composti da prevalenti sabbie e subordinati limi-silt e/o sabbie limose.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0307 in T0180805000-ST018.pat.
Saggio di cava
Porzione di territorio soggetta a studi per la presenza di terreni che, per le loro caratteristiche, potrebbero essere oggetto di coltivazione (cava).
Codice Banca Dati: TIPO = 1150 in ST013.pat.
Saldato
Salgemma
Rocce evaporitiche composte in prevalenza da cristalli di salgemma NaCl. Possono essere presenti componenti accessorie come gesso, anidrite e carbonato di calcio.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-EV0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Rock salt) Evaporite composed of at least 50 percent halite.
Salina
Piana salata o area simile (stagno, playa salina, etc.) dove si trovano o si formano depositi di sale per evaporazione. Può essere naturale o artificiale e può essere utilizzata a fini estrattivi.
Codice Banca Dati: SIGLA = h2 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018 / TIPO = 8010 in T0180801000 / MA-AN0300 in T0180805000-ST018.pat.
Scarpata continentale
Zona acclive delimitata dal ciglio della piattaforma continentale da un lato, e da una rottura di pendio concava di raccordo con la piana batiale, dall’altro. Può essere solcata da canyon (canyon sottomarino) e incisioni sottomarine attraverso cui vengono convogliati flussi gravitativi di sedimenti.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9400 in T0180804000 - ST018.pat.
Scarpata continentale distale
Zona della scarpata più distante dal ciglio della piattaforma continentale con prevalente accumulo di sedimenti provenienti da correnti di torbida e da flussi gravitativi.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9402 in T0180804000-ST018.pat.
Scarpata continentale prossimale
Zona della scarpata continentale più prossima al ciglio della piattaforma continentale.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9401 in T0180804000 - ST018.pat.
Scarpata di faglia
Rottura morfologica del paesaggio legata geneticamente a una faglia in grado di raggiungere e dislocare la superficie topografica. Questa superficie non deve aver subito importanti modificazioni geo-morfologiche legate ad erosione sub-aerea/sottomarina o di natura gravitativa (Peacock et alii, 2000).
Scarpata di prodelta
Sistema deposizionale distale facente parte dell’ambiente deltizio e costituito da quella parte del delta che non è interessata dai processi legati al moto ondoso o alle correnti di marea. La scarpata di prodelta corrisponde ad una zona relativamente tranquilla, dove fango e silt fino vengono deposti dalla sospensione, dando origine a sedimenti ben laminati che riflettono fluttuazioni del carico in sospensione portato dal corso d’acqua. La scarpata di prodelta è comunemente disturbata da fenomeni di scivolamento che interessano i sedimenti non consolidati.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 6600 in T0180804000 - ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Prodelta setting) The part of a delta that is below the effective depth of wave erosion, lying beyond the delta front, and sloping gently down to the floor of the basin into which the delta is advancing and where clastic river sediment ceases to be a significant part of the basin-floor deposits; it is entirely below the water level.
Scarpata di prodelta e transizione alla piattaforma continentale
Termine comprensivo dei sistemi deposizionali scarpata di prodelta e sistema di transizione alla piattaforma continentale, prisma litorale, utilizzato per le aree sommerse.
Codice Banca Dati: AMBIENTE= 6300 in T0180804000 - ST018.pat.
Schlieren
Fabric magmatico definito da concentrazioni lenticolari diffuse di minerali mafici in una matrice più leucocratica (Best, 2003; Sawyer, 2008). Fabric comune nelle rocce granitiche. Il singolare di schlieren è schliere.
Schollen
Blocchi simili a zattere che rappresentano porzioni di paleosoma, melanosoma o frammenti di litologie resistenti, immersi all’interno del neosoma, da leucocratico a mesocratico (Best, 2003; Sawyer, 2008). Gli schollen sono frequenti al passaggio da metatessiti a diatessiti (Solar & Brown, 2001) e rappresentano la disaggregazione delle litologie del paleosoma, del melanosoma e di frammenti di litologie resistenti, che interrompono così la continuità strutturale. Inizialmente i blocchi hanno grandi dimensioni, conservando ancora il layering composizionale e la foliazione, e in genere non hanno subito rotazione e spesso hanno estremità arrotondate. Più vicino al passaggio con le diatessiti c'è una progressiva diminuzione delle dimensioni e del numero di blocchi che in genere diventano più arrotondati, ruotati, e dispersi in tutto il neusoma leucocratico. Il neosoma leucocratico ha generalmente una foliazione a flusso definita dall'allineamento di minerali lamellari o tabulari.
Sciolto
Sinonimo di non addensato
Scisti
Rocce metamorfiche a protolite sconosciuto o non definibile (con nome basato sulla composizione modale) a grana medio-grande che mostrano una scistosità pervasiva marcata dall’orientazione preferenziale dei singoli grani mineralici (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Fettes & Desmons, 2007; Bucher & Grapes, 2011). Il termine scisti può anche essere usato per indicare rocce che hanno un forte sviluppo di un fabric lineare piuttosto che una scistosità pervasiva (tipo scisti ad epidoto, scisti ad antigorite ecc.). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di coticule (scisti di basso grado costituiti da spessartina in una matrice fine di mica bianca e quarzo), desmositi (scisti o slate di basso grado caratterizzati da un’alternanza di mica bianca, clorite e albite), garbenschiefer (scisti con porfiroblasti di minerali fibrosi o aciculari, con geometria radiale, con tessitura decussata), itabiriti (scisti composti essenzialmente da quarzo ed ematite in eguale quantità con subordinata magnetite o martite), khondaliti (scisti grafitici di alto grado), novaculiti/scisti novaculari (scisti a grana molto fine composti da quarzo, pirofillite, mica bianca con subordinato granato e feldspato), patoiti (rocce scistose a tessitura granoblastica costituita da quarzo, biotite, ortoclasio, oligoclasio, granato, andalusite e sillimanite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Scist) Foliated phaneritic metamorphic rock with well developed, continuous schistosity, meaning that greater than 50 percent of the rock by volume is mineral grains with a thin tabular, lamellar, or acicular prismatic crystallographic habit that are oriented in a continuous planar or linear fabric.
Scisti a clorite e sericite
Scisti in cui la clorite e la sericite sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0205 in T0180805000-ST018.pat.
Scisti a granato e staurolite
Scisti in cui il granato e la staurolite sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0206 in T0180805000-ST018.pat.
Scisti a granato, staurolite e cianite
Scisti in cui il granato, la staurolite e la cianite sono i minerali predominanti presenti nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0207 in T0180805000-ST018.pat.
Scisti a sillimanite
Scisti in cui la sillimanite è il minerale predominante presente nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0208 in T0180805000-ST018.pat.
Scisti cloritici
Scisti in cui la clorite è il minerale predominante presente nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0202 in T0180805000-ST018.pat.
Scisti macchiettati
Hornfels a grana fine, debolmente foliati, caratterizzati dalla presenza di porfiroblasti di grosse dimensioni (fino a 2-5 mm) di cordierite peciloblastica e biotite (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007). Le altre fasi mineralogiche sono biotite (anche finemente distribuita), muscovite, quarzo, grafite e rari porfiroblasti di chiastolite (andalusite). Queste rocce sono tipiche della parte esterna dell’aureola termometamorfica. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura come fleckschiefer (scisti macchiettati o slate in cui i porfiroblasti sono piccoli o mal definiti), fruchtschiefer (scisti macchiettati o slate in cui i porfiroblasti sono grandi come un fagiolo), spilositi (scisti macchiettati ricchi in sodio costituiti da un’alternanza di albite, mica bianca e clorite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0601 in T0180805000-ST018.pat.
Scisti sericitici
Scisti in cui la sericite è il minerale predominante presente nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0201 in T0180805000-ST018.pat.
Scistosa
Tessitura che caratterizza rocce interessate, dalla scala mesoscopica a quella microscopica, da un fabric planare penetrativo ben sviluppato e continuo sul quale si ha una riorientazione e ricristallizzazione di cristalli (generalmente minerali micacei) a grana medio-grossa (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Bucher & Grapes, 2011; Fossen, 2016; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = scistosa in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Scistosità
Tipo di foliazione in rocce metamorfiche determinata da cristallizzazione di nuovi granuli e risultante in un’orientazione preferenziale di granuli mineralogici eterodimensionali, con formazione di superfici lungo le quali la roccia di norma si dividerà preferenzialmente alla scala centimetrica o inferiore.
Scoria
Termine usato per indicare frammenti juvenili da poco a moderatamente vescicolati, indipendentemente dalle loro dimensioni granulometriche; la scoria è più densa della pomice e generalmente di colore più scuro. Si tratta di prodotti di eruzioni moderatamente esplosive che coinvolgono un magma generalmente a composizione basica o intermedia. Se di grandi dimensioni, possono assumere forma aerodinamica in seguito al raffreddamento durante il volo (bomba). In funzione della granulometria si usano i termini bomba scoriacea (>64 mm) e lapillo scoriaceo (64< x <2 mm).
Sedimenti bioclastici
Sedimenti misti incoerenti costituiti da resti di organismi marini.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-MI0101 in T0180805000-ST018.pat.
Sedimenti clastici incoerenti
Accumuli di materiali sedimentari incoerenti, composti da clasti e matrice. Gli elementi costituenti sono prodotti da processi di degradazione meteorica fisica (disgregazione) e chimica (alterazione), erosione, trasporto, deposizione, seppellimento nei diversi ambienti deposizionali. Tali processi possono essere operati da vari agenti esogeni quali vento, corsi d’acqua, ghiacciai, moto ondoso, alternarsi di gelo e disgelo (crioclastismo), ecc. Forma e dimensione dei clasti sono il risultato delle varie fasi di trasporto e sedimentazione. I sedimenti clastici si classificano sulla base delle dimensioni medie dei clasti che li compongono, applicando la classificazione di Udden-Wentworth (Wentworth, 1922) sono suddivisi in: blocchi, ghiaie, sabbie, limi-silt e argille.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0000 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Clastic sediment) sediment in which at least 50 percent of the constituent particles were derived from erosion, weathering, or mass-wasting of pre-existing earth materials, and transported to the place of deposition by mechanical agents such as water, wind, ice and gravity.
Sedimenti incoerenti a varia granulometria
Sedimenti clastici incoerenti riferibili a più classi granulometriche raggruppati in due tipologie: argille/limi-silt/sabbie e blocchi/sabbie/limi-silt.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-CL0600 in T0180805000-ST018.pat.
Sedimenti misti (carbonatico-silicoclastici) incoerenti
Materiali sedimentari incoerenti a composizione mista silicoclastica e carbonatica.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-MI0000 in T0180805000-ST018.pat.
Sedimenti misti incoerenti
Sedimenti misti (carbonatico-silicoclastici) incoerenti a composizione variabile.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-MI0100 in T0180805000-ST018.pat.
Sedimenti silicei
Sedimenti clastici incoerenti formati prevalentemente da silice.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-SI0100 in T0180805000-ST018.pat.
Semi-graben (half-graben)
Area a subsidenza tettonica asimmetrica al tetto di una faglia diretta o una faglia transtensiva. Generalmente un semi-graben è caratterizzato da una successione sedimentaria sin- e post-tettonica cuneiforme, che si ispessisce in prossimità della faglia e si assottiglia allontanandosi da questa. Inoltre, gli strati sin-tettonici più antichi hanno inclinazioni maggiori di quelli più giovani. Il substrato pre-tettonico può descrivere un’anticlinale di roll-over, nel caso di faglie listriche o di crescita (Peacock et alii, 2000).
Sequenza deposizionale
Insieme di depositi sedimentari che si formano durante un ciclo completo di variazione relativa del livello del mare; i limiti sono costituiti da superfici di discontinuità e da superfici di continuità ad esse correlabili, che si formano durante le fasi di abbassamento relativo del livello del mare.
Sequenza di facies
Successione di depositi relativi ad ambienti deposizionali contigui nello spazio che presentano variazioni eteropiche laterali, riconoscibili nelle registrazioni sismiche, all’interno di ciascun systems tract.
Serie
La serie è un’unità cronostratigrafica gerarchica di rango superiore al piano, che risulta sempre dalla suddivisione di un sistema, normalmente, ma non necessariamente, suddivisa in piani (in genere in numero da 2 a 6). L’unità geocronologica equivalente è l’epoca. È definita dagli stratotipi dei limiti inferiore e superiore, che coincidono rispettivamente con lo stratotipo inferiore del piano più antico della serie e lo stratotipo inferiore del primo piano al di sopra della serie. Possiede stratotipi propri nel caso non fosse suddivisa in piani. Il termine non deve essere utilizzato come sinonimo di successione sedimentaria.
Serpentiniti
Rocce metasomatiche ed “idrotermali”, composte da oltre il 75% di minerali del gruppo del serpentino (e.g., antigorite, crisotilo, lizardite). Rappresentano rocce ignee ultramafiche (lherzoliti, duniti e harburgiti) di mantello idratate in condizioni metamorfiche di bassa temperatura (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009; Bucher & Grapes, 2011). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di boweniti/tangawaiti/tangiwaiti (varietà di serpentiniti antigoritiche), ranocchiaia/serpentina ranocchiaia (serpentiniti che mostrano un intricato network di vene di serpentino e magnetite), ricoliti (serpentiniti bandate o con screziature verde chiaro o verde scuro).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0100 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (serpentinite) Rock consisting of more than 75 percent serpentine-group minerals, eg. antigorite, chrysotile or lizardite; accessory chlorite, talc and magnetite may be present; derived from hydration of ferromagnesian silicate minerals such as olivine and pyroxene.
Serpentinoscisti
Scisti in cui i minerali del gruppo del serpentino sono i minerali predominanti presente nella roccia.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0204 in T0180805000-ST018.pat.
Settore di versante caratterizzato da presunta instabilità generale per scivolamento
Porzione di un pendio in cui sono presenti diffusi elementi morfo-strutturali che potrebbero essere connessi con la dinamica gravitativa.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1052 in ST011.pat.
Sezione di riferimento
Sezione stratigrafica rappresentativa di una determinata unità geologica, che non possiede i requisiti per la sezione tipo; viene utilizzata dove una o più unità geologiche affiorano conservando i propri caratteri distintivi e che pertanto può essere utilizzata per il riconoscimento dell’unità in altri affioramenti e per tentare correlazioni stratigrafiche.
Codice Banca Dati: TIPO = 1300 in ST027.aat.
Sezione tipo
Sezione stratigrafica di riferimento di una determinata unità geologica. La sezione tipo viene ubicata dove tutte le rocce dell’unità affiorano dalla base al tetto e sono esposte per tutta o buona parte dell’estensione laterale dell’unità stessa. Nel caso le precedenti condizioni fossero difficili da soddisfare, si fa riferimento a una sezione composita, che comprende il limite inferiore e superiore dell’unità. In alternativa si fa riferimento a un’area tipo, dove tutte le rocce dell’unità siano ben esposte e continue. La sezione tipo può essere rappresentata anche da un log di sottosuolo (sondaggio), o da una sezione composita che comprende log di sottosuolo e di superficie.
Codice Banca Dati: TIPO = 1200 in ST027.aat.
Sferuliti
Aggregati radiali di feldspati alcalini, eventualmente anche con tridimite e cristobalite, che si trovano comunemente nel carapace vetroso di una colata lavica a composizione riolitica. Si originano a seguito dell’alterazione del vetro vulcanico. Le dimensioni sono normalmente 0,1 mm < x < 2 cm.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (spherule) A rounded or spherical mass of acicular or fibrous mineral, generally in glassy siliceous lava.
Sferulitica
Tessitura tipica di vetri vulcanici, che hanno secondariamente subito processi di passaggio del vetro allo stato amorfo a quello cristallino, con formazione di fasi sialiche in forma di sottili cristalli aciculari disposti in aggregati sferoidali (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = sferulitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Shoshoniti
Trachiandesiti basaltiche di varietà potassica (Na2O wt% < di K2O wt% + 2), a tessitura variabile da porfirica ipocristallina ad afirica, costituite essenzialmente da fenocristalli di clinopirosseno, plagioclasio e olivina, in una pasta di fondo parzialmente vetrosa a olivina, clinopirosseno, plagioclasio nettamente prevalente su sanidino e possibile feldspatoide. La composizione su base chimica è espressa nel campo S2 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Il termine è anche usato come termine collettivo a comprendere rocce vulcaniche di composizione variabile da basaltica a andesitica fino a riolitica che contengono tenori molto elevati di potassio e sono associate ad ambienti geodinamici di subduzione o di retroarco (lave di associazione o serie shoshonitica).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0601 in T0180805000-ST018.pat.
Sieniti
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite in prevalenza da feldspato alcalino (65-90%), generalmente ortoclasio pertitico, scarso plagioclasio e minerali mafici quali biotite, orneblenda e pirosseno (egirin-augite o augite). Il quarzo è generalmente assente e se presente non supera mai il 5% (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Come minerali accessori si hannotitanite, magnetite, apatite e zircone. La composizione su base modale cade nel campo 7 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di busoriti (sieniti con cancrinite, calcite primaria, lepidomelano ed egirina), gauteiti (sieniti porfiriche con fenocristalli di orneblenda, pirosseno e plagioclasio), jadeoliti (sieniti ricche in cromo), larvikiti/laurvikiti (sieniti caratterizzate da feldspati di forma rombica e augite), ortosieniti (sieniti in cui la quantità di feldspato alcalino supera il 95% dei feldspati totali), synnyriti (sieniti al kalsilite, biotite e K-feldspato).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1600 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (syenite) Syenitic rock that contains between 0 and 5 percent quartz and no feldspathoid mineral in the QAPF fraction. Defined modally in QAPF Field 7.
Sieniti a feldspati alcalini
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite in prevalenza da feldspato alcalino (generalmente ortoclasio), il plagioclasio è presente in piccole quantità (<10%) mentre il quarzo è generalmente assente e se presente non supera mai il 5% (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Sono inoltre presenti minerali mafici quali biotite, orneblenda e pirosseno (egirin-augite o augite). Come minerali accessori si hannotitanite, magnetite, apatite e zircone. La composizione su base modale cade nel campo 6 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di albititi (sieniti a feldspati alcalini costituite quasi interamente da albite), ankarananditi (sieniti a feldspati alcalini con ortopirosseno), anortoclasiti (sieniti a feldspati alcalini costituite quasi interamente da anortoclasio), bigwooditi (sieniti a feldspati alcalini con ortoclasio, microclino, albite, con tracce di foidi e pirosseno sodico e/o anfibolo), elkhorniti (sieniti a feldspati alcalini contenenti labradorite), finandraniti (sieniti a feldspati alcalini con microclino e Mg-riebeckite), gooderiti (sieniti a feldspati alcalini a grana grossolana, costituite da oltre 80% di albite), hatherliti (sieniti a feldspati alcalini con anortoclasio, biotite ed orneblenda), hedrumiti (sieniti a feldspati alcalini porfiriche con tessitura trachitica), leeuwfonteiniti (sieniti a feldspati alcalini con abbondante anortoclasio, biotite e orneblenda), lusitaniti (sieniti a feldspati alcalini con riebeckite ed egirina), microcliniti (sieniti a feldspati alcalini costituite quasi interamente da microclino), ortositi (sieniti a feldspati alcalini costituite quasi interamente da ortoclasio), perthositi (sieniti a feldspati alcalini costituite quasi interamente da feldspati pertitici), pilanditi (sieniti a feldspati alcalini caratterizzate da tessitura porfirica), thuresiti (sieniti a feldspati alcalini con microclino, anfibolo sodico e orneblenda con nucleo di augite), tönsbergiti (sieniti a feldspati alcalini caratterizzate da feldspati di forma rombica), umptekiti (sieniti a feldspati alcalini micropertitiche con arfvedsonite ed egirina).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN1500 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (alkali_feldspar_syenite) Alkali feldspar syenitic rock that contains 0-5 percent quartz and no feldspathoid in the QAPF fraction. QAPF field 6.
Sieniti a feldspati alcalini e foidi
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite in prevalenza da feldspati alcalini (generalmente ortoclasio), mentre plagioclasio e feldspatoidi (foidi) sono presenti in piccole quantità (<10%) (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Sono inoltre presenti minerali femici quali biotite, orneblenda e pirosseno (egirin-augite o augite). La composizione su base modale cade nel campo 6' del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foid_bearing_felspar_syenite) Alkali feldspar syenitic rock that contains 0-10 percent feldspathoid mineral and no quartz in the QAPF fraction. QAPF field 6'.
Sieniti a foidi
Rocce intrusive a grana medio-grossa costituite in prevalenza da feldspato alcalino (65-90%), generalmente ortoclasio, scarso plagioclasio, e feldspatoidi (<10%) (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Tra i minerali femici possono essere presenti biotite, orneblenda e pirosseno (egirin-augite o augite). Come minerali accessori si hanno titanite, magnetite, apatite e zircone. La composizione su base modale cade nel campo 7' del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foidBearingSyenite) Syenitic rock that contains between 0 and 10 percent feldspathoid mineral and no quartz in the QAPF fraction. Defined modally in QAPF Field 7'.
Sieniti quarzifere
Rocce intrusive a composizione acida a grana medio-grossa costituite in prevalenza da feldspato alcalino (65-90%), quarzo (5-20%), scarso plagioclasio e da minerali mafici quali biotite, orneblenda e pirosseno (egirin-augite o augite) (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Come minerali accessori si hannotitanite, magnetite, apatite e zircone. La composizione su base modale cade nel campo 7* del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Un particolare tipo di queste rocce è nota in letteratura con il nome di katnosite (sienite quarzifera con biotite o egirina).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0800 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (quartz syenite) Syenitic rock that contains between 5 and 20 percent quartz in the QAPF fraction. Defined modally in QAPF Field 7*.
Sieniti quarzifere a feldspati alcalini
Rocce intrusive a composizione acida a grana medio-grossa costituite in prevalenza da feldspato alcalino (generalmente ortoclasio), quarzo (5-20%), raro plagioclasio (meno del 10%) e da minerali mafici quali biotite, orneblenda e pirosseno (egirin-augite o augite) (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Come minerali accessori si hannotitanite, magnetite, apatite e zircone. La composizione su base modale cade nel campo 6* del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di semeitaviti/semejtaviti/semeitoviti (sieniti quarzifere a feldspati alcalini con anortoclasio, augite e riebeckite), cancarixiti (sieniti quarzifere a feldspati alcalini con sanidino e minori quantità di egirin-augite).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0700 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (alkali feldspar syenite) Alkali feldspar syenitic rock that contains 5 to 20 percent quartz and no feldspathoid in the QAPF fraction. QAPF field 6*.
Sienograniti
Graniti a composizione acida a grana grossa, caratterizzati dall’abbondanza di feldspati alcalini. Queste rocce sono costituite da un’associazione mineralogica data da quarzo (20-60%), ortoclasio e/o microclino (65-90%), plagioclasio, biotite (Streckeisen, 1973; Le Maitre et alii, 2002). Come minerali accessori si hanno orneblenda e pirosseno. La composizione su base modale cade nel campo 3a del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0403 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (syenogranite) Granite that has a plagioclase to total feldspar ratio between 0.10 and 0.35. QAPF field 3a.
Silicizzazione
Processo diagenetico che porta una roccia originariamente priva di silice ad arricchirsi in minerali silicei.
Sill
Corpo igneo ipoabissale di spessore approssimativamente uniforme, relativamente sottile rispetto alla sua estensione laterale, intruso parallelamente alla stratificazione o alla scistosità della roccia incassante. Lo stesso termine è utilizzato per indicare fessure che presentano giacitura concordante con la stratificazione riempite da sedimenti marini (filone sedimentario - Playford et alii, 1984).
Codice Banca Dati: TIPO = 2100 in ST020.aat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (sill_form) A tabular intrusive igneous body with long dimensions parallel to bedding or foliation of sedimentary or metamorphic host rock.
Sillar
Deposito da flusso piroclastico solitamente a matrice cineritica, indurito per ricristallizzazione dovuta a processi post-deposizionali
Silt
Sinonimo di limo-silt.
Siltiti
Rocce sedimentarie clastiche coerenti, derivanti dalla litificazione dei limi-silt.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CL0102 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (siltstone) mudstone that contains detectable silt.
Simplectitica
Tessitura che indica intimo concrescimento di due minerali a grana fine, uno dei quali presenta aspetto vermiculare (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Bucher & Grapes, 2011; Vernon, 2018). Si rinviene in maniera caratteristica ai bordi di cristalli, ed è frequente nelle rocce intrusive a composizione basica; qui l’olivina può essere bordata da spinello o granato in concrescimento con pirosseno o anfibolo, oppure da concrescimenti di pirosseno e ossidi di Fe e Ti. Simplectiti si ritrovano anche in rocce laviche alcaline sottosature, sotto forma di concrescimenti di nefelina vermicolare in K-feldspato, talvolta con abito esterno tipico della leucite (pseudoleucite), e in rocce metamorfiche.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = simplectitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Sinclinale
Piega, generalmente concava verso l’alto, al cui nucleo si hanno gli strati più giovani dal punto di vista stratigrafico, e che tendono a divenire più antichi man mano che ci si allontana dal piano assiale della piega. Implica, quindi, la conoscenza dell’età relativa delle rocce coinvolte nella deformazione.
Definizione INSPIRE: (syncline) A fold of which the core contains the stratigraphically younger rocks; it is generally concave upward.
Sinclinale antiforme
Sinclinale preesistente che ha subito una ulteriore e successiva deformazione plicativa, tale da portare ad assumere una geometria antiforme.
Sinforme
Qualsiasi piega concava verso l’alto e convessa verso il basso, senza alcuna implicazione in chiave stratigrafica e da non usare come sinonimo di sinclinale.
Definizione INSPIRE: (synform) Any fold whose limbs close at the bottom.
Singenetico
Processo primario avvenuto durante la deposizione o la formazione.
Sinkhole
Sinonimo di sprofondamento.
Sistema costiero di bassa energia, golfo
Sistema deposizionale di ambiente litorale, sommerso, di acque basse, per le cui caratteristiche morfologiche l’energia del moto ondoso e delle correnti di marea viene smorzata. La sua evoluzione dipende dall’interazione dei processi di erosione, trasporto e deposito.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9201 in T0180804000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Low energy shoreline setting) Settings characterized by very low surface slope and proximity to shoreline. Generally within peritidal setting, but characterized by low surface gradients and generally low-energy sedimentary processes.
Sistema deposizionale
Insieme di litofacies o associazioni di facies formate all’interno di un particolare ambiente deposizionale (e.g., deposito di canale fluviale in ambiente fluviale).
Sistema di fratture e tension gashes ripetitivi alla mesoscala
Discontinuità meccaniche delle rocce con rigetto tra le parti nullo o non visibile; rappresentano una espressione fragile della deformazione e si sviluppano in particolare in rocce competenti. Si presentano più o meno regolarmente spaziate, con varie orientazioni; il piano di frattura può essere piatto o leggermente ondulato. In genere le fratture sono presenti in sistemi (o famiglie o serie) coniugati che danno indicazioni dello stress regionale. I tension gashes sono strutture dalla forma sigmoidale e indicano estensione in una zona di taglio; si formano per rotazione delle strutture.
Codice Banca Dati: TIPO = 3030 in ST022.pat.
Sistema di transizione alla piattaforma continentale, prisma litorale
Sistema deposizionale di ambiente litorale che passa gradualmente alla piattaforma continentale, caratterizzato da un appiattimento del profilo dovuto all’azione delle sole onde di tempesta e la cui evoluzione dipende dall’interazione dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9202 in T0180804000-ST018.pat.
Skarn
Rocce metasomatiche ed “idrotermali”, da alta a media temperatura, formate al contatto tra rocce silicatiche e/o fusi magmatici e rocce carbonatiche (Best, 2003; Fettes & Desmons, 2007; Pirajno, 2009; Bucher & Grapes, 2011). La paragenesi mineralogica tipica degli skarn include: wollastonite, diopside, grossularia, zoisite, anortite, scapolite, margarite (Ca skarn); hedenbergite, andradite, ilvaite (Ca–Fe skarn); forsterite, humiti, spinello, flogopite, clintonite, fassaite (Mg skarns); rodonite, tefroite, piemontite (Mn skarn). Queste rocce sono tipicamente associate a giacimenti minerari di metalli base, borati, Fe, Cu, Au, W, Mo, Be, U, REE.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-MI0600 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (skarn) Metasomatic rock consisting mainly of Ca-, Mg-, Fe-, or Mn-silicate minerals, which are free from or poor in water. Typically formed at the contact between a silicate rock or magma and a carbonate rock.
Slope
In aree sommerse, porzione variamente inclinata di raccordo tra zone geometricamente e/o strutturalmente più rilevate (e.g., shelf, piattaforma carbonatica e/o continentale) e zone a maggiore batimetria.
Definizione INSPIRE: (slope rise setting) The part of a subaqueous basin that is between a bordering shelf setting, which separates the basin from an adjacent landmass, and a very low-relief basin plain setting.
Slump
Rappresenta una struttura sedimentaria plicativa, talvolta rovesciata, prodotta dallo scivolamento sindeposizionale per cause gravitative di masse di sedimenti semi-consolidati o pacchi di strati semi-plastici.
Slump intraformazionale cartografabile
Slump di dimensione/estensione in affioramento (alla macroscala) tale da essere cartografabile e caratterizzante una formazione.
Codice Banca Dati: TIPO = 1220 in ST022.pat.
Slump intraformazionale non cartografabile
Slump caratterizzante una formazione, di dimensione/estensione in affioramento troppo limitata da poter essere cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1220 in ST019.pat.
Solco di battente
Intaglio orizzontale scavato nelle rocce ad opera del moto ondoso, in corrispondenza del livello medio del mare.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9210 in ST012.aat.
Sondaggio
Sinonimo di sondaggio esplorativo.
Sondaggio esplorativo
Perforazione nel terreno di forma circolare, a sviluppo verticale o inclinato a seconda delle esigenze, effettuata per definire le caratteristiche fisico-meccaniche ed idrauliche dei terreni attraversati. Durante il sondaggio si utilizzano attrezzature che permettono di raccogliere materiale dal sottosuolo, anche al fine di effettuare analisi di laboratorio e prove in situ di tipo geofisico, geotecnico e idraulico. I sondaggi esplorativi vengono realizzati per molteplici obiettivi: ricerca di idrocarburi, mineraria, geotermica, scientifica e/o implementazione di una rete di monitoraggio inclinometrica o piezometrica. Il sondaggio esplorativo non va confuso con il pozzo, che rappresenta una perforazione per l’estrazione di risorse naturali già note.
Codice Banca Dati: TIPO = 3400 in ST013.pat.
Definizione INSPIRE: (core drilling) Drilling in order to collect intact rock sample cores, or to carry out a physical measurement or a geological observation. Can confirm results obtained from percussion drilling.
Sondaggio geognostico CARG
Sondaggio esplorativo realizzato con finalità di ricerca scientifica nell’ambito del Progetto CARG, di regola a recupero di carote conservate per analisi; viene indicata a lato del sito la profondità in metri dal piano campagna.
Codice Banca Dati: TIPO = 3401 in ST013.pat.
Sondaggio per ricerca di idrocarburi
Sondaggio esplorativo effettuato per definire le caratteristiche fisico-meccaniche ed idrauliche dei terreni attraversati ai fini della ricerca di idrocarburi.
Codice Banca Dati: TIPO = 3410 in ST013.pat.
Sondaggio per ricerca geotermica
Sondaggio esplorativo effettuato per definire le caratteristiche fisico-meccaniche ed idrauliche dei terreni attraversati ai fini della ricerca geotermica.
Codice Banca Dati: TIPO = 3420 in ST013.pat.
Sondaggio per ricerca mineraria
Sondaggio esplorativo effettuato per definire le caratteristiche fisico-meccaniche ed idrauliche dei terreni attraversati ai fini della ricerca mineraria.
Codice Banca Dati: TIPO = 3430 in ST013.pat.
Sorgente
Il punto in cui un flusso d’acqua scaturisce naturalmente in superficie o in un corpo d’acqua superficiale, dove la falda acquifera intercetta la superficie topografica.
Codice Banca Dati: TIPO = 2100 in ST013.pat.
Definizione INSPIRE: (spring) A flow of water rising or welling naturally from the earth.
Sorgente minerale
Sorgente la cui acqua presenta un contenuto in sali disciolti (espresso come residuo fisso) >50 mg/l. Nell’intervallo di riferimento di residuo fisso da 50 a 500 mg/l si hanno le acque oligominerali, da 500 a 1500 mg/l le acque medio-minerali, oltre 1500 mg/l le acque ricche in sali minerali.
Codice Banca Dati: TIPO = 2110 in ST013.pat.
Sorgente termominerale
Sorgente minerale la cui acqua ha una temperatura di oltre 10°C più elevata della media annuale della temperatura dell’aria della zona, oppure ha una temperatura dell’acqua superiore ai 20°C.
Codice Banca Dati: TIPO = 2120 in ST013.pat.
Sovrascorrimento (thrust)
Faglia a basso angolo, generalmente inclinata meno di 30°, per più della metà della sua estensione riconosciuta, caratterizzata da cinematica compressiva con il blocco di tetto rialzato da una zona strutturalmente più bassa rispetto al blocco di letto. Le rocce coinvolte dalla deformazione compressiva (sia nel blocco di tetto che di letto) subiscono solitamente una distorsione interna, con fenomeni plicativi e accompagnata o meno da metamorfismo, in relazione alle irregolarità della superficie basale di movimento e al livello crostale in cui avviene la deformazione. Spesso utilizzato con l’accezione anglosassone (e.g., thrust fault o thrust).
Definizione INSPIRE: (thrust_fault) Fault that dips less than 45 degrees over more than half of the recognized extent of the fault, with a hanging wall displaced from a structurally deeper position relative to footwall rocks.
Sovrascorrimento cieco di importanza minore
Sovrascorrimento di importanza minore che presenta la sua terminazione (tip line) prima di raggiungere la superficie terrestre o un’altra faglia (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016). In corrispondenza di sovrascorrimenti attivi, è osservabile la deformazione di depositi quaternari in superficie e/o di morfostrutture di documentata età quaternaria. In mancanza di evidenze morfotettoniche deve essere visibile in profondità la dislocazione e/o la deformazione delle immagini sismostratigrafiche dei depositi quaternari; l’andamento planimetrico e la geometria sono ricavati dall'interpretazione di linee sismiche tarate con log di pozzi e sondaggi. Nel caso di sovrascorrimenti principali ciechi fossili, l’erosione subaerea può permetterne l’esposizione e di avere la traccia del piano sulla superficie topografica.
Codice Banca Dati: TIPO = 2910 in ST018.aat.
Sovrascorrimento di importanza minore
Sovrascorrimento di importanza minore per estensione e rigetti, che usualmente si associa a un sovrascorrimento principale.
Codice Banca Dati: TIPO = 2210 in ST018.aat / TIPO = 2210 in ST032.aat.
Sovrascorrimento di importanza minore incerto o sepolto
Sovrascorrimento di importanza minore dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerto), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolto).
Codice Banca Dati: TIPO = 2710 in ST018.aat.
Sovrascorrimento in sequenza
Vedi in-sequence thrusting.
Sovrascorrimento principale
Sovrascorrimento di importanza regionale, significativo per estensione e rigetti, al quale si possono associare piani di sovrascorrimento di importanza minore.
Codice Banca Dati: TIPO = 2200 in ST018.aat / TIPO = 2200 in ST032.aat.
Sovrascorrimento principale cieco
Sovrascorrimento principale che presenta la sua terminazione (tip line) prima di raggiungere la superficie terrestre o un’altra faglia (Twiss & Moores, 2007; Fossen, 2016). In corrispondenza di sovrascorrimenti attivi, è osservabile la deformazione di depositi quaternari in superficie e/o di morfostrutture di documentata età quaternaria. In mancanza di evidenze morfotettoniche, deve essere visibile in profondità la dislocazione e/o la deformazione delle immagini sismostratigrafiche dei depositi quaternari; l'andamento planimetrico e la geometria sono ricavati dall'interpretazione di linee sismiche tarate con log di pozzi e sondaggi. Nel caso di sovrascorrimenti principali ciechi fossili, l’erosione subaerea può permetterne l’esposizione e di avere la traccia del piano sulla superficie topografica.
Codice Banca Dati: TIPO = 2900 in ST018.aat.
Sovrascorrimento principale incerto o sepolto
Sovrascorrimento principale dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerto), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolto).
Codice Banca Dati: TIPO = 2700 in ST018.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile)
Sovrascorrimento che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta una cinematica non definibile ma di tipo strike-slip, e coincide con una faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile).
Codice Banca Dati: TIPO = 2433 in ST018.aat/ TIPO = 2433 in ST032.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile) incerta o sepolta
Sovrascorrimento (thrust) riattivato in faglia con prevalente componente trascorrente (con senso di movimento non determinabile) dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3033 in ST018.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia con prevalente componente trascorrente (destra)
Sovrascorrimento che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica destra di tipo strike-slip, e coincide con una faglia con prevalente componente trascorrente (destra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2431 in ST018.aat / TIPO = 2431 in ST032.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia con prevalente componente trascorrente (destra) incerta o sepolta
Sovrascorrimento riattivato in faglia con prevalente componente trascorrente (destra) dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3031 in ST018.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra)
Sovrascorrimento che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica sinistra di tipo strike-slip, e coincide con una faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2432 in ST018.aat / TIPO = 2432 in ST032.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra) incerta o sepolta
Sovrascorrimento riattivato in faglia con prevalente componente trascorrente (sinistra) dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3032 in ST018.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia diretta
Sovrascorrimento che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica di tipo dip-slip estensionale e coincide con una faglia diretta.
Codice Banca Dati: TIPO = 2430 in ST018.aat / TIPO = 2430 in ST032.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia diretta incerta o sepolta
Sovrascorrimento riattivato in faglia diretta dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3030 in ST018.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia transpressiva (destra)
Sovrascorrimento che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica destra di tipo oblique-slip compressiva, e coincide con una faglia transpressiva (destra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2436 in ST018.aat / TIPO = 2436 in ST032.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia transpressiva (destra) incerta o sepolta
Sovrascorrimento riattivato in faglia transpressiva (sinistra) dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3036 in ST018.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia transpressiva (sinistra)
Sovrascorrimento che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica sinistra di tipo oblique-slip compressiva, e coincide con una faglia transpressiva (sinistra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2437 in ST018.aat / TIPO = 2437 in ST032.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia transpressiva (sinistra) incerta o sepolta
Sovrascorrimento riattivato in faglia transpressiva (sinistra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3037 in ST018.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia transtensiva (destra)
Sovrascorrimento che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica destra di tipo oblique-slip estensionale, e coincide con una faglia transtensiva (destra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2434 in ST018.aat / TIPO = 2434 in ST032.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia transtensiva (destra) incerta o sepolta
Sovrascorrimento riattivato in faglia transtensiva (destra) dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3034 in ST018.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia transtensiva (sinistra)
Sovrascorrimento che presenta evidenze dirette (e.g., indicatori cinematici) o indirette (e.g., stima di rigetti stratigrafici diversi per rocce di diversa età) di riattivazione. In particolare, la fase deformativa più recente presenta cinematica sinistra di tipo oblique-slip estensionale, e coincide con una faglia transtensiva (sinistra).
Codice Banca Dati: TIPO = 2435 in ST018.aat / TIPO = 2435 in ST032.aat.
Sovrascorrimento riattivato in faglia transtensiva (sinistra) incerta o sepolta
Sovrascorrimento riattivato in faglia transtensiva (sinistra) dedotto per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzato in quanto non è possibile riconoscerlo per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperto da depositi post-tettonici (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 3035 in ST018.aat.
Specchio di faglia
Porzione visibile in affioramento di una superficie di faglia (slickenside) e talvolta coincidente con una scarpata di faglia. Generalmente è costituito da una superficie liscia formata dall’intensa comminuzione dei grani lungo il piano di scivolamento e/o dalla crescita di minerali sin-cinematici, e può presentare delle irregolarità o mineralizzazione (stria e/o fibra di faglia (slickenline)) dal cui studio è possibile ricavare informazioni sulla cinematica della faglia.
Specchio di faglia inclinato
Specchio di faglia con inclinazione compresa tra i 5° e gli 85°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3330 in ST019.pat.
Specchio di faglia orizzontale
Specchio di faglia con inclinazione orizzontale o sub orizzontale (0°-4°).
Codice Banca Dati: TIPO = 3332 in ST019.pat.
Specchio di faglia verticale
Specchio di faglia con inclinazione sub-verticale o verticale (86°-90°).
Codice Banca Dati: TIPO = 3331 in ST019.pat.
Spiaggia emersa
Area che si estende dal limite superiore raggiunto dalle acque marine durante le tempeste e le maree maggiori fino al limite d’azione delle onde e delle correnti di marea.
In Banca Dati CARG questa voce è indicativa di un sistema deposizionale in ambiente litorale.
Codice Banca Dati: AMBIENTE = 9050 in T0180804000 - ST018.pat.
Spiaggia sommersa
Area che si estende dal livello medio delle basse maree fino all’isobata corrispondente alla metà della lunghezza d’onda media delle onde di mareggiata.
In Banca Dati CARG questa voce è indicativa di un sistema deposizionale in ambiente litorale.
Codice Banca Dati: AMBIENTE= 9200 in T0180804000 - ST018.pat.
Spina
Tipo di duomo endogeno costituito da una protrusione solida o semisolida di lava estrusa dal condotto vulcanico. Si forma quando la lava solidifica all’interno del condotto, chiudendo completamente la via di uscita ai gas; la pressione di questi ultimi può spingere all'esterno il tappo di lava. Il nome deriva dalla caratteristica forma allungata con un lato liscio e verticale e uno curvo striato dal passaggio attraverso il carapace solido del duomo.
Sprofondamento
Fenomeno gravitativo che consiste nella formazione di una depressione che può avere una qualsiasi forma o dimensione e che può essere legato a cause naturali o antropiche. Questo elemento viene comunemente indicato col termine sinkhole.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 3011 in ST010.pat / TIPO = 3020 in ST011.pat.
Definizione INSPIRE: (sinkhole) Subsidence refers to the sinking of the ground due to groundwater removal, mining, dissolution of limestone, e.g., karst, sinkholes, extraction of natural gas, and earthquakes, IRDR.
Stazione strutturale (numerata)
Affioramento studiato dal punto di vista strutturale tramite la misurazione e l’elaborazione statistica delle giaciture di piani, lineazioni e strie e/o fibre di faglia (stria e/o fibra di faglia (slickenline)).
Codice Banca Dati: TIPO = 1310 in ST019.pat.
Stratificazione
Il termine definisce il processo generale attraverso il quale si formano le superfici di origine primaria che, a vari livelli gerarchici, suddividono le successioni di rocce e depositi. In ordine gerarchico crescente, le unità stratali fondamentali includono: lamine, gruppi di lamine, strati e gruppi di strati.
In Banca Dati CARG il termine indica lo spessore degli strati, riferito ai campi LITO1/LITO2/LITO3 della tabella “Caratteri litologici” (T0180805000-ST018.pat) ed è codificato nella tabella 9 “Stratificazione” ad essa associata, con i seguenti codici:
Stratificazione a polarità sconosciuta
Stratificazione in cui non è possibile riconoscere la polarità degli strati e, di conseguenza, la direzione di younging.
Codice Banca Dati: TIPO = 3150 in ST019.pat.
Stratificazione contorta con valori medi di immersione ed inclinazione
Stratificazione caratterizzata da importanti variazioni di giacitura alla scala dell’affioramento, associata a eventi deformativi sin- e/o post-diagenetici, e della quale è riportata la media delle misurazioni giaciturali (azimut) effettuate sulle superfici di strato variamente orientate.
Codice Banca Dati: TIPO = 3140 in ST019.pat.
Stratificazione diritta
Stratificazione che segue il “principio di sovrapposizione” della stratigrafia, secondo il quale le successioni sedimentarie sono originariamente ordinate con gli strati inferiori più antichi di quelli sovrastanti. Stratificazione con inclinazione compresa tra 5° e 85°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3100 in ST019.pat.
Stratificazione flaser
Struttura sedimentaria caratterizzata da laminazioni incrociate costituite da sedimenti sabbiosi, drappeggiate da silt o argilla. La stratificazione flaser si forma in ambienti dove l’energia del flusso fluttua considerevolmente, con momenti di alta energia che permettono quindi il trasporto di sabbia a formare i ripples, a loro volta seguiti da momenti di bassa energia che consentono ai sedimenti più fini di drappeggiare.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = stratificazione flaser in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Stratificazione orizzontale a polarità sconosciuta
Stratificazione a polarità sconosciuta non o blandamente inclinata, con giacitura orizzontale o sub-orizzontale (0°-4°).
Codice Banca Dati: TIPO = 3152 in ST019.pat.
Stratificazione orizzontale diritta
Stratificazione diritta non o blandamente inclinata, con giacitura orizzontale o sub-orizzontale (0°-4°).
Codice Banca Dati: TIPO = 3110 in ST019.pat.
Stratificazione orizzontale rovesciata
Stratificazione rovesciata con giacitura orizzontale o sub-orizzontale (0°-4°).
Codice Banca Dati: TIPO = 3131 in ST019.pat.
Stratificazione rovesciata
Stratificazione che ha subito un processo deformativo tale per cui è stata ruotata più di 90° dalla sua posizione originale orizzontale, con la direzione di ringiovanimento degli strati diretta verso il basso.
Codice Banca Dati: TIPO = 3130 in ST019.pat.
Stratificazione verticale a polarità sconosciuta
Stratificazione a polarità sconosciuta con giacitura sub-verticale o verticale (86°-90°).
Codice Banca Dati: TIPO = 3151 in ST019.pat.
Stratificazione verticale con indicazione della polarità
Stratificazione con giacitura sub-verticale o verticale (86°-90°), dove è possibile riconoscere la direzione di younging.
Codice Banca Dati: TIPO = 3120 in ST019.pat.
Strato
É un livello o letto delimitato da due discontinuità/superfici fisiche all’interno di una successione stratificata distinguibile da quelli adiacenti sulla base delle sue caratteristiche litologiche. Ha uno spessore da pochi centimetri a pochi metri. Più letti contigui/sovrapposti, che presentino omogeneità litologica possono costituire un’unità litostratigrafica formale. Possono rivelarsi estremamente utili per correlazioni. Lo strato è una unità litostratigrafica di rango più basso; il suo equivalente nell’ambito delle successioni vulcaniche è la colata.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Bed) The smallest formal lithostratigraphic unit; usually a distinctive lithic entity which can be distinguished from adjacent rocks by one or more physical characteristics.
Stratovulcano
Vulcano poligenetico formato da strati di prodotti sovrapposti che derivano da fasi alternate di attività effusiva ed esplosiva (colate di lava e depositi piroclastici). Generalmente è rappresentato da un cono con diametro dell’ordine di parecchi chilometri, fianchi acclivi ed un cratere sommitale, anche se la forma può essere estremamente irregolare, ad esempio per effetto di collassi (collasso laterale di fianco, collasso laterale di settore) e/o crescita di edifici laterali o parassiti.
Stria e/o fibra di faglia (slickenline)
Abrasione, solco (groove) o mineralizzazione lineare su una superficie di scivolamento originata dal movimento frizionale del blocco di tetto su quello di tetto di una faglia. Le strie non vanno confuse con una “lineazione”. Le strie e/o le fibre di faglia sono indicatori cinematici e forniscono indicazioni riguardo la direzione del movimento dei blocchi di roccia lungo la faglia.
Codice Banca Dati: TIPO = 3301 in ST019.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Slickenline) Lineation on a brittle slip surface defined by grooves, ridges, or striations.
Stria e/o fibra di faglia inclinata
Stria e/o fibra di faglia (slickenline) con angolo di pitch compreso tra 10°-80° e tra 100°-170°. La formazione di indicatori cinematici inclinati si associa con faglie oblique-slip, o con paleofaglie a cinematica dip-slip o strike-slip, soggetti però a rotazione post-tettonica.
Stria e/o fibra di faglia orizzontale
Stria e/o fibra di faglia (slickenline) disposta orizzontalmente o sub-orizzontalmente, con angolo di pitch compreso tra 0°-10° o 170°-180°. La formazione di indicatori cinematici disposti orizzontalmente si associa con faglie strike-slip, o con paleofaglie a cinematica oblique-slip o dip-slip, soggetti però a rotazione post-tettonica.
Codice Banca Dati: TIPO = 3303 in ST019.pat.
Stria e/o fibra di faglia verticale
Stria e/o fibra di faglia (slickenline) disposta sub-verticalmente o verticalmente con angolo di pitch compreso tra 80° e 100°. La formazione di indicatori cinematici disposti verticalmente si associa con faglie dip-slip, o con paleofaglie a cinematica oblique-slip o strike-slip, soggetti però a rotazione post-tettonica.
Codice Banca Dati: TIPO = 3302 in ST019.pat.
Strike-slip
Tipo di cinematica di faglia con vettore di scivolamento orizzontale e parallelo alla direzione della superficie o della zona di faglia. Faglie con prevalente componente trascorrente sono faglie con cinematica strike-slip.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: The net slip of the fault (slip vector) is parallel to the strike of the fault.
Stromatiti
Migmatiti in cui il neosoma (leucosoma e/o melanosoma), o solo il leucosoma, si presenta in livelli continui lateralmente e paralleli al layering composizionale o alla foliazione (Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007). Questo tipo di migmatiti sono tipiche di ambienti caratterizzati da alta deformazione, come ad esempio le zone di taglio crostali.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0508 in T0180805000-ST018.pat.
Struttura
Disposizione delle parti di una roccia (a prescindere dalla scala) che include le relazioni spaziali fra le parti, le dimensioni e forme relative e le caratteristiche interne delle parti. I prefissi micro- meso- e macro- servono a specificare la scala dell’osservazione.
Struttura a fiore
Strutture plicative associate a faglie con prevalente componente trascorrente e apprezzabili in sezione trasversale alle faglie stesse. Nelle zone di convergenza crostale in cui si hanno faglie a cinematica strike-slip o oblique-slip, le rocce sono fagliate verso l’alto a formare una struttura a fiore positiva. Nelle aree con crosta divergente dove si hanno faglie trascorrenti o faglie transtensive, le rocce sono ribassate a formare una struttura a fiore negativa. Il termine “struttura a fiore” riflette la somiglianza della struttura con i petali di un fiore in sezione trasversale.
Struttura antropica
Termine generico riferito a qualsiasi opera realizzata dall’uomo.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento antropico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8020 in ST011.pat.
Strutture di degassazione
In vulcanologia si riferiscono a strutture subverticali osservabili alla mesoscala in un deposito di flusso piroclastico, prodotte dal degassamento di una colata piroclastica. Si distinguono le strutture prodotte dalla fuoriuscita dei gas surriscaldati, che causano il semplice allontanamento selettivo delle particelle fini (fine-depleted pipes) e le tracce di fumarolizzazione fossile, con deposizione di minerali secondari (cristallizzazione da fase vapore).
In geologia del sedimentario fanno riferimento a vuoti, generalmente riempiti di calcite spatica, dovuti a degasazione per decomposizione di materia organica contenuta nel sedimento di origine (e.g., fenestrae; birdseye).
Strutture reomorfiche
Strutture deformative sin- e/o post-deposizionali che si sviluppano in rocce laviche o depositi di flusso piroclastico prima della loro solidificazione e consistono in letti/strati ondulati o piegati plasticamente con deformazione e stiratura delle vescicole e allineamento di componenti tessiturali. Sono caratteristiche di prodotti vulcanici di elevata temperatura e bassa viscosità.
Codice Banca Dati: TIPO = 3460 in ST019.pat.
Subafirica
Tessitura di una roccia caratterizzata da scarsi fenocristalli (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = subafirica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Subidioblastica
Sinonimo di tessitura ipidioblastica.
Substrato calcareo indifferenziato
Affioramento roccioso individuato in aree sommerse tramite metodi geofisici che consentono di riconoscerne la composizione calcarea.
Codice Banca Dati: SIGLA = sci in Tab. 6 “Sigle degli affioramenti rocciosi sommersi” di T0180802000-ST018.pat.
Substrato roccioso indifferenziato
Affioramento roccioso individuato in aree sommerse tramite metodi geofisici senza che sia possibile riconoscerne la composizione.
Codice Banca Dati: SIGLA = sri in Tab. 6 “Sigle degli affioramenti rocciosi sommersi” di T0180802000-ST018.pat / LITO1/LITO2/LITO3 = RO-000000 in T0180805000-ST018.pat.
Substrato terrigeno indifferenziato
Affioramento roccioso individuato in aree sommerse tramite metodi geofisici che consentono di riconoscerne la composizione silico-clasatica.
Codice Banca Dati: SIGLA = sti in Tab. 6 “Sigle degli affioramenti rocciosi sommersi” di T0180802000-ST018.pat.
Substrato vulcanico indifferenziato
Affioramento roccioso individuato in aree sommerse tramite metodi geofisici che consentono di riconoscerne la composizione vulcanica.
Codice Banca Dati: SIGLA = svi in Tab. 6 “Sigle degli affioramenti rocciosi sommersi” di T0180802000-ST018.pat.
Superficie assiale
Superficie immaginaria, idealmente coincidente con un piano (i.e. piano assiale), che unisce le linee di cerniera o gli assi della piega di due o più piani di strato in una struttura plicativa.
Superficie di clivaggio o scistosità
Discontinuità pervasive subparallele, prodotte nelle rocce come risultato della deformazione e/o del metamorfismo: si chiama clivaggio quando si verifica a bassa pressione e temperatura, scistosità quando avviene a vari gradi metamorfici.
Superficie di clivaggio o scistosità inclinata
Superficie di clivaggio o scistosità avente un plunge compreso tra 10°-70° o 100°-170°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3210 in ST019.pat.
Superficie di clivaggio o scistosità orizzontale
Superficie di clivaggio o scistosità giacente su un piano orizzontale o sub-orizzontale, cioè con plunge compreso tra 0°-10° o 170°-180°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3220 in ST019.pat.
Superficie di clivaggio o scistosità verticale
Superficie di clivaggio o scistosità giacente su un piano sub-verticale o verticale, cioè con plunge compreso tra 80° e 100°.
Codice Banca Dati: TIPO = 3230 in ST019.pat.
Superficie di discontinuità
Superficie di contatto non conforme tra due gruppi di strati (unconformity), che rappresenta uno hiatus nel record geologico dovuto ad una combinazione di processi erosivi o di non deposizione, evidenziato da: discordanza angolare; disconformità erosionale; brusca variazione di facies non compatibile con la legge di Walther, o improvviso cambiamento nella composizione dei sedimenti, corrispondente a una variazione degli apporti e delle modalità di dispersione; indizi di tipo diagenetico.
Superficie di massima inondazione (maximum flooding surface)
Superficie che registra il massimo spostamento della linea di riva verso terra e marca la fine del TST (systems tract trasgressivo) e l’inizio dell’HST (systems tract di stazionamento alto del l.m.).
Superficie di massima regressione
Superficie che indica il massimo spostamento della linea di riva verso il mare (regressione). Costituisce la base sulla quale si imposta il TST (systems tract trasgressivo).
Superficie di massima trasgressione
Termine erroneamente utilizzato in passato e da considerare in abbandono.
Superficie di ravinement
Superficie erosiva diacrona di origine marina, che si sviluppa per azione del moto ondoso, associata alla migrazione del sistema litorale verso terra in seguito all’innalzamento del livello del mare. Si trova prevalentemente all’interno dei systems tract.
Superficie di sbancamento
Piano/superficie che si genera a seguito di scavo.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento antropico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 8110 in ST011.pat.
Superficie di trasgressione
Termine utilizzato in alternativa della superficie di massima regressione e se ne sconsiglia l’utilizzo in quanto considerato in abbandono.
Superficie erosiva di stazionamento basso
Superficie erosiva sviluppatasi per azione di smantellamento subaereo durante la fase di stazionamento basso del livello del mare. Si trova prevalentemente all’interno dei systems tract.
Superficie trasgressiva
Sinonimo di superficie di massima regressione. Se ne sconsiglia l’utilizzo, e non va confusa con la superficie di massima inondazione (maximum flooding surface).
Surge
Corrente piroclastica gravitativa (pyroclastic density current) a bassa concentrazione di particelle solide (frammenti piroclastici), altamente espansa e turbolenta. Le particelle solide sono sempre subordinate a gas e acqua o vapore (corrente diluita). Vengono distinti tre tipi di correnti piroclastiche a bassa densità: base surge, ash-cloud surge e ground surge. I base surge si originano da eruzioni freatomagmatiche; il termine ground surge viene riferito a prodotti di surge che si trovano alla base di un deposito di flusso piroclastico; l’ash-cloud surge consiste in una corrente che si forma per la segregazione di ceneri nella parte superiore di un flusso piroclastico.
Systems tract
In stratigrafia sequenziale, un’unità deposizionale tridimensionale, definita dai suoi limiti e dalla geometria interna. (unità rilevabili nelle sezioni sismiche; corrispondono a corpi sedimentari propri di ciascuna fase di variazione del livello marino, costituiti da tratti di sistemi deposizionali contemporanei). Possono riconoscersi: LST (systems tract di stazionamento basso del l.m.); TST (systems tract trasgressivo); HST (systems tract di stazionamento alto del l.m.); e FSST (systems tract di caduta del l.m.).
Tabulare
Assetto di un corpo geologico che, nello spazio, presenta due dimensioni (larghezza e lunghezza) molto maggiori della terza, come nel caso di un dicco o di uno strato.
Codice Banca Dati: ASSETTO = TA in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (tabular) A body having two dimensions that are much larger or longer than the third, e.g., a dyke-hosted or bed-hosted deposit.
Talcoscisti
Scisti in cui il talco è il minerale predominante (Fettes & Desmons, 2007). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con il nome di catawbariti (rocce metamorfiche debolmente scistose costituite da talco e magnetite), pietra saponata/steascisti (scisti costituiti principalmente da talco con subordinata ankerite, dolomite e magnesite), talciti/talciti ollari (scisti costituiti principalmente da talco).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0203 in T0180805000-ST018.pat.
Tefra
Vedi tephra.
Tefrifonoliti
Sinonimo di fonoliti tefritiche.
Tefriti
Rocce laviche a composizione basica fino a ultrabasica, fortemente alcaline, sottosature in silice, costituite da fenocristalli di plagioclasio calcico, feldspatoidi (fino al 60% del totale dei minerali sialici), clinopirosseno sodico e possibile olivina, in una pasta di fondo in cui è inoltre presente magnetite e possibile feldspato alcalino (<10% del totale dei feldspati). La composizione su base chimica è espressa nel campo U1 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade nel campo 14 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). La composizione chimica su base normativa evidenzia la presenza di olivina in quantità <10%. Particolari tipi di tefriti sono noti in letteratura con il nome di tefriti a nefelina (con nefelina come feldspatoide più abbondante).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1402 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (tephrite) Tephritoid that has a plagioclase to total feldspar ratio greater than 0.9, and contains less than 10 percent normative (CIPW) olivine.
Tefriti a leucite
Tefriti costituite da abbondante plagioclasio, leucite, clinopirosseno, sanidino, e possibile olivina in quantità ridottissima. Particolari tipi di tefriti a leucite sono noti nella letteratura storica con i nomi locali di campaniti (a grandi cristalli di leucite, clinopirosseno e plagioclasio come minerali essenziali, in quantità minori sanidino, nefelina e haüyna), ottajaniti (plagioclasio, leucite e clinopirosseno e come minerali essenziali, olivina subordinata).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1403 in T0180805000-ST018.pat.
Tefriti fonolitiche
Rocce laviche a composizione basica, fortemente alcaline, sottosature in silice, costituite da fenocristalli di plagioclasio e sanidino subordinato (plagioclasio 50-90% del totale dei feldspati), feldspatoidi (fino al 60% del totale dei minerali sialici), in una pasta di fondo in cui sono inoltre presenti clinopirosseno e magnetite. La composizione su base chimica è espressa nel campo U2 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), la composizione su base modale cade indicativamente nel campo 13 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002). Se la composizione chimica su base normativa evidenzia la presenza di olivina in quantità > 10%, le rocce prendono il nome di basaniti fonolitiche. Particolari tipi di fonoliti tefritiche sono noti nella letteratura storica con i nomi locali di orvietiti (tefriti fonolitiche e/o fonoliti tefritiche con plagioclasio e feldspato alcalino in uguali proporzioni, leucite e clinopirosseno subordinati), vicoiti (tefriti fonolitiche e/o fonoliti tefritiche con leucite abbondante, minori quantità di feldspato alcalino e plagioclasio in uguali proporzioni, clinopirosseno subordinato).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA1300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (phonolitic Tephrite) Tephritoid that has a plagioclase to total feldspar ratio between 0.5 and 0.9, and contains less than 10 percent normative (CIPW) olivine.
Tefrocronologia
Tecnica di analisi stratigrafica che si avvale dello studio dei tephra per effettuare correlazioni e datazioni. La tefrocronologia permette di distinguere differenti eventi all’interno di una successione piroclastica, e di usare tali livelli per correlazioni a scala locale, regionale e sovraregionale. Nelle successioni sedimentarie i tephra possono essere considerati ottimi livelli guida poiché isocroni e riferibili ad una determinata eruzione databile o correlabile attraverso l'utilizzo di metodi geocronologici. La tefrocronologia trova numerose applicazioni, tra cui lo studio delle caratteristiche dell'attività vulcanica di ampie regioni, l'analisi di bacini sedimentari, la datazione di siti archeologici e paleontologici.
Tephra
Termine collettivo per tutti i depositi piroclastici a prescindere dal loro meccanismo di deposizione e dal loro grado di saldatura (Dehn & McNutt, 2000) (grado di saldatura delle rocce piroclastiche). In letteratura alcuni autori riservano il termine ai soli depositi piroclastici non consolidati o di caduta (Gillepsie & Style, 1999; Le Maitre et alii, 2002) o ai soli depositi di caduta (Francis & Oppenheimer, 2003).
Definizione INSPIRE: (Tephra) Unconsolidated pyroclastic material in which greater than 75 percent of the fragments are deposited as a direct result of volcanic processes and the deposit has not been reworked by epiclastic processes. Includes ash, lapilli tephra, bomb tephra, block tephra and unconsolidated agglomerate.
Terrazzo deposizionale sommerso
Corpo sedimentario affiorante lungo i fondali marini, entro i 150 m di profondità. La geometria deposizionale è sempre progradante e cuneiforme, con morfologia terrazzata. Si trova sempre lungo i fondali acclivi, rivolto verso il mare aperto.
Terrigeno
Sedimento che è stato deposto, o formato a seguito di processi di erosione subaerea su ogni tipo di roccia o deposito, in area emersa.
Tessitura
Termine usato per descrivere forma, distribuzione spaziale, mutue relazioni e configurazione geometrica tra le componenti di una roccia.
Testata di canyon
Morfologia ad anfiteatro da cui ha origine il canyon sottomarino, lungo il ciglio della piattaforma continentale, caratterizzata da pareti particolarmente ripide, dove possono affiorare rocce o sedimenti sovraconsolidati.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile nelle aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 9120 in ST012.aat.
Testata di canyon in arretramento
Testata di canyon soggetta ad erosione regressiva a causa di fenomeni gravitativi o per richiamo di sedimenti dovuta a forte incisione del fondo.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile nelle aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 9121 in ST012.aat.
Thalweg di canyon
Canale a fondo piatto o concavo verso l’alto in cui sono convogliati i sedimenti trasportati verso il fondo della piana bacinale. Rappresenta una via preferenziale per lo scambio di acqua e sedimento tra la piattaforma e l’ambiente marino profondo, diventando sede di trasporto incanalato di sistemi torbiditici.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile nelle aree sommerse.
Codice Banca Dati: TIPO = 9610 in ST011.pat.
Tholeiiti
Sinonimo di basalti tholeiitici.
Thrust
Vedi sovrascorrimento.
Till
Diamicton trasportato e deposto da un ghiacciaio con scarsa o nulla selezione da parte dell’acqua.
Till di ablazione
Comprende il till di colata e il till di fusione sopraglaciale. Il primo è un diamicton, deposto in ambiente proglaciale per movimento di massa (flusso o colata) di detriti prevalentemente sopraglaciali, caratterizzato da una discreta selezione granulometrica, da strutture di flusso e da un grado di addensamento intermedio (grado di addensamento dei terreni granulari). Il secondo è un diamicton deposto, in posizione sopraglaciale o subglaciale, per lenta fusione di ghiaccio stagnante, in situ, senza flusso o rimescolamento interno. Esso è caratterizzato da una struttura interna massiva o con accenni di stratificazione derivanti dalla originaria zonatura dei detriti all’interno del ghiaccio, dalla presenza di sedimenti consolidati o sovraconsolidati (quando di ambiente subglaciale) e dalla locale assenza delle frazioni granulometriche minori per il dilavamento da parte delle acque di fusione glaciali (Bini & Orombelli, 1988).
Codice Banca Dati: SIGLA = c5 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO =4032 in T0180801000 - ST018.pat.
Till di alloggiamento
Diamicton deposto alla base di un ghiacciaio in movimento i cui componenti vengono deposti particella per particella, oppure come lamine di ghiaccio ricche in detriti e successiva fusione per pressione. Gli elementi costituenti derivano dalla zona basale o inferiore del ghiacciaio. Il deposito si presenta sovraconsolidato con presenza di strutture da taglio e scorrimento, abbondanza di frazione fine e abbondanza di ciottoli e blocchi “a ferro da stiro”, striati e isorientati (Bini & Orombelli, 1988).
Codice Banca Dati: SIGLA = c4 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO =4031 in T0180801000 - ST018.pat.
Till indifferenziato
Termine generico che comprende varie tipologie di till per le quali non è possibile precisare ulteriormente la facies glaciale.
Codice Banca Dati: SIGLA = c1 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO =4030 in T0180801000 - ST018.pat.
Tip line
Linea che delimita una faglia, coincidente con la linea dove le masse rocciose coinvolte dalla deformazione non presentano più dislocazione (Peacock et alii, 2016).
Tip point
Punto (in vista 2D) in cui il rigetto di una faglia tende a zero, e oltre il quale le masse rocciose coinvolte dalla deformazione non presentano più dislocazione (Peacock et alii, 2016).
Tonaliti
Rocce intrusive a composizione acida a grana grossa costituite da quarzo (20-60%), plagioclasio (> 90%), raro feldspato alcalino (generalmente microclino o ortoclasio) e da abbondanti minerali mafici quali biotite e orneblenda (Streckeisen, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Come minerali accessori si hanno ilmenite, magnetite, apatite e zircone. La composizione su base modale cade nel campo 5 del diagramma QAPF (Streckeisen, 1976). Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di enderbiti (tonaliti a ortopirosseno), kolderupiti (tonaliti a pirosseno).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN0600 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (tonalite) Granitoid consisting of quartz and intermediate plagioclase, usually with biotite and amphibole. Includes rocks defined modally in QAPF field 5; ratio of plagioclase to total feldspar is greater than 0.9.
Torba
Materiale organico compatto di colore scuro, ad alto contenuto in carbonio, formato da parti di vegetali parzialmente decomposti a causa dell’acidità dell’ambiente in condizioni umide e anaerobiche o disossiche. Rappresenta il primo stadio della trasformazione di una specie vegetale in carbone.
In Banca Dati CARG è utilizzato per definire i caratteri tessiturali dei sedimenti clastici incoerenti.
Codice Banca Dati: T = torba in T0180803000-ST018.pat.
Torbe
Sedimenti clastici incoerenti costituiti da torba.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-OR0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Peat) An accumulation of partially decayed vegetation or organic matter that forms in wetland conditions, where flooding obstructs flows of oxygen from the atmosphere, slowing rates of decomposition. Peat is commonly harvested as an important source of fuel in certain parts of the world.
Torbe miste ad altri sedimenti
Sedimenti clastici incoerenti costituiti prevalentemente da torba, e subordinatamente da altri sedimenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = SI-OR0100 in T0180805000-ST018.pat.
Traccia di alveo fluviale abbandonato
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile, rappresentato con segmenti lineari a segnalare il percorso di un alveo fluviale abbandonato.
Codice Banca Dati: TIPO = 2060 in ST012.aat.
Traccia di alveo fluviale abbandonato con verso di scorrimento
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile, rappresentato con apposita simbologia orientata a segnalare il percorso di un alveo fluviale abbandonato le cui caratteristiche geomorfologiche permettono di individuare il verso di scorrimento.
Codice Banca Dati: TIPO = 2061 in ST012.aat.
Traccia di alveo fluviale abbandonato con verso di scorrimento poco evidente
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare il percorso di un alveo fluviale abbandonato le cui caratteristiche geomorfologiche non permettono di individuare con certezza il verso di scorrimento.
Codice Banca Dati: TIPO = 2062 in ST012.aat.
Traccia di antica bocca lagunare
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare un’antica bocca lagunare.
Codice Banca Dati: TIPO = 9311 in ST010.pat /TIPO = 6050 in ST012.aat.
Traccia di antico canale lagunare
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare il percorso di un antico canale lagunare.
Codice Banca Dati: TIPO = 9320 in ST011.pat/ TIPO = 6040 in ST012.aat.
Traccia di canale di area interdistributrice
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare il percorso di un canale di area interdistributrice.
Codice Banca Dati: TIPO = 6060 in ST012.aat.
Traccia di canale di bonifica
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare il percorso di un canale di bonifica.
Codice Banca Dati: TIPO = 8030 in ST012.aat.
Traccia di canale lagunare
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare il percorso di un canale lagunare.
Codice Banca Dati: TIPO = 6070 in ST012.aat.
Traccia di linea acustica
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento lineare cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare il percorso lungo il quale è stata effettuata un’acquisizione geofisica, mediante l’utilizzo di onde acustiche.
Codice Banca Dati: TIPO = 5000 in ST027.aat.
Traccia di linea geoelettrica
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento lineare cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare il percorso lungo il quale è stata effettuata un’acquisizione geofisica mediante lo stendimento di elettrodi. Lungo questo percorso sono stati effettuati i rilievi con strumenti in grado di misurare la resistività elettrica delle varie tipologie di terreni investigati.
Codice Banca Dati: TIPO = 6000 in ST027.aat.
Traccia di linea georadar
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento lineare cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare il percorso lungo il quale è stata effettuata un’acquisizione geofisica mediante georadar. Lungo questo percorso, le onde elettromagnetiche riflesse, precedentemente immesse nel terreno mediante un’antenna, vengono registrate da un ricevitore.
Codice Banca Dati: TIPO = 7000 in ST027.aat.
Traccia di linea sismica
Nel Progetto CARG questa voce indica i percorsi lungo i quali sono state effettuate acquisizioni geofisiche tratti da rilievi sismici. Presente solo in Banca Dati CARG.
Codice Banca Dati: TIPO = 4010 in ST027.aat.
Traccia di linea sismica significativa
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento lineare cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare il percorso lungo il quale è stata effettuata un’acquisizione geofisica. Lungo questo percorso sono stati effettuati i rilievi con strumenti sismici o acustici. Nelle prospezioni a mare è coincidente con la rotta reale della nave.
Codice Banca Dati: TIPO = 4000 in ST027.aat.
Traccia di log stratigrafico
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica il tracciato di un elemento grafico raffigurante una successione stratigrafica.
Codice Banca Dati: TIPO = 1100 in ST027.aat.
Traccia di sezione geologica
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica il tracciato di una sezione lungo la quale, estrapolando in profondità i dati raffigurati sulla carta stessa e, quando possibile, avvalendosi di dati geofisici o derivanti da sondaggi, pozzi o gallerie, è possibile mostrare l’andamento e i rapporti tra unità geologiche e strutture al di sotto della superficie topografica.
Codice Banca Dati: TIPO = 2000 in ST027.aat.
Traccia di sezione geologica (foglio di sottosuolo)
Segmento rappresentato su un foglio di sottosuolo che indica il tracciato di una sezione lungo la quale, avvalendosi di dati geofisici o derivanti da sondaggi, prove penetrometriche, pozzi o gallerie, è possibile mostrare l’andamento e i rapporti tra unità geologiche e strutture al di sotto della superficie topografica.
Codice Banca Dati: TIPO = 2100 in ST027.aat.
Traccia di successione campionata
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica il tracciato seguito durante il campionamento di una successione stratigrafica.
Codice Banca Dati: TIPO = 1000 in ST027.aat.
Traccia di superficie assiale
Intersezione del piano assiale di una piega con la superficie terrestre o con qualunque altra superficie specifica. In alcuni casi questa linea viene erroneamente chiamata “asse”.
Traccia di superficie assiale di anticlinale
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica l’intersezione con la superficie terrestre, o con altra superficie specifica, del piano assiale di un’anticlinale.
Codice Banca Dati: TIPO = 1010 in ST021.aat / TIPO = 1010 in ST032.aat.
Traccia di superficie assiale di anticlinale, incerta o sepolta
Traccia di superficie assiale di anticlinale dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 1510 in ST021.aat.
Traccia di superficie assiale di antiforme
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica l’intersezione con la superficie terrestre, o con altra superficie specifica, del piano assiale di un’antiforme.
Codice Banca Dati: TIPO = 1030 in ST021.aat / TIPO = 1030 in ST032.aat.
Traccia di superficie assiale di antiforme, incerta o sepolta
Traccia di superficie assiale di antiforme dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 1530 in ST021.aat.
Traccia di superficie assiale di sinclinale
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica l’intersezione con la superficie terrestre, o con altra superficie specifica, del piano assiale di una piega la cui concavità è rivolta verso l’alto e che presenta le rocce stratigraficamente più giovani al nucleo.
Codice Banca Dati: TIPO = 1020 in ST021.aat / TIPO = 1020 in ST032.aat.
Traccia di superficie assiale di sinclinale, incerta o sepolta
Traccia di superficie assiale di sinclinale dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 1520 in ST021.aat.
Traccia di superficie assiale di sinforme
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica l’intersezione con la superficie terrestre, o con altra superficie specifica, del piano assiale di una piega la cui concavità è rivolta verso l’alto, senza lettura in chiave stratigrafica.
Codice Banca Dati: TIPO = 1040 in ST021.aat / TIPO = 1040 in ST032.aat.
Traccia di superficie assiale di sinforme, incerta o sepolta
Traccia di superficie assiale di sinforme dedotta per motivi litostratigrafici/strutturali/geomorfologici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 1540 in ST021.aat.
Traccia di superficie di discontinuità
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica l’intersezione di una superficie di discontinuità con la superficie terrestre o con altra superficie specifica.
Codice Banca Dati: TIPO = 1200 in ST018.aat.
Traccia di superficie di discontinuità incerta
Traccia di superficie di discontinuità dedotta per motivi litostratigrafici e ipotizzata in quanto non è possibile riconoscerla per tutta la sua estensione direttamente sul terreno (incerta), o non affiorante poiché coperta da depositi più recenti (sepolta).
Codice Banca Dati: TIPO = 1700 in ST018.aat.
Traccia di superficie di distacco gravitativo
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento lineare cartografabile, rappresentato con apposita simbologia a segnalare una superficie di distacco gravitativo.
Codice Banca Dati: TIPO = 1070 in ST012.aat.
Traccia di superficie di massima inondazione (maximum flooding surface)
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica l’intersezione della superficie di massima inondazione (maximum flooding surface) con la superficie terrestre o con altra superficie specifica.
Codice Banca Dati: TIPO = 5030 in ST023.aat.
Traccia di superficie di massima regressione
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica l’intersezione della superficie di massima regressione con la superficie terrestre o con altra superficie specifica.
Codice Banca Dati: TIPO = 5050 in ST023.aat.
Traccia di superficie di ravinement
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica l’intersezione della superficie di ravinement con la superficie terrestre o con altra superficie specifica.
Codice Banca Dati: TIPO = 5070 in ST023.aat.
Traccia di superficie erosiva di stazionamento basso
Segmento rappresentato su una carta geologica che indica l’intersezione della superficie erosiva di stazionamento basso con la superficie terrestre o con altra superficie specifica.
Codice Banca Dati: TIPO = 5080 in ST023.aat.
Tracciato di galleria mineraria
In Banca Dati CARG questa voce indica un elemento lineare a segnalare il percorso di una galleria realizzata per uso minerario (o per la coltivazione dei terreni).
Codice Banca Dati: TIPO = 3000 in ST027.aat.
Trachiandesiti
Rocce laviche a composizione intermedia, da debolmente a moderatamente alcaline, costituite essenzialmente da plagioclasio e feldspato alcalino (sanidino) in quantità circa simili, clinopirosseno, olivina, biotite (nelle latiti), cui si aggiunge in pasta di fondo magnetite e possibili feldspatoidi oppure quarzo. La composizione su base chimica è espressa nel campo S3 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Possono inoltre essere distinte in latiti (varietà potassiche) e benmoreiti (varietà sodiche) sulla base della quantità relativa di sodio e potassio, ottenuta comparando il valore di Na2O wt% con quello di (K2O wt% + 2). Alcune varietà locali sono note in letteratura con nomi specifici come etnaite (trachiandesiti a plagioclasio, clinopirosseno e olivina), ortlerite (trachiandesiti o andesiti con abbondanti fenocristalli di orneblenda, minori augite e biotite, in una pasta di fondo con andesina, clorite, pirite, calcite e vetro devetrificato), tristanite (trachiandesiti a fenocristalli di plagioclasio, spesso con bordi di feldspato alcalino, Fe-olivina e pirosseno in una pasta di fondo con Fe-olivina, Ti-augite con andesina e feldspato alcalino interstiziale).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0500 in T0180805000-ST018.pat.
Trachiandesiti basaltiche
Rocce laviche a composizione intermedia fino a basica, da debolmente a moderatamente alcaline, costituite essenzialmente da plagioclasio prevalente su feldspato alcalino (sanidino), clinopirosseno e olivina, cui si aggiunge in pasta di fondo magnetite e possibili feldspatoidi. La composizione su base chimica è espressa nel campo S2 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Possono essere distinte in shoshoniti (varietà potassiche) e mugeariti (varietà sodiche) sulla base della quantità relativa di sodio e potassio, ottenuta comparando il valore di Na2O wt% con quello di (K2O wt% + 2).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0600 in T0180805000-ST018.pat.
Trachibasalti
Rocce laviche a composizione basica, moderatamente alcaline, costituite essenzialmente da plagioclasio, clinopirosseno e olivina, cui si aggiunge in pasta di fondo magnetite e possibili feldspatoidi. La composizione su base chimica è espressa nel campo S1 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Possono essere distinte in trachibasalti potassici (varietà potassiche) e hawaiiti (varietà sodiche) sulla base della quantità relativa di sodio e potassio, ottenuta comparando il valore di Na2O wt% con quello di (K2O wt% + 2). Storicamente il termine è stato usato per rocce vulcaniche basaltiche contenenti labradorite e feldspato alcalino. Particolari tipi di trachibasalti sono noti nella letteratura storica con i nomi di basalti anortoclasici (fenocristalli di anortoclasio, augite ed enstatite, in una pasta di fondo di questi minerali cui si aggiunge labradorite ed opachi), nefelin-trachibasalti (con nefelina in piccole quantità), trachidoleriti (con ortoclasio e labradorite), trachilabradoriti (con plagioclasio più calcico di An50) (Le Maitre et alii, 2002).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0700 in T0180805000-ST018.pat.
Trachibasalti potassici
Trachibasalti di varietà potassica (Na2O wt% < di K2O wt% + 2), costituiti essenzialmente da fenocristalli di plagioclasio, clinopirosseno, e olivina, in una pasta di fondo parzialmente vetrosa contenente gli stessi minerali cui si aggiunge magnetite e possibile leucite. La composizione su base chimica è espressa nel campo S1 del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0701 in T0180805000-ST018.pat.
Trachidaciti
Rocce laviche ad alto contenuto in SiO2, relativamente ricche in alcali e fortemente sovrassature, costituite essenzialmente da feldspato alcalino (sanidino e/o anortoclasio) e possibili quarzo, biotite, pirosseni, plagioclasio. La composizione su base chimica è espressa nel campo T del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1) tuttavia, a differenza delle altre rocce trachitiche rappresentate in questo campo, le trachidaciti presentano valori di quarzo normativo (Qnorm) > 20%.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0407 in T0180805000-ST018.pat.
Trachiti
Rocce laviche a composizione acida fino a intermedia, costituite da abbondante sanidino e, in quantità variabili, plagioclasio, clinopirosseno e/o biotite e/o anfibolo e/o Fe-olivina. La composizione su base modale cade nel campo 7 del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002), su base chimica cade nel campo T del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), su base normativa è espressa da un valore dell’indice di differenziazione normativo (DI) compreso tra 70 e 87,5 e da Qnorm tra 0 e 5 (Innocenti et alii, 1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0402 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Trachyte) Trachytoid that has a plagioclase to total feldspar ratio between 0.1 and 0.35, between 0 and 5 percent quartz in the QAPF fraction, and no feldspathoid minerals. QAPF field 7.
Trachiti-trachidaciti
Rocce laviche ad alto contenuto in SiO2, costituite essenzialmente da feldspato alcalino costituite essenzialmente da feldspato alcalino (sanidino e/o anortoclasio) e possibili quarzo, biotite e pirosseni, plagioclasio. Il rapporto tra feldspato alcalino e plagioclasio è infatti sempre elevato e variabile tra 1 e 0,65. La composizione su base chimica è espressa nel campo T del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1). Quando l’indice agpaitico (AI) è >1 prendono il nome di trachiti peralcaline o anche di trachiti comenditiche se la percentuale in peso di Al2O3 è >1,33 FeOtot+4.4 o anche di trachiti pantelleritiche se la percentuale in peso di Al2O3 è <1,33 FeOtot+4.4. Nell’ambito del campo T del diagramma TAS, sulla base del contenuto in quarzo normativo (Qnorm), è possibile differenziare le rocce trachitiche (trachiti, quarzo trachiti, trachiti a foidi, alcalitrachiti, quarzo alcalitrachiti, alcalitrachiti a foidi) con Qnorm<20% dalle trachidaciti (relativamente ricche in alcali e fortemente sovrassature - Innocenti et alii, 1999) con Qnorm> 20%. Alcune varietà locali sono note in letteratura con nomi specifici come ciminiti (trachiti a fenocristalli di sanidino, augite, labradorite, e olivina in una pasta di fondo trachitica ad ortoclasio, labradorite, augite, olivina e magnetite), selagiti (trachiti contenenti biotite), masegna (trachiti a fenocristalli di biotite e sanidino), petrisco (trachiti a leucite), ponzaite (trachiti peralcaline a pirosseni e anfiboli sodici e occasionalmente nefelina), ponzite (trachiti senza nefelina).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0400 in T0180805000-ST018.pat.
Trachiti a foidi
Rocce laviche costituite da abbondante sanidino (> 65%), plagioclasio, feldspatoidi (fino al 10%) e, in quantità variabili, clinopirosseno e/o biotite e/o anfibolo e/o Fe-olivina. La composizione su base modale cade nel campo 7' del diagramma QAPF (Le Maitre et alii, 2002), su base chimica cade nel campo T del diagramma TAS (Le Bas et alii, 1986, Fig. 1), su base normativa è espressa da un valore dell’indice di differenziazione normativo (DI) compreso tra 70 e 87,5 e da Nenorm tra 0 e 10 (Innocenti et alii, 1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-LA0403 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (foid Bearing Trachyte) Trachytic rock that contains between 0 and 10 percent feldspathoid in the QAPF fraction, and no quartz. QAPF field 7'.
Trachitica
Tessitura orientata, usata per descrivere le rocce ignee, in cui si ha una disposizione subparallela di microliti allungati (generalmente di sanidino) nella massa fondamentale di una roccia olocristallina o leggermente ipocristallina (Best, 2003; Vernon, 2018). Questo termine è generalmente usato per rocce di composizione trachitica, anche se non è rigorosamente limitato ad esse.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = trachitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Travertini
Rocce carbonatiche formate in-situ in ambiente continentale, comunemente associate a degassamento di CO2 e sorgenti termali, calcificate spesso in combinazione con alghe, cianobatteri, batteri, muschio o piante macrofite acquatiche. Si distinguono travertini a tessitura microbiale, con lamine da millimetriche a centimetriche e struttura arborescente di aggregati micritici e cemento calcitico, e travertini a tessitura stromatolitica composti in prevalenza da laminiti micritiche. Talora ricchi in resti o tracce di piante e/o animali.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0400 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Travertine) Biotically or abiotically precipitated calcium carbonate, from spring-fed, heated, or ambient-temperature water. May be white and spongy, various shades of orange, tan or gray, and ranges to dense, banded or laminated rock. Macrophytes, bryophytes, algae, cyanobacteria and other organisms often colonize the surface of travertine and may be preserved, to produce the porous varieties.
Travertini misti ad altri sedimenti
Travertini con componente variabile di sedimenti terrigeni tra cui materiale silicoclastico o carbonatico.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RS-CA0401 in T0180805000-ST018.pat.
Travertino
Roccia sedimentaria originata da precipitazione primaria di carbonato di calcio, da acque superficiali o sotterranee sovrassature. La precipitazione avviene per variazioni di temperatura, pressione e contenuto di CO2 e il deposito corrispondente ha una struttura solitamente concrezionale.
Nel Progetto CARG questa voce indica esclusivamente depositi continentali quaternari.
Codice Banca Dati: SIGLA = f1 in Tab. 1 “Dizionario delle Unità Quaternarie” - ST018.pat / TIPO =3040 in T0180801000 - ST018.pat.
Trench
Sinonimo di trincea di deformazione gravitativa profonda di versante (sinonimo di trench).
Trincea di deformazione gravitativa profonda di versante (sinonimo di trench)
Espressione morfologica superficiale di una deformazione gravitativa profonda coincidente con una frattura aperta in profondità e di larghezza da metriche a decametriche. La maggior parte di tali trincee ha una forma stretta e allungata, con il fondo spesso riempito di materiale detritico con scarsa matrice.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 1040 in ST012.aat.
Trivellazione manuale
Perforazione in terreni poco coerenti e a granulometria fine, effettuata manualmente tramite rotazione, consistente nell’infissione di aste metalliche di piccolo diametro con all’estremità un campionatore. Le profondità raggiungibili dipendono dalla consistenza e dallo spessore dei terreni incoerenti (profondità dell’ordine dei 10 m).
Codice Banca Dati: TIPO = 3530 in ST013.pat.
Troctoliti
Rocce gabbroidi costituite da plagioclasio (> 90%), generalmente anortosite o bytownite, e olivina. Il pirosseno può essere presente in piccole quantità o essere del tutto assente (Streckeisen, 1976; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002; Best, 2003). Accessori comuni sono titanite, apatite, zircone e minerali opachi. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di allivaliti (troctoliti con plagioclasio molto ricco in calcio e olivina), apotroctoliti (troctoliti con feldspati alcalini, olivina, e subordinato pirosseno, biotite e clorite), forellenstein (troctoliti con locali spot di olivina alterata in serpentino), harrisiti (troctoliti con grandi olivine nere e lucenti ramificate, il cui abito di crescita è orientato perpendicolarmente al layering magmatico).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN2113 in T0180805000-ST018.pat.
TST (systems tract trasgressivo)
Systems tract che comprende i depositi accumulati tra la superficie di massima regressione e la superficie di massima inondazione (maximum flooding surface).
Codice Banca Dati: SIGLA = TST in Tab. 7 utile per la compilazione della tabella T0180802000 “Unità Cartografabile Geologica di Legenda del Foglio” - ST018 / SYSTEMS TRACT = 5200 in ST023.pat.
Tufi a ceneri e lapilli
Piroclastiti consolidate/tufi costituite principalmente da ceneri e lapilli (> 75%) in proporzioni tra loro variabili e reciprocamente comprese tra 25% e 75%.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0200 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (ash tuff, lapillistone, and lapilli tuff) Pyroclastic rock in which less than 25 percent of rock by volume are more than 64 mm in longest diameter. Includes tuff, lapilli tuff, and lapillistone.
Tufi a lapilli (lapillistone)
Piroclastiti consolidate/tufi costituite principalmente da frammenti piroclastici (> 75%) di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano comprese tra 2 mm e 64 mm. Corrispondono alle piroclastiti consolidate denominate lapillistone nella classificazione di Gillepsie & Styles (1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0300 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Ash tuff, lapillistone, and lapilli tuff) Pyroclastic rock in which less than 25 percent of rock by volume are more than 64 mm in longest diameter. Includes tuff, lapilli tuff, and lapillistone.
Tufi a lapilli litici
Piroclastiti consolidate/tufi costituite principalmente da frammenti piroclastici (> 75%) di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano comprese tra 2 mm e 64 mm, tra cui i litici risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0303 in T0180805000-ST018.pat.
Tufi a lapilli litici e ceneri
Piroclastiti consolidate/tufi costituite principalmente da litici (> 75%) con dimensioni granulometriche medie comprese tra 2 mm e 64 mm (lapilli litici) e ceneri, in proporzioni tra loro variabili e reciprocamente comprese tra 25% e 75%.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0203 in T0180805000-ST018.pat.
Tufi a lapilli pomicei
Piroclastiti consolidate/tufi costituite principalmente da frammenti piroclastici (> 75%) di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano comprese tra 2 mm e 64 mm, tra cui le pomici risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: RV-PI0302 in T0180805000-ST018.pat.
Tufi a lapilli pomicei e ceneri
Piroclastiti consolidate/tufi costituite principalmente da pomici (> 75%) con dimensioni granulometriche medie comprese tra 2 mm e 64 mm (lapilli pomicei) e ceneri, in proporzioni tra loro variabili e reciprocamente comprese tra 25% e 75%.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0202 in T0180805000-ST018.pat.
Tufi a lapilli scoriacei
Piroclastiti consolidate/tufi costituite principalmente da frammenti piroclastici (> 75%) di qualsiasi forma le cui dimensioni granulometriche medie siano comprese tra 2 mm e 64 mm, tra cui le scorie risultino prevalenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0301 in T0180805000-ST018.pat.
Tufi a lapilli scoriacei e ceneri
Piroclastiti consolidate/tufi costituite principalmente da scorie (> 75%) con dimensioni granulometriche medie comprese tra 2 mm e 64 mm (lapilli scoriacei) e ceneri, in proporzioni tra loro variabili e reciprocamente comprese tra 25% e 75%.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0201 in T0180805000-ST018.pat.
Tufi a varie granulometrie
Piroclastiti consolidate/tufi costituite da frammenti di ceneri, lapilli e blocchi/bombe in proporzioni tra loro variabili ma comunque superiori al 25%. Corrispondono alle piroclastiti consolidate denominate tuff-breccia nella classificazione di Gillepsie & Styles (1999).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-PI0500 in T0180805000-ST018.pat.
Definizione INSPIRE: (Tuff-breccia, agglomerate, or pyroclastic breccia) Pyroclastic rock in which greater than 25 percent of particles are greater than 64 mm in largest dimension. Includes agglomerate, pyroclastic breccia of Gillespie and Styles (1999).
Tufite
Termine utilizzato per indicare epiclastiti caratterizzate dalla presenza di abbondante componente piroclastica. È stato ampiamente utilizzato in Italia ad indicare materiali piroclastici ed epiclastici depositati in acqua (mare o laghi). In tempi più recenti è entrato a far parte della classificazione delle rocce miste piroclastiche-epiclastiche (Le Maitre et alii, 2002, Tab. 2.4.). Se ne sconsiglia l’utilizzo.
Definizione INSPIRE: Rock consists of more than 50 percent particles of indeterminate pyroclastic or epiclastic origin and less than 75 percent particles of clearly pyroclastic origin.
Tumulo di lava
Intumescenza con pianta circolare od ovale del dorso di una colata lavica (tipicamente con superficie a corde o a lastroni) di dimensioni da metriche a decametriche, che si può formare per la spinta del gas accumulato sotto il carapace. La concentrazione di gas può derivare dalla venuta a contatto della lava con una zona di ristagno d'acqua. Un tumulo si può formare anche per le spinte esercitate dalla lava sul carapace, in seguito alla presenza di un ostacolo sul percorso della colata; questo particolare caso è evidenziato da una struttura nella lava denominata cresta di pressione.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5130 in ST010.pat/TIPO = 5130 in ST011.pat.
Tunnel di lava
Cavità naturale allungata e prodotta da lava ancora fusa durante il suo scorrimento al di sotto di un carapace di lava già solidificato. Il diametro della cavità può essere dell’ordine di alcuni metri, fino a 30 m; la lunghezza può raggiungere le decine di chilometri.
Tunnel di lava collassato
Evidenza morfologica del crollo della volta di un tunnel di lava, visibile in superficie.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5140 in ST012.aat.
Ultracataclasiti
Rocce di faglia con coesione primaria in cui la matrice è > 90% del volume della roccia, nella quale è possibile rinvenire frammenti spigolosi di roccia e/o minerali (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Trouw et alii, 2010; Fossen, 2016). I frammenti si sono originati per deformazione fragile della roccia senza il raggiungimento del punto di fusione. In alcuni casi queste rocce possono presentare una debole foliazione.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CC0300 in T0180805000-ST018.pat
Ultramafico
Relativo a rocce ultramafiche.
Ultramafiti
Sinonimo di rocce ultramafiche.
Ultramiloniti
Miloniti in cui la matrice è > 90% del volume della roccia (Sibson, 1977; Woodcock & Mort, 2008; Passchier & Trouw, 2005; Trouw et alii, 2010; Fossen, 2016). Questo tipo di rocce si presenta con una foliazione pervasiva ben sviluppata legata alla ricristallizzazione dinamica e alla deformazione cristalloplastica dei minerali costituenti.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = TE-CS0102 in T0180805000-ST018.pat.
Unità a limiti inconformi (unconformity bounded stratigraphic units, UBSU)
Unità stratigrafica costituita da corpi rocciosi delimitata alla base e alla sommità da discontinuità specificamente designate, significative e dimostrabili, preferibilmente di estensione regionale o interregionale (International Subcommission on Stratigraphic Classification (Amos Salvador, Chairman), 1987; Salvador, 1994; Germani & Angiolini, 2003).
Unità di flusso
Quantità finita di lava, emessa in continuazione da un centro vulcanico, che scorre lungo i suoi fianchi mantenendosi fluida per tutto il suo percorso. In sezione verticale un’unità di flusso è costituita da una porzione di lava massiva, limitata a tetto e a letto da parti scoriacee più o meno sviluppate. Il concetto di unità di flusso si applica anche ai depositi di flusso piroclastico, quando è possibile riconoscere, in un deposito derivato da un singolo evento eruttivo, flussi distinti associati alle diverse fasi dell’eruzione.
Unità litostratigrafica
Corpo roccioso, stratificato o non stratificato, separabile da quelli adiacenti in base alle caratteristiche litologiche o ad una combinazione di caratteristiche litologiche e alla posizione stratigrafica (Salvador, 1994).
Unità stratigrafica
Corpo roccioso riconosciuto come entità distinta, e quindi come unità, nella classificazione delle rocce della Terra, in base ad una delle molteplici proprietà o attributi che esso possiede (Salvador, 1994).
Unità tettonica
Corpo geologico tridimensionale differenziabile dai volumi rocciosi adiacenti sulla base di caratteristiche litostratigrafiche e/o strutturali. Un’unità tettonica può essere delimitabile da una o più superfici di taglio di entità cartografabile (es. sovrascorrimento) o da significative variazioni delle caratteristiche metamorfiche e/o petrografiche (unità tettono-metamorfica).
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (lithotectonic unit) Geologic unit defined on basis of structural or deformation features, mutual relations, origin or historical evolution. Contained material may be igneous, sedimentary, or metamorphic.
Unità tettono-metamorfica
Volume roccioso delimitato da contatti tettonici e che si differenzia da quelli adiacenti per caratteristiche metamorfiche e/o posizione strutturale e/o assetto strutturale interno. Per definire un’unità tettono-metamorfica è necessario approfondire e riconoscere l’evoluzione tettonica e metamorfica dei volumi rocciosi cartografati (Spalla et alii, 1998, 2005).
Unità tettono-stratigrafica
Volume roccioso delimitato da contatti tettonici e contraddistinto da una successione stratigrafica e/o una sovraimpronta metamorfica e/o un assetto strutturale interno significativamente differenti da quelli dei volumi adiacenti. Per definire un’unità tettono-stratigrafica è necessario riconoscere i caratteri litostratigrafici dei volumi rocciosi cartografati; la principale differenza con le unità litostratigrafiche sta nella natura dei limiti che, in questo caso, sono di origine tettonica/meccanica (Dela Pierre et alii, 1997).
Vacuolare
Sinonimo di tessitura vescicolare.
Variamente cementato
Variamente saldata
Variolitica
Tessitura raggiata, tipica di rocce vulcaniche, che testimonia una cristallizzazione relativamente rapida e indica la direzione di avanzamento del fronte di cristallizzazione, che procede nel verso di apertura del ventaglio (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = variolitica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Vena
Mineralizzazione di una fessura nella roccia (frattura o faglia) con riempimento mineralogicamente/materialmente differente rispetto alla roccia incassante. La mineralizzazione può avere origine idrotermale, magmatica o sedimentaria, ed essere ad opera di materiale metallico o terroso, o di minerali come quarzo, calcite o anidrite.
In Banca Dati CARG questo termine si riferisce anche all’assetto di un ammasso roccioso.
Codice Banca Dati: ASSETTO = VE in Tab. 10 “Assetto” di T0180805000-ST018.pat.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Vein) Thin sheet of material intruded into the rock. May be hydrothermal,magmatic,or sedimentary.
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Planar vein) Vein with length and width significantly greater than its thickness, giving the vein a tabular form.
Veniti
Migmatiti in cui il leucosoma è estratto dalla roccia incassante (Sawyer, 2008; Fettes & Desmons, 2007).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RM-NM0504 in T0180805000-ST018.pat.
Ventaglio di esondazione
Apparato deposizionale a forma di lobo o ventaglio con canaletti (crevasse splay), che si imposta nelle piane di inondazione, a seguito di rottura di argini di fiumi prevalentemente meandriformi.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO =2070 in ST012.aat.
Ventaglio di sfondamento di dune
Ventaglio con spessore da alcuni decimetri a pochi metri costituito da sabbie e legato allo sfondamento di apparati di dune eoliche da parte di acque turbolente non incanalate. Queste strutture si producono in genere in corrispondenza di singoli eventi, della durata di poche ore o giorni.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 2120 in ST012.aat.
Vento dominante
Vento che in una determinata regione, nel corso dell’anno, ha la massima velocità; corrisponde alla direzione che registra la maggiore velocità media dell’aria.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento cartografabile, rappresentato con apposita simbologia orientata.
Codice Banca Dati: TIPO = 9510 in ST010.pat.
Vescicolare
Tessitura usata per descrivere le cavità di una roccia, la cui forma può essere tondeggiante, ovoidale o più o meno allungata in sezione (Best, 2003; Vernon, 2018). Per la descrizione di questa tessitura è importante definire la proporzione tra spazi vuoti e pieni.
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = vescicolare in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Vetrosa
Vibrocarotaggio
Metodo di campionamento con carotiere che penetra nei sedimenti spinto da vibrazioni generate da un motore.
Codice Banca Dati: TIPO = 3620 in ST013.pat.
Vitrofirica
Tessitura caratteristica di rocce vetrose in cui si hanno fenocristalli di varia natura, immersi in una pasta di fondo vetrosa (Best, 2003; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = vitrofirica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Vulcanelli di fango
Discontinuità nel terreno dalla quale viene emesso materiale generalmente argilloso ad elevato contenuto d’acqua unito a sostanze saline (acque salso-bromo-iodiche) e a metano o idrocarburi gassosi, che danno origine a piccoli coni di fango. La genesi è da attribuire all’espulsione di fluidi in formazioni argillose. Il fenomeno può assumere talora carattere esplosivo, con espulsione di materiale argilloso misto a gas ed acqua scagliato a notevole distanza.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 5140 in ST010.pat.
Vulcano
L’insieme delle strutture determinate dalla risalita e fuoriuscita del magma verso la superficie terrestre e in atmosfera o di quelle dei gas e fluidi ad esso collegati. L’interferenza del magma con la superficie topografica determina paesaggi e forme del rilievo caratteristici, influenzati da molteplici fattori, tra cui viscosità e contenuto in gas del magma, così come l’assetto tettonico (es. vulcano centrale, vulcano fissurale).
Vulcano a scudo
Vulcano poligenetico costruito in seguito a frequenti eruzioni di lava a composizione solitamente basaltica (basalti) dai crateri sommitali o dai fianchi dell’edificio vulcanico. I vulcani a scudo sono dei coni con fianchi a bassa inclinazione (circa 5°), spesso con centri eruttivi laterali ed eccentrici, e con zone di effusione allungate note come rift vulcanici. Sulla base delle dimensioni si distinguono vulcani a scudo di tipo islandese (diametro basale di qualche km), Galapagos (diametro basale di poche decine di km) e hawaiiano (diametro basale di decine o centinaia di km).
Vulcano centrale
Vulcano in cui il magma raggiunge la superficie terrestre attraverso un singolo condotto vulcanico principale.
Vulcano composito
Sinonimo di stratovulcano.
Vulcano fissurale
Vulcano in cui il magma raggiunge la superficie terrestre attraverso fratture solitamente verticali.
Vulcano monogenetico
Vulcano che si forma nell’ambito di un unico evento eruttivo principale.
Vulcano poligenetico
Vulcano che si forma gradualmente in seguito a ripetuti eventi eruttivi.
Vulcanoclastiti consolidate a varie granulometrie
Vulcanoclastiti consolidate miste costituite da frammenti di varie dimensioni granulometriche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-VU0400 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti consolidate fini
Vulcanoclastiti consolidate miste costituite principalmente (> 75%) da frammenti di dimensioni granulometriche medie <2 mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-VU0100 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti consolidate grossolane
Vulcanoclastiti consolidate miste costituite principalmente (> 75%) da frammenti di dimensioni granulometriche medie >64mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-VU0300 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti consolidate medie
Vulcanoclastiti consolidate miste costituite principalmente (> 75%) da frammenti di dimensioni granulometriche medie comprese tra 2 mm e 64 mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-VU0200 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti consolidate miste
Rocce vulcanoclastiche costituite per almeno il 25% da frammenti piroclastici, indipendentemente dalla loro formazione per meccanismi: primari, dovuti a frammentazione e deposizione da attività vulcanica esplosiva, o secondari, dovuti a processi di rimaneggiamento/rielaborazione successivi (erosione, alterazione, trasporto fluviale, in massa, ecc.). Sono quindi comprese le rocce costituite da alternanze o insiemi di piroclastiti consolidate primarie e piroclastiti in tutto o in parte rimaneggiate da processi secondari, che non possano nel loro insieme essere classificate come francamente piroclastiche o francamente epiclastiche.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RV-VU0000 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti incoerenti
Nome collettivo non genetico per depositi incoerenti costituiti prevalentemente da clasti di derivazione vulcanica. Non sono inclusi i depositi francamente epiclastici (epiclastiti).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-000000 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti incoerenti a varie granulometrie
Vulcanoclastiti non consolidate costituite da frammenti di dimensioni granulometriche varie.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-VU0400 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti incoerenti fini
Vulcanoclastiti non consolidate costituite principalmente (> 75%) da frammenti di dimensioni granulometriche medie <2 mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-VU0100 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti incoerenti grossolane
Vulcanoclastiti non consolidate costituite principalmente (> 75%) da frammenti di dimensioni granulometriche medie >64mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-VU0300 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti incoerenti medie
Vulcanoclastiti non consolidate costituite principalmente (> 75%) da frammenti di dimensioni granulometriche medie comprese tra 2 mm e 64 mm.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-VU0200 in T0180805000-ST018.pat.
Vulcanoclastiti non consolidate
Vulcanoclastiti incoerenti costituite per almeno il 25% da frammenti piroclastici, indipendentemente dalla loro formazione per meccanismi: primari, dovuti a frammentazione e deposizione da attività vulcanica esplosiva, o; secondari, dovuti a processi di rimaneggiamento/rielaborazione successivi (erosione, alterazione, rideposizione per trasporto fluviale, in massa, ecc.). Sono quindi compresi i depositi costituiti da alternanze o insiemi di piroclastiti incoerenti e di depositi a componente piroclastica rimaneggiati e/o alterati che tuttavia non possano nel loro insieme essere classificati come francamente piroclastici o francamente epiclastici.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = VI-VU0000 in T0180805000-ST018.pat.
Websteriti
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti ortopirosseno e clinopirosseno in eguale quantità, olivina (<10%) (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii 1983; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite. Particolari tipi di queste rocce sono note in letteratura con i nomi di anabohitsiti (websteriti ad iperstene, augite, ilmenite, magnetite e minore olivina e orneblenda), ariegiti (websteriti ricche in spinello, piropo e orneblenda).
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3818 in T0180805000-ST018.pat.
Websteriti ad olivina
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti ortopirosseno e clinopirosseno in eguale quantità, olivina (10-40%) (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3819 in T0180805000-ST018.pat.
Wehrliti
Rocce intrusive ultramafiche a grana grossa contenenti olivina (40-90%), clinopirosseno e subordinata orneblenda (Streckeisen, 1973; Tomkeieff et alii, 1983; Le Maitre et alii, 2002). Minerali accessori comuni sono granato, spinello, plagioclasio, ilmenite, cromite e magnetite.
Codice Banca Dati: LITO1/LITO2/LITO3 = RI-IN3807 in T0180805000-ST018.pat.
Xenoblastica
Tessitura tipica di rocce metamorfiche in cui la totalità dei nuovi cristalli presenta forma anedrale (Best, 2003; Passchier & Trouw, 2005; Vernon, 2018).
Codice Banca Dati: STRUTTURA/TESSITURA = xenoblastica in Tab. 11 “Struttura/Tessitura” di T0180805000-ST018.pat.
Xenolite
Frammento di roccia di qualsiasi natura, già esistente prima dell’eruzione, incluso in un deposito vulcanico (per es. roccia del basamento o clasti ripresi dal terreno, etc.).
Definizione CGI Controlled Vocabulary: (Xenolith) Inclusion of pre-intrusive country rock in intrusive igneous matrix, cm to about 10 meter diameter in longest dimension. Use term pendant for larger blocks.
Xenomorfa
Sinonimo di tessitura allotriomorfa.
Zeolitizzata
Caratteristica di un corpo roccioso che ha subito processi secondari, di solito dovuti ad alterazione idrotermale e/o a circolazione di acque meteoriche, con trasformazione parziale o totale di alcuni componenti (generalmente feldspati e/o vetro) in zeoliti (phillipsite, chabasite, analcime, ecc.). Frequente in depositi piroclastici che per effetto di tale processo possono assumere consistenza litoide per cementazione secondaria.
Codice Banca Dati: CARATTERISTICHE in T0180805000-ST018.pat.
Zona abissale
Ambiente compreso fra 2.000 e 6.000 m di profondità, caratterizzato da pressioni elevate e mancanza di luce.
Definizione INSPIRE: (abyssal setting) The ocean environment at water depths between 3500 and 6000 metres.
Zona adale
Ambiente con profondità >6.000 m.
Definizione INSPIRE: (hadal setting) The deepest oceanic environment, i.e., over 6000m in depth. Always in deep sea trench.
Zona batiale
Ambiente compreso tra 200 a 2.000 metri di profondità.
Definizione INSPIRE: (bathial setting) The ocean environment at water depths between 200 and 3500 metres.
Zona cataclastica
Zona di faglia caratterizzata da roccia coesiva a grana per lo più fine, il cui fabric è dominato da prevalenti processi meccanici alla scala microscopica con flusso intergranulare e rotazione di grani, in condizioni di pressione e temperatura moderate. Per le rocce prive di coesione interna è preferibile usare il termine brecce di faglia. Può avere spessore rilevante ed essere, quindi, cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 3010 in ST022.pat.
Zona cataclastica interessata da metamorfismo di contatto
Zona cataclastica con intensa deformazione, per taglio fragile o fragile-duttile, all’interno di un corpo roccioso del quale non è più riconoscibile l’assetto originario; il processo di cataclasi si è verificato in condizioni di grado metamorfico medio o alto. Può avere spessore rilevante ed essere, quindi, cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 3050 in ST022.pat.
Zona cataclastico-milonitica
Zona di faglia caratterizzata da roccia a grana fine, con struttura a bande, formata da processi di flusso plastico e ricristallizzazione dinamica, dovuta generalmente ad elevati gradienti di strain. Può avere spessore rilevante ed essere, quindi, cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 3011 in ST022.pat.
Zona di faglia
Sistema di faglie e fratture interconnesse che interagiscono e che sono limitate a una fascia o volume di roccia relativamente stretta.
Zona di instabilità gravitativa sottomarina
Area interessata da processi di instabilità gravitativa a carico di sedimenti sovrassaturi di acqua o gas, presenti generalmente sulla scarpata continentale o lungo i fianchi di edifici vulcanici insulari e sottomarini. I processi di instabilità ad essa correlati possono essere sia di tipo lento (es. creeping), che di tipo rapido (es. debris avalanche). Generalmente sono rilevabili da facies acustiche significative, associate ad un rilievo morfologico di estremo dettaglio.
Nel Progetto CARG questa voce indica un elemento geomorfologico cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 9810 in ST011.pat.
Zona di ossidazione
Area caratterizzata dalla concentrazione di ossidi dovuti a prolungata esposizione di rocce e/o suoli. Nei giacimenti minerari, volume di roccia nel quale avvengono fenomeni di ossidazione, idratazione, solfatizzazione, carbonatizzazione e soluzione di alcuni minerali.
Codice Banca Dati: TIPO = 2040 in ST022.pat.
Zona di taglio
Zona con elevato gradiente di distorsione avente una geometria planare o tabulare, lungo la quale può esservi stata o meno perdita di coesione tra le porzioni del corpo roccioso separate (e.g., fagliazione; Ramsay, 1980).
Zona di taglio duttile o milonitica
Zona di taglio formata da miloniti e quindi caratterizzata da un fabric mineralogico diverso da quello che caratterizza il corpo roccioso esterno; viene normalmente preservata la coerenza del corpo roccioso. Può avere uno spessore rilevante ed essere, quindi, cartografabile.
Codice Banca Dati: TIPO = 3020 in ST022.pat.
Zona interessata da espulsione di fluidi/vulcanelli di fango
Area generalmente allungata in pianta, molto spesso presente nelle aree sommerse, caratterizzata dalla presenza diffusa di vulcanelli di fango associati ad espulsione di fluidi.
Codice Banca Dati: TIPO = 3070 in ST022.pat.
Zona interessata da manifestazioni gassose sottomarine
Area caratterizzata da emissioni sottomarine di gas generalmente dovute a termalismo o alla decomposizione di importanti masse organiche sepolte sotto una coltre di sedimenti.
Codice Banca Dati: TIPO = 3060 in ST022.pat.
Zona interessata da metamorfismo di contatto
Volume di roccia circostante un corpo igneo intrusivo e metamorfosata in seguito all’energia ceduta da quest’ultimo. Il limite esterno della zona è posto in corrispondenza dei primi cambiamenti tessiturali e mineralogici della roccia incassante. L’ampiezza della zona (chiamata metamorfica) dipende dalla natura della roccia incassante e dalle dimensioni, temperatura e contenuto in volatili del corpo igneo intrusivo.
Codice Banca Dati: TIPO = 3040 in ST022.pat.
Zona interessata da mineralizzazione
Volume di roccia in cui si sono verificati processi di accumulo di minerali, talvolta tali da costituire una concentrazione economicamente sfruttabile.
In Banca Dati CARG è possibile specificare il tipo di mineralizzazione.
Codice Banca Dati: TIPO = 2050 in ST022.pat.